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Libri di Bruno Latour

Biografia e opere di Bruno Latour

Come abitare la Terra. Conversazioni con Nicolas Truong

Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2024
pagine: 112
Un desiderio di trasmettere, di spiegare. Di spiegarsi, anche. Riguardo alla coerenza di un pensiero che l’apparente dispersione e varietà dei soggetti affrontati aveva in parte mascherato. Bruno Latour, definito da «Le Nouvel Observateur» senza mezzi termini «l’intellettuale francese più influente del mondo», si è concesso a questa serie di interviste con una semplicità, una gioia e una energia che sopraggiungono soltanto nei momenti in cui sappiamo che la vita, e soprattutto la vita della mente, si condensa. Una pace legata a un sentimento di urgenza, un’immanenza inseparabile dall’imminenza e dalla necessità di concentrare, riassumere, mostrare. Una preoccupazione per la chiarezza, un piacere della conversazione, un’arte dello spettacolo. Come se tutto si chiarisse mentre la fine si avvicina. Latour ci offre qui una straordinaria cassetta degli attrezzi per immaginare nuovi modi di esistenza e di azione. Un invito a «diventare terrestri», dando prova di quell’empatia con la Terra che riteneva sempre più necessaria, perché «l’ecologia è la nuova lotta di classe», e «perché i conflitti non sono soltanto sociali, ma geosociali».
13,00 12,35

Facciamoci sentire! Manifesto per una nuova ecologia

Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2023
pagine: 96
L'ultima opera di Bruno Latour, il più importante filosofo francese del XXI secolo: un pamphlet aperto al futuro, pieno di energia e speranza. Per un'ecologia che conquisti finalmente le menti e i cuori. Questo libro è un appello. Un invito meditato ma accorato a rimettere in moto la politica, a riprendere la battaglia. Nel corso degli ultimi anni si è affacciato alla storia un nuovo soggetto politico, la «classe ecologica». Ma è ancora divisa, e per questo incapace di incidere davvero sulla realtà. Analizzando il passato e l'orizzonte politico contemporaneo, Bruno Latour e Nikolaj Schultz mostrano come il movimento ecologista possa e debba prendere esempio dai movimenti del passato: liberalismo, marxismo e neoliberismo. Per riuscire a imporsi come perno della nuova politica mondiale la classe ecologica deve prima di tutto vincere la battaglia per le idee e per le coscienze, per l'egemonia culturale, come si sarebbe detto un tempo. Non c'è altra strada, perché l'alternativa è la resa a uno status quo che scivola inesorabile verso l'autodistruzione.
13,00 12,35

Riassemblare il sociale. Actor-Network theory

Libro
editore: Meltemi
anno edizione: 2022
pagine: 424
Spesso si sottolinea l'urgenza di cambiare la nostra società. E a buona ragione, perché quella in cui viviamo è una vera e propria gabbia che toglie il fiato, secondo Bruno Latour. Per farlo, però, bisognerebbe prima cercare di cambiare la nozione stessa di "società", ritornando al significato originario di "sociale" per ritracciare nuove possibili connessioni. Il sociale non indica infatti un dominio specifico, ma un movimento di riassociazione e riassemblaggio in perenne mutamento. Partendo dalle recenti intuizioni degli studi scientifici, Latour espande il significato di "sociale" per applicarlo agli umani e alle società moderne, così come a coralli, babbuini, alberi, api, formiche e balene, nel tentativo di perseguire una nuova "scienza della convivenza" che tenga conto della coesistenza di "elettori ed elettroni, ONG e OGM". Dalla tecnologia alla salute, dalle organizzazioni di mercato all'arte, dalla religione al diritto, dal management alla politica, Latour esplora campi molto diversi per proporre un nuovo approccio di ricerca nelle scienze sociali: una "sociologia delle associazioni", divenuta nota come Actor-Network Theory, in cui il sociale è il risultato di associazioni di entità eterogenee e non di una definizione a priori.
25,00 23,75

Dove sono? Lezioni di filosofia per un pianeta che cambia

Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2022
pagine: 184
Partendo dalla pandemia, Bruno Latour, il più importante filosofo francese contemporaneo, ci indica il disegno più ampio sotteso a ciò che sta accadendo intorno a noi: il Nuovo Regime Climatico. Il suo è un appello appassionato e poetico a ripensare il piccolo spazio in cui viviamo, a percepirne la bellezza e l'unicità. «Latour ci insegna ad atterrare, vivere e pensare su questa nostra Terra» (Donna Haraway). «Una metafisica del confinamento che ci invita a rompere con il mondo di prima» (Le Monde). «Una straordinaria riflessione su come la vera libertà provenga dalla conoscenza» (The New York Times). «In questo libro Latour ci invita a una metamorfosi. Per riorganizzare la società intorno alle urgenze ecologiche è necessario ripensare il nostro rapporto con il vivente» (Libération). «Comincio a situarmi come un terrestre fra altri terrestri ma, una volta passata la sorpresa, mi accorgo che i terrestri non si spostano mai ovunque "liberamente" in uno spazio indifferenziato, ma che questo spazio se lo costruiscono pezzo per pezzo. Stranamente, è proprio il fatto di sentirsi "confinati" a darci questa libertà di muoverci infine "liberamente"».
15,00 14,25

Politiche del design. Semiotica degli artefatti e forme della socialità

Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2021
pagine: 362
Per essere pienamente umani abbiamo un costante bisogno di nonumani. Per fare ricerca scientifica, creare arte, governare Stati, o semplicemente per lavorare, spostarci in città ed essere buoni cittadini, ci serviamo di un esercito silenzioso ma efficace di oggetti di tutti i tipi. Tecnologie avanzate, smart objects, automobili, ma anche banali chiavi e porte, ciascuna con le sue specificità, non sono entità passive, semplici e innocenti strumenti: compartecipano invece del senso umano e sociale. Ecco cosa significa il titolo di questo libro: le politiche del design sono quelle che, implicitamente ma inesorabilmente, le cose di cui siamo circondati portano avanti, spesso a dispetto della consapevolezza di chi le ha progettate. Bruno Latour ci insegna allora che, per ricostruire chi siamo, dobbiamo rivolgere lo sguardo proprio là dove sembra non ci sia umanità.
22,00 20,90

Atlante dell'Antropocene

Libro
editore: Mimesis
anno edizione: 2021
pagine: 168
Nella mitologia greca, Atlante era il titano sulle cui spalle gravava il peso della Terra. Quando nel 1538 Gerardo Mercatore introdusse gli atlanti stampati, il significato della parola “atlante” si modificò, non implicando più una responsabilità nei confronti della Terra, ma una forma di dominio. Quasi cinque secoli più tardi, la situazione si capovolge nuovamente: questo Atlante mostra come il tentativo di controllare e possedere la Terra sia impossibile e l’unico risultato di questa folle idea sia quello di rimanervi schiacciati. Cambiamenti climatici, erosione della biodiversità, cambiamento demografi co, urbanizzazione, inquinamento atmosferico, deterioramento del suolo, catastrofi naturali, incidenti industriali, crisi sanitarie. Per la prima volta, un atlante che riunisce tutti i dati sulla crisi ecologica dei nostri tempi. Prefazione Bruno Latour.
20,00 19,00

La sfida di Gaia. Il nuovo regime climatico

Libro: Libro in brossura
editore: Meltemi
anno edizione: 2020
pagine: 424
Gaia non è il Globo, né la Madre Terra; non è una dea pagana e neppure la Natura così come l’abbiamo immaginata finora. Eppure, a causa degli effetti imprevisti della storia umana, quel che chiamavamo Natura abbandona ora le quinte e sale sulla scena. Lʻaria, gli oceani, i ghiacciai, il clima, il suolo: tutto quel che abbiamo reso instabile interagisce con noi. La vecchia Natura scompare e lascia il posto a un essere di cui è difficile prevedere le manifestazioni: Gaia. In questo libro sconvolgente come una profezia, Bruno Latour, fra i massimi antropologi contemporanei, esamina le innumerevoli e ambigue figure di Gaia per districare gli aspetti etici, politici, teologici e scientifici che la nozione ormai obsoleta di Natura aveva confuso, alla ricerca di una rinnovata solidarietà universale.
24,00 22,80

Essere di questa terra. Guerra e pace al tempo dei conflitti ecologici

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2019
pagine: 176
La nuova epoca geologica di cui abbiamo varcato la soglia, l'Antropocene, costituisce l'occasione per domandarsi: cosa significa essere di questa terra? Le nuove condizioni del pianeta richiedono di forgiare nuove sensibilità collettive, dar forma a nuove alleanze, scioglierne di antiche. E ci obbligano a chiederci: che cos'è la politica al tempo del riscaldamento globale? Il percorso tracciato da Latour per rispondere a questa domanda ci condurrà lontano dai sogni liberali che ancora pochi anni fa prevedevano un futuro di pace perpetua, ma anche dalle previsioni di chi prevede un'imminente 'guerra per le risorse': la guerra c'è già, e situare il fronte attorno al quale si combatte è al contempo prova intellettuale che le scienze umane dovranno affrontare e sfida esistenziale che Latour pone alle nostre coscienze individuali. Nei saggi raccolti in questo volume, Latour intreccia sociologia della scienza, filosofia politica e teologia per abbozzare i contorni di una nuova ecologia politica che si dimostri finalmente all'altezza dei tempi geologici.
16,00 15,20

Non siamo mai stati moderni

Libro: Libro in brossura
editore: Elèuthera
anno edizione: 2018
pagine: 230
Embrioni congelati, virus dell'aids, buco dell'ozono... questi «oggetti» rientrano nel campo della natura o della cultura? Una volta le cose erano più semplici: le scienze naturali si occupavano della natura e le discipline sociali della società. Ma questa tradizionale divisione non riesce più a rendere conto dell'attuale proliferazione di ibridi. Ne deriva un senso di angoscia che i filosofi, postmoderni, moderni o anti-moderni che siano, non riescono a placare. E se avessimo sbagliato strada? In effetti, la società «moderna» non ha mai funzionato in modo coerente con la grande scissura su cui si fonda il suo sistema di rappresentazione del mondo, che oppone radicalmente natura e cultura. I cosiddetti «moderni» non hanno mai smesso di creare ibridi e tuttavia si rifiutano di prenderli in considerazione in quanto tali. Non siamo mai stati davvero moderni, dunque, ed è proprio quel paradigma fondatore che va rimesso in discussione per capire il nostro mondo.
16,00 15,20

Tracciare la rotta. Come orientarsi in politica

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2018
pagine: 144
L’ipotesi di Latour è che non si possono comprendere le posizioni politiche degli ultimi cinquant’anni se non si attribuisce un posto centrale alla questione del clima e della sua negazione, di cui Donald Trump non è che il simbolo più conosciuto. È questo che spiega l’esplosione delle ineguaglianze, l’ampiezza della deregulation, la crescita del populismo. Siamo entrati nell’epoca di un profondo disorientamento, che vede la terra sottrarsi a noi umani come terreno di vita, reagendo alle nostre azioni con sconvolgimenti climatici globali. Per contrastare tale politica, occorre tracciare una nuova rotta e dunque disegnare una mappa delle posizioni imposte da questo nuovo paesaggio, avendo come obiettivo un mondo diversamente abitabile per sé e per i propri figli.
13,00 12,35

Il culto moderno dei fatticci

Libro: Libro in brossura
editore: Meltemi
anno edizione: 2017
pagine: 123
La parola "feticcio" e la parola "fatto" hanno la stessa etimologia ambigua. La parola "fatto" rinvia però alla realtà esterna, la parola "feticcio" alle credenze del soggetto. Incalzati dalla necessità di tenere distinto il soggetto dall'oggetto e dunque la conoscenza, che è consapevolezza di tale differenza, dalla credenza, che la ignora, i moderni, secondo Bruno Latour, hanno tentato d'istituire un vero e proprio processo al feticcio. Ma ora è arrivato il momento di smetterla di distinguere i feticci dai fatti, la conoscenza dalla credenza, il soggetto dall'oggetto, unendo le due fonti etimologiche nel "fatticcio", cioè la robusta certezza che permette alla pratica di passare all'azione senza mai credere alla differenza tra immanenza e trascendenza. Ecco allora che il fatticcio può definirsi come "la saggezza del passare, come ciò che permette il transito dalla fabbricazione alla realtà; come ciò che dona l'autonomia che non possediamo". D'altra parte, scrive Latour, senza i fatticci gli uomini "sarebbero delle macchine, delle cose, degli animali feroci, dei morti".
12,00 11,40

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