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Bollati Boringhieri

Tutti i libri editi da Bollati Boringhieri

Internet fatta a pezzi. Sovranità digitale, nazionalismi e big tech

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2023
pagine: 144
Proprio come il mondo è delimitato da confini e frontiere, lo stesso vale per Internet. L'utente il più delle volte neppure lo sa, ma Internet non è «tutto il mondo», è un ambiente frammentato, in feroce competizione economica, spesso in guerra. La promessa di contenuti universali della rete è svanita da tempo. Eppure l'avventura era partita in maniera diversa. Inizialmente nata come infrastruttura intrinsecamente priva di barriere, negli anni novanta la rete aveva ospitato una prima comunità di internauti che pensavano a un sogno di fratellanza universale, indipendente da qualsiasi potere economico o politico. Quando però le istituzioni hanno iniziato a comprendere il potenziale commerciale e strategico di Internet le cose sono cambiate. Con sistemi differenti a seconda della zona geografica e del sistema sociale, la rete è andata via via frammentandosi, sono sorti enormi monopoli tecnologici in grado di orientarla, con guadagni colossali, e si sono formate barriere geografiche più o meno evidenti sotto diretto controllo dell'autorità politica. Quello che viviamo oggi è un rapporto irrisolto tra un'infrastruttura globale e una struttura politica del mondo basata sugli Stati nazionali, con tutte le tensioni che ne derivano. Ma la partita è in corso e il governo di Internet è uno dei punti nodali del futuro assetto del mondo e ci riguarda tutti. Bertola e Quintarelli ne narrano la storia e indicano possibili futuri, alla ricerca di una via che possa tenere insieme le libertà personali e le esigenze di una società pacifica, democratica e sicura.
15,00 14,25

Sociopatici in cerca d'affetto

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2023
pagine: 192
Ritrovarsi innamorati, sprofondati dentro un amore totalizzante, è spesso una condizione difficile: ogni passione, quando estrema, può trasformarsi in ossessione, solitudine, finire persino per sfociare in ansia sociale. In queste storie originalissime, sempre divertenti, ciascuna con la sua unità ma piene di rimandi l'una all'altra che presto coinvolgono il lettore in un lieve gioco di specchi, ci riconosciamo tutti. Perché tutti conosciamo l'amore, e a volte, chissà perché, qualcuno si innamora perdutamente di una scatola di latta, o anche, insospettabilmente della propria ansia. Sociopatici in cerca d'affetto raccoglie brevi, sempre ironici racconti interconnessi e ripartiti in quattro sezioni: Coloro che amano, in cui i protagonisti sono consumati da una passione bruciante per qualcuno o qualcosa, spesso portata alle estreme conseguenze; Ritratti in bilico, galleria di personaggi decisamente fuori dal comune; Tra le orecchie, monologo interiore di un ossessivo compulsivo; Paesaggi sghembi, dove a parlare sono oggetti inanimati o animali. Straordinario punto di forza è il gioco sottile che collega i racconti tra loro, e spinge il lettore a rintracciare i rimandi nascosti tra le righe, permettendogli di osservare una stessa situazione da punti di vista diversi, ma sempre divertenti e insieme malinconici. Michele Mellara, qui al suo esordio narrativo, ci consegna una galleria di personaggi insoliti, sospesi tra le pieghe di un'esistenza a volte amara e indigesta, ma soprattutto, a ben guardare, comica. Perché in fondo è così, siamo tutti sulla stessa barca, soprattutto quando in gioco ci sono le relazioni.
17,00 16,15

Indagine sulla morte di un partigiano. La verità sul comandante Facio

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2023
pagine: 176
Il 22 luglio 1944, Dante Castellucci, nome di battaglia Facio, comandante partigiano del Battaglione Picelli – operante in Lunigiana, sull'Appennino tra La Spezia e Parma –, viene fucilato dai suoi compagni dopo un sommario processo. Il 27 aprile 1962, per decreto del presidente Giovanni Gronchi, gli viene conferita la medaglia d'argento al valor militare alla memoria, in quanto «scoperto dal nemico, si difendeva strenuamente; sopraffatto ed avendo rifiutato di arrendersi, veniva ucciso sul posto». Evidentemente qualcosa non torna. Dante Castellucci era calabrese, non un figlio del nord dunque, e questo spiega forse in parte la problematicità della sua memoria. Emigrato giovanissimo in Francia e arruolato nell'esercito italiano, diserta e si rende protagonista della primissima azione partigiana, ancor prima dell'8 settembre e dell'occupazione tedesca e persino prima della caduta del fascismo del 25 luglio 1943. Il 22 giugno assalta con i suoi compagni il poligono militare di Guastalla e si impossessa di armi e munizioni. Verrà arrestato assieme ai fratelli Cervi alla fine del '43, ma riuscirà a fuggire, evitando di un soffio la fucilazione; accusato – incolpevole – di tradimento, si sposterà sull'Appennino, dove in breve tempo acquisterà fama leggendaria: i bollettini angloamericani riporteranno un'azione nella quale, assieme a soli otto compagni, riesce a tenere testa a 150 nazifascisti per un giorno intero. Comandante amato, stratega riconosciuto, Facio muore poco più che ventenne consegnandosi docilmente al plotone d'esecuzione partigiano. Dopo anni di ricerche, "Indagine sulla morte di un partigiano" ricostruisce la vicenda eccezionale di un combattente anomalo, coraggioso e appassionato, con tutti i chiaroscuri che la storiografia seria sa mettere in risalto. Pino Ippolito Armino ci consegna finalmente un resoconto accurato e solido sulla vita e gli ideali di un grande resistente e sui motivi che possono aver portato al tragico epilogo.
15,00 14,25

Immortali per caso. Di uomini diventati divini senza volerlo

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2023
pagine: 464
Trasformare un mortale in un dio è una pratica antica come l'uomo, eppure mai come nell'età moderna e contemporanea il pianeta è stato popolato da così tante divinità involontarie. Da quando Cristoforo Colombo sbarcò nel Nuovo Mondo e venne accolto come essere celeste, uomini resi immortali – non a caso uomini e mai donne – sono apparsi in ogni continente: da Hailé Selassié, il Ras Tafari etiope acclamato come dio vivente in Giamaica, al principe Filippo d'Inghilterra, oggetto di un'improbabile nuova religione su un'isola del Pacifico. Con un vertiginoso intreccio di testimonianze, fonti di archivio e diari, Anna Della Subin si muove con trascinante destrezza fra culti di possessione degli spiriti, rivolte nazionaliste, banchetti indigeni a base di esploratori divinizzati e stravaganti liturgie che non risparmiano la nostra autoproclamata epoca secolare, come la teogonia di Donald Trump. Ma come si diventa immortali? Attraverso una profezia, una guerra, una strategia familiare oppure, semplicemente, una traduzione sbagliata o il ritrovamento di un vecchio articolo di giornale. E proprio perché le apoteosi emergono soprattutto durante crisi, conquiste o rivoluzioni, sono in grado di insegnare molto sulle pieghe nascoste della storia. Attraverso le brillanti pagine di questo libro comprendiamo a fondo quanto religione e politica siano intrecciate e come divinità accidentali vengano strumentalizzate sia dal potere dominante che dai popoli oppressi, diventando fonte di ispirazione e ribellione in varie parti del mondo. Un'esplorazione nelle profondità della storia umana fra razza e colonie, supremazia e liberazione, mitopolitica e populismi, che giunge ai moti di emancipazione per una teogonia nera fino ai movimenti legati a Black Lives Matter o alla Cancel culture. Ricco di suggestioni originali e provocatorie, "Immortali per caso" è stato salutato come un capolavoro narrativo di ricerca storica, un insolito buco della serratura da cui osservare sbalorditi la creazione del mondo.
29,00 27,55

Curiosissimi fatti di cronaca criminale

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2023
pagine: 176
Composta da cento miliardi di stelle, la Via Lattea è una dei milioni di miliardi di galassie, e il nostro Sole ne è una periferica stella. E forse alle galassie, nell'Italia di fine gennaio 1960, gli inquirenti dovrebbero guardare per risolvere un delitto inspiegabile, anzi: impossibile. Al quale ne segue un altro, simile. Per entrambi, testimoni affermano di avere visto in cielo strane luci. Mentre i giornali si buttano sul possibile avvistamento di «marziani», gli inquirenti devono attenersi alla realtà fattuale delle cose. E l'unica sgradevole ipotesi logica è il coinvolgimento di apparati dello Stato. Nel primo delitto, i Carabinieri. Nel secondo, la Polizia. Chiamati però alla massima collaborazione dai competenti ministeri. Intanto il gatto Miao e l'uccellin Belverde rivelano al bimbo Agostino che, negli antichi giorni del mondo... Vale, per questo divertimento, quel che Freud dice di un racconto di Hoffmann (non a caso citato da Tuzzi): «Il narratore inizialmente produce in noi una sorta di incertezza impedendoci di indovinare se ci introdurrà nel mondo reale o in un mondo fantastico di sua invenzione. Egli ha il diritto incontestabile di fare o l'una o l'altra cosa, e se ha scelto di inscenare l'azione in un mondo popolato di spiriti, dèmoni e spettri, come ha fatto Shakespeare nell' Amleto, nel Macbeth, nella Tempesta e nel Sogno d'una notte d'estate, dobbiamo arrenderci alle sue intenzioni e considerare reale il mondo da lui prestabilito, per tutto il tempo in cui gli dedicheremo la nostra attenzione». Tuzzi ci regala una storia vorticosa e onirica, esilarante e fiabesca, enciclopedica e grottesca, un insieme di toni e di stile ordito con l'autorevole maestria che lo ha reso uno tra gli scrittori, e i giallisti, più amati del nostro Paese.
16,00 15,20

Una storia d'acqua. Dove si narra di un omicidio, di un poema epico e di due visioni contrapposte della storia globale

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2023
pagine: 288
La scena è il Cinquecento, il centro è il Portogallo, nazione di navigatori che va «scoprendo» una terra dopo l'altra, ampliando ogni giorno la mappa del mondo conosciuto. I protagonisti sono due figli di quella nazione, diversi tra loro quanto più non si potrebbe. Damião de Góis è filosofo, archivista di Stato, amico di Erasmo da Rotterdam, studente a Padova, viaggiatore nelle terre del Nord, primo traduttore portoghese della Bibbia. Processato dall'Inquisizione, viene ucciso in circostanze misteriose e presto dimenticato. Luis Vaz de Camões, invece, è un vagabondo, ruffiano, spaccone e avventuriero, cacciato di porto in porto, ricercato dal Mozambico al Giappone. Dopo un naufragio compone "I Lusiadi", un poema epico nel quale il Portogallo è raffigurato come una nazione nobile e civilizzatrice in un mondo di barbari. È tuttora celebrato come il poeta nazionale portoghese. La prosa di Edward Wilson-Lee apparecchia in questo libro le biografie alternate di questi due personaggi e, tramite loro, ci racconta due visioni antitetiche di quel tempo in cui l'Europa scoprì il mondo e l'altro da sé: una pluralità di culture eterogenee che sorprendevano e meravigliavano alcuni, inorridivano e spaventavano altri. L'archivista Damião de Góis ne è entusiasta, e – dagli etiopi ai lapponi, dai quadri di Hieronymus Bosch alla polifonia vocale – non manca di registrare minuziosamente ogni particolare, intrecciando ogni cosa con la cronaca ufficiale del regno portoghese. Il poeta Luis Vaz de Camões la pensa diversamente: con l'Europa al centro, tutto il resto del mondo non è altro che territorio barbaro da colonizzare. De Góis e Camões rappresentano così gli impulsi contrastanti della curiosità e della diffidenza. In "Una storia d'acqua" – libro inaspettato, composito, ma soprattutto disarmante nella sua attualità –, la loro vita diventa la storia di un momento in cui le cose sarebbero potute andare diversamente, in cui saremmo potuti diventare globali, ma non l'abbiamo fatto.
28,00 26,60

Katechon. Filosofia, politica, estetica

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2023
pagine: 208
Il katechon è «la questione di fondo» di tutta la teologia politica: così scriveva Carl Schmitt a Hans Blumenberg nell'ottobre del 1974. L'enigmatica figura del katechon compare per la prima volta nella Seconda lettera ai Tessalonicesi di san Paolo, dove è riferita ambiguamente a un potere che frena, a una forza che arresta. Il termine viene quindi dalla tradizione antica e neotestamentaria: ma è a partire dall'inizio del Novecento che diviene decisivo per il pensiero politico, continuando a incuriosire il dibattito filosofico contemporaneo. Perché? In quanto potere che frena e che trattiene, il katechon ha anzitutto un valore teologico: trattiene il male impedendogli di manifestarsi, e però al contempo, così facendo, allontana il giorno della salvezza, quello in cui il regno di Dio si realizzerà su questa terra dopo avere sconfitto l'Anticristo. Ma ha anche un valore politico: è una forza che allontana la fine incombente del mondo (o della storia) garantendo l'ordine e impedendo il prevalere del caos. Infine, in quanto forma, il katechon ha un valore estetico : soverchia infatti un caos sempre incombente tenendo insieme – e amalgamando – contenuti eterogenei, e costituendo un bacino di risorse simboliche e mitopoietiche di cui ogni epoca è affamata. Quella analizzata da Francesca Monateri è, insomma, una forza che non può dirsi né positiva né negativa, e la cui natura doppia, ambigua, continua a sedurre il dibattito contemporaneo. Da Walter Benjamin a Hans Blumenberg, da Erik Peterson a Ernst Kantorowicz, da Hans Urs Von Balthasar, a György Lukács, tutto il Novecento ha dialogato incessantemente con questa perturbante figura paolina, la cui ambivalenza è stata però spesso letta in termini esclusivamente positivi o negativi, tradendo così la fecondità e ricchezza filosofica di una nozione ancora in parte da riscoprire. L'autrice offre qui, per la prima volta, la mappa completa di un concetto decisivo per intendere il presente e la nostra storia.
17,00 16,15

L'uomo che vuole risolvere il futuro. Critica ideologica di Elon Musk

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2023
pagine: 144
«Il futuro non si risolve come un'equazione, e nessuna mirabolante tecnologia a venire oggi concepibile illuminerà di un millimetro le incognite ultime degli sviluppi sociali e politici dei prossimi millenni, se ci saranno. Nessuna soluzione tecnologica guiderà perfettamente lo sviluppo della civiltà umana, consentendo di predirlo scientificamente. Non c'è risposta giusta a un problema posto nei termini errati». Con queste parole, Fabio Chiusi mette in chiaro, fin dall'introduzione, che questo non è l'ennesimo libro in lode di Elon Musk, il «Tony Stark in carne e ossa», l'uomo (quasi) più ricco del mondo, l'acclamato miliardario eccentrico e altruista che vuole salvare l'umanità, il geniale ideatore di SpaceX, Tesla, Starlink, Neuralink, e ora anche padrone di Twitter. Questo libro è un'operazione differente e più articolata. Attraverso l'analisi del pensiero di Musk e di quello dei suoi eroi personali, Chiusi indica la matrice culturale e filosofica di riferimento del tycoon sudafricano e ce ne mostra le debolezze e, soprattutto, la pericolosità. Perché una cosa è certa, Elon Musk non opera solo per massimizzare il proprio profitto: ha un progetto a lungo termine e ha i mezzi per realizzarlo. E questo progetto ci coinvolge tutti, per cui conviene conoscerlo, anche perché – e qui sta il punto – le sue azioni hanno la tendenza a sfuggire a un reale controllo pubblico, critico e su base democratica.
12,00 11,40

La filosofia di un non filosofo. Le idee e gli ideali di Gaetano Salvemini

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2023
pagine: 320
Il titolo del saggio di Sergio Bucchi si rifà a un prezioso suggerimento di Norberto Bobbio: la «non filosofia», esibita da Salvemini in polemica col neoidealismo dominante, fu in realtà una filosofia saldamente radicata nella tradizione empiristica o, meglio, secondo la sua stessa definizione una forma di empirismo «disincagliata dai semplicismi e dalle spavalderie degli “illuministi” e dei “positivisti”». È lo stile di pensiero che si realizzò concretamente in un'interrogazione, mai interrotta, sulla storia e sulla democrazia. Alla metodologia della storia Salvemini dedicò il suo esordio nella carriera accademica, facendone poi il banco di prova delle sue più importanti imprese storiografiche, dal libro sulla Rivoluzione francese alla ricostruzione del difficile cammino della democrazia italiana, tema che l'avvento del fascismo rese ancora più urgente. Ancora una volta fu la storia a preparare il terreno alla riflessione teorica. Via via che si faceva più stretto l'assedio dei totalitarismi, la difesa della libertà e delle istituzioni democratiche diventava il compito principale cui erano chiamati gli intellettuali; un compito di cui Salvemini seppe farsi pienamente carico negli anni dell'esilio americano, sviluppando una serie di riflessioni che costituiscono uno dei contributi più originali alla definizione del concetto di democrazia. Più che come la biografia esaustiva di Salvemini – che attende ancora di essere scritta – "La filosofia di un non filosofo" è piuttosto il tentativo, appieno riuscito, di fornire il senso complessivo dell'esperienza culturale e politica di uno dei più originali intellettuali italiani del Novecento.
26,00 24,70

Il governo del cielo. Storia globale dei bombardamenti aerei

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2023
pagine: 192
Le bombe da un aereo vengono sganciate, per la prima volta, dall'italiano Giulio Gavotti in Libia, nel 1911. Da quel momento si inaugura l'epoca del «governo del cielo», una violenza calata dall'alto, che non conquista territori, ma distrugge in modo indiscriminato e colpisce i civili. I bombardamenti aerei, da sempre legati a doppio filo alla storia coloniale e alla sua eredità, prendono inizialmente forma dopo la grande guerra con il police bombing britannico, che diventa la cifra del conflitto moderno. Ma è durante la lotta al nazifascismo che anche la popolazione non militare europea e giapponese viene deliberatamente presa di mira, segnando così una svolta epocale: se lo Stato giustifica l'uccisione in massa di civili, i singoli bombardieri, volando sopra le vittime, vengono dissociati dalle conseguenze delle loro azioni. Thomas Hippler ricostruisce la storia dei bombardamenti aerei, dai suoi albori fino ai nostri giorni, analizzando lo sviluppo della violenza di Stato e dei concetti di nazione e popolo. Riflette in particolare sui raid alleati della seconda guerra mondiale, che portano alle estreme conseguenze la tattica del «dominio dell'aria» teorizzata dallo stratega italiano Giulio Douhet, e sulla guerra dal cielo «post-douhettiana», che si combatte prima in Vietnam e poi in Iraq. Oltre ai rifugi antiaerei, esemplificati come microcosmi sociali, viene esaminata anche la guerra perpetua a bassa intensità, estesa a livello globale, insieme all'uso massiccio dei droni. Nella sua sconcertante attualità, questo saggio offre un contributo straordinario alla riflessione su democrazia, totalitarismo, colonialismo e globalizzazione, facendoci aprire gli occhi su complesse forme di sovranità che sfuggono sempre più alla nostra comprensione.
25,00 23,75

La scoperta dell'universo. I misteri del cosmo alla luce della teoria dell'informazione

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2023
pagine: 304
Con la sua capacità di rendere accessibile anche la scienza più all'avanguardia, Charles Seife ci spiega in che modo la teoria dell'informazione è diventata la scienza cruciale dei nostri tempi. Nata con la decifrazione del codice Enigma nella Seconda Guerra mondiale e cresciuta con la rivoluzione dei computer, oggi la teoria dell'informazione è all'avanguardia della fisica teorica. Non solo. Le leggi dell'informazione stanno incominciando a rivelare le risposte ad alcune delle più importanti domande della scienza e stanno dando ai fisici un modo per comprendere i misteri più oscuri sui quali l'umanità abbia mai riflettuto.
14,00 13,30

Libertà in vendita. Il corpo fra scelta e mercato

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2023
pagine: 192
Che cosa hanno in comune la prostituzione, la maternità surrogata e l'uso del velo all'interno dell'islam? Il fatto di coinvolgere – spesso, anche se non sempre – il corpo delle donne. Ma anche la capacità di fare emergere la natura contraddittoria, ambivalente, disturbante della libertà nell'epoca del neoliberismo e delle democrazie di mercato. Da un lato, in effetti, la possibilità di offrire il proprio corpo a fronte di un compenso sembra ampliare la gamma delle scelte a disposizione in termini di uso del proprio corpo, del proprio tempo, della propria autonomia. Dall'altro, però, accedere a queste stesse possibilità richiede anzitutto di acconsentire a considerare l'intimità, sessuale e riproduttiva, come una merce tra le altre. Difficile non chiedersi, allora, se simili scelte possano ritenersi genuinamente volontarie. Da qui la domanda che percorre tutto il libro di Valentina Pazé: siamo davvero liberi? E se sì, di quale libertà parliamo? Per rispondere, l'autrice impiega in modo chiaro, lucido, preciso, gli strumenti della filosofia: in primis di quella antica, che ha fornito le categorie per impostare il dibattito sulla libertà, e in secondo luogo del pensiero politico moderno e contemporaneo. Che si interfaccia inevitabilmente, su questi temi, con quello sociologico, giuridico ed economico. In un mondo sempre più diseguale, dietro un incontro formalmente paritario tra soggetti liberi e consenzienti si nascondono spesso – pur mediati dalla forma giuridica del contratto – rapporti di subordinazione, se non di vero e proprio sfruttamento. È un'asimmetria sostanziale, insomma, a generare le forme contemporanee di uno strano tipo di schiavitù, che appare, a prima vista, volontaria e deliberata. Proprio a partire da questa ambivalente «libertà» prende parola Valentina Pazé. Non per ridurne o squalificarne la portata, ma per restituirne la profondità storica, esistenziale e filosofica. Metterne in luce le contraddizioni, e nominarne gli effetti. Che, nelle odierne democrazie capitalistiche, possono essere al contempo di emancipazione e di assoggettamento. O, a ben vedere, possono essere parallelamente di emancipazione per alcuni, e di assoggettamento per altri: lungo una linea tracciata troppo spesso da reddito, genere, posizione sociale.
16,00 15,20

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