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Libri di Angelo Pellegrino

Biografia e opere di Goliarda Sapienza

Ancestrale

Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2025
pagine: 224
Le prime prove letterarie di Goliarda Sapienza, versi spogli e intimi che parlano di vita, di dolore, di ricerca della felicità. Una poesia asciutta, a tratti aspra, che non ama gli aggettivi e che predilige verbi all'infinito, quasi a rendere eterni emozioni e sentimenti, questa è la poesia di Goliarda Sapienza. Una poesia dolorosa che entra in contatto con ogni parte di sé, svela drammi personali, non tace sofferenze, ambiguità, bugie, contraddizioni, paure, desideri proprio come è anche la sua prosa. “Ancestrale”, fotografando pezzi di realtà liberata da ogni orpello, ci restituisce la visione di una donna libera oltre il suo tempo, senza filtri, nuda e coraggiosa nella sua essenziale bellezza. Completa il volume il “Ritratto di Goliarda Sapienza”. Postfazione di Maria Grazia Calandrone.
13,00 12,35

Autobiografia delle contraddizioni: Lettera aperta-Il filo di mezzogiorno-Io, Jean Gabin-L'università di Rebibbia-Le certezze del dubbio

Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2024
pagine: 712
Cinque momenti della vicenda interiore politica e letteraria di Goliarda Sapienza, una scrittrice troppo in anticipo sui tempi. Se normalmente si intende l’autobiografi a come il racconto retrospettivo del proprio vissuto a partire da un punto d’osservazione nel presente, Goliarda Sapienza reinventa il genere, immaginando una scrittura che accompagna a intermittenza lo scorrere della vita. “Lettera aperta”, il romanzo d’esordio, e “Il filo di mezzogiorno” raccontano la turbolenta nascita di una scrittrice che ha fatto di tutto per non diventarlo: Goliarda è la bambina guerresca che non cammina mai perché corre sempre, ma è al contempo la donna adulta che la ricorda. In “Io, Jean Gabin” la protagonista è ancora Goliarda bambina, ma il filtro questa volta è l’identificazione con l’icona virile e anarchica del cinema francese. I due romanzi successivi, “L’università di Rebibbia” e “Le certezze del dubbio”, vedono un cambio di stile e di prospettiva: l’io autobiografico si mette in disparte prestando la sua voce alle donne incontrate a Rebibbia e poi nel «carcere fuori dal carcere» della metropoli romana, in cui vaga alla ricerca della sorellanza intuita e ormai perduta. A scorrere le pagine appassionanti di questa autobiografia sorge un sospetto: e se tutte le contraddizioni alla fine si rivelassero coerenza? Coerenza di verità e bellezza dell’insieme della sua opera.
20,00 19,00

Goliarda

Libro: Libro rilegato
editore: Einaudi
anno edizione: 2022
pagine: 184
Tra i vicoli di Gaeta e nelle pagine di questo libro, Goliarda Sapienza è ancora viva. A rievocarla è l'uomo che l'ha amata pazzamente, e che ora, in anni meno pazzi, torna nei luoghi della loro felicità. Sentendo risuonare all'improvviso quella voce roca nei bar dove lei scriveva L'arte della gioia, mentre guarda le onde del mare e le fotografie ingiallite dal tempo, Angelo Pellegrino ci regala i suoi ricordi più nascosti, e tuffa nel passato uno sguardo pieno di gentilezza per ripescarne mille tesori. Potente e irrequieta, radiosa e febbrile, Goliarda rinasce attraverso le parole luminose del marito, che disegna della sua «Iuzza» un ritratto nuovo, vivissimo e privato. «A nostro modo non eravamo che una sorta di coppia a delinquere, la più solida società affettiva possibile fra due sessi diversi». Angelo Pellegrino, marito di Goliarda Sapienza e depositario della sua eredità letteraria, viene contattato da una giovane fotografa che gli chiede di accompagnarla a Gaeta, il luogo più significativo e intimo della loro vita insieme. Angelo accetta e, immerso nel sole di quella piccola città di mare, insieme a Judith si abbandona al ricordo: la casa dove Goliarda terminò L'arte della gioia e in cui morì, i loro bar e le trattorie, la spiaggia da cui guardavano l'orizzonte, l'isolotto che raggiungevano a nuoto. E le vecchie foto, Goliarda bambina, Goliarda che sorride in quell'occasione particolare, Goliarda rannicchiata sul letto... Le memorie, gli aneddoti, la figura ormai mitica della moglie diventano tutt'a un tratto presenti e vive: la sua esperienza di staffetta partigiana in giro per Roma, l'estate selvaggia a Palmarola, i giorni del carcere e quelli della scrittura senza sosta, gomito a gomito, in silenzio. E la sera d'autunno in cui si conobbero, Goliarda più grande di oltre vent'anni, lui giovane e destinato a sopravviverle. Il viaggio di Angelo e Judith diventa così una chiave per raccontare l'esistenza di Goliarda, ma soprattutto è il gioco di prestigio con cui un uomo innamorato riesce ad aggirare il tempo. Con delicatezza e garbo antico, Angelo Pellegrino si guarda indietro e ci fa dono di un romanzo profondo e venato di nostalgia, quello di chi ha avuto il privilegio di vivere accanto a una donna unica.
16,00 15,20

Scrittura dell'anima nuda. Taccuini 1976-1992

Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2022
pagine: 544
La voce di una donna unica e multiforme. Un racconto lungo quasi vent'anni vitale come L'arte della gioia. «Ricordare è tutto: l'etica fondamentale della vita». È con questa consapevolezza che l'esperimento giocoso di compilare taccuini diventa per Goliarda Sapienza un'abitudine, un esercizio letterario e mnemonico, e infine un vizio di cui non può fare a meno. Nelle ottomila pagine di quaderni, agende, fogli irregolari, si trova la sua vera voce. Quella riservata a se stessa, intima e diretta, che allo stesso tempo confida al lettore la sua storia, senza omettere nessun dettaglio: gli umori incostanti, gli inciampi e le sorprese nella quotidianità e nella scrittura, gli autori piùú amati e i viaggi che hanno modificato per sempre la percezione dello spazio. Tra le pieghe degli appunti spiccano poi le riflessioni politiche e l'analisi delle differenze generazionali. Ma è sicuramente il tocco personale e profondo di Goliarda a illuminare e rendere preziosi i suoi taccuini. A cura di Gaia Rispoli. Prefazione e Ritratto di Goliarda Sapienza a cura di Angelo Pellegrino.
16,00 15,20

Le certezze del dubbio

Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2022
pagine: 208
Una provocazione, un furto in casa di conoscenti, ecco l'evento che apre a Goliarda Sapienza le porte del carcere romano di Rebibbia. Accolta con sospetto dalle compagne di cella per i mocassini alla moda e la camicetta di seta che indossa, la scrittrice comprende presto, però, che in prigione, dove ipocrisie e illusioni vengono meno, può finalmente essere se stessa. Ben più amara è la scoperta di quanto sia difficile tornare alla vita quotidiana, quando poche settimane dopo viene rilasciata, a un mondo che non capisce il diverso e non perdona gli errori. Romanzo di febbre e d'intelligenza, "Le certezze del dubbio" racconta, attraverso una scrittura corporea, il passaggio a quel nuovo mondo che è la città, e insieme la rivelazione che la solidarietà, l'amicizia e il calore sono possibili anche al di fuori delle mura circondariali.
12,00 11,40

Il filo di mezzogiorno

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2019
pagine: 200
Pubblicato per la prima volta nel 1969, Il filo di mezzogiorno precorre con straordinaria attitudine al futuro alcuni tratti dell’autofiction e del memoir, raccontando l’esperienza psicoanalitica vissuta dall’autrice dell’Arte della gioia dopo il periodo di depressione, sfociato in un tentativo di suicidio. Attraverso le parole che la protagonista rivolge al suo medico – con cui instaurerà un rapporto intimo e appassionato –, ricostruiamo tutto il suo percorso: la partenza da casa, le pensioni di terza categoria, i corsi d’arte drammatica, la persecuzione fascista, la “follia” della madre, la difficoltà nei rapporti con l’altro sesso, l’amore devastante per Citto (“non facemmo la sciocchezza di sposarci ma il giuramento di restare insieme fino a quando l’amore ci avrebbe tenuti uniti”). Emerge da queste pagine una consapevolezza che è al tempo stesso personale e universale, una riflessione acuta e sensibile sulla condizione femminile, priva di ogni pregiudizio morale: la scoperta delle fragilità e delle paure, dell’amore, della vita.
15,00 14,25

Io, Jean Gabin

Libro
editore: Einaudi
anno edizione: 2018
pagine: 168
Può una bambina - lasciata interi pomeriggi nel ventre sicuro di un cinematografo - arrivare a identificarsi totalmente con Jean Gabin? Sì, se quella bambina è Goliarda Sapienza. L'attore simbolo di un certo modo di stare al mondo, l'icona anarchica del cinema francese, le calza a pennello. Goliarda bambina, non appena esce dal Cinema Mirone, è Jean Gabin, e scorrazza per i vicoli di Catania traboccanti di vita e di malaffare come Jean per quelli di Algeri. Incontra prostitute filosofe, pupari, la vita pullulante della Civita in tutte le sue forme, comprese quelle magmatiche dei "corpi lunghi di draghi neri scolpiti nella lava sotto i balconi". E quando rientra a casa, trova un'altra forma di vita altrettanto disordinata e imprendibile: quella della sua famiglia senza fine. Un padre avvocato "amato dai poveri e odiato dai fascisti, ma da tutti rispettato e temuto"; una madre socialista impegnata durante il Ventennio a trasformare il suo appartamento catanese in un focolaio di resistenza e di controcultura; una tribù di fratelli acquisiti, ognuno intento a seguire i suoi sogni, contagiosamente. "Io, Jean Gabin" racconta tutto questo raccontando un pugno di giorni. Un tassello della "autobiografia della contraddizioni" dell'autrice. Un romanzo postumo e assolutamente inedito in cui c'è la stessa energia stilistica dell'"Arte della gioia", il piglio, lo slancio, la spavalderia di "Modesta bambina": la "carusa tosta" che è divenuta un personaggio indimenticabile della letteratura del Novecento.
11,50 10,93

Lettera aperta

Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2017
pagine: XV-182
Guerresca e pacifica, aggressiva e mite. Così è Goliarda Sapienza anche da bambina: una bambina che vive un suo mondo violento, senza nessuna concessione, che piange con lacrime di rabbia, che respira l'aspra bellezza siciliana, che vede i suoi genitori per quello che sono: una madre sindacalista, tenace nel distinguersi da tutte le altre «donnette», un padre siciliano dalla testa ai piedi. E per rimettere ordine tra le bugie dei ricordi, recupera dalla memoria frammenti di sé che a poco a poco si compongono nel percorso di una donna che vuole essere padrona della sua vita e della sua felicità. Innocente, ricco, tenero, delirante, doloroso come solo l'infanzia e l'adolescenza possono essere, “Lettera aperta” è il prezzo d'amore pagato da chi ha affrontato una realtà incandescente che prima non era in grado di affrontare, lasciandosi così alle spalle le «cose brutte che ci sono qua dentro». Introduzione di Monica Farnetti.
12,00 11,40

L'università di Rebibbia

Libro
editore: Einaudi
anno edizione: 2016
pagine: 140
"L'arte della gioia" dev'essere un romanzo maledetto. Per esso Goliarda si ridusse in assoluta povertà e andò persino in galera per aver rubato una manciata di gioielli. E quel fremito letterario per il quale era disposta a un gesto disperato si mantiene in queste pagine, in cui racconta la sua detenzione a Rebibbia, scuola di vita, vera e propria università che insegna, senza le illusioni e le ipocrisie della vita ordinaria, la dura e autentica dimensione della convivenza umana. Ma in quell'universo freddo e spietato, Goliarda scopre anche cosa vuol dire solidarietà, calore, amicizia, spontaneità, impossibili nel mondo di fuori dove si è meno liberi e sicuri. Intellettuale libera e anticonformista, Goliarda Sapienza ci offre, con sguardo lucido e penetrante, uno spaccato sorprendente che rovescia tutti i nostri stereotipi su una realtà sconosciuta e per questo tanto piú rivelatrice.
12,00 11,40

Ancestrale

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2013
pagine: 200
"Collocare ora, a distanza di oltre mezzo secolo, la poesia di Goliarda Sapienza nel panorama poetico italiano del Novecento non è impossibile, ed è ciò che cercheremo di fare. Ma non senza aver prima avvisato il lettore del fatto che Goliarda Sapienza ha sempre vissuto non inquadrata in un panorama letterario. [...] Sapienza non ha mai cercato un panorama letterario di cui far parte: Sapienza scriveva e basta. Le conferme o le delusioni, più le seconde delle prime purtroppo, hanno segnato fortemente il suo percorso di scrittrice, ma non per questo è scesa mai a patti con un pubblico o con un critico. La sua autonomia letteraria è ammirevole, molto più ammirevole se si pensa a quanto le sia costata. Ma se sul fronte della sua produzione in prosa oramai, e per fortuna, la sua storia e le sue opere sono note a molto pubblico anche al di fuori dell'Italia, sulla produzione poetica ancora c'è tutto da dire. E il dire pensiamo sia molto, per una molteplicità di fattori che chi ama la sua opera conosce bene." Prefazione di Angelo Pellegrino. Postfazione di Anna Toscano.
14,00 13,30

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