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Libri di Daria Galateria

Biografia e opere di Daria Galateria

Atlante degli artisti in affari

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2025
pagine: 256
Henry Miller, ingaggiato in California per un romanzo pornografico. Françoise Sagan in Costa Azzurra e l'amicizia con Mitterrand. Katherine Mansfield e la pensione in Baviera che le ispirò il debutto letterario. Gauguin vecchio nelle Isole Marchesi. Il giallo del viaggio di Simenon a Kirkenes, vicino a Capo Nord. La spia Philby, l'amico di Graham Greene, a Beirut. L'apprendistato di Céline a Londra, tra music hall e prostituzione. Philip Roth a una festa sulla spiaggia «al coperto, in febbraio». Orwell a Barcellona nel '37. L'inventore della bomba Oppenheimer fa un campeggio giovanile a Los Alamos. Groucho Marx a Hollywood e il caso Casablanca… In numerosissima galleria, la prosa elegante e naturale come una bella conversazione di Daria Galateria fissa in un fermo immagine personalità eminenti delle lettere, delle arti e della storia, e le ritrae in viaggio per affari, nei luoghi d'occasione ma fatali, e nelle singolarità di tempo in cui un attimo, trascorso, per motivi professionali, fuori luogo, può coincidere con il destino intero di una vita. Una sterminata erudizione sul personaggio capace di sorprenderlo di fronte alle ironie delle circostanze. In un primo capitolo, come un'introduzione a queste preziose rievocazioni, Daria Galateria spiega come, oltre il Grand Tour del Settecento e prima dell'odierno turismo di massa, il viaggio è stato, nelle memorie di grandi scrittori otto-novecenteschi, un «viaggio di lavoro».
15,00 14,25

Il bestiario di Proust

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2022
pagine: 336
La Recherche è un'Arca di Noè, carica di animali, che Proust ha messo in salvo. Alcuni gli venivano dalla vita, altri dalle letture: sono i suoi animali perduti, osservati con tenerezza spietata. Così, si preoccupa delle bestie che non possono baciarsi: i cervi con la loro possente impalcatura, che sono in grado solo di sfiorarsi con un ramo delle corna, i ricci, prigionieri della loro corazza, tutti gli esseri a cui mancano organi essenziali per l'amore. La famosa frase «i veri paradisi sono i paradisi che abbiamo perduto» nasce in una visita allo zoo di Parigi, vedendo leoni e orsi in gabbia, «re in esilio», che hanno perso le loro giungle - il loro passato. Bestie dissimili ma fraterne illustrano tutti i temi proustiani: l'aristocrazia, lo snobismo, gli ebrei, la sterilità, la malattia, l'ipocondria, il parricidio, e anche la morte. E proprio all'origine della Recherche, c'è un piccolo pipistrello cieco che sbatte negli angoli di una fattoria in Bretagna. Proust stesso, se si descrive, è spesso un animale: è un gufo che vive al buio, e che vede un po' chiaro solo nelle tenebre; e anche se sa che la moda è per i romanzi brevi, le sue frasi, bisogna pure che le fili come il baco da seta. Ora, a cent'anni dalla scomparsa, qui per la prima volta si considera come gli animali siano stati attori delle principali pagine della vita e delle opere di Proust. A partire dai motivi più profondi e forti dell'universo proustiano, un saggio tematico rileva con quale frequenza siano state le bestie a ispirarli e incarnarli. A seguire, un Catalogo degli animali di Proust ne registra cronologicamente le apparizioni e le ricorrenze: come entrano in scena tra lettere, poesie, novelle, fogli persi, quaderni preparatori, romanzi - e poi cosa diventano, e in che ruoli recitano: naturalmente, come tutti i suoi personaggi, anche gli animali di Proust evolvono, nel Tempo.
15,00 14,25

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