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Sellerio Editore Palermo

Tutti i libri editi da Sellerio Editore Palermo

Piomba libera tutti

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2025
pagine: 232
È inizio estate a Pineta e un po' tutti sono alle prese con importanti novità. La figlia di Massimo, la piccola Matilde, cresce e ha scoperto la parola «no». La madre di Massimo invece è andata in pensione e torna ad abitare in pianta stabile a Pineta: Massimo se la ritrova dappertutto. È vero che nel bar è rimasta una sedia vuota, una sedia piccola, ma il vuoto di quella sedia toglie il respiro a tutti. È morto in primavera Aldo, investito sulle strisce pedonali da una bicicletta. I vecchietti hanno perso un compagno, ma al BarLume Aldo è più vivo che mai nei ricordi sempre allegri dei suoi compari di briscola. Massimo, oltre che unico erede insieme a Tiziana, è stato nominato esecutore testamentario: compito più bizzarro, trovare un acquirente per la sterminata collezione di cd e vinili di Aldo. Per risollevare i vecchietti dalla nostalgia per l'amico scomparso, il vicequestore Alice Martelli li coinvolge, con la dovuta cautela, nella sua ultima indagine. Giada Meini, sessant'anni, impiegata delle poste, è stata strangolata nel parcheggio del suo condominio in centro a Pisa. Tutti gli inquilini del palazzo la detestavano per una serie di ripicche condominiali e perché, voci corrono per l'androne, pare che la megera fosse incline al ricatto. Tra dicerie, reticenze, false piste, rancori sepolti, la cacia all'assassino si rivela un'impresa davvero ardua. Soprattutto se i vecchietti iniziano con le loro illazioni e pure Aldo, dall'altra vita, ci mette lo zampino. Tra i condomini sospettati c'è anche Viola Stefanelli, collezionista di cd e vinili che Massimo ha incontrato per la vendita della collezione ereditata. Marco Malvaldi ci consegna un giallo spiazzante e spassoso che trascina il lettore tra i tavoli del BarLume a condividere con i vecchietti la suspense del delitto e la malinconia del ricordo.
15,00 14,25

La grammatica del bianco. Un'estate a Wimbledon

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2025
pagine: 256
Una epica sfida di tennis, la finale del torneo di Wimbledon del 1980 tra Björn Borg e John McEnroe. L'Orso e il Genio, due stili di gioco e di vita a confronto, si fronteggiano in ore di avvincente tensione. A far su e giù nel campo assieme ai due giganti c'è un giovane raccattapalle. Warren ha undici anni, una spiccata sensibilità, un amore per la lettura, un legame speciale con Micol la bibliotecaria. Vive con la madre ginecologa, del padre non sa nulla. È un campione di anagrammi, ma a scuola non ha buoni risultati e i compagni ridono di lui. Il sospetto di una sindrome, forse un deficit di attenzione, spinge la maestra a consigliare alla madre di Warren di iscriverlo al corso per raccattapalle al torneo di Wimbledon. Inizia così la sua avventura in campo che passa da un addestramento molto duro, allo sport e alla vita. Attraverso la cronaca dell'incontro tra Borg e McEnroe, che si fa avvincente duello di prodezze ed emozioni, il ragazzo ripercorre le tappe della propria crescita e insieme la storia del tennis, destinata quel giorno ad essere riscritta. Partita dopo partita Warren approda anche lui alla finale mentre osserva da vicino i giocatori, ne scruta ammirato ogni gesto e passo, tecnico o scaramantico. Tra i passaggi in campo, le chiacchiere piene di umanità con Damien, uno dei preparatori, e la scoperta di un primo amore, Warren impara dal tennis, «un gioco che ha previsto la possibilità di sbagliare addirittura nel regolamento», a rompere ogni indugio. Un bellissimo romanzo sul tennis e insieme una tenera storia di formazione. Pagine piene di garbo esplorano i pensieri di due atleti all'apice della loro maestria e quelli di un ragazzo molto speciale alle prese con il duro, ma sorprendente, cammino della crescita. Una lettura intensa, pura, che commuove fuori da ogni retorica.
15,00 14,25

Austral

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2025
pagine: 240
Tre perdite, tre ricerche, una sola trama che unisce voci, lingue e memorie sul punto di svanire. In "Austral" Carlos Fonseca intreccia con maestria le storie di una scrittrice colpita dall'afasia, di un ultimo parlante indigeno in lotta contro l'estinzione della propria cultura e di un sopravvissuto al genocidio guatemalteco. Accanto a loro è la vicenda personale di Julio, professore di letteratura negli Stati Uniti, che vive lontano dal suo paese natale. L'arrivo di una lettera lo informa che la scrittrice, la sua amica Aliza Abravanel, ha chiesto come ultima volontà che sia lui a curare la pubblicazione del suo manoscritto finale. In esso, tra le altre cose, racconta il destino di un antropologo impegnato nella lotta contro la scomparsa delle culture indigene, studioso della colonia nazista Nueva Germania, fondata dalla sorella di Nietzsche nel cuore della giungla e frequentata anche dall'«angelo della morte» Josef Mengele. La progressiva immersione in questo testo condurrà Julio in una comunità di artisti in Argentina, in una città dimenticata del Guatemala, in Amazzonia e, naturalmente, a Nueva Germania. Costruito come un affascinante gioco di specchi o una caccia al tesoro, Austral è un romanzo che si interroga su ciò che di noi sopravvive nonostante gli sconvolgimenti della Storia, sulla necessità della memoria e della scrittura in un mondo che cambia in modi a volte sconcertanti, sulle tracce che resistono ai paesaggi del turismo contemporaneo senza cedere alla forza travolgente del mercato globale. Con questa opera polifonica Carlos Fonseca propone un lungo viaggio verso sud nel tentativo di scavare nelle origini della xenofobia, e conferma il suo posto tra gli scrittori di lingua spagnola più rilevanti della sua generazione.
16,00 15,20

Il libro delle tasche

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2025
pagine: 208
«Don Victor era il bello del quartiere. Lavorava a La Selva, un negozietto che stava a un paio di isolati da casa mia, portava sempre un grembiule azzurro e aveva un paio di baffi molto folti. Dal lunedì al venerdì prendeva il riso dagli scaffali, metteva il pane nelle borse, pesava le patate su una stadera che pendeva dal soffitto e faceva un'appassionata sintesi delle sventure dell'Everton. Tuttavia, buona parte della sua fama, almeno per noi ragazzi che vivevamo nelle vicinanze, era dovuta a quel pettinino civettuolo che esibiva nel taschino superiore del suo grembiule». Testimoni modesti e veritieri, le cose che si portano in tasca riferiscono della vita in tutti i suoi aspetti, materiali e ideali. E sono anche l'Altro, il Delatore, quello che ci contraddice sempre. Il pettinino del bello del quartiere, il volantino fratello scemo della pubblicità, lo specchietto a due facce, il portafogli e il silenzio, la fede matrimoniale tolta dal dito, le palline di piombo per andare più veloci in discesa, il numeretto della fila, il niente, la lettera d'un addio incompiuto, tutti oggetti di ricordi tenaci e nebulosi che modellano in questo libro improvvisi, in cui il diario minimo si combina con il microracconto, la meditazione morale non accigliata, la sociologia del quotidiano, la satira.
14,00 13,30

È stato il figlio

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2025
pagine: 280
La famiglia Ciraulo vive in uno dei quartieri più poveri della città, eppure davanti alla porta di casa tiene in bella vista una Volvo nera, acquistata con i soldi ottenuti in seguito alla morte della loro bambina: un risarcimento destinato alle vittime della mafia. L'arrivo di questa automobile fiammante è una sorta di miracolo rionale, sembra aprire le porte di una nuova esistenza piena di possibilità per tutta la famiglia: per il padre Nicola, patriarca indiscusso, professionista del precariato ai limiti della legalità; per la madre Loredana, dimessa, arrendevole, eppure regista occulta di imprevedibili strategie; per la nonna Rosa, logorroica maestra di reticenza; per il nonno Fonzio, sempre sfuggente per questione di principio. E infine per il figlio, Tancredi, con le sue malinconie improvvise, indecifrabile agli occhi dei parenti e del quartiere, controfigura paradossale del suo intraprendente omonimo del Gattopardo. Quando Tancredi, durante una serata passata in giro con la fidanzata, sfregia incautamente la fiancata dell'auto, ecco che scoppia la tempesta: c'è una lite, padre e figlio si affrontano con violenza brutale, fin quando parte un colpo di pistola. "È stato il figlio" è un noir antropologico, un giallo eretico che sembra iniziare Provocatoriamente dalla fine e pagina dopo pagina rimescola le carte in tavola. La pistola con cui sono stati esplosi i colpi non si trova. Si fanno strada dubbi e incertezze, le prove iniziali sembrano sgretolarsi. Ogni capitolo del romanzo aggiunge nuovi particolari all'intera vicenda e allo stesso tempo sembra divagare, costringendo il lettore a fare i conti con una città a tratti comica e grottesca, ma sempre sull'orlo del disastro sociale. Le vicende dei Ciraulo scorrono all'indietro nel tempo, prima accelerando e poi rallentando fino a sfiorare il fermo immagine, sempre reggendosi su dialoghi divertenti, surreali e crudeli. Con questo romanzo dalla lingua in apparenza spoglia e dalla comicità sulfurea, tra Raymond Carver e Alan Bennett, Roberto Alajmo destruttura il genere poliziesco prendendo le mosse dalla tragedia greca ma divertendosi a trasformarla nella più tagliente delle commedie umane.
15,00 14,25

Trilogia delle metamorfosi

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2025
pagine: 504
Sono qui raccolti i romanzi Maruzza Musumeci (2007), Il casellante (2008), Il sonaglio (2009). A riunirli con il titolo di Trilogia delle metamorfosi era stato lo stesso Camilleri che a un certo punto del suo itinerario di scrittura aveva voluto esplorare altri paesaggi letterari: «Verso gli ottant'anni ho cominciato ad avere alquanto a noia le autostrade che percorrevo da tempo, l'autostrada Montalbano e l'autostrada dei romanzi storici e civili. Mi ero accorto che c'erano degli svincoli che conducevano a paesaggi inesplorati. Così, con Maruzza Musumeci, ho preso uno di questi svincoli, scrivendo qualcosa di assolutamente diverso: un romanzo su una metamorfosi». E dopo Maruzza, la donna sirena, Camilleri nel Casellante racconta la storia di Minica che il dolore e la violenza tramutano in albero, e nel Sonaglio quella di Beba, la capra ferina ma straordinariamente umana trasmigrata nella marchesina Anita. Se il pensiero corre a Omero, a Ovidio, alla leggenda di Colapesce, alle storie dell'Olimpo, il mito si perpetua nella letteratura e i riferimenti a Tomasi di Lampedusa e Landolfi, Soldati e Ortese sono lì a dimostrarlo. Camilleri però non dimentica la Storia, le sue figure mitiche si ancorano alla realtà, ai grandi avvenimenti del Novecento - le guerre mondiali, il fascismo -, ai temi cruciali come la miseria e i soprusi, gli stupri, la mafia. Mito e fiaba, reale e fantastico danno vita a tre autentici capolavori.
18,00 17,10

La fila alle poste

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2025
pagine: 384
Fine novembre a Scauri, tra Roma e Napoli. La spiaggia è quasi deserta, vuoti gli stabilimenti. Da qualche settimana le vongole lasciate nei secchi a spurgare sul bagnasciuga spariscono nel nulla. E non è colpa del mare. Tre anni prima è morta Vittoria, una donna che è entrata nella memoria del paese e delle persone, e ha cambiato per sempre la vita dell'avvocato Lea Russo, due figlie e un marito, molti impegni e molte inquietudini. Vittoria è forse arrivata troppo tardi nei pensieri di Lea, ma è riuscita a mettere in moto un'energia improvvisa, uno squarcio di vita nuova, un'ossessione. L'ultimo lunedì del mese, quando Lea compie quarantatré anni, arriva una brutta notizia. È morta una bambina, è morta ammazzata, e nessuno sembra avere dubbi su chi l'abbia uccisa. Eppure si stagliano ombre profonde, a Scauri tutti sanno tutto, ci si conosce da sempre, non si è mai davvero sorpresi da quanto accade. Ma poi c'è una bambina assassinata, mentre la madre prepara la zuppa di pesce. Lea Russo ama il marito, le figlie, il suo lavoro, ha tutto per essere felice, eppure è piena di dubbi. L'assenza di Vittoria, la sua luce che agita i sogni, ha svelato in lei un'altra felicità, un'eccitazione che va cercata altrove. Lea sente il bisogno di mettersi in discussione, di dover difendere la madre assassina, e di tornare a scavare nelle proprie fantasie, negli enigmi degli altri, nella scura e attraente materia che Vittoria le ha lasciato dentro. La storia di Lea è come un romanzo d'amore poliziesco, in cui il crimine da risolvere è quello di un desiderio nascosto, che sempre più travolge e conquista la mente della protagonista. A partire dal precedente "Chi dice e chi tace", Chiara Valerio ha inventato un mondo letterario che sembra racchiuso, circoscritto, e che invece non smette di estendersi e diventare ricco e complesso sotto i nostri occhi. La scrittrice conosce così bene i suoi personaggi che alla fine risultano familiari anche per noi. Ma come tutto ciò che è familiare, quel mondo e quei caratteri rimangono, in fondo, insondabili.
16,00 15,20

Una possibilità indefinita del discorso. Le scritture di Italo Calvino

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2025
pagine: 256
Molteplici, come suggerisce uno dei memos consegnati al nostro millennio; esposte alle sollecitazioni e alle suggestioni più varie, nel tentativo, costante e coerente, di testimoniare il complesso rapporto tra Mondo e Libro, le scritture di Italo Calvino hanno attraversato quattro decenni fondamentali del Novecento. In questo arco relativamente ristretto, ma denso di eventi, l'autore che più di ogni altro si è impegnato a dirimere i nodi del realismo è riuscito a trasmetterci un'opera vastissima, dove il confine tra narrazione e saggio si fa talvolta labile e il pensiero della letteratura, sulla letteratura, è il vettore che guida anche noi lettori verso il centro di una vera e propria rete concettuale. Qui Calvino ancora ci attende, provocando visioni plurime, aporie, brusche inversioni di marcia: la sua è stata davvero, con Foucault, «una possibilità indefinita del discorso», ovvero un'indagine sempre aperta sulla dimensione della parola, fino a superare i consueti confini del linguaggio per sperimentare nuovi modi di esprimere i contrasti della modernità, che trascinano dietro di sé quelli della Storia. L'etica e l'ampiezza di sguardo dello scrittore ligure ci impongono, a quarant'anni dalla sua scomparsa, di volgerci al lavoro letterario come a quel luogo in cui la coscienza si allena a restare vigile e nuove consapevolezze, anche amare, si conquistano. Scritti di: Perle Abbrugiati, Francesca Bernardini Napoletano, Marco Carmello, Roberto Deidier, Donatella La Monaca, Antonio Lavieri, Tommaso Mozzati, Marina Pagano, Silvio Perrella, Silvia Quasimodo, Vincenzo Salerno, Fabrizio Scrivano, Gianluigi Simonetti, Lavinia Spalanca, Daniela Tononi, Giona Tuccini, Sandro Volpe.
20,00 19,00

Chistu nun è nu romanzu. I Fasci siciliani dei lavoratori (1892-1894)

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2025
pagine: 264
Una ricostruzione vivida, una narrazione vivace, un libro che è ben più di un saggio storico, ma un affresco particolareggiato del vasto movimento contadino dei Fasci siciliani dei lavoratori. Un ritratto realizzato attraverso un montaggio ragionato di documenti e testimonianze dirette. È dunque una storia ad altezza degli uomini e delle donne dell'epoca, ed è organizzata in modo da dare il quadro in presa diretta degli aspetti essenziali di una stagione portatrice di conseguenze decisive. La nascita, l'organizzazione e gli obiettivi dei Fasci, le condizioni economiche della vita contadina, le modalità dei rapporti di lavoro sulla terra, la reazione repressiva dello Stato con la cronaca delle stragi e delle provocazioni, il respiro nazionale entro l'ambito del movimento operaio italiano, l'atteggiamento della cultura, i processi intentati contro i leader e le condanne. Tutti questi elementi vengono presentati attraverso gli statuti dei singoli Fasci, i reportage dell'epoca, gli elenchi degli iscritti, le testimonianze della sorprendente presenza femminile, le riflessioni e le reazioni dei commentatori, i racconti popolari, i verbali delle riunioni, i verbali di polizia e carabinieri, gli atti dei processi e le sentenze di condanna. Un vastissimo materiale che non solo riproduce l'affresco più realistico del movimento, ma disegna anche i connotati più definiti della società siciliana del tempo. Lanfranco Caminiti accompagna il lettore tra le pieghe di una ribellione dimenticata, dentro la vita di un movimento trascinante e pittoresco, radicato nell'espressività contadina, che con linguaggi nuovi mirava alla formazione di una coscienza solidale di mutuo soccorso. Un movimento originalissimo e vivace che, seppur represso con ottusa violenza, è ancora oggi in grado di fornire le fondamenta per un'alternativa concreta e vissuta al modello individualistico-liberista dominante.
20,00 19,00

In tempo reale

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2025
pagine: 400
Sembra la cornice di una grande avventura: un prestigioso, tradizionale collegio, circondato da un parco con colline e campi sportivi. Nella scuola d'élite in cui è stato iscritto dalla madre si formano la classe dirigente austriaca e i potenti del futuro. Le regole sono dure, la gerarchia è repressiva. E Till, che a quell'ambiente è del tutto estraneo, appena torna a casa si chiude subito in camera senza salutare nessuno, accende il pc e trascorre ore e ore online: quello del videogioco è l'unico mondo in cui sembra potersi esprimere, l'unico luogo in cui si sente davvero libero di essere se stesso. Diventa difficile capire se la vita reale del collegio e dei genitori è davvero più reale dell'altra, digitale e apparentemente evanescente. Forse, in fondo, non è così importante. A dominare le sue giornate c'è un professore che potrebbe essere Lord Voldemort. Esige totale attenzione, letture impegnative, nessun errore o distrazione. Per questo docente rispettato, temuto e odiato, il presente e il mondo moderno sono solo una versione degradata del passato, e i giovani vanno corretti, limitati nelle loro azioni, controllati e puniti. Till non vuole mai mettersi in mostra, il suo spazio è nell'ombra, senza dare nell'occhio. E intanto, in un videogioco di strategia ambientato nel medioevo, Age of Empires 2, incontra gente da tutto il mondo. Al suo interno, senza che nessuno lo sappia, trova gratificazioni che non esistono altrove. Ma questa felicità è reale o illusoria? Tra il fascino dei videogiochi e l'incomprensione delle generazioni più anziane, l'esperienza enigmatica dell'adolescenza, la scoperta dell'amicizia e dell'amore, e l'affannoso inseguimento degli adulti, "In tempo reale" rappresenta un ponte tra i classici del Novecento e la letteratura del futuro. È un romanzo di formazione narrato con finezza stilistica e ricco di trovate brillanti; racconta in modo sfaccettato e ironico l'influenza delle strutture autoritarie e come sia possibile ingannarle, per stabilire le proprie regole e diventare finalmente grandi. Divertente, graffiante, sentimentale e coinvolgente, con un'ironia sottile e una maestria sorprendente, Tonio Schachinger ha scritto un potente romanzo sociale su un ragazzo e le sue illusioni, tra sogni e contraddizioni.
17,00 16,15

Il buco

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2025
pagine: 224
Irma ha poco più di trent'anni e un tic che non l'abbandona. Ha cominciato a strapparsi i capelli uno alla volta, con metodo e ostinazione, quando il padre ha piantato la famiglia per sfuggire ai debiti di gioco e la madre ha iniziato una relazione con un ragazzo ancora minorenne, poco più grande della figlia. La piccola Irma sembra possedere la saggezza di una donna matura, uno sguardo pronto a ogni cosa. Da adulta è inafferrabile come una bambina dalla fantasia in perenne agitazione. Per tutta l'infanzia ha subito la vita degli adulti intorno a lei, aspettando il passare del tempo, invisibile agli altri e a se stessa, una sola idea chiara a sostenerla: essere diversa dai suoi genitori, non ripetere mai quello che hanno vissuto. Dopo la laurea, incerta su quale direzione prendere, si lega a Giacomo e insieme cominciano una forma di vita nuova per entrambi, con molti sogni a complicare tutto. Lei vuole scrivere per il teatro, lui tradurre romanzi russi, e intanto affrontano i lavori più improbabili: lui interprete in un'agenzia matrimoniale italo-ucraina, lei ghostwriter di tesi di filosofia per studenti fuori corso, mentre le speranze vagheggiate non si realizzano mai. Affinché i sogni non svaniscano la coppia si lascia trascinare al largo. Andare all'estero, avere un figlio, Irma e il suo ragazzo caricano gli scatoloni su un furgone e partono per Marsiglia. Dopo i primi tempi di esaltazione e spaesamento la realtà immaginata fa presto cortocircuito con i fatti, con le giornate interminabili, con la fatica di tirare a campare. Tornano le reminiscenze dell'infanzia, mentre quel tic non smette di manifestarsi e di incidere sul presente. Il romanzo di Carlevero racconta le vite un po' scombinate di una generazione che si ostina a inseguire ogni futuro possibile e a curarsi le ferite di un passato implacabile. Inventa una voce, una lingua, di smarrimento e confusione, che si accende di verità e scoperte improvvise. Irma non si ferma mai, la sua mente vorticosa ci spinge a guardarci attorno, a ridere di noi stessi, a scrutare il mondo senza mai accettarlo del tutto, conservando sempre la rabbia e l'incanto dei giorni più felici.
16,00 15,20

Nessun altro posto dove andare

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2025
pagine: 304
Il mondo di Tue, un ragazzino di dodici anni, sta dentro una fattoria in fondo a una strada sterrata. Vive con i genitori e due fratelli, nel campo attorno alla casa ci sono otto cani, mucche e carcasse di animali. Sul soffitto sopra il suo letto c'è una stella fosforescente appiccicata con la gomma da masticare. Il padre sembra più affezionato ai suoi cani che al resto della famiglia. La madre gioca d'azzardo e parla poco, anche se ha una voce bellissima. I soldi scarseggiano, eppure con l'allevamento, la vendita di denti d'oro e il furto di cavi di rame riescono a sopravvivere. Basta spostarsi di poco da Copenaghen, dal cuore dell'Europa più ricca e confortevole, e tutto cambia. Nel panorama perfetto e opulento si insinua la malinconia e l'incuria, i bambini sono abbandonati a loro stessi, i loro parenti distratti e spossati, i lavori umili e faticosi. Eppure negli occhi di Tue, nel timbro del suo racconto, fiorisce l'innocenza, lo stupore, si fa strada una stralunata speranza, una tenacia che sfocia nella comicità. Anche quando niente va per il verso giusto, tra incomprensioni e incidenti, i continui richiami nell'ufficio della preside, nessun amico che sia davvero come lui. E l'esplosione di un sentimento che non si riesce a trattenere, la cui bellezza ha bisogno di parole e di un coraggio nuovi. Nessun altro posto dove andare è un esordio che ha avuto un inatteso e grandissimo successo. Forse perché è un romanzo duro e spietato ma di strampalato umorismo, o perché la sua oscurità è continuamente squarciata dalle emozioni inaspettate del protagonista, un adolescente nel pieno della ricerca di sé e del proprio posto nel mondo. Alla periferia del benessere le differenze sociali sono profonde ed è facile rimanere ingabbiati. Può farcela solo un ragazzo come Tue, ingegnoso e creativo, che cerca sempre di cavarsela e di trovare un equilibrio che sia tutto suo.
17,00 16,15

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