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Franco Angeli: Sociologia del lavoro

Tutte le nostre collane

22,00 20,90

Precarizzazione delle sfere di vita e disuguaglianze

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2020
pagine: 224
Gli assetti economici neoliberisti hanno prodotto negli ultimi decenni una sempre maggiore diffusione di forme di precarizzazione che dalla sfera lavorativa si sono estese alle altre sfere di vita delle persone. Il volume prende in analisi questo fenomeno per mettere a disposizione di studiosi e studenti una serie di riflessioni maturate nel corso degli anni insieme a esperti del settore, con l’obiettivo di stimolare il dibattito sui temi legati ai processi di precarizzazione e alle nuove disuguaglianze.
29,00 27,55

Good Practices e made in Italy: quattro casi di eccellenza. Logica d’impresa e passaggi generazionali

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2020
pagine: 150
Il volume, attraverso un’indagine di tipo esplorativo, si è posto quale principale finalità quella di analizzare le “good practices” delle aziende familiari prese in esame (Luisa Spagnoli, Dompé, Sutter, Illumia) e di approfondirne la relazione con la longevità e con la capacità intrinseca di sapersi espandere in varie parti del mondo fino ad arrivare a essere delle multinazionali. Il libro vuole inoltre evidenziare i punti di contatto tra le aziende di famiglia (medio-grandi) e le Startup. Più precisamente cosa potrebbero imparare le une dalle altre per creare quella sinergia produttiva ed efficace per nuovi business. Si sono approfonditi gli aspetti che si ritenevano cruciali ed essenziali alla crescita e longevità delle aziende. Fra questi: come sia stato affrontato il passaggio generazionale dai vari gruppi aziendali presi in esame; come siano stati ‘superati’ inevitabili momenti di crisi; come sia avvenuto il processo di internazionalizzazione dei gruppi aziendali analizzati; come si sia avviata la digitalizzazione e l’informatizzazione dei processi aziendali. La riflessione e il percorso di ricerca hanno infine approfondito l’approccio dei gruppi aziendali alla Responsabilità Sociale d’Impresa e connesso a tale tema il genere di relazione avviato con le Startup con cui vengono in contatto. Su tale tema si è chiesto anche un contributo specifico di un esperto quale Federico Rabitti, ideatore del concetto di Patrimonio Netto Solidale. La Prefazione di Francesca Pasinelli, direttore generale di Fondazione Telethon, chiarisce e introduce gli obiettivi del testo.
19,00 18,05

Il Centro Ricerche e Documentazione rischi e danni da lavoro (1974-1985). Uno studio storiografico, sociologico e giuridico di una stagione sindacale

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2019
pagine: 272
Il volume intende ricostruire – da diversi approcci disciplinari, sociologici, storici, giuridici – le origini e gli sviluppi del Centro Ricerche e Documentazione rischi e danni da lavoro (CRD), un modello di intervento in tema di sicurezza del lavoro che ebbe, fra gli anni ’60 e ’70, una certa notorietà anche all’estero sotto il nome di “modello operaio italiano”. Frutto di una ricerca promossa dall’INAIL, il volume propone un’ampia documentazione di prima mano, di fonte operaia e sindacale. Fra gli anni ’60 e ’70 del XX secolo, a cavallo fra il ’68 e la Riforma Sanitaria del 1979, matura in Italia quello che è stato considerato come il più pregevole tentativo di rinnovamento culturale compiuto dalle forze sindacali in quegli anni. Si tratta della creazione, a sostegno delle azioni sindacali di lotta per la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro, del Centro Ricerche e Documentazione rischi e danni da lavoro (CRD). La sua originalità consiste soprattutto nel metodo, nel “modello” di intervento, che si basa sulla partecipazione attiva dei lavoratori, in stretta collaborazione con tecnici, medici, sindacalisti. Il volume intende ricostruire – da diversi approcci disciplinari, sociologici, storici, giuridici – le origini e gli sviluppi di questo modello di intervento in tema di sicurezza del lavoro, che ebbe una notorietà anche all’estero, sotto il nome di “modello operaio italiano”. Alle origini, le questioni della sicurezza dei lavoratori trovarono molti ostacoli. La via che porta alla realizzazione del modello italiano è costellata da continue e forti difficoltà e opposizioni, ma anche da personalità ed episodi che si sono conquistati un posto nella memoria collettiva del movimento dei lavoratori. Fra questi, il promotore del modello operaio, Ivar Oddone, colui che ispirò a Italo Calvino la figura del partigiano Kim nel Sentiero dei nidi di ragno, e accanto a lui molti sindacalisti, medici, lavoratori, animati da un forte impegno etico e solidale. Il libro è frutto di una ricerca promossa dall’INAIL che ha portato al recupero di una ampia documentazione di prima mano, di fonte operaia e sindacale. Su questa base gli autori inquadrano la storia del CRD nell’ambito della storia della sicurezza del lavoro in Italia, che ha conosciuto uno sviluppo di grande interesse anche su scala comparativa internazionale, e la collegano con altri capitoli della storia della tutela della salute, come la riforma sanitaria, e con le vicende del movimento sindacale.
34,00 32,30

Occupabilità femminile: oltre l'occupazione. La voce delle imprese e delle donne. Un'indagine nell'area metropolitana bolognese

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2019
Cos’è l’occupabilità? In cosa differisce dall’occupazione? È un dato misurabile, migliorabile? Ci sono differenze tra uomini e donne? Le Acli - Associazioni Cristiane Lavoratori Italiane - di Bologna hanno tentato di rispondere a queste e altre domande attraverso la ricerca sociologica qui presentata sull’occupabilità femminile nell’area metropolitana della città. All’indagine hanno risposto oltre 300 donne – occupate, disoccupate, inoccupate - e un centinaio di aziende e cooperative del territorio. L’analisi delle risposte ottenute costituisce, per le Acli, il punto di partenza teorico per individuare nuovi e più efficaci servizi, che possano sostenere e guidare le donne nella ricerca efficace del lavoro. Il divario occupazionale legato al genere, infatti, persiste anche in una città come Bologna, vicina alla piena occupazione. L’équipe di ricerca ne ha indagato i motivi interpellando sia la domanda, sia l’offerta di lavoro, al fine di proporre soluzioni concrete, rispondenti alle reali necessità delle donne e delle aziende. È emerso che un’Associazione come le Acli può ancora fare la differenza, sia nell’analizzare con sguardo lucido la realtà dei fatti, sia nel trovare risposte alle domande che, dopo 75 anni di storia, continuano a esserle poste.
15,00 14,25

Violenza e molestie sessuali nei luoghi di lavoro. Riflessioni a partire da un progetto di ricerca

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2019
pagine: 176
Il tema della violenza e delle molestie sessuali nei luoghi di lavoro, di indubbia rilevanza sebbene meno di altri oggetto di analisi scientifica e non ancora pienamente assurto a “questione sociale”, diviene di forte interesse in una fase che vede il mondo del lavoro sottoposto a significativi cambiamenti. La complessità organizzativa, così come la crescente eterogeneità dei luoghi di lavoro, rappresentano un terreno favorevole al costituirsi di un “sottobosco relazionale” dentro il quale si consolidano vecchie e nuove forme di asimmetria. Indagare la violenza e le molestie sessuali ci permette quindi di entrare nell’universo delle prassi concrete di lavoro, nelle dinamiche quotidiane, per studiare un aspetto particolarmente rilevante della qualità del lavoro e della vita lavorativa. Un aspetto che evidentemente non può essere confinato entro la relazione aggressore-aggredito, adottando una chiave interpretativa e operativa individualistica. Vanno chiamate in causa anche le specifiche caratterizzazioni che stanno assumendo i processi organizzativi e la nuova composizione sociale dei luoghi di lavoro. Il volume presenta l’esito di un percorso di ricerca che ha esplorato il tema della violenza e delle molestie sessuali nei luoghi di lavoro a partire dalle principali acquisizioni della letteratura di riferimento e da chiavi interpretative provenienti da più discipline, sviluppando un approfondimento sociologico di natura qualitativa e quantitativa, nel primo caso per mettere a fuoco le caratteristiche fondamentali del fenomeno, nel secondo per studiarne la percezione e le specifiche connotazioni. L’obiettivo dello studio è stato duplice, conoscitivo e operativo: indagare, ricostruire e interpretare le caratteristiche distintive del fenomeno e, nello stesso tempo, individuare elementi sui quali poter progettare strategie di intervento.
23,00 21,85

Da «non garantiti» a precari. Il movimento del '77 e la crisi del lavoro nell'Italia post-fordista

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2019
pagine: 256
Il volume ricostruisce la dialettica fra il rapido consumarsi del movimento ’77 e l’affermarsi della precarietà lavorativa nell’Italia del post-miracolo economico, secondo un inedito e fertile approccio interdisciplinare, che spazia dalla storia contemporanea alla sociologia, passando per la filosofia politica, la critica artistica, gli studi giuridici, l’analisi dei processi produttivi e finanziari. Incrociando diversi sguardi metodologici su fisionomia, finalità e saperi di questo fenomeno sociale unico al mondo – autorappresentazione della “generazione dei non garantiti”, ovvero la prima leva di giovani che sentiva di non avere un futuro certo e degno perché, orfana del “boom”, sarebbe vissuta in un mondo di recessione permanente – si è potuta concentrare l’attenzione sul tornante della storia italiana che ha aperto la “crisi del Sistema-Paese”. Muovendo lungo la problematica geografico-territoriale dell’asimmetrico sviluppo nazionale, con una particolare considerazione allo snaturarsi dei tradizionali modelli di eccellenza come il cosiddetto “modello emiliano-romagnolo”, e senza tralasciare continuità e fratture con il retaggio sessantottino, si è così arrivati ad affrontare il conflittuale processo di decentralizzazione del lavoro in Italia, nel più ampio formarsi di una nuova dimensione post-fordista e post-salariale dell’organizzazione capitalista occidentale.
33,00 31,35

Sindacato e contrattazione nelle multinazionali. Dalla normativa internazionale all'analisi empirica

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2018
pagine: 258
In un mercato sempre più globalizzato e in un contesto economico e sociale segnato da profonde disuguaglianze e che consente alle imprese di delocalizzare produzione e servizi in paesi con costo del lavoro più basso e con sistemi di protezione sociale poco strutturati, alcune federazioni sindacali di settore europee o internazionali, con un ruolo rilevante dei comitati aziendali europei, hanno deciso di contrattare con direzioni di imprese multinazionali, in prevalenza europee, accordi-quadro internazionali validi in tutte le filiali dell’impresa e spesso nelle catene di subfornitura globali. Tali accordi, siglati al di fuori di un quadro giuridico vincolante e con un campo di applicazione che eccede i tradizionali confini (e regole) nazionali, pongono numerosi interrogativi riguardo alla loro natura ed efficacia. Rispetto ai testi prodotti nei primi anni 2000, spesso contenenti mere dichiarazioni di intenti senza alcun meccanismo di verifica e di controllo, la prassi attuale degli accordi-quadro transnazionali mostra una chiara evoluzione verso contenuti più definiti e modalità di monitoraggio congiunto della loro implementazione. Gli accordi-quadro di dimensione europea o internazionale costituiscono una nuova forma di regolazione dei rapporti di lavoro destinata a recuperare forme di solidarietà transnazionale partendo dal rispetto dei diritti fondamentali previsti nella Dichiarazione ILO del 1998. I contributi raccolti nel volume analizzano da prospettive diverse e complementari i risultati della ricerca Euride, coordinata da SindNova nel corso del 2016-2017, in undici imprese multinazionali europee, focalizzando l’attenzione sui meccanismi volti ad assicurare l’effettiva implementazione degli accordi e le procedure di reclamo per la loro violazione.
33,00 31,35

L'invecchiamento delle forze di lavoro quale sfida per gli active welfare regimes europei

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2018
pagine: 176
L’invecchiamento della popolazione è al centro dell’interesse dell’Unione Europea che, dagli anni Novanta, raccomanda ai Paesi membri di riformare i propri sistemi di welfare nell’ottica dell’active ageing. Il rischio di insostenibilità finanziaria dei sistemi di welfare, insieme al comune riconoscimento che le componenti più mature della popolazione costituiscono una risorsa, hanno favorito una concezione di invecchiamento attivo connessa all’inserimento professionale. In tale contesto, la maggior parte dei Paesi europei ha intrapreso percorsi di riforma ispirati al paradigma dell’attivazione che prevede l’abbandono di una visione passiva e risarcitoria dello stato sociale, in favore di una attiva e promozionale. Si parla quindi di Active welfare state, ossia di uno stato che investe nella capacità dei cittadini di partecipare attivamente alla vita delle loro comunità e, al contempo, li responsabilizza tramite criteri di condizionalità per l’accesso ai servizi del welfare. L’ipotesi del lavoro di ricerca presentato nel volume e testata su cinque Paesi (Finlandia, Francia, Italia, Polonia, Regno Unito) è che l’attivazione dei lavoratori anziani possa fungere da banco di prova per l’Active welfare state e, al tempo stesso, rivelarsi una prospettiva fruttuosa da cui confrontare le specificità delle strategie nazionali, anche nel quadro delle linee guida europee che portano alla convergenza. Lo scopo del lavoro è duplice. Da un lato, indagare le politiche di attivazione riferite ai senior, concentrando l’attenzione sull’integrazione tra politiche attive del lavoro, formative, pensionistiche. Dall’altro, riflettere sulle condizioni alle quali l’Active welfare state può rappresentare una risposta adeguata alle sfide cui sono sottoposti i sistemi di welfare europei.
23,50 22,33

Storie di vita di migranti. Lo sguardo al passato, al presente, al futuro. Un percorso di empowerment

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2018
pagine: 128
Occuparsi delle categorie sociali più svantaggiate è nel Dna delle Acli, Associazioni Cristiane Lavoratori Italiane, sin dalla fondazione. Nel 1946, quando nasce l'Associazione, porre l'attenzione al lavoratore significa farlo in qualche modo anche sull'immigrazione, ma non da paesi stranieri, bensì dalla campagna alla città e dal Sud al Nord Italia. Sin dai primi anni, inoltre, le Acli aprono succursali dei propri Patronati all'estero, soprattutto in Belgio e Germania, nazioni che accolgono, in quel periodo storico, molti migranti italiani. Secondo un approccio sociologico, le Acli si inseriscono di diritto nel Terzo Settore e i membri che vi si associano, per motivi di integrazione sociale, mirano a produrre solidarietà sociale. Essi creano capitale sociale perché è nella loro natura costitutiva, essendo sfere di relazioni che operano in base alla reciprocità. Le Acli, quindi, valorizzano i rapporti come fonti di integrazione, e usano mezzi e risorse per generare capitale sociale secondario, cioè beni relazionali secondari, di carattere impersonale. Di qui la ricerca esposta nel volume, proposta e realizzata per rispondere alle attese delle Acli medesime di meglio comprendere le esigenze dei migranti sia in quanto a servizi offerti sia in quanto a possibili relazionalità e interventi altri secondo un percorso di empowerment. Il libro, dopo un'introduzione esplicativa, si articola in una prima parte di ricerca realizzata attraverso la somministrazione di un questionario a un campione significativo di migranti, fruitori dei servizi delle Acli presso la sede di Bologna. La seconda parte si articola nella raccolta di storie di vita dei migranti stessi per approfondire la condizione dei soggetti che l'indagine ha poi cercato di ricondurre a “modelli idealtipici” cui fare riferimento sempre nell'azione concreta e quotidiana cui le Acli vogliono rispondere in modo efficace dal punto di vista sociale, economico e culturale. Presentazione di Filippo Diaco.
16,50 15,68

Metalmeccanici alla prova della grande crisi. Una ricerca sulla dirigenza sindacale

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2017
pagine: 144
Che cosa sono diventati il lavoro, la fabbrica e il sindacato a seguito della Grande Crisi del 2008? A questa domanda si è cercato di fornire una prima risposta attraverso un'indagine empirica sui dirigenti sindacali metalmeccanici impegnati nel lavoro di fabbrica e territoriale. Mostrando chi sono, che cosa fanno e pensano, sono emersi i caratteri della prima generazione di dirigenti sindacali post-moderni e senza-classe, la loro storia sindacale e gli elementi di forza individuale e collettiva. Caratteri sottoposti alla prova della Grande Crisi che ci stiamo lasciando alle spalle e ritenuti particolarmente utili per sostenere la transizione verso la Quarta rivoluzione industriale. Il contesto del loro lavoro sindacale è qui offerto dal Diario di bordo 2008-2015, che raccoglie impressioni e osservazioni a caldo dell'Autrice: scritti inediti e tratti dal diario personale, elaborati predisposti in occasione di incontri pubblici, resoconti giornalistici. Il lavoro metalmeccanico e siderurgico emerge nel suo contesto territoriale, con particolare riferimento al rapporto tra Terni e la sua acciaieria, di cui fornisce elementi utilizzabili come studio di caso di una città media siderurgica particolarmente segnata dal processo di deindustrializzazione.
18,50 17,58

Senso del lavoro nelle economie diverse. Uno studio interdisciplinare

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2017
pagine: 160
Cosa succede quando cambiando il proprio stile di vita ci si trova di fronte a un nuovo senso del lavoro? Questa domanda ha portato il gruppo di ricerca TiLT (Territori in Libera Transizione), attivo presso l'Università di Verona, ad approfondire la ricerca nell'ambito delle realtà e dei movimenti delle Economie diverse (economia solidale, di giustizia, ecologica, dei beni comuni) con uno sguardo concentrato sul lavoro e sulle piccole produzioni. Dallo studio del lavoro-produzione di panificatori e di agricoltori biologici, è emerso il senso di scelte individuali, spesso sostenute da una comunità o da una rete, che non dimenticano il contesto materiale da cui partono e che immaginano di trasformare. Per loro, economia diversa è l'esito di un congedo dalle forme tradizionali del lavoro, una “transizione verso nuovi modelli produttivi come ricerca di buona vita”, che fa fiorire non il rifiuto ma il “preferirei di no” per collocarsi in una “condizione transitante”. Lì dove il neoliberismo costringe donne e uomini nella strettoia del lavoro/non lavoro, in forme contemporanee di alienazione, essi ribaltano il segno di questa condizione in un rinnovato senso del lavoro e delle sue qualità. Queste storie, raccolte tra la Sardegna e il Veneto, raccontano percorsi divergenti dall'idea di diventare imprenditori di se stessi o di un lavoro orientato dal profitto, contribuendo a tracciare le nuove configurazioni dei lavori in sintonia con il vivente.
20,00 19,00

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