Tra gli albanesi che nei primi anni Novanta sbarcano in Italia con la nave Vlora ci sono i disperati ma c'è anche chi vuole imparare il mestiere dai migliori su piazza. È con un patto con i clan italiani che comincia la carriera criminale degli albanesi: prima scafisti e contrabbandieri, poi picchiatori e killer a libro paga della malavita organizzata, infine narcotrafficanti che oggi, potentissimi, controllano centri di smistamento e porti in tutto il mondo; ma anche trafficanti di esseri umani, che trasportano i migranti in Italia proprio mentre il governo italiano spende milioni per tenerli nei centri che ha fatto costruire nei luoghi della mala in Albania. Dopo i Casamonica, Nello Trocchia torna a raccontare in una grande inchiesta gli intrecci e la parabola di una mafia che da Roma è diventata una potenza economica e finanziaria a livello internazionale, e ne insegue i più feroci protagonisti in un'ascesa che sembra inarrestabile.