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Libri di Aurelio Musi

Biografia e opere di Aurelio Musi

Malinconia barocca

Libro: Libro in brossura
editore: Neri Pozza
anno edizione: 2023
pagine: 160
Un’epoca di decadenza, di teatralità futile e vana, di ornamento privo di sostanza: il Barocco è apparso a lungo come un’età di transizione dal Rinascimento all’Illuminismo, segnata, come ogni periodo di passaggio, da una crisi estetica e morale. Ritornando agli studi che, nel corso del tempo, ne hanno messo in rilievo la specificità, Aurelio Musi mostra invece, in queste pagine, come il Barocco sia stato un’epoca di conflittualità che si situa direttamente alle radici del Moderno. Età in cui è il disordine a cercare la via dell’ordine, in un instabile equilibrio tra inganno e verità, il Barocco vi appare come un’epoca di malinconia nella quale il sentimento della vita è inseparabile da un profondo istinto di morte, dalla percezione di un naufragio nelle cose del mondo e nella vita psichica dei suoi abitanti. L’anima malinconica del secolo si svela nelle storie di malinconici e malinconiche che sono qui raccontate: quelle di Robert Burton, Cervantes, Cartesio, Spinoza, La Rochefoucauld, di donne artiste come Artemisia Gentileschi e di monache chiuse nella solitudine dei conventi, così come si trova intatta nell’alternanza fra armonia e contrappunto tipica della musica del periodo, fatta di cromatismi, polifonie, canoni e imitazioni. Attraversando ogni campo della storia artistica e intellettuale europea, Aurelio Musi compone l’affascinante ritratto di un’epoca densa di contrasti e di modernità, marchiata dalla perenne tensione tra caducità e sogno.
13,50 12,83

Maria Sofia. L'ultima regina del Sud

Libro: Libro in brossura
editore: Neri Pozza
anno edizione: 2022
pagine: 240
Ultima regina di Napoli per poco più di un anno, Maria Sofia di Baviera è l'eroina che dagli spalti di Gaeta infonde coraggio a quel che rimane dell'esercito borbonico annientato dall'arrembaggio piemontese. Alta, slanciata, elegante nel portamento nobile e grazioso, con una magnifica capigliatura castana, bellissimi occhi di color azzurro-cupo, Maria Sofia trascorre l'infanzia e l'adolescenza nel castello di Possenhofen, dove le giovani Wittelsbach si esercitano in lunghe galoppate a caccia di animali selvatici. Oltre alle passeggiate a cavallo, pratica la scherma, il nuoto, la ginnastica, la danza, riceve una solida educazione musicale e una formazione al gusto estetico secondo i modelli ereditati dalle corti europee d'antico regime. È molto affascinata dalla fotografia: una passione che le rimarrà tutta la vita. Come la sorella Elisabetta, Sissi, futura imperatrice d'Austria, è solita girare da sola per la città e fumare piccoli sigari in pubblico. Non rispetta l'etichetta di corte e coltiva i rapporti umani, che intrattiene anche con persone umili. Fin da ragazza è esuberante, indipendente, anticonformista, nonostante i tentativi della madre Ludovica di frenarne gli eccessi. Divenuta in extremis regina di Napoli, esercita tutto il suo fascino e il suo carisma per riconquistare il consenso dei sudditi, assai ridotto per la debole personalità del marito. Proprio per questo è considerata un temibile nemico dai liberali unitari italiani. Contro di lei viene anche montata una violenta campagna diffamatoria attraverso la diffusione di fotomontaggi che la raffigurano nuda e in pose erotiche. La biografia di Maria Sofia va ben oltre il breve periodo del regno napoletano. In collegamento con gli anarchici, alimenta la destabilizzazione del Regno d'Italia e probabilmente ha qualche parte nell'ispirare l'attentato a Umberto I: giura vendetta ai Savoia, che le hanno sottratto un regno e le sue ricchezze. Dopo i dieci anni di esilio a Roma, ospite di Pio IX, l'ultima sovrana del Regno delle Due Sicilie vive tra Austria, Ungheria, Francia, Germania. Muore a Monaco nel 1925. Nella sua lunga vita ispira scrittori e artisti. Chi ne fa un monumento, in cui lei si riconosce, è Marcel Proust nella Recherche. A lungo Luchino Visconti accarezza l'idea, poi sfumata, di realizzare un film sulla sua vita affidando a Greta Garbo la parte della protagonista.
18,00 17,10

L'Italia delle cento città. Dalla dominazione spagnola all'unità nazionale

Libro
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2005
pagine: 256
Il rapporto Nord-Sud nell'Italia moderna e contemporanea è stato affrontato dalla storiografia con vari metodi d'indagine e collegando secondo prospettive diverse i dati. Il primo dei due saggi raccolti nel volume si riferisce all'Italia delle cento città, partendo dal momento della prima costruzione dell'identità nazionale dopo l'unità per arrivare agli inizi del periodo repubblicano. Il secondo delinea un confronto tra il Ducato di Milano e il Regno di Napoli nell'Italia spagnola, focalizzando l'attenzione sulle due categorie di sistema imperiale e sottosistema Italia. Il dibattito rivela un incontro tra Milano e il Mezzogiorno, ma anche tra Milano e il resto del mondo sui versanti della storiografia politica, istituzionale, economica e sociale.
26,50 25,18

Mercanti genovesi nel Regno di Napoli

Libro
anno edizione: 1996
pagine: 136
Il volume ricostruisce le vicende di una famiglia di uomini d'affari genovesi, i de Mari, attiva nel Regno di Napoli dal principio del secolo XVI e i principali settori di attività economica, il rapporto con la vita politica e sociale del Mezzogiorno d'Italia, che hanno impegnato gli uomini d'affari genovesi durante l'età del viceregno spagnolo. La storia si conclude col radicamento feudale di una famiglia, appartenente alla nobiltà "vecchia" di Genova, nella società del Mezzogiorno spagnolo.
20,00 19,00

La storia debole. Critica della «Nuova storia»

Libro
anno edizione: 1994
pagine: 128
Una critica serrata delle tendenze più recenti e dei metodi della cosiddetta Nuova Storia e dei suoi fondamenti. Una riflessione di grande impegno teorico, oltre che storiografico, su alcune mode culturali tra anni Sessanta e anni Ottanta, all'origine di quella che l'autore definisce la storia debole: una condizione che oscilla tra il massimo del tecnicismo analitico, tra la proliferazione delle microstorie e l'arbitrarietà ermeneutica del soggetto che interpreta la storia. Un invito a ritrovare le ragioni minime del mestiere di storico e della sua credibilità.
19,00 18,05

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