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Neri Pozza

Tutti i libri editi da Neri Pozza

La ragazza con l'orecchino di perla

Libro: Libro in brossura
editore: Neri Pozza
anno edizione: 2025
pagine: 288
Delft, Fiandre, XVII secolo. Il destino di Griet, figlia di uno dei decoratori di piastrelle più rinomati in città, cambia il giorno in cui alla sua porta compaiono due sconosciuti: un uomo dal viso spigoloso, occhi grigi come il mare ed espressione ferma, e una donna, riccioli biondi e sguardo sfuggente, che sembra portata dal vento. Sono Johannes Vermeer, il celebre pittore, e sua moglie Katharina, gente ricca e influente del Quartiere dei Papisti, vicino eppure lontanissimo dal piccolo mondo di Griet. Lei ha sedici anni e quel giorno apprende dalla madre che sta per prendere servizio presso i Vermeer per otto stuiver al giorno: oltre a tutte le mansioni quotidiane, dovrà prestare particolare attenzione allo studio del pittore, in cui occorre muoversi con delicatezza, senza toccare né spostare nulla. Nella casa dei Vermeer, tuttavia, tra l’artista e la serva, l’uomo potente e la giovane donna che possiede solo la sua incantevole innocenza, nasce ben presto un’intesa fatta di sguardi, sospiri, frasi non dette. Griet vede la luce, il colore, come nessun altro, e questa sensibilità la rende preziosa a Johannes e invisa a Katharina, gelosa di quel legame che la esclude. Il sorprendente amore di Griet per l’arte la spingerà a varcare soglie proibite, oltre le quali, lei non può immaginarlo, si spalancano secoli di immortalità. La ragazza con l’orecchino di perla è una storia trascinante di coraggio e passione, il romanzo iconico di una scrittrice amatissima: un classico moderno che attraversa le generazioni.
15,00 14,25

La luce laggiù

Libro: Libro in brossura
editore: Neri Pozza
anno edizione: 2025
pagine: 320
"La luce laggiù" è un romanzo che fa male al modo in cui fanno male le ossa quando si cresce. Ma è anche un coro di storie che congiungono vari angoli di mondo – Italia, Stati giungono Uniti, Giamaica, Svizzera – e convergono in un finale potente dove casa, amore e cura trovano uno spazio inaspettato in cui coesistere. Oltre alla fama internazionale, Moreno Mondo ha trovato nella fotografia un modo per fare silenzio intorno a sé e dialogare con la luce. Lo troviamo in una stazione. Ha appena fatto qualcosa di importante e ha perso il treno. Seduto su una panchina, aspetta il successivo, che però sembra non arrivare mai. In quel luogo sospeso, irraggiungibile per gli altri e lontano da dove dovrebbe essere, il tempo dell’attesa gli si spalanca di fronte come un dono: la possibilità di riguardare la propria vita e di soffermarsi su ciò che non ha potuto dimenticare. Il maledetto agosto del lago che lo ha sprofondato nel lutto e nella colpa. I primi passi con la macchina fotografica tra le mani. La madre, che plasma in statuette il dolore per trovarvi un senso. La fragile violenza del padre, intrappolato tra Far West e inadeguatezza. E poi la ventata di nuovo portata da Didi, con il suo bagaglio di traumi, sogni furiosi e abbandoni. Didi che è carnevale laddove Moreno è quaresima. Didi che in lui vede sempre quello che trova la luce nascosta nelle cose, il cercatore dei punti di rottura – la vera bellezza del mondo.
20,00 19,00

Vento forza 17

Libro: Libro in brossura
editore: Neri Pozza
anno edizione: 2025
pagine: 256
Il computer nello zaino, un trolley blu sgangherato con dentro qualche vestito, AirPods nelle orecchie e la disdetta dell’affitto nel marsupio: Ida esce da Fröhlichstraße 37, isola infelice di un’infanzia felice, la sua casa che ora casa non è più. La mamma è morta, e sua sorella Tilda le ha comprato un biglietto per raggiungerla ad Amburgo. Sembra che tutti le impongano la voglia di ricominciare. Ma mentre il treno corre, Ida si chiede se sarà mai in grado di iniziare una nuova vita, ripartire da zero, lei che non riesce mai a prendere una decisione. E pensa a Tilda. Che farebbe sua sorella, che invece sa sempre cosa fare? Tilda così determinata e metodica, Tilda che, così quando Ida era piccola, ogni giorno faceva le sue 22 vasche in piscina. Eppure Tilda non era lì, alla fine, quando tutto è crollato. Il treno corre, Ida corre, non si ferma. Prosegue oltre Amburgo e scende a Rügen, l’isola dalle scogliere trasparenti e i venti selvaggi, austera e algida come un quadro di Caspar Friedrich, come il suo cuore indurito. Un luogo che però l’abbraccia come una figlia perduta: Knut, gestore dell’unico pub, e sua moglie Marianne la accolgono senza esitazione nei loro giorni. E poi c’è Leif. Fiamme zione negli occhi e tormento dentro, dolce, imprevedibile, sfuggente. Solo davanti a quel mare, amico sconfinato, Ida può affrontare i venti del passato che vogliono trascinarla via. Qualcosa ora la trattiene, la àncora a terra, le insegna di nuovo a sperare.
19,00 18,05

Ne scriverai?

Libro: Libro in brossura
editore: Neri Pozza
anno edizione: 2025
pagine: 256
È la festa per celebrare la pubblicazione del suo romanzo, e nessuno dei presenti nota che Herman Koch si alza ed esce dalla stanza di continuo. A tavola, sorride e conversa animatamente, come sempre. Il giorno prima, un fotografo è stato a casa sua per un servizio, ma appena vede pubblicato il suo ritratto, Koch butta via il giornale. Pensa che sul suo volto si veda tutto. Anche se in realtà solo la moglie e il figlio sanno. Qualche settimana dopo, il suo medico lo convoca per i risultati dell’ultima tac. È il 3 febbraio 2020. «È ovunque» sono le parole choc che aprono quella conversazione. Herman Koch ora deve fare i conti col caos che si è impossessato dei suoi giorni: un autore come lui può dire «No, stasera non vengo alla presentazione, ho il cancro»? No, Koch non vuole lasciare al cancro il ruolo da protagonista. È uno scrittore, e come tale ne scriverà. Da questa ineluttabile consapevolezza nasce una condivisione totalizzante di diagnosi, cure, conseguenze, pensieri, ricordi, speranze. Il racconto segue così una direzione ben precisa, attorno al fulcro di tutto: continuare a vivere e a scrivere, scrivere per vivere. Guardando il mondo che passa come una nave che scivola quieta sull’acqua, restando comodamente seduto al tavolino di un bar, con penna e taccuino, davanti a un bicchiere di birra. Sono impaziente per natura, ma non in questo caso. Il tempo rallenta. Quasi si ferma, ma continua a scorrere alla velocità della nave che passa. È questo, ho pensato spesso mentre ero lì. Questo è tutto quello che c’è. Mi identifico con la nave, non è poi così complicato. Ci capiamo.
19,00 18,05

Il corpo di Mussolini. Odissea di un cadavere

Libro: Libro in brossura
editore: Neri Pozza
anno edizione: 2025
pagine: 304
A fine aprile 1945, dopo i fatti di piazzale Loreto, il corpo dell’ex duce del fascismo viene inumato in un campo anonimo del cimitero di Musocco, a Milano. Esattamente un anno dopo, tre giovani nostalgici lo riesumano e di fatto lo rapiscono: chiedono che lo Stato italiano tributi a Mussolini gli onori che, secondo loro, si merita. La notizia piomba nelle redazioni dei giornali italiani e stranieri come una bomba e la stampa sembra fare a gara a chi la spara più grossa. Il cadavere viene segnalato contemporaneamente in vari luoghi del Paese. C’è chi dà per certo che sia stato prelevato per ordine di Churchill e c’è addirittura chi giura di averlo visto vivo aggirarsi per le italiche contrade. In realtà, da quel momento quei resti mortali vagano tra un convento e l’altro della Lombardia, senza che si sappia dove sono nascosti. Il governo della neonata Repubblica, guidato da Alcide De Gasperi, vuole evitare che il luogo della sepoltura si trasformi in una sorta di tempio di fanatica venerazione. I tre protagonisti del trafugamento, guidati da Domenico Leccisi, trovano l’appoggio di padre Enrico Zucca, superiore del convento dei frati cappuccini di piazza Sant’Angelo, e di padre Alberto Parini, fratello dell’ex podestà di Milano. E mentre il ministro dell’Interno Romita muove anche i servizi segreti per scoprire dove si trova la salma, quel che resta del corpo viaggia ancora, in un’odissea degna di un romanzo, che troverà il suo epilogo oltre dieci anni dopo, nel 1957, nella tomba di famiglia a Predappio.
20,00 19,00

Questa pazza fede. Una stagione con l'Hellas Verona

Libro: Libro in brossura
editore: Neri Pozza
anno edizione: 2025
pagine: 528
Stagione calcistica 2000-2001: è l’anno del Giubileo, è l’Italia della campagna elettorale che sancirà la seconda vittoria di Silvio Berlusconi, e la Serie A è il campionato più bello e più ricco del mondo, il più seguito e il più tifato. Uno scrittore e intellettuale nato a Manchester e trapiantato a Verona decide di abbandonarsi completamente alla sua passione per il tifo per l’Hellas Verona, e di seguire la squadra per tutta la stagione, in casa e in trasferta, viaggiando su e giù per la penisola insieme ai famigerati ultras del Verona, da anni accusati – a volte a torto, spesso a ragione – di ogni nefandezza. Tim Parks ha bisogno di una scusa da esibire in famiglia, per giustificare questa sua follia, e non c’è scusa migliore che quella di scrivere un libro: una ricerca sulle radici profonde della “pazza fede” che riempie così tanto le vite dei tifosi, e nello stesso tempo un’esplorazione e un racconto del paese che Parks ha imparato ad amare. Il risultato, come scrive Daniele Rielli nella prefazione a questa edizione, è «uno dei più bei libri della narrativa italiana di realtà», un’opera rutilante, ironica, travolgente, profonda, che trascende l’epoca in cui è stata scritta e gli avvenimenti che narra, ed entra a pieno titolo tra i pochissimi grandi libri che hanno saputo rendere universale la dimensione psicologica del tifo calcistico, da Febbre a 90° di Nick Hornby a I furiosi di Nanni Balestrini.
18,00 17,10

Il dolore della guerra

Libro: Libro in brossura
editore: Neri Pozza
anno edizione: 2025
pagine: 256
Vietnam, Altipiani centrali, 1976. Kien non si spiega perché, dal primo all’ultimo giorno di guerra, la morte non abbia posato lo sguardo su di lui. Ha colpito i compagni accanto, ha spazzato il treno militare su cui non era riuscito a salire, ha portato via con sé un’intera generazione, la sua. Ora che le armi hanno smesso di sparare, Kien ha una missione: recuperare i resti dei caduti in quella che ormai chiamano la Giungla delle Anime Urlanti, dove sette anni prima il napalm americano ha annientato il suo battaglione di 500 soldati, facendo di lui uno dei dieci sopravvissuti. La Storia dice che hanno vinto, ma assolvendo il suo macabro compito, Kien non si sente vincitore, sente solo le voci delle anime perdute. Sui corpi che raccoglie trova solo la violenza – testimoniata, subita, inflitta – che guasta tutto ciò che è umano, in modo definitivo e irreparabile. L’esercito nemico dei ricordi lo assale a ondate, lo riporta agli orrori delle tante battaglie ma anche ai giorni dell’innocenza, all’amore per la sua Phuong quando ancora era possibile. Forse per questo Kien è stato risparmiato: per raccontare che cosa rimane dopo che i fucili tacciono, dopo che non serve più uccidere per non essere uccisi. Per raccontare il dolore della guerra, a sé stesso, a chi verrà dopo, a chiunque voglia ascoltare. Apparso per la prima volta nel 1994 in traduzione inglese, bandito in patria per la sua visione antieroica del conflitto, questo romanzo, ispirato alla vita dell’autore, è stato salutato dalla critica internazionale come il "Niente di nuovo sul fronte occidentale" del Vietnam. Circolato nel suo paese clandestinamente e solo dopo il 2006 in modo ufficiale, è a oggi il libro più venduto della letteratura vietnamita.
20,00 19,00

Nero. Storie mai raccontate dal continente della diaspora

Libro: Libro in brossura
editore: Neri Pozza
anno edizione: 2025
pagine: 688
Secoli di colonialismo l’hanno resa irrilevante, studiosi superficiali ne hanno negato l’antichità, pregiudizi razzisti decretato l’inesistenza: la storia africana ha sempre avuto, per usare un eufemismo, scarsissimi sostenitori. Fino alla metà XX secolo non è stato fatto alcun tentativo di studiarla: si preferiva considerare l’Africa un insieme eterogeneo di stili di vita barbari che l’Occidente si era lasciato alle spalle, uno “spazio vuoto” che aveva acquistato vita solo con l’arrivo dell’uomo bianco. Quando finalmente si cominciò a frequentarla, gli storici si concentrarono solo sul periodo coloniale, per mancanza di fonti autoctone o per l’impossibilità di unificare in un quadro esaustivo elementi tanto diversi tra loro, polverizzati in una massiccia migrazione, violenta e forzata, una diaspora immensa. Ma qualcosa accomuna tutti quegli elementi: appartengono a popolazioni dalla pelle nera e sono stati sistematicamente ignorati. È proprio ai neri, in Africa o lontano dal continente, che Amat Levin dedica dunque questo libro: a coloro le cui storie, vicende e identità brillano per l’assenza dalla storiografia ufficiale. Dall’impero dimenticato di Aksum, grande potenza dell’antichità, al regno di Mapungubwe, il più antico dell’Africa meridionale; da Yasuke, samurai nero nel Giappone del XVI secolo, ad Anton Wilhelm Amo, primo africano in un’università europea; dalla principessa Yennenga, guerriera Mossi che combatté per il diritto di sposarsi, a “Sister” Rosetta Tharpe, afroamericana dell’Arkansas, madrina del rock’n’roll. Politica, geografia, religione, tradizione si intrecciano in questo mosaico di piccole e grandi storie che fanno di Nero uno strumento prezioso per immaginare l’Africa di domani.
30,00 28,50

Quando le gru volano a sud

Libro: Libro in brossura
editore: Neri Pozza
anno edizione: 2025
pagine: 336
Bo ha ottantanove anni e la sua solitudine viene interrotta soltanto dalle visite degli assistenti domiciliari che si prendono cura di lui. Per il resto, non c’è molto che abbia sapore. Nemmeno i pasticcini alla panna montata che il figlio Hans si ostina a comprare e mettergli nel frigo. Bo è arrabbiato con il suo corpo che non obbedisce più, con le sue braccia un tempo forti che ora non riescono a fare più nulla, con le sue dita gonfie che non sanno più nemmeno aprire il barattolo che contiene lo scialle preferito di sua moglie Fredrika. Lo scialle che conserva ancora il suo profumo. È l’unica cosa che gli è rimasta di lei, da quando è stata trasferita in una casa di cura a Östersund, da quando Fredrika non riconosce più nessuno e lui non riconosce più la donna dietro i lineamenti di sua moglie. Ma, soprattutto, Bo è arrabbiato con Hans che vuole portargli via Sixten, il suo cane, perché si è convinto che un quasi novantenne non sia in grado di prendersene cura. E adesso non c’è più Fredrika a addolcire le parole aspre tra padre e figlio. Il vuoto lasciato dalla compagna di una vita e la preoccupazione di perdere l’affetto di Sixten, che ancora lo tiene nel mondo, trascinano Bo in un vortice di emozioni. Lo sospingono a ripercorrere la sua esistenza, a definire felici quei momenti in cui semplicemente non ci accadeva nulla, ad ammettere il suo modo imperfetto di amare gli altri. Delicato e potente, questo ritratto dell’ultima età della vita, protagonista invisibile della ma nostra epoca, è un romanzo sovversivo che ci riguarda, tutti, e rimarrà con noi.
20,00 19,00

L'acquario

Libro: Libro in brossura
editore: Neri Pozza
anno edizione: 2025
pagine: 240
Chi può parlare di verità? Della verità che non si dice neanche a sé stessi, quella che qualcuno va a cercare dai curatori dell’anima, impastata di facili bugie, di articolate menzogne. Carlo, Giacomo, Anna, Laura, Lorenzo e gli altri che camminano in queste pagine, e per un poco le abitano, le loro verità invece vanno raccontandole, a noi e fra loro, facendone un teatro. Parlano delle loro giornate, di assilli, di ritorni, di assenze. Raccontano, si raccontano. Perché la vita, quella in cui si muovono vigili e inquieti, non basta. Così va narrata, anche nell’imprecisione. Con il risultato di fornire a chi ascolta mappe intricate di percorsi, in gran parte inesplorabili, tanto che all’uno e all’altro, chi racconta e chi ascolta, restano in dono particelle di un corpo sconosciuto. Forse per questo continuano a cercarsi, ad ascoltarsi, e quel che è prima parso intricato, confuso, si fa più chiaro, sicuro: fino al piacere di consegnare, di consegnarsi. E nell’età della scontentezza e dell’ansia, dove la solitudine è tacitata dal frastuono, forse un’ultima speranza di salute può venire dal sapersi uguali nel raggiro, compagni nella confidenza. Come munirsi di una mappa, e per quella aggirare la paura di smarrirsi, forse di condividere.
19,00 18,05

Il primo desiderio

Libro: Libro in brossura
editore: Neri Pozza
anno edizione: 2025
pagine: 304
Esistiamo anche senza nessuno che ci guardi, che ci conosca? Isabel è inquieta, egoista, sfuggente. Isabel è tenera, creativa, disponibile. Isabel, magra e disinibita. Isabel, inesperta e schiva. Isabel che è sempre in fuga. Isabel che è casa. Isabel è tante donne quante sono le persone che la guardano. Il padre che non si rassegna a vederla crescere e la porta nella savana keniota per allontanarla da sé stessa. Cori, il primo amore, la prima volta, il primo tradimento di tanti. La vicina a cui Isabel regala racconti per permetterle di assaggiare i frammenti di una vita vera, nonostante il corpo rotto che le fa da prigione. La signora delle pulizie, costretta da una Isabel bambina a indossare i guanti per non contaminare la bella casa di famiglia con le lordure del rione disagiato da cui proviene. Isabel ha lasciato un’impronta diversa in ogni persona che ha incontrato, quasi che la sua stessa forma mutasse di continuo. E nell’amarla, odiarla, temerla, guardarla, tenerla a distanza, ognuno di loro mostra il proprio desiderio primordiale di esistere, di resistere. E, forse, di salvarsi. Con lo sguardo acuto e la prosa nitida che la contraddistinguono, Rossella Milone modella un “romanzo in racconti” che ci restituisce non solo l’immagine multiforme di una donna, ma coglie anche un’intera comunità: un gruppo che si crea, muta e cerca di difendersi dall’eterna tensione tra senso di sradicamento e brama di appartenenza.
20,00 19,00

Incursori del re. La vera storia della X MAS

Libro: Libro in brossura
editore: Neri Pozza
anno edizione: 2025
pagine: 304
C’è un prima e c’è un dopo, nella storia della X flottiglia Mas della Regia Marina Italiana, e lo spartiacque è l’8 settembre 1943, quando il comandante Junio Valerio Borghese raduna i suoi incursori e annuncia di volersi schierare al fianco della Repubblica sociale e dei nazisti. Lo seguiranno in pochi, macchiando però per sempre quella che era stata fino ad allora una gloriosa storia militare, una storia di lealtà e coraggio, di patriottismo, disciplina ed eroismo. Prima di tutto questo, a cavalcioni dei celebri «maiali», e a differenza di tanti ammiragli, che nonostante le corazzate di cui disponevano non sfidarono mai gli inglesi in battaglia, gli uomini della X Mas assaltarono per tre anni le due principali roccheforti nemiche nel Mediterraneo, Gibilterra e Alessandria, e s’immolarono a Malta proprio per supplire alle deficienze della Marina. Le piccole storie private di ciascuno di loro svelano che ne avrebbero fatto volentieri a meno. Lontani da ogni ideologia (i fascisti erano una minuscola minoranza), intrisi di sincero patriottismo risorgimentale, si batterono in una guerra che sapevano già di perdere. Trentun medaglie d’oro raccontano il loro comportamento meglio di tante parole. Paradossalmente furono gli inglesi i cantori delle imprese della X flottiglia Mas. Lionel Crabb, leggendario agente dell’MI6, numero uno dei sub britannici e responsabile della squadra anti-incursori di Gibilterra, onorava i caduti italiani lanciando in mare corone di fiori, e dopo l’armistizio dell’8 settembre ’43, andò a cercare i vecchi nemici per arruolarli nella guerra contro i nazifascisti. Da de la Penne a Straulino, da Birindelli a Forza, l’ultimo comandante della X, in tanti accorsero all’appello della nuova Italia, e stavolta a saltare per aria furono i navigli tedeschi a Genova, a La Spezia, a Imperia. Il modo migliore di ripristinare il prestigio di un reparto infangato da Borghese e dai suoi marò.
20,00 19,00

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