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Rubbettino: Saggi

Tutte le nostre collane

La marcia su Roma tra storia e mito

Libro: Libro in brossura
editore: Rubbettino
anno edizione: 2024
pagine: 266
Questo libro è dedicato allo svolgimento della marcia su Roma, che permise a Mussolini di arrivare al potere e d’instaurare il fascismo in Italia. Avendo preso il treno la sera del 29 ottobre, acclamato dalla folla alla sua partenza da Milano, il duce attraversò il Rubicone in vagone letto. Arrivato a Roma la mattina del 30, secondo la leggenda indossò una nuova camicia nera per recarsi al Quirinale, la residenza del re Vittorio Emanuele III. Alla luce di una documentazione essenzialmente inedita, Didier Musiedlak, cento anni dopo, tenta di scoprire ciò che, nella struttura dell’avvenimento, rientrava nel mito. Interpretata dai fascisti come una rivoluzione, in realtà la marcia risponde poco a questa definizione. Mussolini continuò a esitare sulla tattica migliore da adottare, rimanendo a Milano lontano dal campo di battaglia. Il più delle volte, il duce restò in disparte, attendista, spettatore più che attore, talora senza sapere come avrebbe potuto tirarsi fuori dalle situazioni più spinose. L’insurrezione fu effettivamente un’impresa collettiva guidata dallo stato maggiore del Partito nazionale fascista. Il primo posto spetta ai capi squadristi, che si mobilitarono da soli. Ma l’apparato militare rappresentato dalla Milizia era lungi dall’essere operativo. Stimati da Italo Balbo a poco più di 19.500 uomini, lontano dalla cifra, spesso presentata, di 26.000 uomini, tutto lascia pensare che i miliziani fascisti sarebbero stati annientati dall’esercito regolare se fosse avvenuto uno scontro. La vera battaglia vinta a spese dei rappresentanti dell’Italia liberale si giocò sul piano politico. È proprio a Roma che si concluse la presa del potere. Ai principali membri del Partito fu affidato il compito di negoziare una soluzione costituzionale, con l’assenso del re, prima in favore di Antonio Salandra, l’ex presidente del Consiglio avvicinatosi alle posizioni dei fascisti, poi di Mussolini. L’opzione insurrezionale e l’opzione politica furono così condotte congiuntamente per assicurare la presa del potere. L’avvenimento fu massicciamente ripensato a posteriori a partire dalla percezione delle novità generate dal fascismo, regime che si incaricò di magnificare la marcia per farne la fonte della sua legittimità.
19,00 18,05

L'ora delle decisioni irrevocabili. Come l'Italia entrò nella seconda guerra mondiale

Libro: Libro in brossura
editore: Rubbettino
anno edizione: 2024
pagine: 240
L'alleanza tra Italia fascista e Germania nazista costituisce ancora oggi un enigma storiografico. Segnato, da parte italiana da sospetti e timori, il Patto d'Acciaio del maggio 1939 mal celava, infatti, la reciproca concorrenzialità tra i due regimi riguardo all'egemonia sull'area balcanicodanubiana. La tesi del libro è che l'ingresso del nostro Paese nel secondo conflitto mondiale (10 giugno 1940) non fu una conseguenza necessaria dell'affinità ideologica con il Reich hitleriano. Come dimostravano la decisione di Mussolini di fortificare il confine del Brennero in modo da salvaguardare la pianura padana da un'eventuale invasione tedesca. E poi gli ambigui tentativi del ministro degli Esteri Ciano di intavolare una trattativa con Francia e Regno Unito, all'indomani dell'invasione della Polonia, per mantenere l'Italia fuori del conflitto o addirittura per operare un clamoroso ribaltamento delle alleanze. L'autore, impegnato da anni nella ricostruzione degli intrecci diplomatici e dei protagonisti di quella stagione di ferro, evidenzia il velleitarismo della politica estera di Palazzo Venezia, proiettata nella ricerca di una centralità nello scacchiere mediterraneo, mentre gli Stati Uniti avevano già posto le premesse del loro predominio sul mare interno europeo che fino a quel momento era stato un «lago britannico».
22,00 20,90

Liberalismo

Libro: Libro in brossura
editore: Rubbettino
anno edizione: 2023
pagine: 158
Il liberalismo, come ogni ideologia, si batte per giustificare, contestare o modificare gli assetti sociali e politici di una data comunità politica, e per controllarne le politiche pubbliche e il linguaggio politico. Poiché la famiglia liberale è ampia, ciascuna delle diverse correnti al suo interno ha mostrato nel corso della storia una preferenza ora per alcuni, ora per altri dei significati che si possono attribuire al concetto di libertà. D’altra parte, una delle funzioni delle ideologie, compreso il liberalismo, è proprio quella di estrarre certi concetti dal contesto ideologico attribuendo loro un significato univoco. L’autore ci suggerisce di studiare il liberalismo appunto come un’ideologia, adottando un approccio che egli chiama morfologico, in cui cerca di tracciare la mappa delle possibilità liberali, piuttosto che esprimere un’opinione sul valore dei loro contenuti. Introduzione all'edizione italiana di Maurizio Serio.
18,00 17,10

Storia del mondo post occidentale. Cosa resta dell'età globale?

Libro: Libro in brossura
editore: Rubbettino
anno edizione: 2023
pagine: 192
La fase storica successiva alla guerra fredda, prevalentemente definita “età della globalizzazione”, cominciava con la diffusa aspettativa di una affermazione del modello politico, economico e culturale occidentale a livello planetario, rispecchiata da un assetto di potenza unipolare a guida statunitense. A distanza di più di un trentennio, il bilancio storico del periodo smentisce totalmente quella previsione. L’aspirazione unipolarista si è infranta davanti al riemergere di conflitti etnico-nazionalistici, religiosi e di civiltà, ed è stata sostituita dalla realtà complessa di un mondo strutturalmente multipolare, in cui l’Occidente si è decisamente ridimensionato, ed è tornata in luce con forza la geopolitica.
16,00 15,20

Dialoghi sul clima. Tra emergenza e conoscenza

Libro: Libro in brossura
editore: Rubbettino
anno edizione: 2022
pagine: XVIII-367
"Il dibattito sul clima ha assunto una nuova dimensione legata, soprattutto, a quanto è avvenuto negli ultimi 40 anni, ovvero da quando il tema clima è stato "ribattezzato" Global Warming, passando da prevalente argomento di interesse scientifico a dibattito politico-finanziario. La costituzione dell'Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC) nel 1988, sotto l'egida dell'ONU, come organo indirizzato a fornire una chiara visione scientifica del potenziale impatto sociale ed economico del Cambiamento climatico antropico, ha sottratto definitivamente alla scienza il confronto e il dibattito, spostandolo verso i media e il sistema di comunicazione, assumendo quindi una esclusiva dimensione politico-finanziaria. Questo volume nasce con il preciso obiettivo di riaprire un dibattito attraverso un confronto aperto, libero e plurale. L'idea di fornire informazioni razionali, corredate di dati e riferimenti scientifici, è stata accolta da molti scienziati ed esperti i quali affrontano, in questo volume, la complessa tematica ambientale da molteplici punti di vista, con il necessario rigore scientifico." (Alberto Prestininzi). Presentazioni di Gabriele Scarascia Mugnozza, Guus Berkhout, Enzo Siviero.
22,00 20,90

Anatomia delle Brigate Rosse. Le radici ideologiche del terrorismo rivoluzionario
24,00

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