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Einaudi: Piccola biblioteca Einaudi. Big

Tutte le nostre collane

Morte e pianto rituale. Dal lamento funebre antico al pianto di Maria

Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2021
pagine: LXXVIII-374
In questo libro Ernesto De Martino risale alle radici dell'esigenza umana di rifiutare la morte nella sua scandalosa gratuità e, di riflesso, procurare al defunto una «seconda morte» culturalmente definita, mediante il ricorso a determinate pratiche rituali. Tra queste, l'istituto del lamento funebre, rivolto ai vivi non meno che ai defunti, poiché la piena del dolore rischia di compromettere l'integrità della presenza dei sopravvissuti. Qui sta la funzione più profonda del pianto rituale, che non cancella la crisi del cordoglio ma l'accoglie in sé, trasformandola in disciplina culturale capace di mantenere il pathos al riparo dall'irruzione della follia. In ciò risiede la sua umanissima sapienza, il cui valore trascende i limiti storici di diffusione del fenomeno, e al quale s'abbandona persino la Madonna al cospetto della morte del Figlio, nonostante l'accesa polemica cristiana contro il costume pagano. Dall'analisi del fenomeno, ridotto allo stadio di «relitto folklorico», scaturisce il bisogno di estendere l'analisi alle antiche civiltà agrarie del Mediterraneo, al cui interno l'istituto del lamento funebre visse la stagione del suo massimo splendore, fino al progressivo declino, causato dallo scontro con il cristianesimo trionfante. De Martino si interroga infine sul problema della risoluzione laica della crisi del cordoglio, e l'"Atlante figurato del pianto" riflette mediante un sapiente uso delle immagini l'affascinante itinerario dell'Autore, che sollecita un confronto con l'Atlante "Mnemosyne" di Aby Warburg.
29,00 27,55

Su Spinoza. Corso novembre 1980 - marzo 1981

Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2025
pagine: 480
Poco dopo la chiusura dell’Università di Vincennes nel 1980, Gilles Deleuze dedica i suoi primi corsi nei nuovi locali di Saint-Denis all’“Etica di Spinoza”. Una scelta tutt’altro che casuale, se consideriamo il posto fondamentale che occupa nella riflessione di Deleuze il capolavoro del filosofo olandese. Nell’arco di quindici lezioni, Deleuze evidenzierà tutta l’importanza, non solo teorica, ma anche profondamente vitale e pratica, della filosofia spinoziana. Il corso affronta tutti i problemi fondamentali dello spinozismo. In che modo liberarsi dell’influsso negativo delle cattive passioni (odio, risentimento, invidia)? Come affrancarsi dal giudizio morale (bene e male) per sostituire a esso un’etica del buono e del cattivo? Questi problemi comportano nella riflessione spinoziana un’inedita teoria dei segni. Quali segni devono guidare le esistenze se esse ambiscono, nel corso stesso della vita terrena, a raggiungere la forma di un’eternità? E quale differenza sussiste tra l’eternità – sperimentata qui e ora – e l’immortalità che ci viene promessa dai sistemi filosofici e dalle religioni? Di lezione in lezione, Deleuze ci mostra in che modo Spinoza la faccia finita con un mondo saldamente gerarchizzato che aveva in Dio il suo vertice autoritario e impenetrabile, un mondo entro il quale gli individui erano ingannati da segni oscuri ed equivoci. Quello proposto dal filosofo olandese è invece un mondo in cui regna la luce della ragione, dove Dio si confonde con le forze della natura, e dove tutti gli esseri viventi si trovano su un piano di uguaglianza e sono finalmente in grado di realizzare le potenzialità delle loro vite, a condizione di imparare a riconoscerne la logica e il vero valore.
27,00 25,65

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