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Libri di Flavia Trupia

Biografia e opere di Flavia Trupia

Prendiamo la parola! La retorica dalla parte delle donne

Libro: Libro in brossura
editore: Piemme
anno edizione: 2025
pagine: 208
Prendere la parola vuol dire assicurarsi il proprio posto nel mondo. Il silenzio, al contrario, significa lasciare che qualcun altro parli per noi, rinunciare a essere portavoce di un gruppo o di un'idea, stare dietro le quinte per aiutare gli altri a brillare. Quasi sempre i colleghi uomini. Il risultato è la rinuncia all'autorevolezza che, in termini pratici, porta tra l'altro le donne a guadagnare di meno. E il denaro, oltre a essere meravigliosamente utile, è una forma di rispetto per la nostra persona e il nostro lavoro. Purtroppo, quando si tratta di parlare in pubblico, le donne sono quasi sempre in minoranza: non vengono prese in considerazione oppure sono loro stesse a rinunciare, consapevoli della maggiore durezza con la quale sono giudicate rispetto agli uomini. E questo è un dramma, perché l'uguaglianza e la parità passano anche per la retorica, attraverso l'atto di mettersi al centro e affrontare un pubblico. Questo libro vuole allora essere un'esortazione a proporsi, a prendere finalmente la parola. Anche quando non te la vogliono dare. Dove? In ufficio, a scuola, in tv, nel dibattito pubblico. Tra consigli pratici, esempi di retorica e ironiche note personali, l'autrice ci trascina in una riflessione brillante che smonta pregiudizi e ribalta punti di vista. Un invito a prendersi la scena, per far sentire la propria voce. Perché la vera sfida non è soltanto esserci, ma arraffare quel microfono e farsi ascoltare.
17,90 17,01

Viva la retorica sempre! Il superpotere della parola

Libro: Libro in brossura
editore: Piemme
anno edizione: 2024
pagine: 256
La retorica è l'arte della parola e, si sa, le parole sono importanti: vanno scelte con cura. Possono ferire e soggiogare, ma anche rendere il mondo più giusto e più umano. Basta saperle usare. La retorica ci aiuta quando meno ce lo aspettiamo, ci permette di comunicare, amare e farci amare, capirci l'un l'altro. Ci sostiene quando i fatti "parlano chiaro" soltanto a noi e abbiamo bisogno di convincere chi ci sta intorno. Fa uscire dal cassetto idee brillanti e mai realizzate, ci aiuta a individuare la manipolazione, e a tenerla a bada. Ed è una strada per il successo, perché se è vero che un bel discorso può nascondere cattive intenzioni, è altrettanto vero che un discorso ingenuo, sciatto o non controllato, può mandare al massacro il migliore dei progetti. Con piglio ironico e ricco di consigli pratici, questo libro offre uno sguardo limpido e attuale su un'arte magnifica a cui fanno ricorso non solo politici e insegnanti, ma anche comici e rapper. Se, come dice l'autrice, la retorica è ovunque, allora bisogna saperla maneggiare. Con cura e consapevolezza, sapendo che puoi fare e farti male. Ma che puoi anche avere la tua occasione per essere sublime.
13,00 12,35

La retorica è viva e gode di ottima salute. Convincere, capire, vaccinarsi ai tempi del web

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2019
pagine: 172
Vivere l'oggi senza conoscere la retorica è come andare nudi al Polo Nord. La proliferazione delle notizie nel web, l'esplosione delle immagini, le fake news, il linguaggio del populismo o l'uso manipolativo dei dati richiedono nuove competenze interpretative. Nuove sì, ma allo stesso tempo antiche. Malgrado la sua importante tradizione, la retorica è stata un'arte per lungo tempo marginalizzata e svilita, considerata malizia, per coprire intenzioni manipolative. Per gli autori, la retorica non appartiene al passato ma è viva e gode di ottima salute. Persino il digitale che, sulla carta, dovrebbe esserne il nemico numero uno, l'ha invece riportata al centro, rivestendo il suo corpo antico con abiti moderni. Il libro parte da una domanda: che cos'è la retorica oggi? La retorica è convincere. Mette infatti a disposizione una miniera di tecniche per migliorare le proprie capacità di comunicazione. La retorica è capire, perché offre una chiave di lettura della comunicazione contemporanea: dalla raffica degli hashtag ai duelli a colpi di post, dai creatori di linguaggi del XXI secolo ai rapper con le loro dispute. La retorica è vaccino, in quanto consente di non essere immunodepressi di fronte al populismo digitale, al birignao dell'aziendalese e ai ragionamenti fallaci, che sembrano logici ma logici non sono. Infine, la retorica è cura, poiché ci permette di "unire i puntini" nel caos delle informazioni, ci porta a negoziare (quindi a ottenere e a rinunciare), a insegnare mettendo al centro chi è lì per imparare. E poi ci suggerisce un'arte che molti, troppi, hanno dimenticato: l'arte di stare zitti. E ascoltare.
24,00 22,80

Discorsi potenti. Tecniche di persuasione per lasciare il segno

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2016
pagine: 160
Alcuni discorsi colpiscono; altri, invece, generano solo un tiepido applauso di cortesia. Dov'è la differenza? Cosa rende un discorso potente? Certamente l'argomento, l'oratore, il luogo e il momento storico sono fattori rilevanti. Ma non basta, occorre altro per dare forza a un discorso. Occorre la retorica. L'arte del dire non può essere liquidata come artificio ampolloso e manieristico. È, invece, una tecnica che permette di dare gambe e respiro a un'idea. È la persuasione la sfida della retorica. Quell'istante magico in cui le parole diventano condivisione, emozione, voglia di agire, senso di appartenenza, comune sentire dell'uditorio. Non è magia nera, ma bianca, perché la parola è lo strumento della democrazia. La retorica non è morta, non appartiene al passato. Fa parte della nostra vita quotidiana molto più di quanto immaginiamo: nelle nostre parole ("è un secolo che non mi chiami": ecco un'iperbole); nelle canzoni ("Tu aria dai e mi uccidi / Tu come aria in vena sei": qui c'è un ossimoro); nelle aziende ("dobbiamo conquistare il mercato": questa è una classica metafora); in tv ("la colonnina di mercurio sale": una metonìmia); in politica ("cerchiobottistismo": un neologismo). Siamo tutti retori, consapevoli o inconsapevoli. Tuttavia, per essere buoni retori è necessaria la conoscenza dell'arte oratoria. Ciò non vale solo per i politici ma per tutti coloro che si trovano nella condizione di pronunciare discorsi, presentare relazioni, convincere o motivare i propri interlocutori, argomentare sulla validità di una tesi o di un pensiero. Ecco allora un manuale che analizza le tecniche linguistiche utilizzate dai grandi oratori dei nostri giorni e ne svela i meccanismi di persuasione. Perché anche noi possiamo imparare a "lasciare il segno".
23,00 21,85

Retorica e business. Intuire, ragionare, sedurre nell'era digitale

Libro: Libro in brossura
editore: EGEA
anno edizione: 2014
pagine: VI-176
La retorica - arte del dire o, meglio, del ben ragionare - è viva e sta benone. È anzi uno strumento ancor oggi efficacissimo, persino nell'agguerrito mondo del business. Enrico Mattei, Adriano Olivetti, Steve Jobs, Oscar Farinetti, ma anche papa Francesco, Angela Ahrendts e il consulente-tipo "alla McKinsey" sono gli esempi che ce lo dimostrano, eredi di Cicerone e autentici campioni della retorica contemporanea. Per essere ascoltati, per essere influenti e dunque convincenti, per sopravvivere e risolvere problemi: la retorica serve. I casi aziendali diventano una forma di storytelling, la convention uno strumento per emozionare e spingere all'azione, il punto vendita un espediente per parlare tramite i luoghi, mentre la manutenzione delle parole torna a vivificare i termini ormai logori dell'"aziendalese". Di fronte all'esplosione della multimedialità e della comunicazione digitale, tuttavia, competenza nella materia, pulizia nel ragionamento, chiarezza negli enunciati e dominio della lingua rischiano di apparire insufficienti. Per gestire l'abbondanza dei segnali e il grande rumore di fondo occorre affiancare alla via logica (convincere razionalmente) e a quella psicologica (persuadere emotivamente) una terza via: quella creativa, basata sulla capacità di dare corpo a ipotesi soltanto intuite. Postfazione di Ivan Lo Bello.
19,00 18,05

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