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Scienze e Lettere

Tutti i libri editi da Scienze e Lettere

Oebalus. Studi sulla Campania nell'antichità. Volume Vol. 14

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2020
pagine: 288
65,00 61,75

68,00 64,60

16,00 15,20

Acta ad archaeologiam et artium historiam pertinentia. Volume Vol. 31

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2019
pagine: 280
70,00 66,50

Carlo Bonucci. Carteggi e materiali (1850-1870)

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2019
pagine: 336
“Nella riscoperta di figure storiche finora trascurate del panorama culturale italiano è necessario un approccio scevro da pregiudizi di sorta e distante da obiettivi aprioristicamente apologetici e rivalutanti. Riportare alla luce l’esperienza e il contributo di accademici e intellettuali dai vari interessi, operanti negli anni in cui si compie il processo di unificazione nazionale, è un’operazione che rivela il suo senso nel restituire tutte le tonalità di una stagione culturale complessa. Alla luce di questa premessa, il giudizio storiografico su tali personalità, che in alcuni casi, come nel presente, seppero spaziare anche in una prospettiva europea, può e deve dare i suoi frutti solo dopo attenta valutazione e approfondita analisi del contesto di riferimento. Il volume Carlo Bonucci. Carteggi e materiali (1850-1870) di Rossella Iovinella giunge alla sua maturazione dopo che sono state indagate le diverse “anime” che convissero nell’antichista napoletano: convinto funzionario borbonico e soprintendente agli scavi di Pompei ed Ercolano, Carlo Bonucci fu attivo socio dell’Instituto di corrispondenza archeologica di Roma, in stretto contatto con la dirigenza tedesca dello stesso, instancabile promotore della circolazione di travellers e foreigners nelle città vesuviane e nel Meridione tutto, membro dell’Institut Royal de France, ispettore generale degli scavi e delle antichità del Regno, tra i pionieri dell’interesse agli studi di preistoria in Italia. Della controversa figura di Carlo Bonucci la studiosa ha - forse prima di ogni altro aspetto - appurato e sottolineato le criticità, le molte ambiguità e i limiti, nella cronaca di vicende relative alla direzione degli scavi a Pompei, ai problematici quando non apertamente ostili rapporti con Francesco Maria Avellino, Eduard Gerhard, Pietro Bianchi, ai suoi eclatanti scontri con Giuseppe Fiorelli e il principe Sangiorgio Spinelli. Ne sono stati riconosciuti al contempo, attraverso la propensione a un naturale attivismo sempre riconfermato nella sua quarantennale carriera, l’intuito e la sensibilità verso tutti gli stimoli scientifici nuovi e i processi culturali in fieri, come pure rispetto all’emersione di coordinate storiografiche nuove, ma non per questo necessariamente alternative ai consueti filoni di studio classicisti. Il ventennio, a cui è riconducibile la documentazione epistolare inedita riportata nel presente volume, è cruciale per l’Italia come per l’Europa, sconvolta dal feroce conflitto che oppose Prussia e Francia, e lascia tracce profonde nelle parole, nelle riflessioni e negli atteggiamenti degli intellettuali dell’epoca. I carteggi analizzati, frutto di un lungo lavoro di ricerca archivistica e poi di assemblaggio e selezione dei materiali, si lasciano apprezzare per l’acribia dell’analisi filologica e testuale, oltre che per il loro sicuro valore documentario, misurabile in relazione agli elementi finora ignoti offerti alla ricostruzione della storia degli studi e dei rapporti di una comunità scientifica.[---] Il volume, infatti, contribuisce alla conoscenza del panorama culturale di un’epoca, osservata attraverso lo “spioncino” delle corrispondenze e nella confluenza di interessi classici, medievali e preistorici, in una prospettiva locale e internazionale, italiana ed europea”. (Dalla premessa di Maria Luisa Chirico)
38,00 36,10

Dalla Troade a Cuma Opicia. Gli Eoli, la Sibilla, Apollo Smintheo

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2019
pagine: 280
“Sulla tradizione letteraria relativa alle origini di Cuma campana, nella misura in cui in questa fondazione venivano coinvolte componenti connesse a Cuma eolica, gravavano tutta una serie di sospetti aggravati poi dal fatto che il più antico sostenitore di questa connessione era uno storico come Eforo, nativo di Cuma eolica e criticato spesso per il suo localpatriottismo. Lo studio attento, qui ripreso, delle tradizioni sull’Eubea come sulla Beozia come sull’Asia minore eolica porta però a credere più che reale il legame in età arcaica tra area eolica continentale ed Eolide d’Asia, simboleggiato dalla vicenda di Esiodo, che si è potuto avvalere del conforto dei lavori archeologici e storici, della Lemos (2002, 2009), di Aloupi e Kourou (2007); di Mazarakis Ainian (2007), di Ridgway (1997), di Schachter (2016), di Tankosic, Mavridis, e Kosma (2017). Per ciò che riguarda Eforo e la sua opera storica, la valutazione positiva che se ne è data, si è potuta giovare di tutti i correttivi all’immagine di Eforo apportati dalle ricerche più recenti, quelle in particolare contenute nei vari contributi presenti negli atti del convegno salernitano del 2008, confluiti nel volume curato da P. De Fidio, C. Talamo e L. Vecchio, e nel volume di G. Parmeggiani (2011), che tutti tendono a rivalutare, un’opera, che nell’antichità era stata ampiamente messa a frutto da Aristotele, nella Politica e sopra tutto nelle Politeiai, aveva ricevuto, proprio per la parte arcaica, gli elogi di Polibio, ed era stata ampiamente utilizzata da Strabone proprio in relazione alla colonizzazione in Occidente (Mele 2015, 2016).[---]” (dalla premessa di Alfonso Mele).
38,00 36,10

I Fori imperiali

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2019
pagine: 96
“In occasione del centenario della fondazione (1918-2018) l’Istituto Nazionale di Archeologia e Storia dell’Arte celebra il suo fondatore e primo presidente Corrado Ricci con la pubblicazione di alcuni suoi scritti inediti relativi alla sistemazione dei Fori Imperiali e dell’area archeologica centrale di Roma, da lui diretta negli anni 1922-1934. Gli scritti fanno parte del Fondo Fori Imperiali, conservato presso l’Archivio Storico dell’Istituto, un corpus documentario che illustra in dettaglio l’imponente campagna di interventi con cui venne recuperato e reintegrato nel tessuto urbano un importantissimo tratto della topografia di Roma imperiale, comprendente, ad est dell’attuale Via dei Fori Imperiali, il Foro di Traiano, il Foro di Augusto e la Casa dei Cavalieri di Rodi e il Foro di Nerva, e, ad ovest della direttrice viaria, il Foro di Cesare. Il progetto relativo a questi interventi venne reso pubblico da Ricci nel 1911 e, dopo l’avvio dei lavori nel 1924, condotto fino al 1934, anno della sua morte; fu da lui qualificato con il termine di “Liberazione” e di “Redenzione”, come se costruzioni e superfetazioni di epoca posteriore alla Roma imperiale costituissero un nemico da combattere in armi. I resti degli edifici di età imperiale lungo il tracciato tra Piazza Venezia e il Colosseo vennero infatti “liberati” dalle costruzioni di epoca medioevale e moderna (il cosiddetto quartiere Alessandrino) e riportati all’antico splendore [---]”. (dalla premessa di Massimo Pomponi)
15,00 14,25

L'ABC di un impero: iniziare a scrivere a Roma

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2019
pagine: 216
Questo volume raccoglie una serie di contributi di archeologi, storici e filologi sul tema dell’insegnamento scolare e del livello di alfabetizzazione esistente nel mondo romano tra repubblica ed impero. I lavori raccolti in questa sede analizzano da prospettive originali ed innovative un argomento piuttosto discusso nell’ambito dell’antichista e dimostrano in maniera univoca una diffusa alfabetizzazione nel mondo romano che risulta pienamente confermata dalle fonti archeologiche, iconografiche e scritte.
35,00 33,25

Utopia e impostura. Tutela e uso sociale dei beni culturali in Sicilia al tempo dell’Autonomia

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2019
pagine: 460
In virtù dei decreti delega del Presidente della Repubblica, con i quali nel 1975 si dava attuazione allo Statuto autonomistico della Regione Siciliana, la Sicilia dispone di competenza esclusiva in materia di tutela dei beni culturali presenti nel territorio regionale. Muovendo dalla stringente attualità, il libro si propone di ricostruire storicamente nascita e declino dello speciale sistema di tutela e valorizzazione del patrimonio culturale istituito nell'isola con l’approvazione delle leggi regionali n. 80/1977 e n. 116/1980. Di questa lunga storia, la cui narrazione per necessità procede attraverso la selezione di momenti significativi, si evidenziano prospettive e limiti, le grandi aspettative e le profonde delusioni: l’Utopia del progetto istituzionale e l’Impostura nella sua attuazione. Della prima si rievocano le peculiari radici storiche, si rintracciano gli apporti, anche individuali, segnalando gli aspetti ritenuti più innovativi in una proiezione nazionale. Della seconda si prova a ricercare le cause, a disvelare i processi degenerativi, anche quelli meno conosciuti, e conseguentemente a suggerirne le responsabilità. Il filo rosso che attraversa la narrazione è lo stretto legame tra politica e cultura, il suo evolversi come innovativo progetto di una “politica dei beni culturali” e la sua progressiva dissoluzione, sancita in ultimo dall’imperio del ceto politico a detrimento della autonomia delle competenze scientifiche. Ne scaturisce un affresco vivace e singolare, che suona anche come un monito, un allarme per tutti coloro i quali hanno a cuore le sorti del patrimonio culturale della Nazione. Presentazione di Carlo Pavolini.
35,00 33,25

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