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EGEA: Diritto dell'economia

Tutte le nostre collane

Diritto dei brevetti e intelligenza artificiale

Libro: Libro in brossura
editore: EGEA
anno edizione: 2023
pagine: 222
La rapidità dell'accelerazione tecnologica che ha caratterizzato pressoché tutti gli ambiti delle attività umane sollecita riflessioni nei più diversi settori del diritto. In particolare, la diffusione capillare dell'intelligenza artificiale ha mostrato un potenziale generativo dirompente, rispetto cui un ruolo centrale è giocato dalla tutela dell'innovazione tramite la privativa brevettuale. Al fine di verificare la tenuta di tale privativa, il presente lavoro ne indaga la relazione con l'intelligenza artificiale nella sua triplice dimensione di oggetto di brevetto, soggetto inventore e strumento nelle mani dei ricercatori. Nel suo complesso, l'analisi condotta conferma la necessità di salvaguardare un giusto bilanciamento tra tutela e accesso all'innovazione, così da preservare la funzione di incentivo al progresso tecnico tipica del brevetto anche di fronte ai cambiamenti dettati dal coinvolgimento di sistemi di intelligenza artificiale. In particolare, il volume suggerisce interventi puntuali da parte degli uffici brevettuali e dai tribunali che consentiranno di preservare, caso per caso, la ratio dell'istituto brevettuale.
34,00 32,30

Principio di maggioranza e autonomia negoziale nell'assemblea degli obbligazionisti

Libro: Libro in brossura
editore: EGEA
anno edizione: 2021
pagine: 360
Il principio maggioritario informa la disciplina dell’assemblea degli obbligazionisti, cui è devoluta la competenza a deliberare sulle modificazioni delle condizioni del prestito obbligazionario. Le profonde innovazioni intervenute nel diritto societario e della crisi d’impresa, la moltiplicazione tipologica di obbligazioni e strumenti finanziari, la presenza di nuove figure di obbligazionisti inducono a soffermarsi sugli attuali limiti all’applicazione del principio di maggioranza nell’assemblea degli obbligazionisti e a esplorare se possano essere superati, specie in direzione di un ampliamento convenzionale delle competenze assembleari. Il lavoro mira a individuare gli spazi dell’autonomia negoziale nel contribuire a un’evoluzione dell’organizzazione degli obbligazionisti in linea con il moderno diritto societario, con le esigenze finanziarie della società emittente e con la tutela degli obbligazionisti.
48,00 45,60

Fondo nazionale Next Generation EU per giovani e imprese: profili giuridici

Libro: Libro in brossura
editore: EGEA
anno edizione: 2021
pagine: 398
Il libro illustra le misure previste dallo strumento del Next -neration Eu a livello europeo per le giovani generazioni e come possano essere recepite in Italia in un Fondo Nazionale Next Generation (FNNG) per le imprese medie e di medio-piccole dimensioni, attraverso misure di patrimoniali77a7ione e quindi con operazioni societarie di iniezione di capitale di rischio, al fine di renderle più resilienti e competitive anche nella fase successiva alla crisi pandemica da Covid 19 - che è crisi non solo sanitaria ma anche sociale ed economica - che colpisce innanzitutto proprio le giovani generazioni nella loro acuita difficoltà di creare nuove opportunità lavorative. Lo strumento si innesta in un movimento che vede l'impresa, ora resiliente, attivare le dinamiche di give back sul territorio, a beneficio della comunità, sostanzialmente tramutando il semplice welfare aziendale in welfare di comunità, grazie all'intervento di soggetti, in primis le fondazioni
54,00 51,30

La disciplina giuridica della gestione dei crediti deteriorati nella prospettiva delle banche. Profili critici

Libro: Libro in brossura
editore: EGEA
anno edizione: 2020
pagine: 393
Sul finire del 2015, dopo aver visto l'economia reale contrarsi di svariati punti percentuali e il debito sovrano diventare sempre più costoso, le banche italiane assistevano anche al deterioramento dei propri crediti. La dimensione patologica del fenomeno, che invero ha investito gli intermediari dell'intera Unione Europea, ha indotto nei legislatori e nelle autorità sovranazionali e nazionali una reazione serrata e articolata, finalizzata a garantire che le banche non fossero indebolite al punto da ridurre il volume di impieghi destinati a imprese, famiglie e pubbliche amministrazioni. Il presente lavoro analizza i termini di questa risposta, di cui sono cifra: la gestione del rischio di credito, la difesa della reputazione delle banche e il ricorso al mercato in luogo dell'affidamento alla mano pubblica.
50,00 47,50

Il bilancio in parlamento. Elementi per una comparazione

Libro: Libro in brossura
editore: EGEA
anno edizione: 2019
pagine: IX-253
Bilancio pubblico e democrazia parlamentare sono intimamente connessi. Si potrebbe dire quasi geneticamente, posto che le prime rilevanti rivendicazioni parlamentari potevano ben qualificarsi come rivendicazioni di finanza pubblica. Sin dalle embrionali forme di democrazia parlamentare, dunque, il diritto dei bilancio resta l'arena più delicata in cui si incontrano – e immancabilmente si scontrano – governo e parlamento. Non è un caso che, nelle esperienze contemporanee, nei dibattiti parlamentari che si svolgono nell'arco del ciclo di bilancio si finiscono per riversare le principali tensioni politiche, a danno (se non si vuole entrare nel merito delle decisioni assunte, se non altro) della razionalità del procedimento. D'altra parte, quella del sovrano diritto della Camere in materia – con lessico d'altra epoca –, è una storia che è fatta di attriti e di crisi istituzionali. A cominciare dalla crisi prussiana della seconda metà del XIX secolo, che occasionò la ricca dottrina giuridica cui è ancora debitore ogni tentativo di riflessione in materia, fino agli episodi di shut-down delle ultime presidenze statunitensi. Per Colbert, che delle finanze francesi fu il modernizzatore, «il faut rendre la matière des finances si simple quelle puisse ètre facilernent être pas toutes sortes de personnes». Uno sguardo comparato al tema, oggi, forse costringe a giudizi più cauti. Le forme su cui si sono assestati, nei diversi ordinamenti, i rapporti di forza tra i titolari della funzione di indirizzo politico – di cui il bilancio, come è stato detto, è «trascrizione in termini contabili» – hanno modellato procedimenti di finanza pubblica che, al di là di una struttura essenziale condivisa, presentano differenze profondamente caratterizzanti. Così, quella del diritto del bilancio diventa una cifra non trascurabile nello studio delle forme di governo e un indicatore dello "stato dl salute" delle democrazie parlamentari, oggi.
35,00 33,25

Riflessioni sulla giustizia civile. Valori ed educazione, economia e impresa

Libro: Libro in brossura
editore: EGEA
anno edizione: 2019
pagine: XIII-197
Non vi è dubbio che la così definita "crisi della giustizia (civile)" sia stato e tuttora rimanga un "refrain" tanto in parte realistico quanto in buona misura declinato (dai più) sui tempi di formazione della "res judicata", in molti casi reso quasi inaccettabile e soprattutto incompatibile con gli standards europei e in sé e per sé con la stessa dimensione dell'effettività della tutela dei diritti. La stimolata occasione di raccogliere alcuni studi - di un arco temporale relativamente breve, pur denso di accadimenti e di riforme processuali - vuole significare non solo una sorta di concisa glossa dei medesimi, ma in particolare il possibile ruolo dello "scholar", non rinchiuso nella turris eburnea dell'accademia, ma inserito nella di questa funzione educativa e scientifica con approccio critico e, ove utile, non meramente parrocchiale, il difficile compito dello "scholar", di riuscire a coniugare l'approccio concettuale con la possibile incidenza pratica e applicativa della speculazione del pensiero scientifico rappresenta così il rouge di questo "volumetto"; ed è proprio ii settore della "giustizia civile" che viene ad assumere un ruolo cruciale nel tentativo di "reductio ad unum" dei valori essenziali dell'ordinamento giuridico, che concretano forse il più internazionale riconosciuto stilema delle c.d. "scienze sociali": "ubi societas, ibi ius".
28,00 26,60

Diffusione di giudizi inesatti nel mercato finanziario e responsabilità delle agenzie di rating

Libro: Libro in brossura
editore: EGEA
anno edizione: 2018
pagine: 424
Con il Regolamento (UE) n. 462-2013 il legislatore europeo ha introdotto una prima disciplina comune della responsabilità civile delle agenzie di rating all'interno degli Stati membri per i danni patiti dall'emittente e dagli investitori a causa della diffusione di giudizi inesatti sul merito di credito. I profili maggiormente problematici riguardano i danni patiti dagli investitori, anche in ragione del numero elevato dei potenziali danneggiati dalla diffusione di rating inesatti nel mercato finanziario. A istanze di compensazione del singolo danneggiato si affiancano considerazioni riguardanti sia la funzione che i servizi di rating svolgono a beneficio del mercato, sia il rischio che il regime di responsabilità sia troppo severo, determinando l'effetto indesiderato di disincentivare lo sviluppo dei servizi di valutazione del merito creditizio. Il volume si propone, pertanto, di indagare se, a seguito dell'intervento del legislatore europeo, con riferimento ai danni prodotti dalla diffusione dei rating del credito nel mercato finanziario vi sia effettivamente un problema di eccessiva deterrenza ovvero, al contrario, di effettività della tutela, nonché quale sia l'equilibrio raggiunto, nell'ordinamento italiano, tra queste opposte esigenze. Il lavoro si sofferma, in particolare, sulla configurazione che può assumere il nesso causale con riguardo allo specifico tema oggetto di indagine, evidenziando le differenze tra l'ipotesi di affidamento dell'investitore ai giudizi di rating, quella dell'influenza diretta del rating sulla formazione dei prezzi di mercato e il caso in cui il rating fornisca un contributo determinante per l'accesso degli strumenti finanziari a un mercato o segmento di esso. Sono, quindi, esaminati gli ostacoli che. specialmente in punto di prova del nesso causale, incontrano gli investitori, unitamente all'operatività di regole, come quella della solidarietà risarcitoria, che possono in concreto incidere sull'effetto di deterrenza della sanzione civile.
55,00 52,25

La continuità dei bilanci

Libro: Libro in brossura
editore: EGEA
anno edizione: 2018
pagine: 250
I bilanci di funzionamento di una medesima società sono legati da un vincolo di continuità. I valori di chiusura di un bilancio, infatti, costituiscono i valori di apertura del bilancio successivo. Tale legame viene realizzato normalmente applicando il c.d. criterio della consistency, in virtù del quale le impostazioni contabili, in particolare per quel che riguarda i criteri di valutazione, non possono essere modificate da un esercizio all’altro. Prendendo a riferimento la disciplina codicistica e gli IAS/IFRS e utilizzando come chiave interpretativa la distinzione tra continuità dei bilanci e applicazione costante dei criteri (l’una intesa come principio fondamentale dei bilanci di funzionamento, l’altra come tecnica principale di applicazione di tale principio), il volume: individua le fonti del principio di continuità e del criterio della consistency; analizza l’area di applicazione del principio e del criterio, per verificare se essa si estenda anche a principi contabili diversi da quelli valutativi; offre una ricostruzione del sistema di deroghe alla consistency e, infine, esamina la portata del principio di continuità nella prospettiva della patologia del bilancio, considerata la sua capacità di propagare alcune tipologie di vizi da un bilancio a quelli successivi.
35,00 33,25

Internet, contenuti illeciti e responsabilità degli intermediari

Libro: Libro in brossura
editore: EGEA
anno edizione: 2018
pagine: VII-266
Nell’attuale ecosistema digitale la figura dell’intermediario Internet si è arricchita di caratteristiche che, nei primi anni della rete, non si sarebbero potute prevedere. Ad oggi, gli intermediari non sono più solo decisivi per il funzionamento della rete Internet, in particolare per l’accesso alla stessa, ma rappresentano il motore dell’economia digitale, come emerge nelle più recenti politiche dell’Unione Europea. Oltre a svolgere un ruolo fondamentale per la crescita economica, gli intermediari contemporanei sono divenuti soggetti sempre più influenti, in grado sia di acquisire un considerevole potere di mercato, sia di condizionare l’opinione pubblica. Data l’importanza che rivestono, l’aspetto della loro responsabilità per gli illeciti che avvengono in rete si presenta come uno dei nodi principali nella regolamentazione delle attività da essi svolte, in particolare quando si tratti di contenuti illeciti che, pur essendo caricati da terzi, sono visibili e accessibili all’interno degli spazi che gli intermediari creano e gestiscono. La configurazione della rete Internet è infatti tale per cui, per un verso, è spesso difficile individuare il responsabile diretto dell’attività illecita e, per altro verso, l’intermediario è l’elemento abilitante dell’illecito, nel senso che senza l’attività di intermediazione detto illecito non si verificherebbe o non esplicherebbe gli stessi effetti. Il volume si propone quindi di ricostruire l’evoluzione della disciplina della responsabilità degli intermediari Internet all’interno dell’Unione europea e dell’ordinamento italiano e tratteggiare il regime di responsabilità che si va delineando nella strategia europea per un mercato unico digitale con particolare riferimento ai contenuti illeciti caricati da terzi. È infatti fondamentale che il quadro giuridico che si andrà a definire, pur assicurando i giusti incentivi alla creazione e all’investimento, sia capace di favorire la fornitura e la diffusione dei contenuti e lo sviluppo dei settori interessati, effettuando adeguati bilanciamenti tra le diverse istanze che animano il contesto digitale. È proprio da un siffatto quadro giuridico che possono derivare i maggiori benefici per tutti i portatori di interessi convolti.
38,00 36,10

Lasciare l'Unione Europea. Riflessioni giuridiche sul recesso nei giorni di Brexit

Libro: Libro in brossura
editore: EGEA
anno edizione: 2018
pagine: 258
Il 23 giugno 2016 la maggioranza dei cittadini del Regno Unito si è espressa a favore dell’uscita del loro Stato dall’Unione europea. L’inaspettato esito del referendum britannico ha segnato l’inizio di una nuova era nel processo d’integrazione, predisposto geneticamente ad allargamenti ed adesioni di nuovi Stati, cogliendo tutti impreparati. Il Regno Unito in primis, che si trova oggi ad affrontare l’uscita da un’organizzazione sovranazionale che dal 1973 esercita molte funzioni statali, con conseguenti nuove questioni giuridiche di natura domestica di incerta soluzione. Ma anche l’Unione europea e i suoi Stati membri, per i quali l’uscita di un importante partner qual è il Regno Unito prospetta molti dubbi di natura giuridica, oltre che incertezza in termini politici ed economici. Se si guarda alla Brexit da una prospettiva dell’Unione e del suo diritto, si evidenziano due piani di analisi: il primo è quello più esterno e riguarda le modalità attraverso le quali il Regno Unito cesserà di essere una della Alte Parti contraenti dei Trattati fondativi dell’Unione. Il secondo livello è di natura interna e riguarda le modalità con le quali l’ordinamento giuridico dell’Unione regola l’uscita di uno Stato membro ed è in grado di tutelare cittadini e imprese, oggi titolari di posizioni giuridiche protette dal diritto dell’Unione, per i quali il radicale cambiamento del quadro giuridico avrà un forte impatto nella loro vita. Il volume si propone di dare al lettore un inquadramento giuridico del recesso di uno Stato dall’Unione attraverso le categorie del diritto internazionale e dell’Unione europea. Un’analisi giuridica del lungo e complesso processo che dovrebbe portare all’uscita definitiva dall’Unione e che aiuti a cogliere tutte le implicazioni di un evento epocale che, se non mantenuto nell’alveo della dialettica giuridico-diplomatica, rischia di riportare le relazioni internazionali ad un puro esercizio di forza degli Stati, ciò a cui l’integrazione europea con le sue regole giuridiche si è sempre posta come alternativa.
35,00 33,25

Commerce power e federalizing process. Il governo dell'economia nell'evoluzione dei federalismi di common law

Libro: Libro in brossura
editore: EGEA
anno edizione: 2018
pagine: X-304
The most benign gift of the Constitution (cfr. Cook v. Marshall County, U.S. Supreme Court), il potere di normare il commercio interstatale si pone quale clausola fondamentale dell’evoluzione diacronica della dialettica tra Federazione e Stati, nelle esperienze federali di common law. La regolazione federale dei processi economici, infatti, non ha soltanto accompagnato lo sviluppo del mercato federale, ma si è posta altresì quale premessa fondamentale per il rinsaldarsi del vincolo sociale nazionale e per il più generale dispiegarsi del processo federativo, all’interno di esperienze costituzionali in cui la stessa costruzione del demos si poneva in principio come obiettivo da conseguire e non quale punto di partenza su cui costruire l’assetto ordinamentale. Nella cornice di queste considerazioni preliminari, il testo esamina l’evoluzione diacronica del commerce power federale di Stati Uniti, Canada e Australia – dalle rispettive origini al tempo più recente – alla luce del lavoro delle corti e del mutevole rapporto tra queste e il processo politico, al fine di mettere in evidenza quelle specificità nazionali che hanno contribuito a determinare, per ciascuna esperienza, risultati non privi di un proprio grado di originalità.
42,00 39,90

I big data e il diritto antitrust

Libro: Libro in brossura
editore: EGEA
anno edizione: 2018
pagine: XI-400
Nell'era della quarta rivoluzione industriale che ha eletto il codice binario a linguaggio per la rappresentazione del mondo, l'analisi delle innumerevoli tracce digitali così generate e raccolte anche dalle imprese è capace non solo di disvelare conoscenza e produrre valore, ma altresì di sollecitare non pochi timori che investono l'identità degli individui e l'organizzazione della vita sociale. Il volume si propone di indagare se e come le regole e le categorie analitiche del diritto antitrust possano gestire il cennato fenomeno e rispondere alle questioni che esso solleva, ripercorrendo idealmente il ciclo di vita dei big data, ossia guardando ai meccanismi che ne governano l'origine, al rapporto che li lega al potere e alle differenti strategie commerciali che ne presuppongono o comportano l'utilizzo.
50,00 47,50

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