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Libri di Barbara Grespi

Biografia e opere di Barbara Grespi

Il postfotografico. Dal selfie alla fotogrammetria digitale

Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2024
pagine: 312
La fotografia della seconda, o terza, rivoluzione digitale è un magma che si espande in modo incontrollabile. Ancora non abbiamo chiaro cosa significhi usare il cellulare come macchina fotografica, confezionare le immagini per i social, produrre quell’enorme massa di scatti che si riversano ogni giorno in Internet divenendo parte di giganteschi database, che già algoritmi e intelligenza artificiale hanno cambiato il codice genetico dell’atto fotografico. Come affrontare la rivoluzione in atto? Quali strumenti servono per analizzare il fenomeno, e in che misura la teoria della fotografia può ancora soccorrerci? Il postfotografico – come concetto inclusivo che fa da ponte tra tutte le fasi della fotografia digitale – richiede una messa a fuoco a più livelli. Come diversa tecnica della luce, diverso gesto, diversa politica e scienza del visibile. Una differenza che non è novità assoluta ma piuttosto il riaffiorare di un’idea originaria di fotografia, lasciata ai margini per gran parte del Novecento. I quindici saggi qui contenuti ne approfondiscono ciascuno un aspetto, tra passato e futuro: la fotografia come metodo di tracciamento, raccolta di luce non visibile, tecnica di misurazione del Sé e del mondo, nodo di connessioni, oggetto paradossale che non è più obbligatoriamente visto, ma nondimeno presente, e ancora capace di permettere una partecipazione allargata al mondo.
25,00 23,75

Mediarcheologia. I testi fondamentali

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2023
pagine: 464
L'archeologia dei media è un campo di studi emergente che sfugge a un rigido inquadramento disciplinare, collocandosi all'intersezione tra filosofia culturale visuale, storia della tecnica, studi di cinema e media e pratiche artistiche. La ricerca indaga la continuità tra media passati e presenti, ma anche le discontinuità e le rotture. Suo oggetto di studio privilegiato sono i percorsi interrotti, i media falliti, obsoleti o solamente immaginati, che ci consentono di aprire nuove cornici interpretative alla nostra esperienza del contemporaneo. Il libro intende offrire un percorso ragionato di accesso a questo campo di studi: accanto ad alcuni temi e metodologie di riferimento, accompagnati da brevi introduzioni propedeutiche, si trovano ricerche decisive per la comprensione del presente, che mettono a fuoco le linee di ricerca più attuali degli studi in corso.
30,00 28,50

Dalla parte delle immagini. Temi di cultura visuale

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2022
pagine: 239
Nell’ultimo quinquennio, la visualità è divenuta un nodo chiave della ricerca, oltre che un campo ormai chiaramente inserito nei percorsi di formazione universitaria. Il volume affronta le grandi questioni della teoria in relazione a specifici casi di studio, trattando e discutendo le questioni che le immagini sollevano. L’idea è recuperare temi anche classici e di spessore storico, ma a partire dal modo in cui il presente li ha ricodificati, soprattutto in relazione alla sfida del digitale. Il manuale è organizzato in cinque capitoli che, di volta in volta, eleggendo le immagini a punti di partenza della riflessione, introducono le parole chiave della teoria e le discutono a più livelli. Tale selezione è stata guidata anche dalla volontà di fornire a un pubblico di studenti universitari e ricercatori uno strumento di orientamento metodologico e disciplinare: ogni capitolo cerca infatti di rispondere ad alcune domande fondamentali che il nostro rapporto quotidiano con le immagini sempre solleva.
33,00 31,35

Figure del corpo. Gesto e immagine in movimento

Libro: Libro in brossura
editore: Meltemi
anno edizione: 2019
pagine: 471
La cultura digitale obbliga a ripensare il rapporto fra corpo e immagine. Il visivo è sempre meno un fatto di occhi e sguardi e sempre più di dita, mani, gesti. Compiamo un gran numero di gesti per attivare anche il più banale dispositivo di visualizzazione, e sempre più spesso sono le nuove tecnologie a saper leggere i nostri movimenti e a dotarli di senso. Il percorso dei cosiddetti media ottici si è interrotto o ha subito una radicale deviazione? In realtà il corpo è sempre stato al centro delle immagini tecniche, soprattutto del cinema, che non solo ha esaltato la capacità espressiva e manipolativa dell’uomo, arricchendola di infinite sfumature, ma in quanto macchina è nato da un gesto molto speciale, via via automatizzato e nascosto nello strumento. Ma che cos’è un gesto e perché il suo legame con il filmico è così stretto? Fra posa e flusso, azione e passione, tecnica e istinto: nelle teorie moderne – da Darwin a Warburg, da Mauss a Plessner – gesto e immagine in movimento sembrano determinare un unico luogo del senso. Quasi come un anticorpo alle forme di controllo inaugurate dalla cronofotografia, e oggi riemerse nelle politiche del database e della recognition, il cinema ci ha insegnato che in un gesto c’è sempre una componente di magia: un effetto inspiegabile, un sentire intraducibile a parole, una combinazione di funzionalità ed espressione. Un pensiero del corpo che scarta la ragione. Quali figure del corpo emergono nei film? Perché le immagini nel palmo della mano sono all’origine e non alla fine della storia del cinema? In che modo i film rovesciano le gerarchie di visibilità dei gesti, ad esempio fra maschile e femminile? Il volume insegue le radici del presente per riscoprire come il cinema ci ha insegnato a guardare l’uomo, e non semplicemente a captarlo, mapparlo e archiviarlo.
25,00 23,75

Harun Farocki. Pensare con gli occhi

Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2017
pagine: 385
Filmmaker, documentarista, artista visivo, critico, saggista e sceneggiatore, Harun Farocki (1944-2014) ha realizzato più di 120 opere nell'arco di cinquantanni. Acuto interprete della contemporaneità, ha colto con grande anticipo il potere della immagini nel configurare l'esperienza del mondo, e ne ha analizzato le forme in magnifici film saggio. La sua ricerca sullo sguardo, incarnato e disincarnato in macchine della visione, sul depositarsi delle immagini in archivi immensi e. ciononostante, violentemente selettivi, sul rapporto fra media e "warfare" e, più in generale, sul ruolo attivo, e non semplicemente riproduttivo, delle immagini ha accompagnato, e m molti casi anticipato, la riflessione dei grandi filosofi del nostro tempo. Il volume offre una ricca selezione dei suoi scritti teorici, inediti in Italia, affiancandola ai contributi dei massimi studiosi internazionali dell'autore, fra cui Thomas Elsaesser e Antje Ehmann, coautrice delle sue installazioni e sua compagna di vita.
28,00 26,60

Cinema e montaggio

Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2010
pagine: 142
Perché il montaggio è uno strumento creativo fondamentale? Com'è cambiato nel tempo? Che cos'è il montaggio delle attrazioni? Che cosa si intende per montaggio-trucco? E per montaggio parallelo? In che modo i film contribuiscono alla formazione della visualità moderna? Quali intuizioni artistiche e quali schemi culturali stanno dietro certe idee di montaggio? Nel rispondere a queste e altre domande, il volume analizza le principali teorie e tecniche di montaggio, ripercorrendo la storia del cinema nelle sue principali fasi.
12,00 11,40

Marchi d'autore. Percorsi nel postmoderno

Libro
editore: Sestante
anno edizione: 2000
pagine: 162
La rinascita di Hollywood, nella sua nuova, compatta veste industriale, assegna al regista 'autore' un ruolo del tutto inedito nello scenario culturale contemporaneo. La negoziazione fra esigenze artistiche e industriali ha lasciato il posto a una fitta reti di rapporti ambigui - ma apparentemente idilliaci - fra registi e macchine produttive. Il saggio ripercorre il dibattito sull'autorialità interpretando l'autore hollywoodiano come un costrutto definito dall'intersezione di due discorsi principali: il marketing del regista superstar e il dibattito critico sulle opere. Prendono forma tre versioni dell'autore postmoderno: il marchio (Woody Allen), l'evento (Francis Coppola), il culto (Tim Burton).
11,90 11,31

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