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Fabrizio Serra Editore: Biblioteca di Studi Etruschi

Tutte le nostre collane

I testi etruschi su piombo

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2014
pagine: 328
L'oggetto di questa ricerca è costituito da un gruppo di iscrizioni etrusche selezionate secondo un criterio predefinito e convenzionale: vale a dire, quello di essere realizzate su supporti in piombo. Viene richiamata e discussa tutta la letteratura che a queste iscrizioni sia comunque pertinente (ovviamente all'interno della linguistica etruscologica scientifica), in modo da fornire una sorta di 'stato dell'arte' sulle conoscenze che attualmente abbiamo su di esse e sui problemi che comportano; esso può costituire un punto di partenza per possibili future ricerche. Di ogni iscrizione viene fornita una descrizione dei contesti archeologici di rinvenimento (se noti) e delle caratteristiche grafiche, anche in funzione della datazione; infine si offre ampio spazio all'analisi linguistica, che parte dagli studi già effettuati per poi proseguire, dove possibile e opportuno, secondo nuove linee di interpretazione.
585,00 555,75

I testi etruschi su piombo

Libro: Libro rilegato
anno edizione: 2014
pagine: 328
L'oggetto di questa ricerca è costituito da un gruppo di iscrizioni etrusche selezionate secondo un criterio predefinito e convenzionale: vale a dire, quello di essere realizzate su supporti in piombo. Viene richiamata e discussa tutta la letteratura che a queste iscrizioni sia comunque pertinente (ovviamente all'interno della linguistica etruscologica scientifica), in modo da fornire una sorta di 'stato dell'arte' sulle conoscenze che attualmente abbiamo su di esse e sui problemi che comportano; esso può costituire un punto di partenza per possibili future ricerche. Di ogni iscrizione viene fornita una descrizione dei contesti archeologici di rinvenimento (se noti) e delle caratteristiche grafiche, anche in funzione della datazione; infine si offre ampio spazio all'analisi linguistica, che parte dagli studi già effettuati per poi proseguire, dove possibile e opportuno, secondo nuove linee di interpretazione.
1.170,00 1.111,50

«... Nullus enim fons non sacer...». Culti idrici di epoca preromana eromana (Regiones VI-VII)

Libro
anno edizione: 2012
pagine: 272
L'importanza avuta dall'acqua nell'antichità è rivelata pienamente da quanto traspare sia dalle testimonianze letterarie, sia da quelle materiali. Soprattutto il fluire continuo che si osserva per le acque sorgive suggerisce immediatamente il perpetuarsi e il rinnovamento dell'esistenza attraverso il ciclo biologico naturale. Al pari degli altri elementi naturali, l'acqua dovette apparire sempre animata, viva e la natura di ciò che la rendeva viva non poteva che essere di origine divina: la sua sacralizzazione non può dunque apparire che il logico esito di questo modo di pensare. Su questa base, scopo precipuo del volume è coniugare l'esame delle manifestazioni cultuali rivolte all'acqua con l'analisi di eventuali resti strutturali o materiali, proponendo, laddove possibile, interpretazioni del culto e delle divinità ad esso correlate. L'ambito geografico della ricerca è quello compreso nelle Regiones VI Umbria e VII Etruria, secondo i confini loro assegnati in antico e definiti a partire dall'età augustea, evidentemente sulla base di fondamenti politici e sociali ben precisi, d'altro canto pienamente confermati anche dai rinvenimenti archeologici. Sono poi inclusi nell'analisi anche i santuari caratterizzati da culti idrici appartenenti all'Etruria nova, territorio del quale avevano del resto percezione già pienamente definita gli autori antichi, nonché quelli relativi all'Etruria campana.
345,00 327,75

«...Nullus enim fons non sacer...». Culti idrici di epoca preromana e romana (Regiones VI-VII)

Libro: Libro rilegato
anno edizione: 2012
pagine: 272
L'importanza avuta dall'acqua nell'antichità è rivelata pienamente da quanto traspare sia dalle testimonianze letterarie, sia da quelle materiali. Soprattutto il fluire continuo che si osserva per le acque sorgive suggerisce immediatamente il perpetuarsi e il rinnovamento dell'esistenza attraverso il ciclo biologico naturale. Al pari degli altri elementi naturali, l'acqua dovette apparire sempre animata, viva e la natura di ciò che la rendeva viva non poteva che essere di origine divina: la sua sacralizzazione non può dunque apparire che il logico esito di questo modo di pensare. Su questa base, scopo precipuo del volume è coniugare l'esame delle manifestazioni cultuali rivolte all'acqua con l'analisi di eventuali resti strutturali o materiali, proponendo, laddove possibile, interpretazioni del culto e delle divinità ad esso correlate. L'ambito geografico della ricerca è quello compreso nelle Regiones VI Umbria e VII Etruria, secondo i confini loro assegnati in antico e definiti a partire dall'età augustea, evidentemente sulla base di fondamenti politici e sociali ben precisi, d'altro canto pienamente confermati anche dai rinvenimenti archeologici. Sono poi inclusi nell'analisi anche i santuari caratterizzati da culti idrici appartenenti all'Etruria nova, territorio del quale avevano del resto percezione già pienamente definita gli autori antichi, nonché quelli relativi all'Etruria campana.
690,00 655,50

La collezione Feroldi Antonisi De Rosa. Tra indagini archeologiche e ricerca di un'identità culturale nella Civita Castellana postunitaria

Libro: Libro rilegato
anno edizione: 2011
pagine: 384
La collezione di antichità archeologiche della famiglia Feroldi Antonisi De Rosa, raccolta nel corso del Settecento e dell'Ottocento nel territorio intorno al centro urbano di Civita Castellana, fu ceduta allo Stato nel 1912. L'autrice del volume, con un paziente lavoro di 'spigolature archivistiche', è riuscita ad accertare che i materiali venduti allo Stato sono attualmente distribuiti tra il Forte Sangallo, i depositi del Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia e quelli della Soprintendenza Archeologica per l'Abruzzo a Chieti. Qui si presenta il catalogo della totalità degli oggetti della collezione, composta da oltre settecento pezzi, la cui datazione spazia almeno dall'VIII secolo a.C. alla piena epoca imperiale romana e la cui analisi vuole essere anche una base di partenza per nuove ricerche riguardanti Falerii Veteres e il suo territorio.
970,00 921,50

Lo scarico archeologico di Monte San Paolo a Chiusi

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2011
pagine: 168
L'etrusca Chiusi è nota soprattutto grazie ai numerosi reperti provenienti dalle ricche necropoli, ma appare ancora priva di un'esaustiva documentazione sotto il profilo urbano. Negli ultimi anni, tuttavia, alcune ricerche condotte al di fuori dell'abitato moderno hanno evidenziato l'esistenza, almeno fino alla fine del VI sec. a.C., di aree abitate poste sui principali rilievi che circondano il colle di Chiusi e storicamente contigue ad altrettante occupazioni di età protostorica. Di queste aree fa parte il colle di Monte San Paolo, poco distante da Chiusi, occupato da un insediamento durante l'Arcaismo. Nel volume si analizzano un gruppo omogeneo di reperti, provenienti da questo sito, di notevole rilievo che, in molti casi, permettono sia di integrare il repertorio formale e decorativo del bucchero chiusino, sia di formulare alcune ipotesi sulla tipologia delle strutture che dovevano trovarsi sul pianoro di Monte San Paolo.
220,00 209,00

Lo scarico archeologico di Monte San Paolo a Chiusi

Libro: Libro rilegato
anno edizione: 2011
pagine: 168
L'etrusca Chiusi è nota soprattutto grazie ai numerosi reperti provenienti dalle ricche necropoli, ma appare ancora priva di un'esaustiva documentazione sotto il profilo urbano. Negli ultimi anni, tuttavia, alcune ricerche condotte al di fuori dell'abitato moderno hanno evidenziato l'esistenza, almeno fino alla fine del VI sec. a.C., di aree abitate poste sui principali rilievi che circondano il colle di Chiusi e storicamente contigue ad altrettante occupazioni di età protostorica. Di queste aree fa parte il colle di Monte San Paolo, poco distante da Chiusi, occupato da un insediamento durante l'Arcaismo. Nel volume si analizzano un gruppo omogeneo di reperti, provenienti da questo sito, di notevole rilievo che, in molti casi, permettono sia di integrare il repertorio formale e decorativo del bucchero chiusino, sia di formulare alcune ipotesi sulla tipologia delle strutture che dovevano trovarsi sul pianoro di Monte San Paolo.
440,00 418,00

Il Liber linteus di Zagabria. Testualità e contenuto

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2010
pagine: 244
Il Liber linteus di Zagabria rappresenta un unicum nell'ambito degli studi etruscologici per lunghezza, quantità di lessemi attestati (approssimativamente 1300 parole), per la natura del suo contenuto e per il materiale impiegato come supporto. I frammenti ricomposti delle cinque bende di lino che avvolgevano una mummia di provenienza egiziana sono stati fonte di immediato interesse fin dal momento in cui, nell'Ottocento, furono riscontrate sul loro risvolto tracce di scrittura. L'autrice del presente volume offre una nuova edizione del testo, basata sul confronto tra i lavori di Roncalli e Rix, verificata sugli ingrandimenti fotografici e mediante autopsia. Sono state tenute in conto le letture offerte dai precedenti editori, utili per la ricostruzione di passi in origine più leggibili di oggi. Alla fine, un commento in cui sono state prese in esame le principali proposte interpretative che hanno riguardato il liber, con lo scopo di aggiornare i risultati finora raggiunti e fornire, attraverso la riconsiderazione del vasto materiale, un nuovo punto di partenza nello studio di questo documento.
295,00 280,25

Il Liber linteus di Zagabria. Testualità e contenuto

Libro: Libro rilegato
anno edizione: 2010
pagine: 244
Il Liber linteus di Zagabria rappresenta un unicum nell'ambito degli studi etruscologici per lunghezza, quantità di lessemi attestati (approssimativamente 1300 parole), per la natura del suo contenuto e per il materiale impiegato come supporto. I frammenti ricomposti delle cinque bende di lino che avvolgevano una mummia di provenienza egiziana sono stati fonte di immediato interesse fin dal momento in cui, nell'Ottocento, furono riscontrate sul loro risvolto tracce di scrittura. L'autrice del presente volume offre una nuova edizione del testo, basata sul confronto tra i lavori di Roncalli e Rix, verificata sugli ingrandimenti fotografici e mediante autopsia. Sono state tenute in conto le letture offerte dai precedenti editori, utili per la ricostruzione di passi in origine più leggibili di oggi. Alla fine, un commento in cui sono state prese in esame le principali proposte interpretative che hanno riguardato il liber, con lo scopo di aggiornare i risultati finora raggiunti e fornire, attraverso la riconsiderazione del vasto materiale, un nuovo punto di partenza nello studio di questo documento.
580,00 551,00

La tomba Sterrantino alle Arcatelle. Nuovi dati sull'orientalizzante medio e recente a Tarquinia

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2009
pagine: 376
Il volume presenta il catalogo dei materiali pertinenti alla tomba Sterrantino, localizzata nella località 'Arcatelle' sul pianoro dei Montarozzi a Tarquinia. L'autore, dopo aver provveduto ad una ricostituzione dei reperti presenti nel corredo ed alla sua precisa localizzazione, presenta il catalogo dei ritrovamenti organizzato secondo classi e forme, seguito dal commento relativo agli oggetti, con l'inclusione dei riferimenti attinenti alla classe di pertinenza e alla sua area di diffusione. Separatamente e da ultimo, sono aggiunte le testimonianze identificate come provenienti dalla Doganaccia o da altri contesti non pertinenti, conservate però insieme ai reperti della tomba Sterrantino. Sulla base dell'analisi della documentazione e del suo inquadramento cronologico (che interessa un esteso arco di tempo, dal primo quarto del VII fino alla metà del VI secolo a C.), viene poi impostato un tentativo di distinzione in corredi ed uno studio particolarmente attento ed approfondito sulla produzione del bucchero tarquiniese, a cui il contenuto della tomba aggiunge nuovi elementi di dibattito, con evidenze capaci di proiettare anticipazioni già nel terzo quarto del VII secolo. Per concludere l'autore presenta una ridefinizione del quadro complessivo delle necropoli tarquiniesi, degli usi funerari e dei cambiamenti sociali ed economici che i materiali studiati sembrano indicare nel periodo dell'Orientalizzante medio e recente.
445,00 422,75

La tomba Sterrantino alle Arcatelle. Nuovi dati sull'orientalizzante medio e recente a Tarquinia

Libro: Libro rilegato
anno edizione: 2009
pagine: 376
Il volume presenta il catalogo dei materiali pertinenti alla tomba Sterrantino, localizzata nella località 'Arcatelle' sul pianoro dei Montarozzi a Tarquinia. L'autore, dopo aver provveduto ad una ricostituzione dei reperti presenti nel corredo ed alla sua precisa localizzazione, presenta il catalogo dei ritrovamenti organizzato secondo classi e forme, seguito dal commento relativo agli oggetti, con l'inclusione dei riferimenti attinenti alla classe di pertinenza e alla sua area di diffusione. Separatamente e da ultimo, sono aggiunte le testimonianze identificate come provenienti dalla Doganaccia o da altri contesti non pertinenti, conservate però insieme ai reperti della tomba Sterrantino. Sulla base dell'analisi della documentazione e del suo inquadramento cronologico (che interessa un esteso arco di tempo, dal primo quarto del VII fino alla metà del VI secolo a C.), viene poi impostato un tentativo di distinzione in corredi ed uno studio particolarmente attento ed approfondito sulla produzione del bucchero tarquiniese, a cui il contenuto della tomba aggiunge nuovi elementi di dibattito, con evidenze capaci di proiettare anticipazioni già nel terzo quarto del VII secolo. Per concludere l'autore presenta una ridefinizione del quadro complessivo delle necropoli tarquiniesi, degli usi funerari e dei cambiamenti sociali ed economici che i materiali studiati sembrano indicare nel periodo dell'Orientalizzante medio e recente.
890,00 845,50

460,00 437,00

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