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Einaudi

Tutti i libri editi da Einaudi

Una piccola fine del mondo. Intorno alla crisi psicotica

Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2025
pagine: 128
L’impossibilità di comunicare con gli altri, la perdita e il distacco da sé, il crollo dell’io e del proprio mondo: sono tanti i modi per definire una crisi psicotica, ma ognuno è diverso perché diversa è l’esperienza che ogni paziente ha di questo disturbo mentale. Da un punto di vista psichiatrico è uno dei quadri più significativi, perché è a tutti gli effetti una piccola fine del mondo. Ogni psichiatra di un medio ospedale italiano, che faccia riferimento a circa duecentomila abitanti, vede ogni anno varie centinaia di persone, uomini e donne del tutto simili a noi, persone che lavorano, hanno una famiglia, affetti, amici, interessi, che un giorno qualunque della loro vita entrano in una crisi psicotica. Ne possono uscire dopo poche ore, qualche giorno oppure settimane, ma non sarà facile ricucire questo strappo nel tessuto della mente. Paolo Milone con la consueta empatia e grazia espressiva racconta le storie di vari pazienti che hanno vissuto questa spoliazione dell’io: affronta così un mostro di cui pochissimi parlano e che è ora che venga stanato.
13,00 12,35

Le sorelle Blue

Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2025
pagine: 432
«Una sorella non è un’amica. Non ci si sceglie a vicenda, non ci si studia di nascosto per capire con chi si ha a che fare: ci si appartiene fin dal primo momento». Le sorelle Blue hanno tre giorni per affrontare il vuoto che si è aperto tra loro. Tre giorni per litigare, prendersi cura l’una dell’altra, piangere e ridere. E arrivare, insieme, a capire meglio quel dolore. Avery è una avvocata che vive a Londra e dietro una vita apparentemente perfetta nasconde un segreto. Bonnie era una pugile ma dopo una sconfitta brutale ha dovuto smettere e forse deve lasciare Los Angeles. Lucky, la più giovane, fa la modella a Parigi. Poi c’era Nicky, la cui morte improvvisa ha devastato le sorelle. Adesso, riunite nell’appartamento che le ha viste crescere, le tre sorelle si ritrovano ad affrontare un evento che rischia di dividerle. E che, invece, finirà per unirle ancora di più.
20,00 19,00

Atene 403. Una storia corale

Libro: Libro rilegato
editore: Einaudi
anno edizione: 2025
pagine: 448
403 a.C., la sconfitta di Atene nella Guerra del Peloponneso comporta una conseguenza tragica per la città: la fine della democrazia. Azoulay e Ismard ricostruiscono in maniera affascinante e innovativa un passato remoto parlandoci però anche del nostro presente in crisi. Perché questa storia lontana millenni ci riguarda molto da vicino. Il 403 a.C. è un anno tanto distante quanto ancora importante per la storia dell'Europa, perché rappresenta una tappa fondamentale nello sviluppo dell'idea democratica, sulla quale si sarebbe poi andata costruendo, nel bene e nel male, la nostra identità. Infatti, in seguito alla vittoria di Sparta nella Guerra del Peloponneso, nel 404 a.C., i Trenta tiranni prendono il potere ad Atene, smantellando l'architettura politica che aveva sorretto la vita della polis per oltre un secolo, e istituendo un regime oligarchico. Tra l'aprile del 404 a.C. e l'autunno del 403, la città diviene dunque teatro di una lunghissima e violenta guerra civile. A guidare la resistenza agli oligarchi c'è Trasibulo, e dopo dure lotte e sfiancanti negoziati la democrazia viene ristabilita. Vincent Azoulay e Paulin Ismard, due tra i piú autorevoli classicisti contemporanei, ricostruiscono nel dettaglio, con passo da narratori e occhio da storici, questa turbolenta serie di eventi. E lo fanno attraverso un coro di voci che va a comporre un grande e avvincente racconto. Seguiamo il destino di Socrate, sempre sfuggente, del suo discepolo e capo dei tiranni Crizia e dell'abile oratore Lisia. Ma anche di figure minori e ignote come lo scriba Nicomaco, la sacerdotessa Lisimaca e lo schiavo Gerys. Dieci personaggi, molto diversi tra loro, che ci rivelano una molteplicità variegata e plurale di punti di vista sulla quotidianità ateniese dell'epoca. E soprattutto ci rivelano il faticoso processo che deve intraprendere una comunità ferita e andata in pezzi per ristabilire la propria unità e rifondarsi su nuove basi. Una lezione quantomai preziosa per i tempi agitati da cruciali mutamenti che stiamo attraversando.
32,00 30,40

Una storia selvaggia

Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2025
pagine: 400
Abbandonare tutto per i cieli sconfinati dell’Alaska. A Birdie e Arthur è sufficiente il loro amore, un capanno tra gli abeti rossi e il richiamo di una vita nelle terre incontaminate. Ma le terre incontaminate sono anche terre selvagge. Ivey rinnova la grande tradizione della wilderness americana che va da Jack London ad Annie Proulx, con un inno al paesaggio aspro e maestoso del grande Nord, dove magia e realismo si confondono. Arthur ha cominciato raccontandole dei caribù nel sole basso, delle montagne ammantate di neve, del rosso sangue delle bacche nella foresta. E Birdie ha finito per innamorarsi di quest’uomo schivo, così diverso dagli altri. Tanto da lasciare il bar dove lavorava come cameriera e, insieme alla sua bimba, trasferirsi con lui nel cuore della foresta. Oltre il Wolverine River, lontano da strade, telefono, corrente elettrica, la vita è dura, specie con una bambina, eppure Birdie è felice. Ha imparato ad accendere il fuoco, cucinare sulla stufa, usare il fucile, pescare. Ma quando Arthur comincia a sparire nei boschi, Birdie capisce che per lui quel richiamo è qualcosa di incontrollabile. Stargli accanto significa intuire il potere di una seduzione oscura, una pulsione che lo porta a forzare i confini tra natura umana e natura ferina.
19,50 18,53

Mare aperto. Storia umana del Mediterraneo centrale

Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2025
pagine: 296
La storia millenaria del Mediterraneo raccontata per quella che è: una grande epopea umana. Dai Neanderthal alle misteriose civiltà dell’età del bronzo, dagli imperi in guerra fino al mare di oggi, è qui che decidiamo chi diventare. Per gran parte della storia umana il mare ha suscitato una sensazione precisa: la paura. Persino in un posto come il Mediterraneo centrale, dove Europa e Africa si guardano a poca distanza. La storia di questo pezzo di mondo, di un mare che può essere un ponte ma anche una barriera invalicabile, dice molto di noi. Dagli uomini preistorici che dalle sue sponde osservavano quelle acque oscure e minacciose senza mai trovare il coraggio di attraversarle, alle popolazioni che per prime intagliarono un tronco e lo misero in acqua; dai mercanti di ossidiana e i loro riti perduti, alle misteriose civiltà dell’età del bronzo; e ancora: le conquiste degli imperi, le scorribande dei pirati, i flussi migratori che da nord andavano verso sud, come gli italiani che furono spediti in Libia dal regime fascista, o quelli che da sud vanno verso nord, come le migliaia di persone che oggi si affidano a traversate rischiosissime in cerca di una nuova vita o anche solo della sopravvivenza. Luca Misculin fa un vero e proprio carotaggio storico, raccontando la stratificazione di popoli, uomini e miti che si sono succeduti nel corso dei secoli. E allo stesso tempo racconta il Mediterraneo di oggi, le sue isole e i suoi porti, i suoi uccelli migratori e i cavi sottomarini che lo attraversano, i suoi luoghi più inaccessibili, come basi militari abbandonate o piattaforme petrolifere. Muovendosi fra le coste libiche e tunisine, Pantelleria e Linosa fino a Lampedusa, Misculin ci fa conoscere un mare tutt’altro che “nostrum”, mostrandoci il Mediterraneo come fosse la prima volta, con tutte le sue contraddizioni, la sua severa spietatezza, la sua straordinaria profondità storica e umana.
19,50 18,53

Il cibo è politica

Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2025
pagine: 144
Ci siamo convinti di cambiare lo stato delle cose esclusivamente con l’azione individuale: abbiamo pensato di poter risolvere l’emergenza climatica mangiando meno carne, sprecando meno cibo o usando meno plastica. Eppure, la crisi ecologica, sociale ed ambientale non accenna a migliorare. Questo libro parte, dunque, da un interrogativo: è davvero sufficiente essere dei bravi consumatori? È arrivato il momento di ammetterlo: non saranno le nostre azioni quotidiane a metterci in salvo. Anzi, rischiano addirittura di essere parte del problema, perché ci distraggono dalle responsabilità reali della politica e dei mercati. Ecco perché bisogna ritornare ad agire collettivamente, perché il cibo è, innanzitutto, politica.
13,00 12,35

Compagne. Testimonianze di partecipazione politica femminile

Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2025
pagine: 704
Il racconto in prima persona di cinquantuno donne che hanno partecipato alla Resistenza: una storia unica della militanza femminile in Italia. Nato come indagine sul ruolo delle donne all'interno della Resistenza partigiana, il progetto assunse un valore più alto e più ampio: un'opera pionieristica di racconto orale della militanza femminile in Italia dagli anni Venti fino agli anni Settanta. Nella storiografia resistenziale, alle donne sono state a lungo riservate le classiche appendici di due paginette nei tomi che ne contano seicento. Ma, al di là dei numeri, quella che conta è la ricchezza umana e politica di cui queste compagne furono portatrici: l'assenza di calcolo rispetto al potere e alle cariche individuali da ricoprire a Liberazione avvenuta; la concretezza antiretorica di un senso di giustizia di classe; l'astuzia e la creatività nell'escogitare tempestive soluzioni in situazioni di estremo pericolo; la modestia che fece apparire naturale non richiedere riconoscimenti per il lavoro politico svolto in circostanze così critiche. Sono questi principî e questa consapevolezza a guidare Bianca Guidetti Serra quando, circa trent'anni dopo, intuisce che è necessario ancora una volta uno sforzo autonomo delle donne per lasciare traccia della loro storia. È così che nel 1977 vede la luce "Compagne". Introduzione di Benedetta Tobagi. Con una postfazione di Santina Mobiglia.
16,50 15,68

Non si è mai ex deportati. Una biografia di Lidia Beccaria Rolfi

Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2025
pagine: 280
«Voglio vivere per tornare, per ricordare, per mangiare, per vestirmi, per darmi il rossetto e per raccontare forte, per gridare a tutti che sulla terra esiste l'inferno» (Lidia Beccaria Rolfi). Maestra elementare, staffetta partigiana, deportata a Ravensbrück, autrice di due importanti volumi sulla deportazione, Lidia Beccaria Rolfi è stata una figura fondamentale sia per la sua caparbia volontà di costruire una testimonianza femminile dell’esperienza concentrazionaria sia per la sua ribellione rispetto ai ruoli, alle convenzioni e al conformismo, all’esclusione. E questa biografia di Bruno Maida, che ne ripercorre l’intera esistenza, senza limitarsi alla vicenda concentrazionaria, dimostra l’eccezionalità di una delle grandi voci dell’orrore del Lager. Una «grande disturbatrice» che, al suo ritorno, ha rotto il muro di silenzio crea to attorno ai deportati dall’indifferenza di chi avrebbe dovuto ascoltare. Un saggio appassionato e appassionante che ci restituisce l’immagine di una donna forte e fragile al tempo stesso, che ha saputo elaborare senza pietismo e vittimismo la propria terribile esperienza e ha reso quel dolore una chiave per leggere il mondo.
14,00 13,30

Col buio me la vedo io

Libro: Libro rilegato
editore: Einaudi
anno edizione: 2025
pagine: 216
Lucia ha sedici anni e un cognome – Carbone – che spegne il suo nome, «come il nero e la luce, come la rabbia e l’amore». Del resto, ogni cosa sembra presentarsi doppia ai suoi occhi: maschile e femminile, ad esempio, o corpo e mente. E, soprattutto, il mondo di sopra, quello che abita ogni giorno con la sua famiglia, e il mondo di sotto: la buia cantina in cui ha rinchiuso Rosario dopo averlo rapito. In questo libro magnetico tutto è imprevedibile, perché tutto, proprio tutto, matura nell’immaginario di un’autrice che ha molto da dire e un modo originalissimo per farlo. Reggio Calabria, primi anni Ottanta. La sedicenne Lucia Carbone, studentessa del liceo classico, sequestra un compagno di scuola e lo imprigiona nello scantinato della casa della nonna morta da pochi mesi. Il ragazzo, Rosario Cristallo, è figlio d’un boss dell’Aspromonte, e Lucia lo ha rapito per due buone (o cattive) ragioni: la prima è che la sua migliore amica ne è innamorata, e vuole tenerlo lontano da lei, la seconda è che forse Rosario sa qualcosa sull’assassinio di una zia amatissima. Mentre fa visita ogni giorno al suo prigioniero, la vita di Lucia prosegue apparentemente come al solito: in famiglia – col padre, la madre e il fratellino Gedo –, nel quartiere e a scuola, dove Lucia si innamora di Carmine, un ragazzo dei quartieri alti. Reggio, intanto, città ferita che esce dalla prima guerra di ’ndrangheta, è teatro degli scontri tra il Fronte della Gioventù e il Collettivo studentesco: c’è una sorta di violenza diffusa, che prende strade diverse. E la violenza è anche nei gesti quotidiani di Lucia, e nelle cose, ad esempio in quel coltello rosso che si ritrova tra le mani quando scende nel mondo di sotto, dove c’è il suo segreto. Fino a quando ogni cosa si capovolge, il sopra e il sotto si confondono come tutti gli opposti, e lei matura una decisione inaspettata. “Col buio me la vedo io” è un romanzo che costruisce un universo a poco a poco, con forza, coerenza e una fantasia sbalorditiva, ricco di pagine da incorniciare, come quelle in cui una madre e una figlia piegano le lenzuola calibrando i gesti in una sorta di duello western. Ed è anche un libro sulla giustizia e sul Sud lontanissimo da tutti i clichés: quando usa il dialetto (sempre con parsimonia) non è mai per un effetto di colore ma per cercare a tentoni l’unico senso possibile. Perché il dialetto si può usare «per schermare o per chiarire, è la lingua dei grandi, funziona in tutti e due i modi». E il cibo è soprattutto uno strumento di potere e di controllo: «Se ti sfamo sei salvo, e sei mio». Il modo che ha Anna Mallamo, concreto e immaginifico insieme, di ruotare intorno ad alcuni temi – famiglia, verità, donna, confine, casa –, riaggiornando via via le definizioni nel corso della storia, vi resterà a lungo addosso.
18,50 17,58

Sul concetto di storia

Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2025
pagine: XXII-362
Quando, sotto la minaccia di venire consegnato ai nazisti, si tolse la vita a Port Bou il 25 settembre 1940, Walter Benjamin si era assicurato che potesse pervenire ad Adorno negli Stati Uniti il suo ultimo scritto. Si trattava delle tesi Sul concetto di storia nelle quali aveva cercato di concentrare in brevi note un modello marxista di storia che sapesse reggere all’urto dell’immensa catastrofe che aveva travolto l’Europa fin nei fondamenti della sua cultura, e potesse costituire un fulcro teorico di resistenza per la lotta a venire. Sigillate nella loro concisione e complessità, e però capaci di suscitare attenzione ed eco come pochi altri testi della filosofia del Novecento, le tesi benjaminiane attenuano la loro enigmaticità se, come si propone in questo lavoro, vengono accostate e lette in sequenza con i copiosi materiali antecedenti e preparatori che decenni di filologia benjaminiana ci hanno fin qui messo a disposizione. L’intento dei curatori è stato quindi di rendere direttamente accessibili al lettore italiano, oltre alle varianti di stesura del testo, gli abbozzi, gli appunti, le citazioni e le annotazioni che permettono di discernere, almeno in parte, il precisarsi del pensiero espresso nelle tesi. Nelle tesi Sul concetto di storia, testo estremo della ricerca benjaminiana, l’interrogazione sulla storia attinge vertici di lucida radicalità e di illuminazione teologico-profana proprio perché di quella ricerca essa ha costituito, fin dalla prima giovinezza, un motivo originario e ne ha costantemente accompagnato il cammino.
26,00 24,70

Almeno tu

Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2025
pagine: 176
«Questa notte l’ho sognata. Aveva due anni ed era così piccola, mi si arrampicava su una spalla come un topolino, rideva. Nel sogno avvicina la bocca al mio orecchio e il suo fiato caldo mi fa il solletico, ma quando sussurra ha una voce da grande. Dice: devi ammazzarli tutti». La vendetta di un uomo qualunque. Un thriller silenzioso, scorretto, crudele. Quella di Vittorio è una vita come tante, che procede evitando squilli e cadute. Un giorno gli accade la più terribile delle tragedie: l’unica figlia, adolescente, muore mentre è con un gruppo di amici. Un incidente, così sembra, poi qualcuno insinua un dubbio. A quel punto l’esistenza di Vittorio, già devastata, si sgretola del tutto. Finché non è proprio la figlia morta a dirgli cosa deve fare.
17,50 16,63

Storia dell'educazione. Una prospettiva globale

Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2025
pagine: 456
Dall'antichità al medioevo, e dalle prime società moderne a oggi, l'educazione dell'infanzia e la formazione delle giovani generazioni ha costituito una problematica di cruciale importanza per ogni tipo di società. Questo libro analizza da un punto di vista di storia globale l'intreccio di componenti economiche, religiose, sociali e culturali alla base delle diverse concezioni dell'idea di educazione, così come dell'organizzazione e delle pratiche dei sistemi educativi nel corso dei secoli. A partire dalle epoche successive alla classicità, le reciproche influenze culturali hanno coinvolto in misura crescente l'universo dell'educazione. In tempi più recenti, i collegamenti transnazionali e l'inarrestabile aumento della mobilità delle persone hanno contribuito in modo decisivo all'elaborazione e diffusione dei principali modelli educativi che si sarebbero affermati nel mondo. Spaziando dall'Europa alle Americhe, dall'Asia meridionale e orientale all'Africa, questo libro sottolinea altresì l'influsso che aspetti caratteristici della modernità, quali l'industrializzazione e il nazionalismo, e della contemporaneità, come la globalizzazione e la digitalizzazione, hanno esercitato nell'ambito dell'educazione, contribuendo alla sua radicale trasformazione. Nel corso del volume, Mark S. Johnson e Peter N. Stearns danno risalto alle tensioni costantemente presenti tra élite e interessi statali in campo educativo, così come alle rivendicazioni provenienti dal basso di più ampie possibilità di accesso e di una scuola maggiormente inclusiva. Strumento ideale per studenti e studiosi di storia dell'educazione, questo libro, in virtù di una prospettiva originale, si distingue nettamente dalla più tradizionale saggistica disponibile in Italia su queste tematiche.
27,00 25,65

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