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Neri Pozza: Biblioteca

Tutte le nostre collane

L'ultima fuggitiva

Libro: Libro in brossura
editore: Neri Pozza
anno edizione: 2025
pagine: 320
È il 1850 quando Honor e Grace Bright si imbarcano sull’Adventurer: direzione America. La meta ultima delle due sorelle è Faithwell, villaggio dell’Ohio in cui Grace andrà in sposa a Adam Cox, un austero fattore parecchio più anziano di lei. Determinata a lasciarsi alle spalle la vita angusta della loro comunità di quaccheri nel Dorset, Grace ha infatti instaurato una fitta corrispondenza con Adam, culminata nella proposta di matrimonio. Ma, appena giunte in Ohio, la tragedia si abbatte sulle sorelle Bright: Grace si ammala di febbre gialla e muore a un passo dalla tanto agognata nuova vita. Honor si ritrova così da sola in un Paese sconfinato ed estraneo. A turbarla profondamente, però, non è l’accoglienza fredda dei Cox, ma qualcosa di più grande, che riguarda l’America tutta: lì i neri sono ancora ridotti in schiavitù. Faithwell, infatti, è un crocevia fra le rotte dei coloni diretti all’Ovest in cerca di terra da coltivare, gli schiavi in fuga dalle piantagioni e i cacciatori di schiavi, pagati per trascinarli indietro. Tra questi spicca Donovan: occhi duri color nocciola, viso squadrato. Per non venir meno ai saldi principi di rettitudine con cui è stata educata in Inghilterra, Honor decide di aiutare gli schiavi ribelli. Una condotta a dir poco imprudente nella conservatrice Faithwell, e ancor più imprudente è la tentazione che si risveglia in Honor ogni volta che incrocia lo sguardo di Donovan: la promessa di un’emozione intensa, inaspettata, proibita.
15,00 14,25

La ricamatrice di Winchester

Libro: Libro in brossura
editore: Neri Pozza
anno edizione: 2025
pagine: 304
Hampshire, 1932. A trentotto anni Violet Speedwell sembra ormai destinata a un’esistenza solitaria. La Grande Guerra ha preteso il suo tributo: il suo fidanzato, Laurence, è caduto a Passchendaele insieme a migliaia di altri soldati, e ora sono numerose le “donne in eccedenza” come lei, nubili e con scarse probabilità di convolare a nozze. Eppure Violet è ancora intenzionata a costruire una vita che sia soltanto sua: dopo essersi lasciata alle spalle la casa di famiglia e i doveri verso l’anziana madre, si trasferisce a Winchester, dove lavora come dattilografa. Ansiosa di riempire di senso i suoi giorni, è però visitando l’imponente cattedrale che Violet imprime una vera svolta al suo futuro. Su ogni sedile del coro e del presbiterio, infatti, nota cuscini ricamati con maestria, vere e proprie opere d’arte: li realizza un’istituzione rinomata in città, elitaria e severissima, l’associazione delle ricamatrici locali. Sebbene la guerra abbia mostrato a Violet che tutto è effimero, l’idea di creare con le sue mani qualcosa che sopravviva al tempo è per lei una sfida e un’irresistibile tentazione. E mentre impara l’arte del ricamo, Violet conosce Gilda: parlantina svelta e capelli alla maschietta, un segreto ben celato dietro i modi affabili. Poi c’è Arthur, il campanaro dagli occhi azzurri e luminosi come schegge di vetro, vicino eppure irraggiungibile. Due incontri che risvegliano in lei la consapevolezza che ogni destino può essere sovvertito. A volte, basta un singolo filo per cambiare l’intera trama di una vita.
15,00 14,25

La ragazza con l'orecchino di perla

Libro: Libro in brossura
editore: Neri Pozza
anno edizione: 2025
pagine: 288
Delft, Fiandre, XVII secolo. Il destino di Griet, figlia di uno dei decoratori di piastrelle più rinomati in città, cambia il giorno in cui alla sua porta compaiono due sconosciuti: un uomo dal viso spigoloso, occhi grigi come il mare ed espressione ferma, e una donna, riccioli biondi e sguardo sfuggente, che sembra portata dal vento. Sono Johannes Vermeer, il celebre pittore, e sua moglie Katharina, gente ricca e influente del Quartiere dei Papisti, vicino eppure lontanissimo dal piccolo mondo di Griet. Lei ha sedici anni e quel giorno apprende dalla madre che sta per prendere servizio presso i Vermeer per otto stuiver al giorno: oltre a tutte le mansioni quotidiane, dovrà prestare particolare attenzione allo studio del pittore, in cui occorre muoversi con delicatezza, senza toccare né spostare nulla. Nella casa dei Vermeer, tuttavia, tra l’artista e la serva, l’uomo potente e la giovane donna che possiede solo la sua incantevole innocenza, nasce ben presto un’intesa fatta di sguardi, sospiri, frasi non dette. Griet vede la luce, il colore, come nessun altro, e questa sensibilità la rende preziosa a Johannes e invisa a Katharina, gelosa di quel legame che la esclude. Il sorprendente amore di Griet per l’arte la spingerà a varcare soglie proibite, oltre le quali, lei non può immaginarlo, si spalancano secoli di immortalità. La ragazza con l’orecchino di perla è una storia trascinante di coraggio e passione, il romanzo iconico di una scrittrice amatissima: un classico moderno che attraversa le generazioni.
15,00 14,25

Questa pazza fede. Una stagione con l'Hellas Verona

Libro: Libro in brossura
editore: Neri Pozza
anno edizione: 2025
pagine: 528
Stagione calcistica 2000-2001: è l’anno del Giubileo, è l’Italia della campagna elettorale che sancirà la seconda vittoria di Silvio Berlusconi, e la Serie A è il campionato più bello e più ricco del mondo, il più seguito e il più tifato. Uno scrittore e intellettuale nato a Manchester e trapiantato a Verona decide di abbandonarsi completamente alla sua passione per il tifo per l’Hellas Verona, e di seguire la squadra per tutta la stagione, in casa e in trasferta, viaggiando su e giù per la penisola insieme ai famigerati ultras del Verona, da anni accusati – a volte a torto, spesso a ragione – di ogni nefandezza. Tim Parks ha bisogno di una scusa da esibire in famiglia, per giustificare questa sua follia, e non c’è scusa migliore che quella di scrivere un libro: una ricerca sulle radici profonde della “pazza fede” che riempie così tanto le vite dei tifosi, e nello stesso tempo un’esplorazione e un racconto del paese che Parks ha imparato ad amare. Il risultato, come scrive Daniele Rielli nella prefazione a questa edizione, è «uno dei più bei libri della narrativa italiana di realtà», un’opera rutilante, ironica, travolgente, profonda, che trascende l’epoca in cui è stata scritta e gli avvenimenti che narra, ed entra a pieno titolo tra i pochissimi grandi libri che hanno saputo rendere universale la dimensione psicologica del tifo calcistico, da Febbre a 90° di Nick Hornby a I furiosi di Nanni Balestrini.
18,00 17,10

Il giorno dei trifidi

Libro: Libro in brossura
editore: Neri Pozza
anno edizione: 2025
pagine: 352
Quando il biologo Bill Masen si sveglia in un letto d’ospedale con gli occhi bendati, lo attende un’amara sorpresa. Si toglie le fasciature e si rende conto di essere l’unica persona rimasta in grado di vedere: tutti gli altri sono stati abbagliati fino alla cecità da una pioggia di meteoriti. Si sveglia così, in una Londra ammutolita, irriconoscibile, controllata da piante velenose e carnivore, anche in grado di muoversi: i trifidi. Gli stessi trifidi che Bill Masen conosce meglio di chiunque altro, dopo averli studiati per una vita. L’incipit folgorante non è che l’assaggio di una storia che si snoda perturbante fino all’ultima pagina, perché «nemmeno la minaccia aliena è aliena davvero», come scrive Fabio Genovesi nella prefazione, ma è accanto a noi, parte del nostro quotidiano. Pubblicato per la prima volta nel 1951, Il giorno dei trifidi diventa un successo planetario, e verrà riconosciuto tra le opere fondative della fantascienza nella sua epoca d’oro. Indagare l’alieno nell’umano, analizzare l’estraneo nel familiare è la chiave di Wyndham per esorcizzare le angosce del suo tempo, dalla Guerra Fredda alla sperimentazione biologica. Storia, presente e umano si intrecciano in un amalgama indissolubile, in cui il confine tra realtà e immaginazione è sempre più sfocato. Il giorno dei trifidi nutre timori terreni come radici gigantesche che si propagano implacabili fino a noi, simbolo dell’arroganza umana nella sua forma più inestirpabile. D’altronde, conclude Genovesi, «la più grande fantascienza è la realtà».
18,00 17,10

Sorelle

Libro: Libro in brossura
editore: Neri Pozza
anno edizione: 2025
pagine: 192
Nel 1929, nell’Italia concordataria e benpensante, Ada Negri dà alle stampe Sorelle, ventuno ritratti di donne non di rado sorprendenti che danno già forza a una parola e un’idea, la sorellanza, che avrebbe avuto grande significato etico, civile e politico tanti decenni dopo. Si tratta infatti d’un libro che si segnala come uno dei primi e più importanti capitoli nella storia della scrittura delle donne, pur mantenendo, agli occhi delle lettrici e dei lettori di oggi, una grande freschezza. Le donne di Ada Negri sono donne del popolo: dritte, dure, forti, e ci sono restituite con la loro prepotente e definita personalità e, non di rado, con tutto il loro anelito di libertà, portando a maturazione una ricerca che era cominciata nel 1917 con il libro di novelle Le solitarie. «“Di noi donne nessuno ha mai capito nulla”. Questa citazione dal racconto Signora con bambina può valere come il suggello struggente dell’intera raccolta» scrive Massimo Onofri nella prefazione a questo volume. E ci consente di ricordare che in questo libro «entrano in scena con un anticipo impressionante sul nostro presente, e dentro una luce di profonda tenerezza, questioni importanti e anche drammatiche, discusse ancora oggi, relative alla coscienza femminile. Di questa incredibile modernità è sicuramente esempio il racconto La Cacciatora, dove il tormentato personaggio eponimo è disegnato al di là d’ogni convenzione, tanto più se si pensa che ci troviamo nell’Italia fascista che aveva già tradotto in agiografia il mito della donna madre e sposa» Ventuno ritratti netti, poetici, sospesi, scritti in una lingua antica e potente. Uno dei primi e più importanti capitoli nella storia della scrittura delle donne.
16,00 15,20

Tempesta

Libro: Libro in brossura
editore: Neri Pozza
anno edizione: 2024
pagine: 208
Su un’isoletta persa nell’oceano vivono in solitudine il dottor Partolle e sua moglie Hélène. L’implacabile sole tropicale ha ucciso l’uomo che era in lui e l’amore che era in lei. Poi un giorno, nell’aria elettrica che sa di tempesta, approda sull’isola uno sconosciuto con gli occhi selvaggi e un destino funesto. Uno snack bar di Los Angeles, col suo popolo della notte, accoglie un ex sicario disilluso, aspirante scrittore e diplomatico che, deciso a non invecchiare, ha ingaggiato un killer professionista che non sa di doverlo uccidere. La moglie di un ingegnere francese, incaricato di strappare alla foresta indocinese terra per la ferrovia, giunge nella boscaglia con tanti bauli, un cane pechinese e una curiosità morbosa per i nativi. Seminerà agitazione e zizzania tra i soldati e precipiterà insieme a loro nella tragedia. E poi, un boy del Ciad che non sa la lingua canta a memoria dal repertorio francese. Un nuotatore di fondo ruba oggetti d’arte dalle isole nella Grecia dei colonnelli. In una base aerea inglese, i piloti di una squadriglia si stringono attorno a una stufa anemica per raccontarsi le missioni africane da cui non tutti sono tornati. Questi sfavillanti racconti, inediti per il lettore italiano, abbracciano quasi per intero l’arco terreno di Romain Gary. Con la sua scrittura inconfondibile, insieme dolce e selvaggia, l’autore sfiora tutte le ossessioni di una vita: l’inferno della malinconia, il doppio, la fuga, la menzogna, la disperazione dell’amore, la tenacia del dolore. E dietro l’angolo, la morte, cercata ma con un volto inaspettato. Postfazione di Éric Neuhoff.
15,00 14,25

I miei giorni a Parigi

Libro: Libro in brossura
editore: Neri Pozza
anno edizione: 2024
pagine: 288
Libera, follemente libera, vuole essere Banine, e ora può esserlo: arrivata su un treno sferragliante nella Parigi delle mille luci con in testa il çarşaf, il mezzo velo indossato dalle donne turche, e un tailleur all’ultima moda solo nelle strade di Tashkent, ora può finalmente essere tutto ciò che vuole. Dopo anni di matrimonio forzato, contratto quando era quindicenne, e di esilio nel Caucaso, Banine nella capitale francese ricomincia a vivere: può tagliarsi i capelli, tagliare l’orlo della gonna, stare fuori fino a tarda notte nella girandola dei caffè e dei locali. La giovane guarda la città con gli occhi di un’innamorata, eppure non tutto nella sua vita è altrettanto entusiasmante: la ricchezza di famiglia si va assottigliando, e questo la costringe a impiegarsi come mannequin, nonostante i fianchi generosi e le «rotondità mal posizionate». Ma ogni difficoltà, ogni difetto viene ripagato da Parigi, che negli anni Venti è davvero una città sfavillante, resa viva da esuli cosmopoliti che si ritrovano in questa festa perenne. Così Banine diventa amica di intellettuali e artisti, incontra l’oppio, si scontra con la propria religione, affronta il faticoso lavoro di scoprire, giorno per giorno, fra disperazione e ironia, la propria identità. E, non da ultimo, l’amore. Dolceamaro romanzo di formazione di una fenomenale ragazza del Novecento, ritratto di un’artista da giovane, I miei giorni a Parigi riconferma il talento di una scrittrice di razza, «una voce così vivida che sembra impossibile sia stata dimenticata» (Evening Standard). Prefazione di Valentina Maini.
16,00 15,20

Il viaggiatore incantato

Libro: Libro in brossura
editore: Neri Pozza
anno edizione: 2024
pagine: 208
Su un battello che attraversa il Lago Ladoga, oltre San Pietroburgo, i passeggeri si dilettano a conversare, si scambiano storie, così che il viaggio sia più breve e gradevole. Fin quando, a raccogliere il testimone del narratore, compare uno strano personaggio, un gigante in abiti monastici ma con modi poco clericali. Non appena, infatti, la sua piacevole voce di basso comincia a raccontare, tutti i presenti entrano in un cono d’ombra, perché le parole del monaco, meste o allegre, sono sorprendenti, ammalianti. Ivan Sever’janyč Fljagin, promesso a Dio dalla madre morta subito dopo averlo partorito, ha passato la vita a fuggire un destino che infine lo ha raggiunto. Odisseo russo, di volta in volta crudele, leale, ardito, ubriacone, generoso, pieno di contraddizioni e umanità, ha molto vissuto e molto veduto. Le sue tribolate peregrinazioni sono affollate di nomadi, servi della gleba, tatari, ladri, assassini, prostitute, mercanti, principi, soldati, diavoli, diavoletti e angeli, anche se – come apprenderanno gli ascoltatori rapiti dalla sua affabulazione – il viaggio di quest’uomo semplice ma giusto è un futuro ancora da scrivere. Pubblicato nel 1873, opera profondamente russa, per costruzione, temi, sfondi, dialoghi contaminati dal linguaggio popolare, "Il viaggiatore incantato", qui in una nuova traduzione, è il titolo più significativo di un «maestro» che, come pochi altri, ha mostrato «un’affinità tanto profonda con lo spirito della favola» (Walter Benjamin). Con la sua lingua creativa e naturale, che si fa ascoltare prima ancora che leggere, Leskov rientra a pieno titolo nel canone della grande letteratura russa e merita una riscoperta della critica e dei lettori. Prefazione di Paolo Nori.
15,00 14,25

La sposa normanna

Libro: Libro in brossura
editore: Neri Pozza
anno edizione: 2024
pagine: 256
Palermo, 1185. Costanza d’Altavilla ha preso i voti ormai da molti anni e si è ritirata dal mondo. Quando viene chiamata al cospetto del re di Sicilia, non può immaginare che cosa lui le chiederà. Costanza è l’unica principessa di sangue reale ancora in vita e dovrà sposare Enrico di Svevia, il figlio di Federico Barbarossa, sancendo così un accordo tra il regno e l’Impero: il futuro erede avrà il controllo su un territorio vastissimo. Costanza non ha mai desiderato i fasti e gli agi della corte, ma da quando è nata sa che esiste un prezzo da pagare per il sangue reale che le scorre nelle vene. E così si sottomette, rinunciando a sé stessa per il bene del popolo normanno. Il matrimonio con Enrico si rivela fin da subito infelice, lui è rozzo, arrogante, feroce. Ma quando Costanza, dopo lunghi anni di attesa e di crudeltà, riesce finalmente a dare alla luce l’erede tanto desiderato, la sua vita si vota a lui e alla sua sopravvivenza. Federico, infatti, fin dalla nascita deve combattere contro potenti nemici dai quali, dopo la morte di Costanza, nessuno può più proteggerlo. Ma il “piccolo re”, forte dell’affetto del popolo di Palermo e dell’indomito coraggio ereditato dagli avi normanni, riuscirà a salire ancora adolescente sul trono che fu degli Altavilla, realizzando il sogno di sua madre e guidando il regno di Sicilia verso uno splendore mai più ripetuto nel corso della Storia.
14,00 13,30

Come donna, zero

Libro: Libro in brossura
editore: Neri Pozza
anno edizione: 2024
pagine: 176
Che cosa ci si aspetta da una donna? A Luisella è molto chiaro che cosa ci si aspetti da lei. Dev’essere moglie, figlia, madre, padrona di casa. Sé stessa, insomma, ma sempre in relazione a qualcun altro. Primo fra tutti il Bosi, al secolo Gaetano Tumiati, il marito perfetto di una moglie imperfetta che ha scartato decine di donne per scegliere lei. Il Bosi che non si dispiace dell’intelligenza della moglie, purché questa non mini le sue verità assolute. Il Bosi a cui piace avere accanto una donna con una propria dimensione lavorativa, se questa non implica ritardi o inefficienza nella gestione casalinga. Nella vita di Luisella non mancano una madre dalle certezze granitiche e dai poderosi slanci, una donna piena di preconcetti e di incoerenze, che ha ritenuto opportuno sconsigliare al Bosi di sposarla. E due figlie gemelle, ovattate e allegre, impegnate e ribelli, educate con le migliori intenzioni e contro tutte le avvertenze degli psicologi. Pubblicato per la prima volta da Mondadori nel 1974, questo «furibondo memoriale» potrebbe essere stato scritto oggi. Per quella tensione tra l’essere una brava moglie, una buona madre e ritagliarsi uno spazio di vita propria; per quel senso di colpa mescolato con uno struggente senso di inadeguatezza. Per quel desiderio imperituro che le giornate terminino per porre fine alle fatiche e che, d’altro canto, durino all’infinito per poter svolgere tutte le incombenze familiari e non. Un libro pungente, ironico, a tratti amaro a tratti dolcissimo, che sotto al sorriso e al racconto dei tic tragicomici di ogni famiglia cela ferite aperte e verità profonde.
15,00 14,25

Le venti giornate di Torino. Inchiesta di fine secolo

Libro: Libro in brossura
editore: Neri Pozza
anno edizione: 2024
pagine: 160
Le venti giornate di Torino erano iniziate a luglio, in un’estate terribilmente afosa: siccità, insonnia collettiva, cittadini che vagavano come fantasmi per le strade del centro storico, grida misteriose, statue che sembravano aver preso vita e una orribile catena di omicidi. Poi tutto era finito, all’improvviso, e nessuno aveva più voluto parlare di quella storia. Dieci anni dopo, un anonimo investigatore dilettante decide di scrivere un libro su quella vicenda. Perché l’insonnia di massa? Chi erano, e da dove venivano, le mostruose figure di cui troppe testimonianze raccontano? E soprattutto, che nesso c’era tra quanto accadde e la biblioteca aperta presso la Piccola Casa della Divina Provvidenza? Una biblioteca assai strana, dove si trovavano solo gli scritti di privati cittadini, che rivelavano i propri pensieri più intimi e profondi, molto spesso terribili, e li mettevano in condivisione con altri cittadini come loro. Ben presto il protagonista si renderà conto che quella stagione crudele si è conclusa solo in apparenza, e che le forze oscure che avevano scatenato quei giorni di violenza cieca sono ancora presenti, vigili, minacciose. Pubblicato nel 1977, "Le venti giornate di Torino" è un romanzo inquietante, profetico in modo inspiegabile, principale opera di un autore che a questo libro ha legato il suo destino. Sostanzialmente ignorato dal grande pubblico ma adottato da una piccola comunità di lettori, a partire dal 2017 è stato ripubblicato in Italia e per la prima volta anche negli Stati Uniti e in Francia.
15,00 14,25

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