Il tuo browser non supporta JavaScript!
Vai al contenuto della pagina

Libri di Andrea Granelli

Biografia e opere di Luca De Biase

Silver & the city. Terza età e città, motori del terziario innovativo

Libro: Libro in brossura
editore: EGEA
anno edizione: 2021
pagine: 192
Nei prossimi trent’anni la popolazione anziana raddoppierà e nel 2050 la silver economy varrà circa il 30 per cento del totale. Il benessere degli anziani e città più confortevoli per tutti saranno le priorità dell’agenda pubblica che dovrà prevedere politiche strutturali che incoraggino un invecchiamento attivo e un ambiente urbano age-friendly. Oltretutto una città a misura di anziano è una città più vivibile per tutti. La città del futuro non sarà soltanto smart, ma orientata al miglioramento della qualità della vita e dell’ambiente con particolare attenzione alla mobilità, alla ricostruzione di forme di vicinato attivo e a formule abitative accoglienti e sicure. Saranno determinanti le nuove professioni offerte dalla tecnologia digitale, affiancate da solide competenze umanistiche e saldi valori etici. In questo scenario la rinascita dei borghi, in cui senior e non scelgono sempre più di abitare, impone un ripensamento del concetto di decentramento urbano. Anche la finanza contribuirà a ridisegnare il futuro ripensando l’offerta per i senior. Infine il silver tourism si propone come un elemento di grande potenziale, ma per il pieno sviluppo della silver economy è necessario che i nuovi saperi e competenze interagiscano in sinergia.
26,00 24,70

La retorica è viva e gode di ottima salute. Convincere, capire, vaccinarsi ai tempi del web

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2019
pagine: 172
Vivere l'oggi senza conoscere la retorica è come andare nudi al Polo Nord. La proliferazione delle notizie nel web, l'esplosione delle immagini, le fake news, il linguaggio del populismo o l'uso manipolativo dei dati richiedono nuove competenze interpretative. Nuove sì, ma allo stesso tempo antiche. Malgrado la sua importante tradizione, la retorica è stata un'arte per lungo tempo marginalizzata e svilita, considerata malizia, per coprire intenzioni manipolative. Per gli autori, la retorica non appartiene al passato ma è viva e gode di ottima salute. Persino il digitale che, sulla carta, dovrebbe esserne il nemico numero uno, l'ha invece riportata al centro, rivestendo il suo corpo antico con abiti moderni. Il libro parte da una domanda: che cos'è la retorica oggi? La retorica è convincere. Mette infatti a disposizione una miniera di tecniche per migliorare le proprie capacità di comunicazione. La retorica è capire, perché offre una chiave di lettura della comunicazione contemporanea: dalla raffica degli hashtag ai duelli a colpi di post, dai creatori di linguaggi del XXI secolo ai rapper con le loro dispute. La retorica è vaccino, in quanto consente di non essere immunodepressi di fronte al populismo digitale, al birignao dell'aziendalese e ai ragionamenti fallaci, che sembrano logici ma logici non sono. Infine, la retorica è cura, poiché ci permette di "unire i puntini" nel caos delle informazioni, ci porta a negoziare (quindi a ottenere e a rinunciare), a insegnare mettendo al centro chi è lì per imparare. E poi ci suggerisce un'arte che molti, troppi, hanno dimenticato: l'arte di stare zitti. E ascoltare.
24,00 22,80

Il lato (ancora più) oscuro del digitale. Nuovo breviario per (soprav)vivere nell'era della Rete

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2017
pagine: 212
La dimensione problematica della rivoluzione digitale – il suo lato oscuro – è oramai un tema ineludibile che va compreso all'interno delle più generali dinamiche dell'evoluzione tecnologica. Questo libro vuole innanzitutto contribuire a leggere il fenomeno nella sua articolazione e complessità per restituirne la ricchezza, l'applicabilità diffusa e anche la sua fascinosità, persino nelle dimensioni più critiche e criticabili. Ma il vero obbiettivo è contribuire a contrastare – non semplicemente riducendolo o esorcizzandolo – il crescente sospetto nei confronti delle Rete e delle sue potenti tecnologie e il timore che le sue promesse non possano essere mantenute. Il tema non è recente ma, nell'ultimo periodo, la sua rilevanza è cresciuta con vigore. Le inesattezze e falsificazioni di Wikipedia, il potere sotterraneo e avvolgente di Google, la fragilità psicologica indotta dagli universi digitali, il finto attivismo politico digitale svelato dall'espressione click-tivism, il diluvio incontenibile della posta elettronica, il pauroso conto energetico dei data centre, i comportamenti scorretti dei nuovi capitani dell'impresa digitale sono solo alcuni dei problemi che stanno emergendo, con sempre maggiore intensità e frequenza. Che fare allora? Innanzitutto comprendere il fenomeno andando in profondità; non fermandosi alla superficie, spesso luccicante ma ingannevole. E poi (ri)costruire una cultura e una sensibilità al digitale, che ci dia indicazioni su come maneggiarlo e cosa non chiedergli. Il saggio di Granelli non vuole dunque offrire una banale alfabetizzazione, ma si pone come una vera e propria guida che ci aiuta a cogliere le peculiarità di questo straordinario ecosistema e a gestirne le logiche progettuali e i processi di adozione, tenendo a bada le sue dimensioni problematiche, che vanno comprese e reindirizzate, non semplicemente rimosse.
25,00 23,75

Territori, città, imprese: smart o accoglienti?

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2014
pagine: 150
Territori, città e imprese sono i luoghi dove la dialettica High Tech/High Touch può trovare una sintesi e aprire nuovi spazi di possibilità. Superando dunque un aut-aut non negoziabile tra l'essere smart o l'essere accoglienti. I contributi raccolti nel volume dimostrano che la congiunzione "o" può e deve essere sostituita. Si può essere smart "e" accoglienti nello stesso tempo. Anzi, non si è smart se non si è accoglienti. Accogliere l'altro, il diverso da noi, le generazioni che si succedono; accogliere per apprendere e conoscere, per adattarsi e prepararsi al nuovo e al diverso, non limitandosi a ospitare, ma a interagire, non limitandosi a dare ma anche a ricevere, in una sorta di dono reciproco. Accogliere è dunque un ospitare che allontana la minaccia del diverso e implica il com-prendere (abbracciare ma anche capire l'altro). L'accoglienza sfida i territori, le città e le imprese ad andare oltre l'importante ma angusta prospettiva spaziale e tecnologica, perché l'accoglienza è soprattutto una sfida culturale. La prospettiva tecnologica evocata dalla dotazione d'infrastrutture adeguate a sostenere le sollecitazioni di una società e di un'economia sempre più interconnesse, dunque, non basta. Occorre guardare ai territori e alle loro risorse, alle città e alle imprese anche in una prospettiva antropologica, per renderle accoglienti. Ritorna centrale così la relazione tra persona e bene comune.
21,00 19,95

Retorica e business. Intuire, ragionare, sedurre nell'era digitale

Libro: Libro in brossura
editore: EGEA
anno edizione: 2014
pagine: VI-176
La retorica - arte del dire o, meglio, del ben ragionare - è viva e sta benone. È anzi uno strumento ancor oggi efficacissimo, persino nell'agguerrito mondo del business. Enrico Mattei, Adriano Olivetti, Steve Jobs, Oscar Farinetti, ma anche papa Francesco, Angela Ahrendts e il consulente-tipo "alla McKinsey" sono gli esempi che ce lo dimostrano, eredi di Cicerone e autentici campioni della retorica contemporanea. Per essere ascoltati, per essere influenti e dunque convincenti, per sopravvivere e risolvere problemi: la retorica serve. I casi aziendali diventano una forma di storytelling, la convention uno strumento per emozionare e spingere all'azione, il punto vendita un espediente per parlare tramite i luoghi, mentre la manutenzione delle parole torna a vivificare i termini ormai logori dell'"aziendalese". Di fronte all'esplosione della multimedialità e della comunicazione digitale, tuttavia, competenza nella materia, pulizia nel ragionamento, chiarezza negli enunciati e dominio della lingua rischiano di apparire insufficienti. Per gestire l'abbondanza dei segnali e il grande rumore di fondo occorre affiancare alla via logica (convincere razionalmente) e a quella psicologica (persuadere emotivamente) una terza via: quella creativa, basata sulla capacità di dare corpo a ipotesi soltanto intuite. Postfazione di Ivan Lo Bello.
19,00 18,05

Il sé digitale. Identità, memoria, relazioni nell'era della rete

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2006
pagine: 223
Riflettendo sulle abitudini quotidiane, ci si accorge di quanti importanti cambiamenti siano stati introdotti dalle nuove tecnologie: dagli appassionati di musica che cercano l'ultimo video del gruppo preferito al cinefilo che si imbatte nella filmografia del suo regista di culto, alla cuoca inesperta che trova la ricetta per la cena di famiglia. Internet può essere quindi paragonato a un altro "mondo", parallelo, nel quale accedere alle informazioni è facile e veloce. E ci si diverte, si trovano nuove amicizie, a cui ci si può presentare come si vuole, inventandosi una nuova personalità, magari molto diversa da quella di tutti i giorni. Il libro aiuta a capire i risvolti di questa nuova psiche virtuale, le incredibili potenzialità ma anche i rischi.
19,50 18,53

Inventori d'Italia. Dall'eredità del passato la chiave per l'innovazione

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2004
pagine: 158
Chi sa che in Italia, nel 1276, è stato inventato il primo filatoio meccanico per la seta? E che nell'Arsenale di Venezia, nel Quattrocento, nasce la prima "catena di montaggio" preindustriale? Ripercorrendo la storia delle centinaia di invenzioni attribuibili a italiani più o meno noti, l'autore individua il ruolo che l'Italia potrà svolgere in futuro. La chiave per il futuro post-industriale dell'Italia è nell'innovazione, intesa come esperienza umana a tutto tondo, comprendente l'arte e l'estetica, la qualità e la quantità, l'empatia e la conflittualità, l'industria e l'artigianato.
17,00 16,15

Inserire il codice per il download.

Inserire il codice per attivare il servizio.