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Einaudi: Fuori collana

Tutte le nostre collane

Storie di tennis. Campioni, partite e bizzarrie dello sport più bello del mondo

Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2025
pagine: 416
Una storia del tennis, ma non cronologica e tantomeno tradizionale. Una storia di campioni, ma non solo. “Storie di tennis” racconta la moda in campo e i grandi stadi nel mondo, il tennis nell’arte, nella letteratura, nel cinema e perfino nella musica. Nelle sue pagine si parla di talento e sacrificio, di tecnica e strategia, di tradizione e innovazione, di lotte contro la discriminazione e di rapporti d’amore e tra genitori e figli. Ci sono gli immortali Federer, Nadal e Djokovic, ma anche grandi predecessori come la “divine” Suzanne Lenglen, il barone von Cramm e i moschettieri di Francia... E ovviamente i campioni italiani di oggi e di ieri: Sinner, Paolini, Berrettini e tutti gli altri, e prima di loro Schiavone, Pennetta, Errani e via via Pericoli, Panatta e Pietrangeli. Ci sono i luoghi impensabili in cui giocare una partita, come il tetto del Burj al-Arab a Dubai. E poi il coccodrillo di Lacoste e la bandana di Agassi, la banana di Chang, il dritto di Steffi Graf, la volée di Martina Navratilova e i tuffi di Boom Boom Becker. È un libro di molte domande e altrettanti racconti. Quando la pallina da tennis è diventata gialla? Quale è stato il match più lungo della storia, durato addirittura tre giorni? Come si semina il prato di Wimbledon? Chi ha inventato il tie-break e perché? Chi ha disegnato e realizzato l’insalatiera della Coppa Davis? “Storie di tennis” è un libro di sport che parla di società, politica, economia, arti, diritti, sentimenti. Insomma, non è una storia, ma racconta tante storie. Per chi il tennis lo conosce e lo ama, e per chi vi si vuole immergere per la prima volta.
19,00 18,05

Lettere e scritti editoriali. 1949-1980

Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2024
pagine: 288
«La grandezza einaudiana deve certo tanto a tanti... ma dire Einaudi significa dire, per tanti versi, Giulio Bollati e il suo genio» (Claudio Magris). Fin dalle origini, l’Einaudi fu una casa editrice organizzata per collane: la loro coerenza e il loro intrecciarsi davano «il marchio dell’editore» assai più che il singolo libro. Ma fu Bollati a perseguire questa speciale armonia di un progetto editoriale nel quale ogni proposta «faceva sistema». Potremmo dire che, se nell’Einaudi degli anni Cinquanta, Sessanta e Settanta Calvino fu il fantasista, Bollati a tutti gli effetti di quella squadra fu il regista. E di collane ne inventò anche, prima fra tutte «Nuovo Politecnico» che, ispirata all’amato Carlo Cattaneo, sarebbe stata un modello per affrontare l’attualità politica con libri di grande spessore culturale e di lunga durata. Lo sguardo ampio emerge soprattutto dagli scritti editoriali qui raccolti: progetti, documenti interni, interventi pubblici. Viceversa nelle lettere e in alcuni pareri di lettura Bollati aguzza la vista con affondi su singoli libri, pubblicati o in fieri, dimostrando un’intelligenza critica acutissima. Così, nel corso di questo volume, si potranno incontrare questioni editoriali grandi e piccole, ma anche vere e proprie recensioni, ritratti di scrittori e studiosi, riflessioni sui propri filoni di ricerca (gli illuministi, Leopardi, Manzoni, il carattere nazionale degli italiani, la fotografia…) e anche qualche sfogo personale, inevitabile nella dialettica con l’altro Giulio, Einaudi. Un concentrato di intelligenza, eleganza e ironia che ha segnato un lungo e significativo periodo dell’editoria e della cultura italiana del dopoguerra.
32,00 30,40

Se solo la notte

Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2024
pagine: 192
Un padre e una figlia scrivono. Lontani durante il lockdown del 2020, si inviano timide e-mail per farsi coraggio, parlarsi delle strane giornate sospese, distrarsi dalle tragiche notizie sulla pandemia. Il padre, Atiq Rahimi, scrittore e cineasta di origini afghane, non riesce a dedicarsi al suo romanzo, ha l'impressione di essere rinchiuso in un mondo virtuale dal quale non può scappare. La figlia, Alice, nata in Francia da genitori in esilio, studentessa di recitazione, si interroga sulle sue radici, sulla sua identità. Saranno proprio questi interrogativi a riportare il padre alla realtà del presente, e a risvegliare in lui i ricordi di un passato doloroso. A poco a poco, la loro corrispondenza si fa più intima e inquieta, e diventa l'occasione per confrontarsi su temi mai davvero approfonditi. Atiq allora si confida con Alice, ripercorrendo gli eventi che l'hanno segnato: l'invasione sovietica, la difficile fuga da Kabul, l'odissea per raggiungere l'Europa, la scomparsa delle persone care. E così, in questo moderno scambio epistolare due generazioni molto diverse si raccontano la vita e le emozioni di tutta una famiglia, tra la dolce nostalgia di un padre e la luminosa fiducia nel futuro di una figlia.
18,50 17,58

Per l'eguaglianza e la libertà

Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2023
pagine: 328
È emozionante, a vent’anni di distanza dalla sua scomparsa, la freschezza degli editoriali scritti da Alessandro Galante Garrone per «La Stampa», di cui questo volume offre un’antologia. Una freschezza che deriva da uno stile di scrittura limpido ma ancor più dalla perenne attualità dei temi che Galante Garrone tiene sullo sfondo: uno Stato moderno capace d’essere autorevole ma non autoritario; la difesa della Costituzione; l’importanza della scuola pubblica; la lenta dialettica tra mutamento dei costumi della società e modifiche legislative; la condizione della donna; il rapporto tra politica e giustizia (con l’ideale di una magistratura che viva la propria indipendenza senza trasformarla in separatezza). Temi sempre trattati partendo da fatti di cronaca a volte anche minuti, che oggi possono far persino sorridere ma che nel loro insieme restituiscono un quadro storico di quanto, nel corso di mezzo secolo, l’Italia sia cambiata (spesso in meglio, a volte in peggio). Se è vero che quella che è chiamata «la meteora del partito d’Azione» non ha mai costituito un organico sistema di pensiero politico, i suoi uomini hanno però contribuito, fuori dalla politica e nell’ambito dei loro mestieri e professioni, a rendere l’Italia un po’ migliore, e di tutto ciò il pensiero e l’azione di Galante Garrone sono esemplari. Insieme ai suoi amici e compagni, ha seminato un’eredità civile e culturale cui ancora ispirarsi.
25,00 23,75

L'aggressione russa

Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2023
pagine: 96
«La polemica è un genere per il quale nutro la massima diffidenza, e che pratico con parsimonia. Non ho mai pensato che il fatto di aver scritto dei libri, di essere considerato, per certi versi, un personaggio pubblico, desse il diritto di sbandierare le proprie opinioni ai quattro venti. Ma a volte è indispensabile; a volte il silenzio equivale alla complicità. Quando un Paese ne aggredisce un altro, come la Russia ha aggredito l’Ucraina il 24 febbraio 2022, tacere sarebbe fare il gioco dell’aggressore, sarebbe tradire l’aggredito. Ed è tanto più vero quando hai passato anni in entrambi i Paesi, quando hai amici in tutti e due. Per gli uni, come per gli altri, è importante scegliere da che parte stare.» (J. L.)
12,00 11,40

Il romanzo della vita passata

Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2022
pagine: 456
Quel ragazzo spavaldo che ci guarda in copertina ha scritto uno dei libri più memorabili del Novecento italiano. Con una lingua inventata, ricchissima e pirotecnica, in Terra matta ha raccontato la sua storia, quella di un secolo e dell'Italia intera. Era un capolavoro, l'hanno letto in tantissimi, lo ricordano tutti. Ciò che nessuno poteva immaginare è che Vincenzo Rabito, nella sua stanzetta, avesse continuato a litigare con la tastiera fino all'ultimo giorno. Scampate alla distruzione per un soffio, dimenticate in un cassetto per quarant'anni e poi raccolte dal figlio Giovanni, le pagine del secondo memoriale escono ora in un adattamento libero e personale, più intimo e familiare. Così, il grande scrittore «inafabeto» ci racconta di nuovo il romanzo della sua vita. Tornando sugli episodi, cucendo, indugiando, aprendo i ricordi in scene indimenticabili, da quell'immenso cantastorie che era.
25,00 23,75

Bibliografia di Primo Levi ovvero Il primo atlante

Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2022
pagine: 392
"Il primo Atlante" è il titolo di una poesia del 1980 dove Primo Levi gioca con i nomi, le forme e i colori delle tavole geografiche che lo hanno fatto sognare da ragazzo. Ma è anche una profezia e una definizione: il decennale, minuzioso lavoro di raccolta dei suoi testi, che qui vede compimento, è stato una lunga avventura di esplorazione in territori immensi, finora cartografati solo in parte. Organizzata in quattro grandi sezioni, corredata da apparati di dettaglio, suggellata da un imponente corpus di indici, questa bibliografia offre infatti un disegno dinamico e fortemente innovativo dell'opera eclettica e «modulare» di Levi. Dai suoi scritti – inaugurati da una filastrocca composta a meno di diciotto anni e proseguiti in una rete elastica e ramificata di trame e spunti spesso ripresi e rivissuti piú volte – alle sue traduzioni, dagli interventi orali al primo censimento organico della corrispondenza fino a oggi pubblicata, in questo Atlante la geografia leviana si rivela in tutta la sua impensabile vastità, tale da lasciare a chi la percorrerà «l'impressione di aver letto piú autori assai diversi l'uno dall'altro, che pure coabitano in una sola persona». O di non averli ancora mai letti.
26,00 24,70

Artisti della sopravvivenza. Sessanta vignette letterarie del Novecento

Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2022
pagine: 184
«Innumerevoli sono gli scrittori che, nel corso del Novecento, sono sopravvissuti a terrore di Stato ed epurazioni, con tutte le ambivalenze morali e politiche che questo ha comportato. Ma come sono andate davvero le cose? Erano forse troppo saldi per capitolare di fronte al potere? Devono la sopravvivenza alla loro accortezza o piuttosto alla loro intelligenza, alle loro conoscenze o alla loro abilità tattica? Sono scampati alla prigione, al campo di concentramento o alla morte per via di fortunate coincidenze che rasentano il portentoso o grazie a strategie che spaziano dalla ruffianeria al camuffamento?» Certo, i posteri sono svelti a trinciare giudizi, definendo gli uni «vigliacchi, approfittatori, imboscati od opportunisti» e tributando ad altri ammirazione per la loro fermezza. Ma il panorama è troppo variegato per ogni distinzione manichea. Mentre a proteggere taluni scrittori era la fama internazionale, ci fu chi optò per un'esistenza isolata e poco appariscente. Certi riuscirono a emigrare, seppure talvolta con esito fatale. In tanti poi si tolsero la vita. Fra i molti che sopravvissero, Enzensberger ne sceglie sessanta e, in altrettante «vignette letterarie» – da Gabriele D'Annunzio a Gor´kij, da Gertrude Stein a Fernando Pessoa, da Sartre a Gabriel García Márquez – , ne fornisce brevi ritratti caustici e personalissimi.
19,00 18,05

Q

Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2022
pagine: 864
«Q funziona come un incantesimo» (The Independent). Anno Domini 1555. Sopravvissuto a quarant'anni di lotte che hanno sconvolto l'Europa, un eretico dai mille nomi racconta la sua storia e quella del suo nemico, Q. Predicatori, mercenari, banchieri, stampatori di libri proibiti, principi e papi compongono l'affresco dei tumultuosi anni delle guerre di religione: dalla Germania di Lutero al regno anabattista di Münster, all'Italia insidiata dall'Inquisizione. Pubblicato in quattordici lingue e in trenta paesi, Q è l'esordio narrativo del rivoluzionario collettivo ora noto come Wu Ming.
18,00 17,10

Il ciclista prodigioso

Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2022
pagine: 160
Giuliano Scabia è stato un autore inimitabile e poliedrico: ha innovato profondamente il teatro italiano negli anni Sessanta e Settanta portando le sue «azioni teatrali» negli ospedali psichiatrici, nelle fabbriche, nei barconi sul Po, nei boschi; è stato un mitico professore del DAMS che ha forgiato generazioni di studenti; è stato un poeta originale, «cantore delle bestie e delle piante, delle stelle e degli dèi» come ha ben scritto Gianni D'Elia; ed è stato soprattutto un romanziere dalla lingua inventiva, percorsa dalle vene dialettali di quel «pavano» che sentiva come lingua ancestrale, la lingua della sua infanzia ma anche dell'infanzia del mondo. I quattro romanzi del ciclo di Nane Oca sono ambientati in un mondo favolistico in cui la pacifica comunità dei Ronchi Palú deve affrontare scompigli grandi e piccoli. L'altro ciclo, scritto in uno stile più realistico ma sempre attraversato da personaggi fantastici (per esempio l'angelo dagli occhi blu e l'angelo dagli occhi rossi che litigano sempre fra loro), racconta una saga familiare, a partire dal violoncellista Lorenzo (il padre di Scabia era effettivamente un violoncellista), dalle sue due mogli, fino alla figlia Sofia e ora, con quest'ultimo romanzo che esce purtroppo postumo, al figlio Ercole. Ercole, ciclista appassionato (come è sempre stato Scabia), decide di attraversare il mondo in bicicletta per raggiungere i luoghi in India dove il padre era andato a suonare per gli animali della foresta tanti anni prima. Dunque un libro «on the road», ma anche un libro di ricongiungimento col padre, e soprattutto un libro di prodigi, di incantamenti, di poesia. Il testamento finale di uno scrittore fantasioso come pochi, che ha saputo unire il popolare e il sublime.
19,00 18,05

Del narrare

Del narrare

Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2023
pagine: 296
L’attività saggistica di Del Giudice ha prodotto molte più pagine rispetto alla sua narrativa. Sono prefazioni, articoli su rivista, conferenze e interventi a convegni, scritti spesso inediti o poco conosciuti. Per tutta la sua vita di scrittore e di saggista, Del Giudice ha riflettuto su cosa significhi raccontare un sentimento, su come rappresentare il tempo, su come la percezione degli oggetti cambi il modo di pensare e di vivere e dunque di scrivere. Lo ha fatto guardando l’invisibile, sia quando esplora il nucleo primo della materia fisica, sia quando ricorda il suo viaggio nelle terre antartiche, sia quando legge gli autori che più ha amato. Anche parlando di sé e del proprio lavoro di scrittore, Del Giudice illumina «l’emergenza», cioè quel che affiora in superficie nella «zona» del narrare, riflettendo su come si entra e come si esce dalla trama di un racconto, sempre lavorando con precisione sul linguaggio, il nostro «ethos naturale». Questo volume, curato da Enzo Rammairone sulla base dei materiali conservati nell’archivio dello scrittore dopo la sua morte, appronta una scelta di testi, la prima parte dedicata ad alcuni autori prediletti come Conrad, Primo Levi, Calvino, Svevo, Bernhard e Stevenson, la seconda all’atto del narrare. Un ulteriore tassello che ci aiuta a comprendere maggiormente chi appare sempre più come uno snodo imprescindibile nella letteratura europea dei nostri tempi.
36,00

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