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Einaudi

Tutti i libri editi da Einaudi

Le stagioni di Giacomo

Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2021
pagine: 184
«Le stagioni del bosco, le stagioni della comunità, le stagioni di Mario... per confrontarci con la carne viva dell'esistenza». Laura Pariani. Una piccola comunità dell'Altipiano di Asiago è uscita stremata dalla Grande Guerra: ovunque macerie, povertà, disoccupazione. Chi non emigra all'estero ha davanti a sé come unico lavoro possibile quello del «recuperante»: battere la montagna alla ricerca dei residui bellici da rivendere per pochi centesimi. Giacomo, il protagonista del romanzo, apprende il mestiere fin da bambino: quando una giornata di recupero significava un concreto aiuto al magro bilancio familiare, o un piccolo svago domenicale. Al seguito del padre e nel silenzio dei monti, impara a dialogare con i soldati scomparsi, ma anche a conoscere la natura, ad amarla, a decifrarne il linguaggio segreto. Quello che Rigoni Stern racconta è un mondo ancora integro, dominato da un forte senso della comunità, sapiente nella sua conoscenza e nel rispetto della natura e dei suoi ritmi: una civiltà armoniosa che oggi appare travolta da un degrado irreversibile. L'autore ce la restituisce con poetica semplicità in un libro che è testimonianza appassionata, narrazione di memoria e «foto di gruppo» di profonda verità umana. Cronologia della vita e delle opere a cura di Giuseppe Mendicino.
11,50 10,93

Arboreto salvatico

Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2021
pagine: 120
«Di Rigoni Stern è il libro piú poetico e insieme piú scientifico... Un libro luminoso e misterioso». Paolo Cognetti. Dal larice «albero cosmico lungo il quale scendono il sole e la luna», alla quercia con la sua forza araldica, al faggio «albero felice agli dèi», al tasso simbolo della morte e dell'eternità: Rigoni Stern sceglie venti alberi a lui particolarmente cari e li «racconta», dandone le caratteristiche botaniche e ambientali, illustrandone la storia e le ricchezze, spiegando gli influssi che hanno avuto nella cultura popolare e nella letteratura, e animando il suo arboreto con le proprie esperienze di uomo di montagna, i ricordi, la nostalgia di «quando gli uomini vivevano con la natura». La descrizione si intreccia cosí alle riflessioni personali dello scrittore che vede una consonanza di vicende e di destini tra gli uomini e gli alberi, chiusi nella parabola eterna di nascita e morte, gioia e sofferenza, destinati magari a vivere a lungo, ma comunque condannati a sparire, a essere sostituiti. Cronologia della vita e delle opere a cura di Giuseppe Mendicino.
10,50 9,98

Vita immaginaria

Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2021
pagine: 240
Tutto ciò che Natalia Ginzburg evoca e descrive succede in noi come per la prima volta: Vita immaginaria è un libro di sveglia e di veglia, una prima volta che dura per sempre. Il meno conosciuto fra i libri di Natalia Ginzburg – la sua terza raccolta di scritti non narrativi, apparsa nel 1974 e mai più ristampata finora – è anche il più multiforme di tutti, e il più pervicacemente battagliero. A dargli il titolo è un memorabile esercizio di autobiografia, collocato in chiusura; ma quel titolo così assorto e sfumante, Vita immaginaria, è anche un titolo da interpretare a rovescio: perché, di fatto, in ciascuno dei trenta testi qui radunati Natalia Ginzburg interviene, con la esitante perentorietà che rende unica la sua voce, sulla vita reale dell’oggi, di un oggi che porta date di mezzo secolo fa ma sul quale ascolteremo cose che valgono per il nostro qui-e-ora, così diversamente complesso ma così simile nelle opzioni estetiche, nelle scelte morali, nei tragici dilemmi politici che impone a ciascuno di noi. Nuova edizione a cura di Domenico Scarpa.
13,00 12,35

Aria

Libro: Libro rilegato
editore: Einaudi
anno edizione: 2021
pagine: 472
«Se tu canti un'aria, il mondo saprà tutto di te. Conoscerà i tuoi sogni e i tuoi segreti. I tuoi dolori e i tuoi amori», sussurra dolcemente Behruz alla bambina che tiene fra le braccia. L'ha trovata in un vicolo di Teheran nord, sotto un albero di gelso, tra la neve e i rifiuti, mentre rientrava a casa nella notte gelida. La piccola creatura gemeva, circondata da un branco di cani famelici. Behruz non ha esitato a prenderla con sé, sottraendola a una sorte tragica, ma adesso si chiede cosa potrà offrirle. È un umile autista dell'esercito, abita nella popolare Teheran sud e poi sua moglie, la terribile Zahra, ha già emesso il suo verdetto: con quegli occhi azzurri, simbolo del diavolo secondo la credenza, la bambina non porterà nulla di buono. Behruz è consapevole di possedere poco, ma alla neonata, che battezza Aria, promette tutto l'amore di un padre vero. Nonostante i buoni propositi dell'uomo che l'ha salvata, Aria non vive un'infanzia felice. Approfittando delle lunghe assenze del marito, infatti, Zahra sottomette la bambina alla sua crudele volontà. Gravi maltrattamenti e umiliazioni scandiscono le giornate di Aria, allietate solo dai giochi con l'amichetto Kamran e dai ritorni di Behruz. Quando la situazione precipita improvvisamente, sarà ancora una volta questo devoto padre adottivo a proteggere Aria, affidandola a una signora facoltosa, Fereshteh, che la accoglie con affetto e generosità. Sul tortuoso percorso del destino di Aria si aggiungerà una terza figura materna, la misteriosa Mehri, che sembra custodire la chiave di un segreto sepolto in una notte d'inverno… Aria cresce, studia, stringe amicizie, incontra l'amore, diventa una donna forte e determinata mentre il suo Paese cambia radicalmente: da prospero e cosmopolita, l'Iran si chiude e si piega sempre più sotto il peso dei conflitti sociali e religiosi. Ma è allo scoppio della Rivoluzione che la vita di Aria, come quella di tutti gli iraniani, si intreccia indissolubilmente alla Storia. «Un libro splendido. Personaggi e vicende sono descritti in modo così intimo e persuasivo che fra le sue pagine ci si sente iraniani. "Aria" non riguarda solo un luogo e un'epoca precisi, ma anche, e forse soprattutto, le speranze collettive e le aspirazioni personali di chi ha visto la propria vita travolta dagli eventi di un'intera nazione». (Hisham Matar)
23,00 21,85

50 tentati suicidi più 50 oggetti contundenti

Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2021
pagine: 120
Questo libro di Alessandra Carnaroli mette in versi, con un immaginario macabro-quotidiano, cinquanta tentati suicidi di "desperate housewives", o di una sola la cui immaginazione si faccia carico di tutte le donne, tra paste sfoglie, lavatrici, rubinetti pieni di calcare, supermercati... Nonché cinquanta descrizioni di oggetti di uso domestico trasformati in armi letali per altrettanti efferati omicidi: un cavatappi, una scarpa da donna col tacco alto, una tazza con la faccia di Mafalda, un barattolo dei pelati, un mazzo di chiavi «auto casa furgone cancello», il guinzaglio del cane, la busta frigo dell'Ikea... Dunque, suicidi e omicidi sono due facce della stessa medaglia, a seconda che lo sconforto prenda la piega dell'autolesionismo o dell'impulso omicida. Intorno agli "insani gesti", un mondo femminile con tutte le sue frustrazioni, le paure, le costrizioni, i desideri repressi. Questo delle cinquanta variazioni sul tema può apparire come un sistema chiuso e ripetitivo che sprigioni la furia e l'ossessività di una sestina. Ma in realtà, nel suo paradosso, è un meccanismo desiderante combinatorio e infinito, come certi cicli poetici di Nanni Balestrini, autore dalla Carnaroli molto amato. Un libro paradossale, divertente e disperato di una poetessa che già in diverse sue raccolte ha scandagliato, sempre in versi originali e provocatori, vari aspetti della condizione femminile a partire dalle ambivalenze del sentimento materno.
11,00 10,45

Oliva Denaro

Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2021
pagine: 312
La colpa e il desiderio di essere liberi in un romanzo di struggente bellezza. «Io non lo so se sono favorevole al matrimonio. Per questo in strada vado sempre di corsa: il respiro dei maschi è come il soffio di un mantice che ha mani e può arrivare a toccare le carni». Dopo "Il treno dei bambini", Viola Ardone torna con un’intensa storia di formazione. Quella di una ragazza che vuole essere libera in un’epoca in cui nascere donna è una condanna. Un personaggio femminile incantevole, che è impossibile non amare. Un rapporto fra padre e figlia osservato con una delicatezza e una profondità che commuovono.
18,00 17,10

Il lettore sul lettino. Tic, manie e stravaganze di chi ama i libri

Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2021
pagine: 168
Perché molti lettori sottolineano i libri, ci scribacchiano sopra, fanno le orecchie ai bordi delle pagine, mentre altri guardano con orrore al più lieve maltrattamento? E quali segreti custodiscono gli scaffali delle biblioteche domestiche? Se i volumi sono disposti in file doppie, cosa si nasconde nelle retrovie? Una ricognizione ricca e spiazzante di quelle perversioni che rendono erotico e nevrotico il nostro rapporto con i libri. Come nelle migliori famiglie, anche in quella degli amanti dei libri non manca qualche zio matto, il cui ritratto è tenuto prudentemente in soffitta: il collezionista pluriomicida, il cleptomane impenitente, quello che si mangia la carta. Ma non è di loro che parla questo libro. Più che ai lettori psicotici, si dedica ai turbamenti del lettore nevrotico, che poi altri non è che il lettore comune. C’è chi è colto dall’angoscia se deve prestare un libro; chi si obbliga, mentre legge, a non sbadigliare; c’è il lettore poliamoroso che legge più libri contemporaneamente o, al contrario, il monogamo seriale che non tocca un romanzo prima di averne finito un altro; chi si vergogna a dire di non aver letto un classico e perciò l’ha sempre, per definizione, «riletto » e chi annota i libri seguendo un proprio cifrario idiosincratico... Se è vero che la lettura è un «vizio impunito» che ci porta a considerare normali dei comportamenti che in qualunque altro ambito apparirebbero perversi – pensiamo al gesto di annusare voluttuosamente la carta –, allora non dobbiamo stupirci di fronte alle mille stramberie del lettore comune, che, visto da vicino, ci apparirà molto meno comune di quanto sembra. Un campionario brillante, colto e divertente delle abitudini che circondano l’uso dei libri e dei meccanismi profondi che regolano i piaceri e i dispiaceri della lettura.
13,50 12,83

Oriente e Occidente. Massa e individuo

Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2021
pagine: 288
«Ho letto con attenzione il libro di Federico Rampini, un erudito classico, e ho imparato molto: è come un mazzo di fiori che sbocciano, e adesso ho molte più domande di prima. Buon segno» (Alessandro Baricco). È dai tempi di Alessandro Magno che l’incontro-scontro fra Est e Ovest ispira la nostra visione del mondo. «Noi» siamo concentrati sui valori e sui diritti del singolo, «loro» abitano un universo comunitario. Il dispotismo orientale, teorizzato da Marx e da altri pensatori dell’Ottocento, lo ritroviamo al multiplo nelle sue reincarnazioni contemporanee, da Erdogan a Xi Jinping. C’è poi il «loro» spiritualismo contro il «nostro» materialismo: un mito che si complica sempre più nella modernità. Siamo passati attraverso le fasi dell’emulazione, talvolta dell’omologazione, del rifiuto, della rincorsa e del sorpasso, della riscoperta delle radici. È probabile che un punto di equilibrio non lo troveremo mai. Rampini, nomade globale, che vive tra Asia e America, ci accompagna in un viaggio nella storia indispensabile per capire tutte le contraddizioni del nostro presente.
13,00 12,35

Cosmopolis

Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2021
pagine: 192
Aprile 2000. Mattina. Sull'East River. Il giovane miliardario Eric Packer esce dal suo lussuoso attico a tre piani e sale sulla limousine bianca per andare a tagliarsi i capelli a Hell's Kitchen. È l'inizio di un viaggio lungo un giorno che lo porterà ad attraversare Manhattan per andare incontro al proprio destino. Durante il tragitto Packer, ossessionato da una folle scommessa finanziaria contro lo yen e da un'oscura «minaccia attendibile» alla propria incolumità, incontra gli uomini e le donne della sua vita sullo sfondo di scenari erotici, o tragici, o enigmatici. Con un vivace alternarsi di situazioni metafisiche e comiche, dove il tempo subisce un'accelerazione e il presente finisce per confondersi con il futuro, Don DeLillo descrive il mondo contemporaneo con una profondità che sfiora la premonizione.
11,50 10,93

Fiori per i Bastardi di Pizzofalcone

Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2021
pagine: 296
È una splendida mattina di primavera, la città è illuminata da una luce perfetta, nell’aria l’odore del mare si mescola al profumo del glicine, della ginestra, dell’anemone. Della rosa. Come può venire in mente di uccidere qualcuno in un giorno come questo, in un posto come questo? Savio Niola, proprietario di uno storico chiosco di fiori, è stato ammazzato. Un delitto che sconvolge Pizzofalcone, perché l’anziano era amato da tutti nel quartiere. Lo consideravano una specie di «nonno civico», che non avendo una famiglia propria si prodigava per quelle degli altri. Aiutava i giovani spingendoli a studiare, cercando di tenerli lontani da strade senza ritorno; chiunque si rivolgesse a lui poteva contare su una parola gentile, su un po’ di attenzione, se necessario su un sostegno materiale. Eppure è stato letteralmente massacrato. Chi può avere tanto odio, tanta rabbia in corpo da compiere un gesto simile? Poco tempo prima l’uomo si era esposto contro il racket che taglieggia i commercianti della zona, ma la pista della criminalità organizzata non convince i Bastardi, ancora una volta alle prese con un caso difficile da cui, forse, dipendono le sorti del commissariato. Un commissariato che, per loro, è ormai molto più di un luogo di lavoro. Come per Savio era il suo chiosco.
13,50 12,83

Fra antropologia e storia dell'arte. Saggi, conferenze, frammenti

Libro: Libro rilegato
editore: Einaudi
anno edizione: 2021
pagine: LXXIV-726
"A leggere la vastissima bibliografia critica – e spesso agiografica – su Aby Warburg, si ha l'impressione che la sua opera, edita e inedita, cosí spesso citata, ricordata e utilizzata. sia tuttora avvolta da una luce crepuscolare, da quella che Nietzsche avrebbe chiamato «una notte di alberi scuri». L'intento di questa silloge, che raccoglie saggi, frammenti, conferenze, è delineare un orizzonte piú nitido della sua ricerca, spesso cosí frammentaria, muovendo dagli interrogativi fondamentali che l'autore si è posto, e dalle funzioni che egli ha di volta in volta assegnato ai suoi scritti. È un tentativo – pur sempre parziale – di cogliere il senso e lo sviluppo del suo pensiero attraverso l'esercizio tipico e "violento" dell'interprete e del traduttore, che si fonda su un lavoro storico e filologico, e che si prefigge di contribuire a corrodere immagini scontate o ricorrenti mitologie. Detto altrimenti: si tratta di far emergere quella capacità di vedere in grande che un autore come Warburg richiede e pretende, visto che la sua riflessione è come una ragnatela che egli ha tessuto e tenacemente sviluppato e infittito nel corso della sua intera vita. Una ragnatela che si prefiggeva di indagare le modalità espressive che stanno a fondamento dell'orientamento umano e che sono oggettivate nei linguaggi, nei simboli, nei segni e nelle immagini. Perciò Warburg si era proposto di ampliare e amplificare la vita psicologica dell'uomo attraverso quel metodo che ha definito come psicostorico. Ma forse è destino dei grandi pensieri non comprendere fino in fondo se stessi. E Warburg è andato appunto spesso ben oltre le intenzioni che si era prefisso. Ciò spiega – almeno in parte – perché la sua opera sia stata modificata da tutti i presenti che si sono accavallati, e che non hanno esitato a interpretare e a disancorare il suo lascito dal contesto in cui era maturato. Certo è che senza decodificare il suo particolarissimo linguaggio è arduo cogliere come la sua produzione scritta e la sua attività volta a fondare la celebre Biblioteca siano connesse, siano nel loro insieme simili a un macrotesto che deve essere ricostruito e collegato internamente. Per penetrare il senso dei testi warburghiani occorre dunque adeguarsi alla mobilità delle formulazioni, distinguere ciò che è essenziale dal contingente, individuare in divenire la sua opera". (dall'Introduzione di Maurizio Ghelardi)
85,00 80,75

Le ragioni del dubbio. L'arte di usare le parole

Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2021
pagine: 192
Guardiamoci intorno: quante sono le persone che intervengono nelle discussioni senza alcuna competenza specifica pensando di averla? Quanti criticano gli esperti con un «Io non credo che sia così» dall’alto di incrollabili certezze? Ci siamo abituati un po’ troppo a parlare e a scrivere senza fermarci prima un attimo a pensare, e rischiamo così di far sempre più danni. Perché le parole non sono mai solo parole, si portano dietro visioni differenti della realtà, tutte le nostre aspirazioni e le nostre certezze: ovvio che possano generare conflitti e fare male. Ma possono anche generare empatia e fare del bene, se impariamo a usarle meglio. Vera Gheno indaga i meccanismi della nostra meravigliosa lingua, e lo fa con la leggerezza calviniana di chi ammira il linguaggio senza peso perché conosce il peso del linguaggio. E in queste pagine, lievi ma dense, distilla un «metodo» per ricordarci la responsabilità che ognuno di noi ha in quanto parlante. Un metodo che si fonda innanzitutto sui dubbi, che ci devono sempre venire prima di esprimerci: potremmo, nella fretta, non aver compreso di cosa si sta davvero parlando, capita a tutti, anche ai più «intelligenti». Poi sulla riflessione, che deve accompagnarci ogni volta che formuliamo un concetto. E infine sul silenzio, perché talvolta può anche succedere, dopo aver dubitato e meditato, che si decida saggiamente di non avere nulla da dire.
13,50 12,83

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