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Libri di Dino Baldi

Biografia e opere di Dino Baldi

Gli ultimi giorni di Byron e Shelley

Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2024
pagine: 240
Shelley muore nel 1822 a poco meno di 30 anni, travolto da una tempesta nel golfo di La Spezia, nel momento in cui nessuno può mettere in dubbio l’integrità della sua anima. Byron muore nel 1824 a poco più di 36 anni, consumato da una febbre mentre, con l’anima ormai compromessa dalla vita, era in Grecia per sostenere la guerra d’indipendenza. Trelawny, amico e compagno di avventure di entrambi, ne racconta gli ultimi mesi fino alla morte, ed è un frammento di vite parallele di due uomini nati uguali e fatti diversi dal tempo che li divide, seppure non così diversi da non riconoscersi e potersi specchiare l’uno nell’altro. Il resoconto che queste memorie ci lasciano è una fonte insostituibile per conoscere la quotidianità, le conversazioni, le letture dei due grandi poeti. È anche un esempio del più alto romanticismo, nel suo intreccio di lirismo e aspirazioni rivoluzionarie. L’eroe di questa epopea è il puro, impulsivo, ingenuo, generoso, solitario Shelley, l’aspirante marinaio che non sapeva nuotare, il santo laico la cui fine è narrata in pagine indimenticabili: il terribile naufragio, il ritrovamento del corpo sulla spiaggia, il falò notturno con cui il gruppo di giovanissimi amici brucia i resti del poeta, Trelawny stesso che affonda le mani nella cenere per prelevarne il cuore miracolosamente intatto e consegnarlo alla vedova, Mary Shelley (le ceneri saranno invece sepolte a Roma, nel «cimitero degli inglesi»). Su Byron il giudizio è più ambiguo: il suo indubitabile genio è offuscato da un carattere talvolta meschino, irresoluto e opportunista, di attore che recita sé stesso. Ma a lui rimane la qualità preziosa di cogliere gli aspetti comici e ridicoli dell’esistenza, prima di tutto la propria. Prefazione di Dino Baldi.
16,00 15,20

È pericoloso essere felici. L'invidia degli dèi in Grecia

Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2023
pagine: 264
In Omero, Zeus assegna i destini agli uomini attingendo da due orci posti accanto a sé, uno colmo di beni e l’altro di mali. Questa mescolanza determina il corso della vita umana, che non deve, non può essere interamente felice: la felicità è un privilegio esclusivo degli dèi, e l’uomo che supera, anche senza volerlo, il limite invisibile assegnato ai mortali viene colpito con tanta maggiore spietatezza quanto più si è spinto in alto nella scalata al cielo. È questa la cosiddetta «invidia degli dèi», ben nota come formula, spesso fraintesa nel suo significato profondo. Com’è possibile che gli dèi provino invidia per gli uomini? Come può chi ha tutto e ha potere su tutto nutrire un sentimento così tipico della meschinità umana? Dal confronto con divinità poco compassionevoli, e dal sentirsi fuori posto in cielo e in terra, nasce la saggezza greca arcaica, che ha posto temi e problemi con i quali tutto il pensiero religioso, filosofico e politico dei secoli successivi si è dovuto misurare. Attraverso le vicende esemplari di Prometeo, Creso, Policrate, Serse, Agamennone, si ricompongono le molte facce di una visione etica e sociale inquieta, avvincente per chi crede che il modo migliore per conoscere e comprendere uomini tanto lontani nel tempo sia, prima di tutto, quello di ascoltare le loro storie.
18,00 17,10

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