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Einaudi: Supercoralli

Tutte le nostre collane

Crossroads

Libro: Libro rilegato
editore: Einaudi
anno edizione: 2021
pagine: 600
Una famiglia americana, gli Hildebrandt, all'inizio dei tumultuosi anni Settanta: un microcosmo di sogni, paure, rivalità e sensi di colpa. Da una parte l'imperativo antico della legge morale, dall'altra la vita degli esseri umani, emozionante, spaventosa e ingovernabile. Ancora una volta, con l'ironia e l'empatia che sono la cifra della sua letteratura, Jonathan Franzen racconta una storia unica e insieme universale, sullo sfondo di un paese che non ha mai smesso di rifondare i propri miti. Sono i giorni dell'Avvento dell'anno 1971, a New Prospect, Chicago, ma la famiglia Hildebrandt non sembra ansiosa di festeggiare il Natale. Russ, pastore di una chiesa locale, desidera un unico regalo: passare qualche ora in compagnia di Frances Cottrell, una giovane, adorabile parrocchiana che mette a dura prova la sua fede e il suo matrimonio. Sua moglie Marion sa che i tempi turbolenti non garantiscono la stabilità coniugale, e teme che i brutti segreti che ha sempre nascosto a Russ stiano per venire a galla. Rifiutando il pacifismo del padre, Clem, il figlio più grande, vuole partire volontario per il Vietnam, non perché non sia lui stesso pacifista, ma perché non sopporta di essere un ragazzo bianco privilegiato. Sua sorella Becky, la ragazza più popolare della scuola, sta cercando di attirare l'attenzione di Dio e insieme quella di un giovane cantante folk, Tanner Evans, il primo che a New Prospect si è fatto crescere i capelli e ha iniziato a indossare pantaloni a zampa d'elefante. Per impressionare Tanner e irritare suo padre, Becky è entrata in un gruppo giovanile, Crossroads, animato da un altro pastore, Rick Ambrose, figura carismatica e manipolatrice, e bestia nera di Russ. Del gruppo fa parte anche il terzo figlio, Perry, un adolescente problematico e geniale, che per Natale ha deciso di smetterla per sempre con la marijuana e diventare un bravo ragazzo: ma non sempre i buoni propositi producono i risultati voluti. Da Natale fino alla Pasqua successiva, ognuno degli Hildebrandt sognerà per sé una vita diversa, un nuovo amore o un antico amore ritrovato, o una qualche sostanza stupefacente che metta a tacere i campanelli d'allarme. Il matrimonio di Russ e Marion era iniziato vent'anni prima, per entrambi nel segno della rinascita dopo una caduta. Ora un'eredità sgradita, scritta nei geni, chiede d'essere riscossa, riducendo in cenere sogni e speranze. Richiedendo lo sforzo di tutti per una nuova, difficile rifondazione. "Crossroads" è un romanzo intenso e trascinante, a tratti comico, a tratti drammatico e pieno di dolore, che segna il ritorno di Franzen nel cuore del cuore del paese, il Midwest delle Correzioni.
22,00 20,90

Aria

Libro: Libro rilegato
editore: Einaudi
anno edizione: 2021
pagine: 472
«Se tu canti un'aria, il mondo saprà tutto di te. Conoscerà i tuoi sogni e i tuoi segreti. I tuoi dolori e i tuoi amori», sussurra dolcemente Behruz alla bambina che tiene fra le braccia. L'ha trovata in un vicolo di Teheran nord, sotto un albero di gelso, tra la neve e i rifiuti, mentre rientrava a casa nella notte gelida. La piccola creatura gemeva, circondata da un branco di cani famelici. Behruz non ha esitato a prenderla con sé, sottraendola a una sorte tragica, ma adesso si chiede cosa potrà offrirle. È un umile autista dell'esercito, abita nella popolare Teheran sud e poi sua moglie, la terribile Zahra, ha già emesso il suo verdetto: con quegli occhi azzurri, simbolo del diavolo secondo la credenza, la bambina non porterà nulla di buono. Behruz è consapevole di possedere poco, ma alla neonata, che battezza Aria, promette tutto l'amore di un padre vero. Nonostante i buoni propositi dell'uomo che l'ha salvata, Aria non vive un'infanzia felice. Approfittando delle lunghe assenze del marito, infatti, Zahra sottomette la bambina alla sua crudele volontà. Gravi maltrattamenti e umiliazioni scandiscono le giornate di Aria, allietate solo dai giochi con l'amichetto Kamran e dai ritorni di Behruz. Quando la situazione precipita improvvisamente, sarà ancora una volta questo devoto padre adottivo a proteggere Aria, affidandola a una signora facoltosa, Fereshteh, che la accoglie con affetto e generosità. Sul tortuoso percorso del destino di Aria si aggiungerà una terza figura materna, la misteriosa Mehri, che sembra custodire la chiave di un segreto sepolto in una notte d'inverno… Aria cresce, studia, stringe amicizie, incontra l'amore, diventa una donna forte e determinata mentre il suo Paese cambia radicalmente: da prospero e cosmopolita, l'Iran si chiude e si piega sempre più sotto il peso dei conflitti sociali e religiosi. Ma è allo scoppio della Rivoluzione che la vita di Aria, come quella di tutti gli iraniani, si intreccia indissolubilmente alla Storia. «Un libro splendido. Personaggi e vicende sono descritti in modo così intimo e persuasivo che fra le sue pagine ci si sente iraniani. "Aria" non riguarda solo un luogo e un'epoca precisi, ma anche, e forse soprattutto, le speranze collettive e le aspirazioni personali di chi ha visto la propria vita travolta dagli eventi di un'intera nazione». (Hisham Matar)
23,00 21,85

Le maestose rovine di Sferopoli

Libro: Libro rilegato
editore: Einaudi
anno edizione: 2021
pagine: 176
Ogni ossessione a Sferopoli è già stata catalogata, qualsiasi mito o superstizione trova conferma, i sogni sono moneta corrente, la letteratura è l'unica divinità. Nella geografia immaginaria e nella filologia fantastica di questo libro può capitare che il carteggio fra una padrona di casa e un inquilino precipiti in un contrappasso metafisico, e che al calar delle tenebre i teschi si raccolgano intorno a quello fra loro più loquace; che il tema assegnato da un maestro elementare susciti un maleficio, o che un esame universitario sia l'occasione per uno studente impreparato di esibirsi in uno sfoggio linguistico ultraterreno. A furia di passeggiare rimirando ogni angolo di questa dimensione, al turista potrebbe venire fame: è allora che scoprirà quanto da bambino Mozart andasse pazzo per il gorgonzola, e solo dopo aver messo in tasca una ricetta per la coda alla vaccinara potrà proseguire la visita. Non mancheranno le dispute: se si è fortunati si incontreranno gli otto rabbini più potenti del mondo pronti a sfidarsi in una gara di golem, o due parroci rivali disposti a tutto pur di raccogliere i funghi migliori. Dopo la «finzione autobiografica» di Leggenda privata , Michele Mari torna a una delle forme più congeniali: il racconto. Con la fiducia affabulatoria di chi, esplorando le infinite possibilità del genere, sa di poter sorprendere – oltre i suoi lettori – prima di tutto se stesso. Benvenuti a Sferopoli. Il visitatore che dopo aver percorso la Strada Provinciale 921 si perde in queste lande dovrà armarsi di coraggio, mettere in sonno la ragione e accettare il fascino sinuoso dell'ignoto. Si sprigiona da queste pagine una cartografia del possibile, in cui smarrirsi è forse l'unico modo per salvarsi. Una collezione di fantasmi, sogni, superstizioni e chimere letterarie: da sempre Michele Mari distilla nella forma breve l'essenza stessa della sua poetica.
18,00 17,10

Biglietto blu

Libro: Libro rilegato
editore: Einaudi
anno edizione: 2021
pagine: 304
Da bambina, molto prima che le fosse consegnato il biglietto blu che porta nel medaglione, Calla conosceva già le regole della lotteria. Quando arrivano le prime mestruazioni, le ragazze sono convocate per estrarre il proprio biglietto: bianco significa matrimonio e figli; blu, invece, tutto il resto. Da quel momento le due categorie conducono esistenze separate. L'assegnazione della sorte è legittima e inappellabile. Ora che è una donna adulta, con una solida carriera e una vita sociale tanto intensa quanto fatua, Calla sospetta che le possibilità promesse alle biglietto-blu non siano poi così sconfinate e allettanti. Da un po' di tempo pensa sempre più spesso – e con bramoso trasporto – a carrozzine, latte caldo e manine paffute di bebè. Nonostante la maternità sia appannaggio esclusivo delle biglietto-bianco, e non abbia quasi nessuna conoscenza in merito, Calla sente che nel suo corpo si agita un sentimento oscuro, un desiderio accecante che mostra un'unica, rischiosa, strada percorribile. E proibita. Quando la sua gravidanza clandestina viene scoperta, Calla è costretta alla fuga. Con i pochi oggetti di un kit di sopravvivenza come unico bagaglio, questa sovversiva biglietto-blu intraprende un viaggio spericolato per non rinunciare al diritto di diventare madre. Presto si accorge anche di non essere sola nella sua lotta. Sul cammino, infatti, Calla incontra altre donne che, come lei, non vogliono arrendersi a un destino imposto e si ribellano servendosi dell'arma più potente: la scelta.
19,50 18,53

La trionferà

Libro: Libro rilegato
editore: Einaudi
anno edizione: 2021
pagine: 180
Essere comunisti a Cavriago voleva dire usare testa e mani per costruire tutti assieme il proprio cinema, la propria balera, il proprio futuro, in nome dell'emancipazione dell'umanità. Ma anche spedire un telegramma a Lenin e nominarlo sindaco onorario, scontrarsi coi cattolici per il film su Peppone e don Camillo, disperarsi per la morte di Stalin, servire lambrusco e rane fritte alla festa dell'Unità. Essere comunisti era prima di tutto un sentimento: sapere di essere dalla parte giusta del mondo. Massimo Zamboni ci accompagna in questo viaggio nel tempo, a partire da quella piccola Pietroburgo nostrana dove ancora oggi campeggia il busto di Lenin, facendoci precipitare in un'epoca in cui tutto sembrava possibile, persino la rivoluzione. «E se non saremo noi a vederla trionfare, e se non sarà da noi e avrà altri nomi forse, altri modi, chissà dove, duecento, trecento, mille anni, vedrete: la trionferà».
19,50 18,53

I grandi sognatori

Libro: Libro rilegato
editore: Einaudi
anno edizione: 2021
pagine: 536
Chicago, 1985. Al giovane Yale Tishman non manca niente: ha un lavoro gratificante, una relazione stabile, un gruppo affiatato di amici. Ma il mondo intorno a lui sta crollando. La nuova epidemia di Aids si diffonde rapidamente anche a Chicago, e Yale assiste inerme alla sofferenza della sua comunità, legandosi sempre di più alla sorella di un amico, Fiona. Trent'anni dopo Fiona segue le tracce della figlia scomparsa. La ricerca l'ha condotta a Parigi: qui, tra le avversità del presente, un inatteso incontro con i ricordi le darà l'occasione per riconciliarsi con il passato.
22,00 20,90

Spatriati

Libro: Libro rilegato
editore: Einaudi
anno edizione: 2021
pagine: 288
Claudia è solitaria ma sicura di sé, stravagante, si veste da uomo. Francesco è acceso e frenato da una fede dogmatica e al tempo stesso incerta. Lei lo provoca: lo sai che tua madre e mio padre sono amanti? Ma negli occhi di quel ragazzo remissivo intravede una scintilla in cui si riconosce. Da quel momento non si lasciano più. A Claudia però la provincia sta stretta, fugge appena può, prima Londra, poi Milano e infine Berlino, la capitale europea della trasgressione; Francesco resta fermo e scava dentro di sé. Diventano adulti insieme, in un gioco simbiotico di allontanamento e rincorsa, in cui finiscono sempre per ritrovarsi. Mario Desiati mette in scena le mille complessità di una generazione irregolare, fluida, sradicata: la sua. Quella di chi oggi ha quarant'anni e non ha avuto paura di cercare lontano da casa il proprio posto nel mondo, di chi si è sentito davvero un cittadino d'Europa. Con una scrittura poetica ma urticante, capace di grande tenerezza, dopo "Candore" torna a raccontare le mille forme che può assumere il desiderio quando viene lasciato libero di manifestarsi. Senza timore di toccare le corde del romanticismo, senza pudore nell'indagare i dettagli più ruvidi dell'istinto e dei corpi, interroga il sesso e lo rivela per quello che è: una delle tante posture inventate dagli esseri umani per cercare di essere felici. «A volte si leggono romanzi solo per sapere che qualcuno ci è già passato». Claudia entra nella vita di Francesco in una mattina di sole, nell'atrio della scuola: è una folgorazione, la nascita di un desiderio tutto nuovo, che è soprattutto desiderio di vita. Cresceranno insieme, bisticciando come l'acqua e il fuoco, divergenti e inquieti. Lei spavalda, capelli rossi e cravatta, sempre in fuga, lui schivo ma bruciato dalla curiosità erotica. Sono due spatriati, irregolari, o semplicemente giovani. Un romanzo sull'appartenenza e l'accettazione di sé, sulle amicizie tenaci, su una generazione che ha guardato lontano per trovarsi.
20,00 19,00

Il dizionario di Maqiao

Libro: Libro rilegato
editore: Einaudi
anno edizione: 2021
pagine: 400
Fine anni Sessanta, è la Rivoluzione culturale: milioni di studenti vengono trasferiti dalle città alle campagne per lavorare la terra spalla a spalla con i contadini. L'esperienza li trasforma, mettendoli a contatto con una vita dura e povera, e con una cultura eterodossa e semiprimitiva. Il viaggio di uno di loro, il «giovane istruito» Han Shaogong, si fa fonte inesauribile di riflessioni e suggestioni. I personaggi e le storie che poco per volta si uniscono a formare un unico affresco sono dei più vari: il nullafacente Ma Ming, un taoista che vive al di fuori della società; il cantante dongiovanni che si scopre, alla sua morte, essere privo degli organi genitali; la «donna-sogno», considerata veggente perché in grado di indovinare i numeri della lotteria; la mucca Padron Hong, ritenuta la reincarnazione di un latifondista; un cane giallo; la pioggia. Il mondo con cui l'autore deve fare i conti è spesso percepito come spiazzante, perché il suo linguaggio si contrappone alla lingua ufficiale. Molti termini hanno significati diversi o addirittura contrari: «sveglio» significa «stupido», «addormentato» è sinonimo di «intelligente» e chiamare qualcuno «scienziato» equivale a dargli dello «scansafatiche». Man mano che le vicende si affastellano, anche lo sguardo dell'autore subisce una metamorfosi: lo straniero, il giovane intellettuale pieno di pregiudizi, finisce per diventare un memorialista nostalgico, determinato a risalire alla fonte dell'essenza culturale del suo popolo per gettare nuova luce sulla tradizione e sull'identità nazionale. Dalla voce di uno dei più importanti narratori cinesi contemporanei, un romanzo dalla struttura originalissima che è insieme entusiasmante esperimento formale e riflessione poetica sulla lingua; considerazione filosofica sull'impossibilità di creare un linguaggio normalizzato e universale; e infine memoria storica di culture e popoli ormai scomparsi attraverso il loro modo di comunicare. Han Shaogong è nato a Changsha nel 1953. Nel 2011 ha ricevuto il premio Newman per la letteratura cinese. Durante la Rivoluzione culturale, Han Shaogong viene mandato a Maqiao, un villaggio rurale nella provincia dello Hunan, insieme a migliaia di suoi coetanei: colpevole, come loro, di essere un «giovane istruito», deve seguire un percorso rieducativo attraverso il lavoro della terra. Han Shaogong affiderà il racconto di questo soggiorno alle voci di un dizionario, nel commovente tentativo di salvare attraverso le parole un dialogo culturale reso impossibile dal clima maoista.
22,00 20,90

Quando tornerò

Libro: Libro rilegato
editore: Einaudi
anno edizione: 2021
pagine: 208
«Se non capisci tua madre, è perché ti ha permesso di diventare una donna diversa da lei». Questa è la storia di chi parte e di chi resta. Di una madre che va a prendersi cura degli altri, dei suoi figli che rimangono a casa ad aspettarla covando ambizioni, rabbie, attese. E un'incontenibile voglia di andarsene lontano. Dopo "Resto qui", Marco Balzano torna con un racconto profondo e tesissimo di destini che ci riguardano da vicino, ma che spesso preferiamo non vedere. Un romanzo che va dritto al cuore, mostrando senza mai giudicare la forza dei legami e le conseguenze delle nostre scelte. Daniela ha un marito sfaccendato, due figli adolescenti e un lavoro sempre più precario. Una notte fugge di casa come una ladra, alla ricerca di qualcosa che possa raddrizzare l'esistenza delle persone che ama - e magari anche la sua. L'unica maniera è lasciare la Romania per raggiungere l'Italia, un posto pieno di promesse dove i sogni sembrano più vicini. Si trasferisce così a Milano a fare di volta in volta la badante, la baby-sitter, l'infermiera. Dovrebbe restare via poco tempo, solo per racimolare un po' di soldi, invece pian piano la sua vita si sdoppia e i ritorni si fanno sempre più rari. Quando le accade di rimettere piede nella sua vecchia casa di campagna, si rende conto che i figli sono ostili, il marito ancora più distante. E le occhiate ricevute ogni volta che riparte diventano ben presto cicatrici. Un giorno la raggiunge a Milano una telefonata, quella che nessuno vorrebbe mai ricevere: suo figlio Manuel ha avuto un incidente. Tornata in Romania, Daniela siederà accanto al ragazzo addormentato trascorrendo ostinatamente i suoi giorni a raccontargli di quando erano lontani, nella speranza che lui si svegli. Con una domanda sempre in testa: una madre che è stata tanto tempo lontana può ancora dirsi madre? A narrare questa storia sono Manuel, Daniela e Angelica, la figlia più grande. Tre voci per un'unica vicenda: quella di una famiglia esplosa, in cui ciascuno si rende conto che ricomporre il mosaico degli affetti, una volta che le tessere si sono sparpagliate, è la cosa più difficile.
18,50 17,58

Prima persona singolare

Libro: Libro rilegato
editore: Einaudi
anno edizione: 2021
pagine: 152
Se questo libro fosse un disco, magari uno della leggendaria collezione di Murakami, sarebbe un concept album. Otto racconti molto diversi ma uniti dallo stesso «strumento» suonato: la prima persona singolare. Un Murakami davvero inedito, non solo perché sono nuove le storie che racconta. È nuovo il modo in cui si mette in gioco: otto diversi modi di dire «io», per parlare a tutti. «La “prima persona singolare” di Murakami osserva la vita da un punto preciso, lì dove la realtà deraglia e il particolare si fa universale. Questo libro ci svela che davvero esiste un mondo, un altro mondo, dentro al nostro» (Laura Imai Messina). Murakami Haruki è da solo in viaggio nel nord del Giappone quando decide di fermarsi per la notte in un ryokan, le tipiche locande di montagna giapponesi. Ad accoglierlo un locandiere vecchissimo e di poche parole e un gatto che appare altrettanto decrepito. Ma che importa, il posto è accogliente e poi non c'è altro disponibile nei dintorni: anzi, Murakami decide di approfittare del bagno termale per rilassarsi. Ed è lì, tra i vapori dell'acqua calda, che entra una scimmia: «Buonasera », dice la scimmia, «vuole che le lavi la schiena?» La scimmia ha imparato a parlare dal suo antico padrone, un professore di Shinagawa, un quartiere di Tokyo, ama ascoltare Bruckner (apprezza in particolare il terzo movimento della Settima sinfonia) e ha una vita molto interessante alle spalle. La racconterà al nostro narratore poco dopo, in camera, mentre si bevono una Sapporo come due vecchi amici che, complice la notte, aprono il loro cuore intorno al tema dei temi: l'amore, l'amore romantico e quello erotico, la solitudine e il suo opposto, il desiderio e ciò che significa nella vita degli esseri viventi. Pare proprio che, con la raggiunta maturità anagrafica e artistica, Murakami Haruki abbia deciso di puntare il telescopio della sua arte verso l'interno, verso quella «prima persona singolare» che nelle opere precedenti restava nell'ombra. E per farlo ci regala otto racconti in cui dice «io», otto gemme che anche quando sconfinano nei mari del fantastico non rinunciano alla sincerità, al calore della confessione, all'emozione di un cuore per la prima volta messo a nudo.
18,00 17,10

Non dimenticare i fiori

Libro: Libro rilegato
editore: Einaudi
anno edizione: 2021
pagine: 319
Quando la moglie gli annuncia di aspettare un bambino, Izumi non potrebbe essere più felice. Ma è anche un po' preoccupato: sarà un buon padre? E, in fondo, cos'è un buon padre? Lui, il suo, non l'ha mai conosciuto. Izumi è cresciuto da solo con la madre Yuriko, un'insegnante di musica, in un rapporto tanto stretto quanto sfuggente anche per loro. E proprio la madre è la fonte delle sue ansie maggiori: negli stessi giorni in cui scopre che diventerà padre, Izumi scopre anche che, in un certo senso, smetterà di essere figlio. La madre Yuriko, infatti, mostra i primi segni dell'Alzheimer: dimentica le cose o dove si trova, inizia a uscire di casa perdendosi per il quartiere, e una volta sembra addirittura scordare di avere un figlio. Izumi sa che sua madre è malata, ma quell'episodio riapre una vecchia ferita: Izumi non può in nessun modo cancellare quanto accaduto tra il 1994 e il 1995, quando lui era un bambino e Yuriko se ne andò di casa all'improvviso. Ma cosa successe alla madre in quei mesi di assenza? E perché si allontanò? Kawamura Genki scrive una storia delicata e piena di umanità, in cui malinconia e leggerezza si mescolano in un modo tipicamente giapponese.
17,00 16,15

Il gioco delle ultime volte

Libro: Libro rilegato
editore: Einaudi
anno edizione: 2021
pagine: 164
Ale, diciassette anni non ancora compiuti, scontenta, viziata, confusa. Lo ha sentito benissimo il rumore del tram, quando ha spiccato un balzo verso le rotaie. E Nicola, il medico che l'ha soccorsa appena arrivata in ospedale, non riesce proprio a togliersela dalla testa, quella ragazza più vicina alla morte che alla vita. Perché lo scudo professionale certe volte è di cartapesta, e anche la bellezza può essere un coltello che allarga le nostre ferite. Davanti a sé, adesso, ha un lungo week-end da trascorrere con la moglie Teresa a Chamois, a casa di amici. Un week-end come tanti, si direbbe. Cene, passeggiate, chiacchiere davanti al camino. Ma in quei pochi giorni, per lui e per tutti gli altri, il tempo subirà un'accelerazione e procederà in tutte le direzioni. Ognuno sarà costretto a fare un bilancio della propria vita e a portare allo scoperto i segreti che nasconde persino a se stesso. A catalizzare tutto, forse, l'ombra di Ale, e per Nicola anche un fantasma in carne ed ossa che viene dal passato: il suo vecchio amico Matteo che non vede dagli anni del liceo. Qualcuno proporrà un gioco innocuo per passare il tempo: ma sarà il tempo invece a passare su ognuno di loro. «Il gioco delle ultime volte» ha le sue regole: ciascuno deve raccontare l'ultima occasione in cui ha fatto o visto una determinata cosa o persona; valgono sia i ricordi veri sia quelli inventati. C'è chi parla di una casa in cui ha trascorso le vacanze da ragazzo, chi s'inventa (chissà perché) di aver nostalgia di un anello che non ha mai perso, chi si spinge più a fondo. Come Nicola, e Matteo, che finalmente a notte fonda si troveranno faccia a faccia per continuare quel gioco da soli. Non si vedono da trent'anni: da quando ad Amsterdam, dove erano in vacanza insieme, Matteo aveva fatto a Nicola «uno scherzo» che li avrebbe segnati per sempre.
18,00 17,10

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