Il tuo browser non supporta JavaScript!
Vai al contenuto della pagina

Scienze e Lettere

Tutti i libri editi da Scienze e Lettere

Tu

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2019
pagine: 220
La pubblicazione del volume che oggi qui si presenta è stata resa possibile grazie a un progetto coordinato dall’ISMEO – Associazione internazionale di studi sul Mediterraneo e l’Oriente, coeditore del presente volume, e dall’Istituto internazionale di cultura kurda (Roma). Una presentazione storico-linguistica del Kurdistan e del popolo kurdo, preziosa per orientarsi in un ambito molto poco noto al grande pubblico italiano nei suoi aspetti culturali, e forse più o meno confusamente conosciuto in quelli politici, di cui oggi la grande stampa internazionale si interessa attivamente, dovuta a Daniele Guizzo, si può leggere in un volume precedente di questa stessa collana (Matteo De Chiara e Daniele Guizzo, Fiabe e racconti popolari del Kurdistan, Il Novissimo Ramusio 1, Roma 2014). Il XX secolo, e ancor più l’inizio del XXI, ha visto i Kurdi di almeno tre stati sovrani ergersi a protagonisti in una regione nevralgica del Medioriente, un tempo intercapedine tra l’impero ottomano. Impero russo e Iran, oggi al centro di interessi economici che, se da un lato sottolineano la potenziale ricchezza di questa parte del mondo, dall’altro contribuiscono a metterne ancora più in difficoltà l’autonoma esistenza quotidiana. La versione italiana di "Tu" costituisce la prima traduzione diretta di un romanzo dal kurmanji all’italiano.
20,00 19,00

Giochi e spettacoli nel Mondo Antico. Problematiche e nuove scoperte

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2019
pagine: 220
“Il 24 Marzo 2018 nella bellissima sede della Seicentesca chiesa di San Filippo Neri, circondati dalle opere pittoriche di Orazio Talami, Domenico Pellizzi, Giacomo Pavia e Girolamo Donnini, si è tenuta una giornata di studio organizzata da chi scrive sul tema dei giochi nel mondo antico. Il tema, di per sé, non è nuovo, ma si è sentita la necessità di organizzare questo incontro per mettere in contatto e permettere il confronto fra gli studiosi protagonisti delle più innovative ricerche sull’argomento. Si è anche cercato di analizzare contesti lontani fra loro geograficamente e culturalmente, sottolineando l’importanza di alcuni aspetti che troppo spesso vengono ignorati nei convegni, frequentemente, a nostro avviso, eccessivamente settoriali; si è cercato di agevolare e stimolare il confronto fra specialisti di discipline diverse, dalla Topografia Antica, all’Archeologia Classica, all’Architettura, alla Storia Antica, alla Filologia Classica, fino alla esotica prospettiva delle cerimonie ludiche mesoamericane...” (dall'introduzione di Paolo Storchi e Gianluca Mete).
42,00 39,90

La bottega del Pittore di Himera e le altre officine protosiceliote. Stile, iconografia, contesti, cronologia

Libro
anno edizione: 2019
pagine: 376
La revisione effettuata sulla ceramica a figure rosse protosiceliota e l'analisi sistematica del materiale proveniente dagli scavi sul pianoro di Himera offrono un'importante occasione per mettere in pratica un approccio che potremmo definire di tipo "integrato", dove la tradizionale analisi stilistica si accompagna alle informazioni scaturite dallo studio attento delle iconografie, passando per un dettagliato esame della morfologia dei manufatti, fino ad arrivare all'analisi quantitativa e distributiva dell'intera produzione protosiceliota. Tali elementi, grazie ai quali l'autore tenta di offrire una visione globale di questa "fenomenologia artigianale", permettono così di ridefinire alcune questioni legate alle origini delle prime produzioni siceliote a figure rosse, oggetto ormai da decenni di stimolanti e controversi dibattiti. In particolare, il caso della bottega del Pittore di Himera costituisce un banco di prova estremamente adeguato per analizzare anche il rapporto tra produzione, contesto e mercato da una prospettiva che potremmo definire piuttosto "eccezionale" se si considera la provenienza dei numerosi esemplari figurati imeresi da un contesto abitativo, circostanza rara nei ritrovamenti di questa classe ceramica in Occidente.
80,00 76,00

Scriptorum antiquorum tituli. Volume Vol. 1

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2019
pagine: 168
La serie denominata Scriptorum Antiquorum Tituli si propone di indagare i rapporti sussistenti fra epigrafia e letteratura, raccogliendo le iscrizioni che menzionano autori della letteratura antica (in primo luogo di coloro di cui ci siano tramandate le opere o testimonianze circa l’attività letteraria, in secondo luogo anche degli autori attestati esclusivamente dalle stesse iscrizioni) inserendole in un contesto biografico che non si dovrà ritenere esaustivo ma preliminare. L’opera è rivolta tanto ai cultori della epigrafia, raccogliendo ed indicizzando una quantità di materiale epigrafico di varia provenienza e pubblicazione, quanto agli studiosi della letteratura greca e latina, e in particolare ai docenti di ogni ordine e grado, sia italiani che stranieri (per questo l’opera è stata concepita ed intrapresa in lingua latina), al fine di permettere un facile accesso a quelle testimonianze che spesso risultano decisive nella ricostruzione del profilo biografico degli autori. In questo primo fascicolo l’autore, Filippo Canali De Rossi, che si è laureato nel 1987 in Epigrafia Greca ed è dottore di ricerca in Storia antica dal 1992 con una esperienza internazionale di ricerca ed un ruolo più che decennale nell’insegnamento liceale di letteratura latina e greca, offre un primo saggio di elaborazione della materia attraverso la raccolta delle testimonianze epigrafiche ma anche biografiche relative a poeti dell’epica ed ai filosofi greci. In successivi fascicoli saranno addotti materiali relativi ad autori, tanto greci che latini, di altri generi letterari.
18,00 17,10

Antico Siam. Lo splendore dei regni Thai. Mostra celebrativa per il 150° Anniversario del Trattato di Amicizia e Commercio tra Italia e Thailandia (Roma, MuCiv - Museo delle Civiltà, 18 maggio - 30 settembre 2019)

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2019
pagine: 184
Era il 3 ottobre del 1868 quando i due ministri plenipotenziari delegati dai sovrani d’Italia e del Regno di Siam, oggi Thailandia, concludevano e firmavano a Londra il “Trattato di Amicizia e Commercio” fra il Re d’Italia ed il Re del Siam, la cui ratifica giungerà per la parte italiana nel gennaio dell’anno successivo. L’Italia era da poco diventata uno stato unitario ed il governo risiedeva a Firenze, capitale “provvisoria” prima della presa di Roma del 20 settembre 1870. Il Regno di Siam, riunificato da circa un secolo, sviluppatosi nel XIX secolo intorno all’isola di Rattanakosin, che diventerà l’attuale Bangkok, modernizzato grazie al forte impulso dato dal re Rama IV, “Padre della Scienza e della Tecnologia”, si apriva all’Europa conservando gelosamente e tenacemente la sua indipendenza contro le mire espansionistiche del colonialismo occidentale. Ricordando tutto questo, le celebrazioni del 150° anniversario del primo trattato e dell’avvio di stabili relazioni diplomatiche tra i due Paesi, hanno visto, dall’ottobre del 2018, numerose iniziative di carattere culturale organizzate sia in Italia che in Thailandia. Portato a Roma dalla Reale Ambasciata di Thailandia presso il Teatro Argentina (7 Maggio 2018), è stato memorabile lo spettacolo, nell’esecuzione dei danzatori del Ministero della Cultura thailandese, Khon: Danza Classica Siamese (forma teatrale in maschera ispirata al poema epico Ramakien), che l’UNESCO proprio nel 2018 ha iscritto nella Lista del Patrimonio Culturale Intangibile dell’Umanità. Gli eventi culturali che l’Ambasciata d’Italia ha nel corso dell’anno organizzato a Bangkok e altre città thailandesi per le celebrazioni del 150°, inoltre, sono stati una settantina ed hanno rappresentato il meglio del made in Italy, dall’arte all’archeologia, dalla cucina alle arti performative. Il Museo delle Civiltà, coerentemente, ha voluto cogliere la fausta ricorrenza, in collaborazione con l’ISMEO – Associazione Internazionale di Studi sul Mediterraneo e l’Oriente, per allestire una mostra, dal titolo ‘Antico Siam: lo splendore dei regni Thai’, in cui due dei quattro musei recentemente confluiti nel Museo delle Civiltà, ovvero il Museo preistorico etnografico “Luigi Pigorini’ e il Museo d’arte orientale ‘Giuseppe Tucci’, per la prima volta espongono congiuntamente le proprie collezioni d’arte siamese, fornendo un quadro che risulterà impressionante ed emozionante non solo per gli spettatori italiani. Dopo che una mostra di antica arte thailandese, prevalentemente costituita da sculture buddhistiche, con opere provenienti da musei thailandesi, ebbe luogo a Firenze nel lontano 1964, il momento ci è parso opportuno non soltanto per far riscoprire al pubblico italiano il fascino di una cultura antica e unica nel panorama vastissimo delle culture dell’Asia, ma anche per promuovere e valorizzare l’originale, variegato e ancor poco noto patrimonio artistico Thai che il Museo delle Civiltà conserva nelle proprie collezioni. Ci pare questo il modo migliore per sottolineare come due paesi di così antica cultura come la Thailandia e l’Italia possano trovare proprio su questo piano i più robusti fondamenti e le più convincenti ragioni per consolidare e rafforzare i già ottimi rapporti reciproci, imparando vicendevolmente a conoscersi meglio e ritrovando forse anche insospettate somiglianze e vicinanze.
48,00 45,60

15,00 14,25

Stamnoi e simbologia dionisiaca nel Sannio Frentano

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2019
pagine: 264
Il volume analizza gli stamnoi bronzei utilizzati come cinerari nelle sepolture di IV secolo a.C. in area frentana meridionale (fascia costiera dell’attuale Molise, con centri in Larino, Guglionesi, Termoli). Si articola in cinque parti: 1. Inquadramento storico-topografico dell’area; 2. Catalogo dei siti e dei rinvenimenti; 3. Classificazione tipologica, con particolare riguardo alle decorazioni figurate sulle anse; 4. Gli stamnoi bronzei nell’ideologia funeraria dell’area frentana meridionale; 5. Lo stamnos e il rito incineratorio. L’opera analizza da una nuova prospettiva l’area sannitica costiera, della quale viene evidenziato il ruolo di snodo territoriale e culturale nell’Italia centrale adriatica. Quest’ultima, tradizionalmente legata all’inumazione fin dall’epoca arcaica, vede la sua eccezione proprio in area frentana meridionale, ove l’incinerazione si afferma con continuità e in coesistenza con l’inumazione, per tutto il IV secolo a.C. I cinerari, costituiti da stamnoi bronzei di produzione etrusca, sono prodotti toreutici di pregio, utilizzati da gruppi elitari che attingono a modelli culturali ed ideologici magno-greci. Il lavoro mira a dimostrare che nel corso del IV secolo a.C. in area frentana meridionale vi siano comunità miste di indigeni e allogeni, verosimilmente Celti. Il fatto che alcune comunità celtiche si siano stanziate stabilmente più a sud del territorio piceno, mantenendo consuetudini rituali proprie in ambito funerario (incinerazione), ma fondendosi perfettamente con le comunità locali, cambia e arricchisce il panorama archeologico centro-italico.
35,00 33,25

Acta ad archaeologiam et artium historiam pertinentia. Volume Vol. 30

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2019
pagine: 340
80,00 76,00

Oebalus. Studi sulla Campania nell'antichità. Volume Vol. 13

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2019
pagine: 408
80,00 76,00

Giuramento sul fiume

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2019
pagine: 248
«Con "Giuramento sul fiume", Antonella Concetti ci fa capire essenzialmente che il mondo illude e delude, che insomma non può esserci una vita conforme ai sogni umani. Ma per farci riflettere su questo punto l'autrice non mette in letteratura una concezione filosofica né ci consegna una storia pedagogica. Opportunamente, direi. Perché il romanzo è l'ambito nel quale il giudizio morale è sospeso per principio, talché ogni personaggio ha diritto alla propria verità. E i conti tornano. Perché è così pure in "Giuramento sul fiume", il cui pregio specifico sta nella rappresentazione volutamente ingenua e tuttavia coinvolgente di ciò che resta inevaso, confinato negli anfratti del mondo: le speranze irrealizzate, i sogni vaghi, le inquietudini dolorose, i sentimenti germinali. Più che le strade maestre, a questa scrittrice sono insomma congeniali le vie laterali, quelle che si percorrono in solitudine. Cioè nella condizione migliore per avvedersi di quanto c'è di trascurato in questo mondo; e per capire che proprio quello che rimane confinato nella dimenticanza, nel silenzio, è ciò che abbiamo di più prezioso». (Dalla Postilla di Luigi Fenizi)
10,00 9,50

Inserire il codice per il download.

Inserire il codice per attivare il servizio.