Nello scenario della Firenze occupata dai nazisti, la drammatica e sconvolgente storia dell'assassinio delle parenti italiane di Einstein, una barbara vendetta rimasta impunita per anni. 3 agosto 1944. Un'unità della Wehrmacht irrompe a Villa il Focardo, nella campagna fiorentina di Rignano sull'Arno. Tre donne vengono brutalmente uccise: sono le sorelle Luce e Anna Maria Einstein (detta Cicì) e la loro madre Nina Mazzetti, rispettivamente le figlie e la moglie di Robert Einstein, cugino del più famoso scienziato del mondo, Albert. Hitler nutriva un'avversione particolare nei confronti del celebre fisico ebreo-tedesco, che dall'esilio forzato negli Stati Uniti era diventato un simbolo dell'opposizione al nazifascismo. La strage che colpì le sue parenti italiane fu una terribile vendetta, e molto probabilmente poté compiersi grazie al supporto delle squadre fasciste di collaborazionisti locali. Robert Einstein riuscì a salvarsi. Per decenni, l'atroce massacro fu avvolto nel silenzio e i suoi esecutori restarono impuniti. Thomas Harding ricostruisce questa vicenda tragica e commovente, che si inserisce nel contesto dell'occupazione nazista in Italia, uno dei periodi più bui della nostra storia. E celebra, oltre al sacrificio della sua famiglia, il coraggio e la determinazione di Albert Einstein, acerrimo nemico del regime hitleriano.