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Libri di Federico Fornaro

Biografia e opere di Federico Fornaro

Una democrazia senza popolo. Astensionismo e deriva plebiscitaria nell'Italia contemporanea

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2025
pagine: 176
La democrazia non gode di buona salute. Sono molti i fattori che ne stanno erodendo le fondamenta e che mettono in serio pericolo la tenuta delle istituzioni. Non si tratta di una questione teorica, lontana dal sentire della gente: è un problema che tocca da vicino la nostra vita quotidiana, la nostra società, minando il futuro di ciascuno di noi. Da anni sono al lavoro quattro silenziosi «tarli del legno» che stanno scavando nel tessuto vivo delle democrazie: le diseguaglianze sempre più marcate (economiche e non solo), la perdita di memoria storica, l'uso spregiudicato delle fake news con il conseguente avvelenamento delle fonti della conoscenza e la mancata fiducia nel futuro. Analizzati a fondo, cifre alla mano, questi fattori determinano un crescente distacco dalla politica da parte di molti, evidente nelle percentuali sempre più alte di astensionismo alle urne. In questo panorama storico, l'Italia appare un paese malato di rancore e di sfiducia, brodo di coltura ideale peri soggetti illiberali e nazional-populisti. Contro questa deriva politica deve essere chiaro che la democrazia va difesa ogni giorno, dando risposte ai problemi della vita quotidiana delle persone nel segno dell'eguaglianza e della giustizia sociale. Quanto è stato faticosamente raggiunto in Italia dopo il fascismo e la guerra non va mai dato per scontato, o il pericolo di vederlo svanire si potrebbe fare più concreto che mai, con un lento scivolamento verso forme di democrazia illiberale.
14,00 13,30

Giacomo Matteotti. L'Italia migliore

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2024
pagine: 240
Ogni città italiana dopo la guerra ha dedicato una via, un corso o una piazza, spesso centrale, a Giacomo Matteotti, deputato del Psi dal 1919 al 1922, e poi – poco prima della Marcia su Roma – segretario del Partito socialista unitario di Filippo Turati e Claudio Treves. Fin dagli esordi del fascismo, Matteotti fu considerato un nume tutelare dagli oppositori del regime, «perché non transigeva e perché aveva un coraggio che mancava a troppi altri», come scrisse il foglio clandestino «Non mollare» nel 1925, poco dopo il suo omicidio. Ma a dispetto dell'importanza della figura di Matteotti per la storia italiana, la sua memoria è ancora sostanzialmente legata solo al suo assassinio per mano dei fascisti e alle vicende politiche che ne seguirono. A parte la toponomastica, poco è stato tramandato nel nostro immaginario collettivo dell'uomo di pensiero e d'azione, del suo riformismo, della sua idea di politica, di giustizia sociale, di libertà e di avversione alla guerra. Giacomo Matteotti fu un attore di primissimo piano nella sinistra italiana di inizio Novecento, tanto che «il mito popolare di Matteotti, coltivato clandestinamente durante il ventennio fascista non solo dai fuoriusciti ma anche dalla gente comune, contribuì certamente al sorprendente risultato dei socialisti nelle elezioni per l'Assemblea Costituente del 2 giugno 1946». L'Italia migliore si rispecchiava in lui e nel suo riformismo intransigente. A cento anni dalla morte, in un contesto politico nel quale si fa sempre più strada, pericolosamente, una certa strisciante relativizzazione della dittatura fascista di Mussolini, Federico Fornaro scrive la biografia completa e aggiornata di un politico scomodo, dai suoi esordi nel Polesine fino al suo tragico epilogo, per analizzarne il pensiero e la statura morale, andando oltre la sterile celebrazione del martire. Ne esce un ritratto a tutto tondo, che in parte spiega questa sorta di «amnesia» che pare aver colto l'Italia per un secolo intero.
19,00 18,05

Il collasso di una democrazia. L'ascesa al potere di Mussolini (1919-1922)

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2022
pagine: 224
Uscita nominalmente vittoriosa, ma di fatto stremata, dalla prima guerra mondiale, l'Italia attraversò – esattamente cento anni fa – un periodo di forte turbolenza politica e sociale. Impoverita, percorsa da fermenti popolari diffusi, la nazione si affacciò nel 1919 alle urne per il primo voto postbellico. Il risultato fu un terremoto politico: i liberali, che prima della guerra erano la forza egemone del Parlamento, ne uscirono fortemente ridimensionati, mentre popolari e socialisti conquistarono 256 seggi su 508. I Fasci italiani di combattimento di Benito Mussolini non ottennero neppure un parlamentare. Solo tre anni dopo, in un paese percorso dalle violenze dello squadrismo fascista, Mussolini prendeva il potere e avviava il disfacimento del sistema democratico del paese con l'instaurazione di una dittatura che sarebbe durata vent'anni. Come poté una democrazia collassare in maniera così repentina? Quali furono le ragioni di una tale disfatta? In questo libro, Federico Fornaro indaga i limiti dell'azione tattica e strategica della sinistra, che assieme a quelli delle classi dirigenti liberali e cattoliche permettono di rileggere quegli anni cruciali della storia nazionale.
15,00 14,25

2 giugno 1946. Storia di un referendum

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2021
pagine: 208
Il 2-3 giugno 1946 con il voto della maggioranza degli italiani nel referendum istituzionale l'Italia passò dalla monarchia alla repubblica, concludendo una lunga transizione dal fascismo alla democrazia, iniziata il 25 luglio 1943. Per la prima volta nella storia d'Italia le donne poterono votare al pari degli uomini e ventuno di loro furono elette all'Assemblea Costituente. Come ha scritto Piero Calamandrei: «Mai nella storia è avvenuto, né mai ancora avverrà che una repubblica sia stata proclamata per libera scelta di popolo mentre era ancora sul trono il re». Dalla dittatura alla repubblica: si tratta di una fase complessa e contraddittoria, che qui viene riletta alla luce del dibattito sulla questione istituzionale e del controverso approdo alla scelta referendaria, oltre che analizzando la competizione tra gli alleati inglesi e americani per l'egemonia sul Mediterraneo. Regno del Sud e Resistenza convissero fino alla Liberazione, in un dualismo destinato ad alimentare la tesi secondo cui si sarebbe potuto fare di più e meglio per garantire una reale discontinuità con gli apparati burocratici e amministrativi del vecchio regime fascista. Ma il radicale rinnovamento dello stato fu frenato dalle forze della conservazione, largamente compromesse con il fascismo e, soprattutto, dal delinearsi all'orizzonte della guerra fredda e della competizione globale tra Stati Uniti e Unione Sovietica.
14,00 13,30

Umberto Terracini. Comunista eretico, radicale libero

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2020
pagine: 246
"Umberto Terracini è appartenuto, a pieno titolo, alla schiera degli uomini e delle donne che arrivarono all’Assemblea Costituente dopo un percorso di vita e di impegno politico assolutamente straordinario, ampiamente raccontati in questo libro, ma credo si possa serenamente affermare che la grande maggioranza dei costituenti furono uomini e donne straordinari, protagonisti di vite altrettanto fuori dal comune. […] È giusto e meritevole, dunque, trasmettere, in particolare, alle giovani generazioni la memoria del pensiero e dell’azione politica di uno dei grandi protagonisti di quella stagione della storia italiana che restituì onore e libertà al nostro Paese, le cui idee e insegnamenti di vita hanno ancora tanto da dire all’Italia di oggi." (dalla prefazione di Federico Fornaro)
13,50 12,83

Giuseppe Romita. L'autonomia socialista e la battaglia per la Repubblica

Libro
editore: Franco Angeli
anno edizione: 1996
pagine: 256
Nella memoria storica nazionale il nome di Giuseppe Romita è legato al referendum istituzionale del 2 giugno 1946, che sancì il passaggio dalla Monarchia alla Repubblica. Meno conosciuti e studiati, invece, il ruolo di primo piano che egli ebbe nelle vicende del socialismo torinese dei primi anni Venti, la sua tenace azione di ricostruzione del partito socialista negli anni Quaranta e, infine, nel dopoguerra, la battaglia politica autonomista che lo porterà ad approdare alle sponde della socialdemocrazia. L'obiettivo del libro è stato quello di ridare alla figura di Romita il posto che gli spetta nella storia del movimento socialista e della politica italiana.
33,00 31,35

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