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Einaudi

Tutti i libri editi da Einaudi

Ñamerica

Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2022
pagine: 728
C'è una regione del mondo dove venti paesi e più di quattrocento milioni di persone condividono una lingua, una storia, una cultura, preoccupazioni e speranze. La conosciamo male; conosciamo soprattutto i suoi miti, i suoi tratti salienti, i suoi luoghi comuni. La pensiamo allo stesso modo del tempo passato. Questa regione si chiama, o si potrebbe chiamare Ñamerica e questo libro cerca di raccontarla e di comprenderla così come è adesso. Martín Caparrós ha trascorso molti anni a rincorrerla e l'ha scrutata da ogni lato: dalle sue grandi città ai suoi piccoli villaggi, dal suo reggaeton alla sua economia, dalla sua violenza al suo cibo, dai suoi governi al suo football, dalla sua disuguaglianza alle sue insurrezioni, dai suoi migranti ai suoi libri, dai suoi nuovi ricchi ai suoi sempre poveri, dalla sua storia ai suoi futuri così diversi. Con tutto questo, Ñamerica compone un affresco che mostra come la Ñamerica non sia ciò che credevamo. Libro meticcio, incrocio di parole, Ñamerica è, come il precedente La fame, una cronaca che pensa, un saggio che racconta, un grande racconto forgiato con quello stile che definisce il suo autore come uno dei narratori decisivi del nostro tempo.
25,00 23,75

Sonetti del giorno di quarzo

Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2022
pagine: 384
Questi 350 sonetti, metricamente precisi ma assolutamente moderni per linguaggio e cadenze, costituiscono un libro che già per le dimensioni e per le scelte formali si caratterizza come abnorme rispetto alla media delle raccolte di poesia contemporanea, come una sorta di mostro virtuosistico sotto il quale non sarà difficile rinvenire un incandescente nucleo di disperazione. È un'autobiografia intellettuale in forma di canzoniere, con tutti i riferimenti e gli omaggi ai maestri e agli amici, ma anche un percorso esistenziale a dir poco complicato. È anche, se non soprattutto, un libro politico che sa trasformare la disperazione individuale in invettiva contro i sistemi economici, sociali, culturali. Non manca il ripensamento sul proprio percorso di scrittore, sugli errori e i compromessi effettuati, tutti pagati in prima persona. Ma tutto questo prende un senso che trascende le contingenze storiche e biografiche, anche per via di questo metro, il sonetto, che lega il libro a una tradizione quasi millenaria. La raccolta diventa così una sorta di testamento, non solo del poeta, ma della poesia italiana. Al di là dei modi consueti all'autore di incrociare l'alto e il basso e di giocare con le parole, i "Sonetti del giorno di quarzo" hanno l'aspetto di un libro assoluto, definitivo.
17,00 16,15

In contrattempo. Un elogio della lentezza

Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2022
pagine: 120
Questo è un elogio della lentezza, intesa come elogio della lettura e della scrittura attenta. Se scrivere è indugio intorno al «fare», e leggere un restare in totale compagnia di se stessi, percorrendo un percorso individuale, il testo in quanto oggetto privilegiato deve di conseguenza assorbire ogni attenzione. E l'attenzione e l'indugio sono virtù da coltivare per i loro effetti positivi soprattutto in un'età come la nostra, l'età della velocità. E la velocità porta con sé, insieme ai notevoli agi, un'erosione culturale di cui ancora non siamo in grado di valutare le conseguenze.
12,00 11,40

Le notti della peste

Libro: Libro rilegato
editore: Einaudi
anno edizione: 2022
pagine: 720
1901. La peste dilaga sull'isola di Mingher e l'uomo chiamato a fermarla viene ucciso in circostanze misteriose. Nel destino di quella piccola isola e dei suoi abitanti Orhan Pamuk ha ricreato un mondo, parlando al nostro presente con una forza e un'intensità che sono quelle della grande letteratura. Nell'aprile del 1901 un piroscafo si avvicina silenzioso all'isola di Mingher, «perla del Mediterraneo orientale». Dall'imbarcazione scendono due persone: il dottor Bonkowski – il maggior specialista di malattie infettive dell'Impero ottomano – e il suo assistente. Bonkowski è lì per conto del sultano: deve indagare su un nemico invisibile ma mortale, che rischia di mettere in ginocchio un Impero già da molti definito il «grande malato d'Europa» e innescare così una reazione a catena nei delicatissimi equilibri continentali. Sull'isola di Mingher, si dice, c'è la peste. Il morbo viene rapidamente confermato, ma imporre le corrette misure sanitarie rappresenta la vera sfida, soprattutto quando le esigenze della scienza e della medicina più nuova si scontrano con le credenze religiose. In quest'isola multiculturale dove musulmani e cristiani ortodossi cercano di convivere pacificamente, la malattia funge da acceleratore delle tensioni sociali e non solo: poco dopo aver parlato con il governatore e chiesto che venga imposta la quarantena, il corpo del dottor Bonkowski viene trovato senza vita in un vicolo. In un drammatico crescendo la peste dilaga, spingendo le autorità a rafforzare le misure di contenimento: queste però aumentano le frizioni tra le varie identità dell'isola (e dell'Impero), tra chi le asseconda e chi nega l'esistenza stessa della malattia, o l'efficacia della quarantena, gettando la comunità nelle tenebre di una notte non soltanto sanitaria. "Le notti della peste" è un'opera-mondo grandiosa, universale, attraversata da echi di Tolstoj, di Manzoni, del Conrad di Nostromo, di Camus. Romanzo storico e allegorico (tra le righe si legge la deriva di ogni nazionalismo verso l'autocrazia dell'uomo forte), brulicante di personaggi e di storie, di guerre, amori e immortali tensioni etiche. In cui il particolare – le esistenze dei singoli individui travolti dalla Storia – si apre all'universale – il rapporto tra paura e potere, tra vita e destini generali, tra fede e ragione, tra modernità e tradizione.
25,00 23,75

Bianco

Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2022
pagine: 224
«Quale dio crea una pelle scura? Quale dio unisce il bianco e il nero nella carne e nell'amore? Il Verbo di quel dio è Verbo? Non può essere che demonio. Moses fissò la finestrella, l'acqua era un ragno che colava sul vetro. O Signore dammi la forza». Ambientato negli Stati Uniti del Sud degli anni Settanta, "Bianco" racconta di redenzione, di fragilità e contraddizioni. Quelle di Moses Carpenter, un uomo ormai anziano, un vecchio esponente del Ku Klux Klan, educato all'odio per i neri. Una moglie che non c'è più, un passato che non lo abbandona e un presente che lo cambia. Accade quando nella casa di fronte alla sua, disabitata da anni, arriva una famiglia mista che la comunità vede come intrusi da cacciare con le buone o con le cattive, e guarda a Moses come un punto di riferimento. Ed è allora che qualcosa in lui si spezza e provoca una rottura che riapre vecchie ferite. Un fiume, un ragazzo nero che diventa ossessione. Questa volta, però, gli occhi e il cuore di Moses vedranno ciò che non hanno mai voluto vedere, che non ci sono i colori, o meglio ce n'è soltanto uno che è la somma di tutti. Il bianco.
12,50 11,88

Avere tutto

Libro: Libro rilegato
editore: Einaudi
anno edizione: 2022
pagine: 168
Dove vorresti essere con un milione di euro in più e parecchi anni in meno? Un figlio, il ritorno a casa, la partita finale con la sua famiglia. E quell’ossessione che lo muove da sempre: la vita non è avere di più, è rischiare per avere tutto. Un romanzo tesissimo e profondo sulle passioni che ci rendono vivi, sugli amori mai dimenticati, su chi scrive il proprio destino dando fuoco all’anima. Sui padri e le loro eredità nascoste. I gabbiani a Rimini non urlano mai. In nessuna stagione dell’anno, neanche quando Sandro torna a casa dopo aver vissuto a Milano, e trova suo padre con la testa sempre più dura. Neanche quando passano i mesi e si accorge di essere rimasto lì con lui per affrontare la loro partita più grande, facendo un vecchio gioco: dove vorresti essere con un milione di euro in più e parecchi anni in meno? Da giovane Nando Pagliarani aveva il torace da nuotatore e un destino interrotto. Ha lavorato sui bus turistici, fatto il ferroviere, posseduto il bar America, ma l’unica voce che dovrebbe esserci sul suo documento d’identità è: ballerino. Perché lui e sua moglie hanno ballato come diavoli, in tutte le competizioni della riviera romagnola. Ballavano per vincere. Anche a Sandro piace vincere, è una malattia di famiglia. Ma la sua danza è pericolosa. Le prime volte al tavolo da gioco era lui il tizio da spennare, poi è diventato lo sbarbato da tenere d’occhio. Quel che è certo è che prima aveva un lavoro stabile e programmava con Giulia un futuro. E adesso? Cos’è rimasto a Sandro, che voleva avere tutto? Cosa rimane a ciascuno di noi, ogni volta che sfidiamo la fortuna? Marco Missiroli firma il suo romanzo più potente e maturo, raccontando la febbre di un giovane uomo pieno di slanci e difetti, di una città di provincia che vive alla grande solo una stagione all’anno, di una famiglia arsa dall’amore e dalla smania.
18,00 17,10

Quando tornerò

Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2022
pagine: 208
Questa è la storia di chi parte e di chi resta. Di una madre che va a prendersi cura degli altri, dei suoi figli che rimangono a casa ad aspettarla covando ambizioni, rabbie, attese. Daniela ha un marito sfaccendato, due figli adolescenti e un lavoro sempre più precario. Si trasferisce così a Milano a fare di volta in volta la badante, la babysitter, l'infermiera. Dovrebbe restare via poco tempo, solo per racimolare un po' di soldi, invece pian piano la sua vita si sdoppia e i ritorni si fanno sempre più rari. Un giorno la raggiunge a Milano una telefonata, quella che nessuno vorrebbe mai ricevere: suo figlio Manuel ha avuto un incidente. Tornata in Romania, Daniela siederà accanto al ragazzo addormentato trascorrendo ostinatamente i suoi giorni a raccontargli di quando erano lontani, nella speranza che lui si svegli. Con una domanda sempre in testa: una madre che è stata tanto tempo lontana può ancora dirsi madre? Un romanzo che va dritto al cuore, mostrando senza mai giudicare la forza dei legami e le conseguenze delle nostre scelte.
12,50 11,88

Macchine ingannevoli. Comunicazione, tecnologia, intelligenza artificiale

Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2022
pagine: 240
Il dibattito pubblico sull'intelligenza artificiale si concentra spesso su scenari futuribili come la creazione di macchine capaci di pensare e provare sentimenti, o un conflitto alla Terminator tra umani e robot. Ma il futuro a cui dobbiamo prepararci potrebbe essere molto diverso. Il problema su cui è più urgente interrogarsi non è la possibile comparsa di macchine senzienti, quanto la perdita progressiva della nostra facoltà di distinguere gli umani dalle macchine. Portando in dialogo informatica, sociologia, psicologia sociale, studi su tecnologia e media ma anche storia dell'arte e delle credenze religiose, Simone Natale mostra come questo futuro sia in parte già attorno a noi. Fin dalle sue origini, l'intelligenza artificiale ha stimolato la nostra tendenza a proiettare intelligenza e umanità su macchine in grado di comunicare, anche in assenza di un'autentica capacità di pensiero o empatia. Una delle caratteristiche fondamentali dell'essere umano, ci ricorda infatti questo libro, è la sua vulnerabilità ai giochi dell'illusione e dell'inganno. Ogni interazione con macchine capaci di comunicare, come gli assistenti vocali, i chatbot e i bot sui social media, porta con sé la possibilità di risvegliare questa caratteristica, facendoci proiettare su questi strumenti le stesse convenzioni e le stesse dinamiche a cui ci hanno abituato le interazioni con persone in carne e ossa. "Macchine ingannevoli" rovescia il dibattito su tecnologie che sono ormai parte integrante del nostro mondo contemporaneo, portandoci a riflettere non solo sul funzionamento di queste macchine, ma sui modi in cui ci relazioniamo ad esse.
21,00 19,95

Link. La scienza delle reti

Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2022
pagine: VIII-264
Oggi ci rendiamo sempre più conto di vivere in un mondo in cui ogni cosa è collegata alle altre. Ma come decifrare questa complessa architettura di relazioni? e che significa tutto ciò per l’economia, la scienza e la vita di tutti i giorni? La teoria delle reti costituisce un nuovo paradigma per indagare la multiforme varietà del mondo interconnesso che ci circonda. Nella ricerca attuale le reti non sono piú oggetti statici, ma possono trasformarsi, crescere, disgregarsi, evolversi: l’analisi della loro dinamica è un settore di ricerca in rapido sviluppo, le cui potenzialità di applicazione sono ben lungi dall’essere esaurite.
21,00 19,95

Gli antichi Greci e l'invenzione della cultura

Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2022
pagine: XXIV-328
Chi erano davvero gli antichi Greci? Ci hanno dato la democrazia, la filosofia razionale, la poesia, la scienza, il piacere di un umorismo pungente. E cosa ha permesso loro di raggiungere tali vette di conoscenza e identità? Gli antichi Greci occuparono un vasto spazio geografico, la loro civiltà durò più di venti secoli e con essa non abbiamo mai smesso di dialogare. Edith Hall ci fa scoprire questa civiltà in modo inconsueto e rivelatore: individuando dieci brillanti caratteristiche, uniche e peculiari, che ne permisero la diffusione nel mondo mediterraneo. L’autrice associa ciascuna qualità dello spirito greco a dieci periodi della storia greca, ambientandole in dieci diverse aree geografiche, poiché il centro di gravità della cultura ellenica spesso si spostò attorno all’antico Mediterraneo, fino a toccare l’Asia e le regioni del Mar Nero. I Greci furono un popolo curioso, intellettualmente brillante e di mentalità aperta, ma anche ribelle, individualista, competitivo ed edonista; ammiravano l’eccellenza nelle persone di talento ed erano per di più dotati di un grande senso dell’umorismo. Centrale per la loro identità fu poi il rapporto che sempre ebbero con il mare, e che resta alla base di ogni aspetto della loro società.
24,00 22,80

Il signor Alonso e la volpe giapponese. Un caso clinico nel Gioco della Sabbia

Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2022
pagine: 160
«E alla fine anche l'analista si alza, entrambi guardano insieme la composizione di sabbia e miniature, perplessi e a volte commossi da un insieme di cose che "parlano" in un linguaggio esclusivamente visivo». Il Gioco della Sabbia si insegna e si impara, si fa o non si fa, se lo si fa è necessario farlo in due. Lo si studia, lo si mette in scena, lo si comprende o lo si rifiuta. È una tecnica junghiana che Jung non praticò e che oggi viene adottata da analisti che lavorano sia con gli adulti sia con i bambini. Si svolge così: nello studio, l'analista chiede all'analizzante di avvicinarsi alla sabbiera, che è una cassetta di forma rettangolare «con le proporzioni della sezione aurea (cm 75 x 50 x 7)». La sabbiera di solito, ma non sempre, è di metallo. L'analizzante viene invitato a usare la sabbia, bagnandola oppure no. Deve modellare, costruire, «accarezzare». Deve utilizzare le miniature esposte negli scaffali dello studio e comporre una scena. Alla fine verrà chiesto un titolo da dare a quella che forse si potrà definire un'opera e la "sabbia" verrà fotografata e verrà così inevitabilmente conservata nella memoria di entrambi i presenti, «come un sogno». Insomma – commenta subito Clementina Pavoni –, «due cose da bambini: la sabbia e i giocattoli!» Ma i «giocattoli», ognuno lo sa, sono varchi, sono porte, da dove si esce per lasciar parlare il gioco, il fantasticare; per ascoltare, questa volta in due, «affacciati alla "finestra" della sabbia... che cosa le mani hanno "pensato"» di comunicare. Nasce così il caso clinico dell'uomo che Clementina Pavoni ha voluto chiamare signor Alonso, il quale detesta – con consapevolezza, sapere e violenza – prima di tutto se stesso e il proprio corpo e poi il mondo che lo circonda, come in un assedio senza fine. È bravo il signor Alonso, e spietato, a giocare con la sabbia e a scovare personaggi inquietanti come Kitsune, che in giapponese vuol dire «volpe» ed è segno che protegge e a un tempo minaccia, che ama e soffoca. Noi le vediamo avvenire, tutte le storie del signor Alonso, le vediamo nascere e svanire, come in un colpo di vento, come in una galleria fatta di panorami e autoritratti, incidenti e ferite. Accompagnati da un'ecfrasi a due voci che cura.
15,00 14,25

Quattro galline

Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2022
pagine: 200
Quattro galline: la vita, nient'altro che la vita. «Nell'occhio della gallina è custodita la verità del mondo. La gallina non pensa, sa. Doveva arrivare il romanzo sulla migliore e più derisa amica dell'uomo» (Niccolò Ammaniti). «Le colombe di Mercè Rodoreda, i pavoni di Flannery O' Connor e le galline di Jackie Polzin, tutti volatili letterari che sanno raccontare le donne, i loro pensieri intimi e le loro assurdità. Un romanzo che sotto l'ironia e la lingua ben misurata cova speranze e perdite, un universo umano sodo e compatto» (Giulia Caminito). «Quattro galline di Jackie Polzin è un romanzo commovente e spiritoso, lieve e struggente, un libro sull'assenza, sulla nostra continua lotta contro la solitudine, sulla difficoltà di comunicare – ma sulla bellezza di riuscire a volte a farlo – sulla maternità agli inizi del XXI secolo, sulla necessità di prendersi cura degli altri. C'è un mondo intero e pieno di emozioni, nel piccolo pollaio immaginato da Jackie Polzin» (Nicola Lagioia). «Quattro Galline racconta di una casa, dei suoi proprietari e di un pollaio. Le galline si rivelano l'unico punto di vista dal quale capire qualcosa di sé stessi. In questa spassosa meditazione su cosa diventa ricordo o memoria e cosa no, Jackie Polzin risponde insomma alla domanda se sia nato prima l'uovo o la gallina. La gallina. Animale sintesi delle nostre nostalgie e dei nostri perché» (Chiara Valerio).
17,00 16,15

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