Il tuo browser non supporta JavaScript!
Vai al contenuto della pagina

Libri di Alberto Camerotto

Biografia e opere di Alberto Camerotto

Troia brucia. Come e perché raccontare l'«Ilioupersis»

Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2022
pagine: 282
L’urlo insanguinato nella notte apre l’inizio dell’orrore, del massacro. Prima di tutto tocca ai difensori, nel sonno, tra le braccia delle loro spose e l’ebbrezza della festa della liberazione. Avevano pensato tutti che la guerra fosse finita. L’inganno del bellissimo cavallo di legno ha funzionato. Inutile la resistenza, inutile la supplica, non si fanno prigionieri. È la hybris dei vincitori e della vendetta, sembra quasi tutto legittimo, giusto. Si uccidono i vecchi, sono il segno della storia, della prosperità e della grandezza, la memoria delle cose e della vita. E insieme è la strage degli innocenti, perché non deve esserci futuro. Si stuprano le donne. Inutili le urla delle madri, delle spose, delle figlie, vittime e testimoni dell’ultima violenza. Che non si può dire. Non c’è più l’umanità, non ha nessun senso, è il tempo della persis. Ilio sacra, tra le fiamme, le distruzioni e la rapina deve scomparire per sempre. Il racconto della caduta di Troia, a cominciare dal canto epico di Omero e della tradizione orale, diventa, allora, il nostro più antico archetipo del pensiero. Serve per capire che cosa succede.
26,00 24,70

Anthropos. Pensieri, parole e virtù per restare uomini

Libro
editore: Mimesis
anno edizione: 2021
pagine: 250
L'uomo come misura di tutte le cose, l'uomo come centro saliente di ogni pensiero e di ogni arte; ma anche l'uomo travolto dalle Moire, dalle proprie passioni. Esiste nella Grecia antica una nozione di uomo che inerisca specificamente alla natura dell'anthropos in opposizione ad altri esseri viventi e al vasto e molteplice mondo delle divinità? Da Protagora a Seneca, da Sofocle a Lucrezio, prosegue l'indagine sulla possibile definizione di una sostanza e di una qualità comune a tutti gli esseri umani. I dubbi sono molti. Ancora qualche anno fa si intravedeva un'ombra di fiducia. O almeno di speranza. Il pensiero cercava qualche appiglio, magari nella metis degli uomini tra il Prometeo di Eschilo e quello di Leopardi. Ma se fissiamo oggi l'attenzione sui problemi del nostro anthropos quotidiano, sulle risposte che sappiamo dare, non si può cancellare quello che vediamo. È un pensiero antico, già l'Odisseo di Plutarco aveva compreso che non siamo al centro del mondo, che lupi, leoni, cinghiali sono migliori di noi. Allora, come farebbero Glauco e Sarpedone nei loro discorsi dell'Iliade, proviamo a raccogliere qualche pensiero per noi stessi, per noi uomini in difficoltà. Cerchiamo di ritrovare l e virtù che ci permettano di vivere insieme, di guardare al futuro, di superare le sofferenze di cui noi stessi siamo responsabili. Certo, non c'è violenza, piaga, malattia, disperazione che possiamo evitare. È forse allora la resistenza, quella che i Greci chiamavano tlemosyne, la virtù che in qualche modo ci salva: è il coraggio di non venir meno all'ultimo desiderio, di non interrompere la ricerca, di trovare un significato diverso dalla nostra arroganza, dall'avidità, dalla violenza, dalla stoltezza, consapevoli di quello che siamo, dei nostri limiti e dei nostri vizi. Di qui ogni volta si potrà ricominciare.
20,00 19,00

Dike. Ovvero della giustizia tra l'Olimpo e la terra

Libro
editore: Mimesis
anno edizione: 2020
pagine: 216
Immersi in una società in cui scorgiamo troppe ingiustizie e diseguaglianze, siamo abituati quotidianamente ad accapigliarci sulle leggi, a dibattere il modo di amministrare il diritto, a invocare un riequilibrio ultraterreno degli squilibri umani. Cos'è giusto fare dinanzi a una catena di delitti di cui si è dimenticata l'origine, dinanzi a una legge palesemente inumana, dinanzi a chi propaganda un'idea che mette in dubbio le nostre certezze, dinanzi a una richiesta d'asilo che mette a rischio la comunità? Dike, figlia di Zeus e Themis, crocevia di pensiero religioso e razionale, è teodicea, ordine e volere degli dèi, nemesi di creature soprannaturali, punizione dei torti e ratio di un destino assegnato. Ma è anche un fatto umano, diritto scritto e amministrato nelle città, portato nei tribunali ateniesi in forma di raffinato dibattitoe poi lasciato in eredità alla più salda e sistematica codificazione dei Romani, che seguiranno il loro demone per fondare il sistema tuttora alla base di molte delle nostre società. Sulla scena attica, Dike deborda, grida, sfolgora, geme, colpisce. Nelle dikai di Lisia o di Licurgo, la retorica e il testo dei decreti concertano arringhe paradigmatiche. Dalla lite su un riscatto nello scudo di Achille nell'Iliade alla controversa vicenda dell'invalido ateniese in Lisia, dalla favola esiodea dello sparviero e dell'usignolo alle incrollabili certezze di Antigone, dall'eunomía (buon governo) di Solone alla hybris (superbia) punita di Eschilo, il mondo greco ha prodotto una gran mole di pensiero sulla e per la giustizia: non c'è quasi problema della giustizia del nostro tempo che non possa essere codificato – in senso mitico o come parallelo storico – nei termini antichi e dunque rivitalizzato e meglio compreso.
20,00 19,00

Menippo o la negromanzia. Testo greco a fronte

Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2020
pagine: 297
Scendere all’Ade è un bell’impegno. Certo, non è cosa da tutti. I miti e i poeti antichi lo sanno dire in molti modi. È un luogo altro nel cosmo, il più lontano possibile da tutto ciò che conosciamo. Sta in un altrove per definizione, con tante potenzialità, perfino egualitarie e democratiche. Per questo lo chiamano l’altro mondo, che per noi suona, ovviamente, abbastanza sinistro. Lo strano filosofo Menippo di Gadara, l’inventore della satira menippea e l’eroe satirico delle opere di Luciano di Samosata, si assume il compito di scendere da vivo nell’Aldilà. Segue per questo, a suo modo, le tracce degli eroi più illustri del mito, quali Eracle, Orfeo, Odisseo, protagonisti dell’impresa più dura e difficile. Perché solo là, dove non contano più la ricchezza, il potere, il successo, c’è la possibilità di trovare una risposta alle nostre aporie etiche, ovvero all’arroganza, all’iniquità e alle vane follie della vita degli uomini sulla terra. Sarà, naturalmente, una risposta paradossale, perfino imbarazzante, un po’ sovversiva, tra l’assemblea dei morti e la voce del saggio Tiresia.
26,00 24,70

Utopia (Europa). Ovvero del diventare cittadini europei

Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2019
pagine: 210
Il pensiero di un’Europa unita è un’idea grande, però non c’è Europa se non ci sono i cittadini. Ecco, abbiamo bisogno di diventare cittadini europei. Di imparare a guardare lontano, perché “Europa”, una parola greca, forse significa proprio “occhi grandi”. Ma come si fa? Un’Europa dell’economia non basta, un’Europa del privilegio non ha senso. Ci vuole un’Europa dei pensieri, un’Europa della paideia: ci vogliono cittadini che vivono insieme e che si confrontano, in una coscienza plurale e collettiva fatta di molte lingue e diverse culture, ma che sanno anche riconoscere qualche fondamento importante in comune. Proviamo allora a intuire che cosa può essere l’Europa e che cosa significa essere cittadini europei. Per riflettere prenderemo come spunto il concetto espresso in Utopia di Thomas More, che compie ora i suoi cinquecento anni: sarà un buon libro per meditare sulla nostra utopia europea che nasce dopo le due guerre mondiali del ’900. Per capire meglio saranno indispensabili i nostri tremila anni di pensieri, proprio a cominciare dai classici antichi, che forse possono aiutarci. Se l’Europa unita, per come è costruita oggi, si sta rivelando sempre più un’utopia, forse proprio rimeditare le tensioni ideali che hanno animato gli antichi può spingerci a perseverare in un ideale che sembra sotto scacco.
16,00 15,20

Xenia. Migranti, stranieri, cittadini tra i classici e il presente

Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2019
pagine: 273
Xenía è un fondamento della nostra vita da Omero a oggi. È una questione di civiltà, che tocca la vita della polis e della democrazia. Per sapere cosa fare di fronte al dramma dei migranti le risposte sono impegnative. Ma da tremila anni le abbiamo. Basta rileggere Omero, basta ascoltare le parole delle Supplici di Eschilo. Xenía significa “ospitalità”, ma è una parola antica che contiene accoglienza, rispetto, attenzione, amicizia, generosità. Ma significa anche saper pensare, saper progettare, senza paure, senza mistificazioni. Per una Europa disorientata i classici tornano a parlare in nome di un agathòn koinón, un bene comune. In questo libro li interroghiamo e ascoltiamo le loro critiche.
22,00 20,90

La satira del successo. La spettacolarizzazione della cultura nel mondo antico (tra retorica, filosofia, religione e potere)

Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2017
pagine: 520
Nel mondo antico possiamo dire che quasi tutto è spettacolo. Omero canta di fronte a un pubblico, inaugurando così la via della condivisione della paideia. La lirica corale è azione spettacolare nelle feste e nella vita della Grecia arcaica, negli orecchi e negli occhi di tutti. Il teatro è al centro della vita della polis democratica, con parola, musica, danza e azione. Ma è nell'impero greco-romano del I e II secolo d.C. che assistiamo, nel bene e nel male, a una spettacolarizzazione della cultura che per tanti aspetti richiama ciò che avviene nel nostro mondo dei media, del mercato e della globalizzazione. La cultura al tempo della Seconda Sofistica è fatta di performances nelle città, di retori e di filosofi di successo. Le categorie dello spettacolo valgono ovunque, per la religione, per il potere, per gli assetti della società, tra l'ostentazione della ricchezza e il teatro dei ruoli e delle posizioni sociali. Per questo lo sguardo critico della satira di Luciano di Samosata (Il sec. d.C.) può essere una prospettiva particolarmente utile per comprendere ciò che avviene. Tuttavia, per avere a disposizione un quadro più ampio, dobbiamo risalire indietro alla commedia, tra lo spettacolo sulla scena, la disposizione satirica e la riflessione metateatrale. E poi altri segnali notevoli ci vengono dagli sviluppi delle filosofie ellenistiche fino alle provocazioni del romanzo di Petronio. Infine, tra i lavori del nostro cantiere aperto sulla satira del successo, c'è lo spazio anche per qualche proiezione moderna fino a Pasolini e a un Satyricon2.0.
29,00 27,55

Uomini contro. Tra L'Iliade e la grande guerra

Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2017
pagine: 325
A cent'anni dalla 'Grande Guerra' il distacco è buono per riflettere. Andiamo a rileggere libri, a rivedere immagini, film, a riascoltare musiche: facciamo risuonare insieme tutte queste voci, accostiamo le Tempeste d'acciaio alla città in guerra dello scudo di Achille, le risposte del soldato Svejk al progetto utopico di Lisistrata. I diari delle trincee staranno accanto allo scudo abbandonato di Archiloco, la rotta di Caporetto insieme alla disfatta degli Ateniesi in Sicilia. La strage della Ilioupersis nel grande vaso di Mykonos del VII sec. a.C. potrà dialogare con cadaveri massacrati dei disegni di Otto Dix. È questa la migliore coscienza dell'Europa di oggi. Come un simbolo, gli Uomini contro di Francesco Rosi si intrecciano allora nei nostri pensieri con le Troiane di Euripide. È un dio antico che lo dice, un dio del quale gli uomini non possono più servirsi per giustificare le loro guerre: «Stolto tra i mortali è colui che porta la guerra e distrugge le città, i templi e le tombe degli altri».
22,00 20,90

Gli occhi e la lingua della satira. Studi sull'eroe satirico in Luciano di Samosata

Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2014
pagine: 357
La satira è critica dei costumi, delle convenzioni sociali, della politica, delle fedi religiose, della cultura. Di tutto ciò che siamo e crediamo. Dalle cose più banali della vita quotidiana a quelle più importanti, è satira dei valori condivisi da tutti, come la ricchezza, il potere, la fama, il successo. Ma c'è bisogno di uno sguardo diverso per farci vedere altre verità. Ed è necessario il coraggio della "parrhesia", della libertà del pensiero e della parola, che possono essere scomodi e difficili. La satira e le sperimentazioni letterarie di Luciano di Samosata mettono in gioco, tra l'autore, i suoi alias problematici e gli eroi paradossali, queste e altre virtù. Lo straniero che viene dai margini del mondo greco-romano del II sec. d.C. diverrà così il paradigma della satira dell'Europa moderna tra Leon Battista Alberti, Erasmo da Rotterdam, Cervantes, Swift, Voltaire e Leopardi.
26,00 24,70

Inserire il codice per il download.

Inserire il codice per attivare il servizio.