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Cesati

Tutti i libri editi da Cesati

Lingua o antilingua? Il sempreverde burocratese

Libro: Libro in brossura
editore: Cesati
anno edizione: 2025
pagine: 128
Come comunicano enti e pubbliche amministrazioni con il cittadino? E quello burocratico è ancora quel linguaggio oscuro e incomprensibile che, con connotazione negativa, è comunemente noto come “burocratese”? A queste domande il volume tenta di rispondere a partire da un breve inquadramento storico del linguaggio burocratico (dall’Unità) e dal profilo dei tratti linguistici tipici e caratterizzanti, per poi passare in rassegna e analizzare testi recenti di varia tipologia, anche scritture burocratiche esposte nei paesaggi urbani e in luoghi aperti al pubblico, che raccontano ciò che si è fatto e il molto che resta ancora da fare. Si fornisce, inoltre, un breve vademecum di raccomandazioni di base per una scrittura amministrativa che sia efficace, chiara e trasparente. In appendice si dà uno sguardo ai nostri vicini (l’italiano istituzionale elvetico) e si propongono alcune applicazioni didattiche legate anche all’educazione alla cittadinanza attiva.
12,00 11,40

Il diritto dal basso. Il grado zero della scrittura giuridico-amministrativa

Libro: Libro in brossura
editore: Cesati
anno edizione: 2025
pagine: 445
I linguaggi giuridico e amministrativo sono osservati in questo volume nella prospettiva “dal basso”, dalla parte dei non addetti ai lavori, nelle produzioni di scriventi (non solo semicolti) estranei al circuito specialistico e nell’irradiazione di elementi, tratti e stilemi di provenienza giuridico-burocratica in vari generi testuali e nella lingua d’uso. Ad alcune precisazioni metodologiche e a un lungo excursus storico che dai testi para-giuridici dei primi secoli arriva all’Ottocento preunitario, seguono i capitoli centrali dedicati ad alcuni momenti cruciali del lungo percorso postunitario verso l’italiano, all’esplorazione di generi testuali paradigmatici e di conflitti tra modelli e norme di riferimento, ad alcuni luoghi giuridico-amministrativi del Novecento; chiudono il volume alcuni affreschi che toccano temi al centro del dibattito attuale, dall’italiano dei nuovi semicolti all’analfabetismo di ritorno.
39,00 37,05

Sulla lingua di Leonardo. E altri studi dai libri d'abaco a Galileo

Libro: Libro in brossura
editore: Cesati
anno edizione: 2024
pagine: 418
Il volume è dedicato agli albori della tradizione tecnico-scientifica italiana da Leonardo a Galileo, passando per la cultura abachistica e la Summa di Luca Pacioli. Il nucleo più cospicuo dei contributi è incentrato sulla lingua di Leonardo da Vinci, indagata attraverso il corpus dei suoi autografi, depositari di una vera miniera terminologica, ma anche testimonianza di una scripta dai caratteri peculiari, che richiede di essere esplorata a fondo sotto l’aspetto grafico, fonomorfologico e sintattico-testuale. Direttamente connessi al lessico della meccanica leonardiana, e utili al suo inquadramento storico, l’ampio studio sulla terminologia delle macchine nei testi a stampa di epoca rinascimentale, e il saggio che, muovendo da alcuni termini galileiani, ne mette a fuoco la linea di continuità che li lega alla produzione del Vinciano. Nel volume è compreso anche un intervento che l’Autrice ha dedicato a Galileo accademico della Crusca e alle prime definizioni di stampo galileiano che entrano nel Vocabolario.
38,00 36,10

La crisi linguistica del Quattrocento

Libro: Libro in brossura
editore: Cesati
anno edizione: 2024
pagine: 375
«Quella esperienza così concreta […] mi affezionò durevolmente alla storia della lingua e al maestro sempre sollecito a fornire suggerimenti, schede e appunti bibliografici. Decisi che mi sarei laureato con lui su un autore del Quattrocento, il periodo fino ad allora più trascurato della nostra storia linguistica». Così Folena ricorda gli inizi dei suoi studi con Bruno Migliorini, il rientro dalla prigionia in India, il ritorno all’Università e la scelta di un secolo, cui, a partire dall’edizione della tesi di laurea del 1946 sull’Arcadia di Sannazaro, dedicherà i lavori dei primi anni della sua carriera. Sono «gli anni del noviziato fiorentino» e del raggiungimento della piena maturazione scientifica, con il libro su Sannazaro, l’edizione del Piovano Arlotto, gli studi su Poliziano, su Leonardo, su Benedetto Dei, accomunati dall’etichetta di «crisi linguistica» in cui la stessa esistenza e il ruolo della lingua italiana sembrano venire messe in forse e invece ne segnano la forza e la capacità di rinnovamento. I testi qui editi (ormai di difficile reperimento) sono stati pubblicati fra il 1952 e il 1965: capitali per la storia dei nostri studi storico-linguistici, la loro validità permane indiscussa a decenni dalla loro prima apparizione e ne giustifica la riproposizione alla comunità scientifica.
35,00 33,25

Vivere in tre atti

Libro: Libro in brossura
editore: Cesati
anno edizione: 2024
pagine: 165
Un, due, tre. È così, secondo Aristotele, che Omero e i grandi tragici raccontavano le loro storie. Inizio: sorge un problema; svolgimento: si tenta di risolverlo; fine: a volte va bene, altre male. Un ballo a tre passi, come un valzer. Una danza da cui i personaggi escono cambiati nel profondo. Nella Poetica, il geniale filosofo chiama questa tecnica narrativa drammaturgia. Gli americani, due millenni dopo, l’hanno ribattezzata struttura in tre atti. L’inglese ha sostituito il greco, ma i princìpi sono quelli: l’Edipo re e il pilota de I Soprano hanno gli stessi snodi di trama; i protagonisti di Ritorno al futuro e del Filottete vivono i medesimi dubbi; l’Iliade è un racconto polifonico, come Stranger Things. Oltre a creare un ponte fra i narratori di ieri e di oggi, questo libro si pone una domanda esistenziale: e se fosse la vita a essere in tre atti? In fondo, per Aristotele l’arte imita la realtà. Saggio e memoir, Vivere in tre atti è una lettura dei classici greci, un’analisi di un gran numero di film, testi teatrali e serie tv degli ultimi anni, e un romanzo di formazione su un adolescente innamorato della scrittura che diventa adulto inseguendo il suo sogno negli Stati Uniti.
18,00 17,10

I segreti della «Mandragola». Con il testo della princeps della commedia e a fronte quello del ms. Redi 129

Libro: Libro in brossura
editore: Cesati
anno edizione: 2024
pagine: 845
Il volume è il seguito della monografia "Magia, lingua e commedia nel Machiavelli" (Firenze, Olschki, 1990) ed è il frutto di ricerche trentennali. Le tesi qui esposte sono riproposte con nuovi documenti e riflessioni: la commedia machiavelliana sarebbe stata più volte rielaborata fino all’ultima revisione per la stampa a Firenze nella tipografia di Bernardo Zucchetta, in vista di una nuova rappresentazione per i Floralia voluti da Leone X nell’aprile del 1520. La prima rappresentazione avrebbe avuto il titolo di Phalangio e sarebbe avvenuta l’8 settembre del 1518, nella notte delle nozze di Lorenzo de’ Medici duca d’Urbino, che nell’interpretazione allegorica sarebbe stato simbolicamente messo in scena nei panni del personaggio di Callimaco. Il duca d’Urbino, però, morì il 4 maggio 1519, cosicché la commedia sembrò aver prefigurato la sua morte. Nella revisione, voluta da Leone X, Machiavelli sarebbe stato invitato a eliminare il più possibile riferimenti alle pozioni magico-mediche cui era ricorso nelle precedenti redazioni, al punto che anche la pozione di mandragola, che dette il titolo alla commedia, fu sostituita con un innocuo ipocrasso, una specie di sangria. La revisione sarebbe stata condotta con la collaborazione dell’umanista Paolo Giovio, medico del cardinale Giulio de’ Medici, nonché suo “ministro” della cultura.
44,00 41,80

Fare scuola con i libri di testo. Libri di testo, linguaggi, educazione linguistica. Atti del Convegno (Palermo, 17-19 novembre 2022)

Libro: Libro in brossura
editore: Cesati
anno edizione: 2024
pagine: 431
Il libro di testo e gli strumenti che ruotano attorno ad esso svolgono un ruolo centrale nelle pratiche didattiche e nelle scelte degli insegnanti delle scuole di ogni ordine e grado. Il GISCEL (Gruppo di Intervento e Studio nel Campo dell’Educazione Linguistica) ha voluto fare il punto sull’uso del libro di testo a scuola nel corso di un convegno svoltosi nel novembre 2022 a Palermo. Questo volume ne raccoglie gli Atti. Nel corso del convegno il confronto tra esperti, ricercatori, insegnanti di varie discipline, ha consentito di fare chiarezza su impianti, contenuti, formulazioni dei libri di testo, sul loro modo di usarli e di fruirne, per consolidare trasversalità e implementazione dell’educazione linguistica democratica. I contenuti del volume testimoniano pertanto tale confronto e danno stimoli affinché il libro di testo possa contribuire in modo determinante nella traduzione del concetto di educazione linguistica da enunciazione teorica a prassi, da adesione di principio alle Dieci tesi per l’educazione linguistica democratica ad applicazione quotidiana e trasformazione in operatività concreta.
42,00 39,90

Italiano giuridico ed euroletto a confronto. Storie di parole, tendenze traduttive e interferenze

Libro: Libro in brossura
editore: Cesati
anno edizione: 2024
pagine: 182
La relazione che lega lingua e diritto è ampia, complessa e richiede approcci interdisciplinari che coinvolgono da tanti anni linguisti, giuristi e traduttori. Il volume si pone in continuità con i numerosi studi sulla lingua giuridica, offrendosi come ulteriore riflessione agli studi traduttologici sul rapporto che intercorre tra l’italiano giuridico nazionale e la varietà linguistica europea, l’euroletto italiano. Non si tenterà dunque di trarre conclusioni generali e definitive, ma di inquadrare questioni linguistiche e traduttologiche di rilievo e di esaminarne le problematiche. Il lavoro ha per oggetto la lingua giuridica normativa nella sua dimensione nazionale ed europea, attraverso l’analisi qualitativa e quantitativa di un corpus appositamente allestito e comprendente testi redatti tra il 1951 e il 2018. I singoli capitoli affrontano, in prospettiva comparativa, un diverso livello della lingua (lessico, morfologia e morfosintassi, sintassi e testualità, semantica), tenendo conto allo stesso tempo della dimensione sincronica e diacronica della lingua, al fine ultimo di indagarne variazione e cambiamento.
24,00 22,80

Cosi piccola, così utile: usi e abusi del che

Libro: Libro in brossura
editore: Cesati
anno edizione: 2024
pagine: 130
Questo libro è dedicato alla super parola che, la più frequente, la più versatile, la più sfuggente tra le congiunzioni e i pronomi della lingua italiana. Attestata fin dalle origini dei volgari italiani, perché derivata da parole latine, che è onnipresente nella storia linguistica italiana; si è trasformata nei secoli senza mai sparire. Come congiunzione introduce molti tipi di frasi subordinate, ma segnala anche l’inizio di frasi indipendenti interrogative ed esclamative. Come pronome si trova in frasi relative, ma anche in interrogative ed esclamative. Oggi trova ulteriore spazio per espandere il suo uso in costruzioni relativamente recenti come le frasi segmentate, frasi che spezzano le informazioni in più segmenti. Il volume analizza i diversi usi più o meno accettabili più o meno grammaticalmente appropriati di questa parola provando anche a illustrare con alcune nozioni di base di sintassi come distinguere i vari contesti d’uso della super parola che in modo che, conoscendoli, si possa imparare a usarla in modo appropriato.
12,00 11,40

I giovani e l'italiano

Libro: Libro in brossura
editore: Cesati
anno edizione: 2023
pagine: 114
Oggi la creatività linguistica giovanile si esprime con modalità diverse rispetto al passato: le nuove generazioni interagiscono costantemente con la rete e lo slang di cui si servono su Internet – permeato di inglese e anglicismi – è anche la base del linguaggio che usano nella comunicazione tra pari. Il volume si propone di mettere a fuoco le caratteristiche di questa “LG digitale” senza rinunciare a offrire una panoramica sul linguaggio giovanile tradizionale (coi suoi gergalismi e le sue diverse componenti) e a tracciarne un excursus storico. Analizza, poi, il rapporto dei giovani col dialetto e con le varietà regionali, con riferimento sia al parlato, sia a forme testuali – come la canzone – interessate da fenomeni di nuova dialettalità. Infine si sofferma più da vicino sulle tendenze attuali: dal lessico dei commenti di YouTube ai tormentoni; dalle peculiarità degli elaborati scolastici e universitari (specialmente per quanto riguarda la punteggiatura e l’organizzazione del testo) alle parole che i giovani ricavano dal linguaggio della psicologia.
12,00 11,40

La lingua della canzone italiana

Libro: Libro in brossura
editore: Cesati
anno edizione: 2023
pagine: 132
Il volume mette in evidenza i tratti linguistici più caratterizzanti della canzone italiana, in particolare nel rapporto con le più generali tendenze dell’italiano contemporaneo. Dopo un excursus storico da metà Ottocento fino ai più recenti sviluppi, si individuano i punti essenziali di quella che è stata definita “la grammatica della canzone”, con gli elementi costanti e quelli di maggiore discontinuità rispetto al passato. Si affronta poi la relazione fra la lingua della canzone e la variabilità dell’italiano, della quale la canzone può essere considerata specchio. Nell’ultima parte, infine, l’italiano della canzone è confrontato con il dialetto usato nello stesso ambito, attraverso una breve analisi della traduzione in siciliano di uno dei più importanti capolavori della canzone italiana: La buona novella di Fabrizio De André.
12,00 11,40

L'italiano senza parole: segni, gesti, silenzi

Libro: Libro in brossura
editore: Cesati
anno edizione: 2022
pagine: 144
Perché inserire un volume dedicato alla gestualità in una collana sull'italiano di oggi? Ogni volta che comunichiamo non ci serviamo solo delle parole, ma di un insieme di risorse non verbali, fra cui i gesti spiccano come quelle più evidenti. Gesticoliamo tutti naturalmente, chi più chi meno, perché siamo esseri umani. È allora parziale un'analisi linguistica che non tiene conto degli aspetti non verbali della comunicazione. Ma come classificare e descrivere i gesti, data l'estrema varietà con cui vengono prodotti e si manifestano alla vista? Quali sono i campi d'indagine che ne permettono un'esplorazione accurata? È possibile riscontrarne l'uso soltanto nel parlato? In che modo la pandemia ha avuto ripercussioni sul ricorso alla gestualità da parte dei parlanti? A queste domande tenta di rispondere il volume. Non manca in apertura un'attenzione alla LIS (Lingua Italiana dei Segni), mentre in chiusura vengono esaminate quelle forme di "silenzio" che traspaiono dall'uso delle parole nei testi.
13,00 12,35

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