Sulla base di una meticolosa documentazione che si trasforma in un ampio panorama della musica della seconda metà del Settecento, questo libro affronta in maniera organica e completa la questione del sublime musicale, fino a dare una risposta storica a chi si chiede perché alcune musiche suscitino un sentimento appunto “sublime”. Michela Garda segue i diversi tentativi di formulare uno stile sublime nel genere domestico del Lied, nel campo della tragedia in musica e infine nell’ambito della musica strumentale, in particolare della sinfonia.