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Mimesis: Semiotica e filosofia del linguaggio

Tutte le nostre collane

Le geografie della mafia nella vita e nella letteratura dell'Italia contemporanea

Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2017
pagine: 276
Oggigiorno si parla molto della mafia come fenomeno territoriale, ma quali sono i rapporti tra racconti e mafia? Quali terreni, concreti e fantasticati, ne derivano? Questo studio esplora le geografie della narrazione della mafia create grazie alle testimonianze e alle opere letterarie di figure come Silvana La Spina, Maria Rosa Cutrufelli, Dacia Maraini e Rita Atria. L'analisi evidenzia le pratiche e i modi di pensare, mafiosi e anti-mafiosi, che stanno alla base di diverse città-mondo come Catania, Palermo e Gela, ma anche della nazione intera, con finestre aperte su paesaggi cyberspaziali. Attingendo a concetti provenienti dalla cartografia culturale e sociale, sviluppati da autori come Edward W. Soja, Lea Vergine e Michel de Certeau, vengono proposti nuovi modi per comprendere la mafia, l'ideologia, l'immaginario mafioso al femminile, la resistenza civile e l'impegno postmoderno, la memoria e la cultura della legalità nella rete.
20,00 19,00

Walter Benjamin, Gershom Scholem e il linguaggio

Libro
editore: Mimesis
anno edizione: 2016
pagine: 202
Walter Benjamin sviluppa nel 1916 una teoria del linguaggio che esporrà nel saggio rimasto inedito Sulla lingua in generale e sulla lingua dell’uomo (1916), e lo farà a stretto contatto, dal 1915, con l’amico Gershom Scholem, allora giovane studente di matematica e filosofia e studioso di ebraismo. Benjamin mostra di essere in piena sintonia con Scholem e con la sua visione cabbalistica del formalismo del linguaggio della Torah, in cui sono fondamentali il suono, il valore numerico e la forma delle lettere, e non i contenuti e i significati del testo, nella sua concezione mediale della lingua dei nomi (riflesso, nel loro caratterizzarsi come idee, della parola creatrice di Dio) e delle parole, che hanno finito per comunicare contenuti estrinseci e sono il fondamento dei concetti. In una serie di note di diario del 1916 Scholem individua un legame – di cui discute con Benjamin – tra una sua “teoria matematica della verità” e la forma interna della lingua ebraica Le conoscenze teologiche di Scholem e le letture che Benjamin e Scholem intraprendono portano entrambi a sviluppare una teoria del linguaggio fondata sulla interpretazione della Genesi e della Cabbalà, ma anche ad affrontare questioni gnoseologiche e matematiche sviluppate a partire da testi kantiani, neokantiani, husserliani e fenomenologici in generale.
20,00 19,00

Ermeneutica della vita pratica. Deliberazione e persuasione atraverso Heidegger e Aristotele

Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2016
pagine: 162
Nel 1924 Heidegger avvia un confronto serrato con la Retorica di Aristotele, vedendo in quest'opera il punto di partenza per comprendere la struttura dell'ascolto del logos. Nelle lezioni di Marburgo sui concetti fondamentali della filosofia di Aristotele, dunque, le pratiche retoriche e non la filosofia del linguaggio esibiscono, agli occhi di Heidegger, gli aspetti strutturali del modo in cui l'essere umano parla con sé stesso quando prende una decisione, deve governare una passione, quando fa i conti con i propri desideri. Aprire all'interno della propria vita degli spazi di autodeterminazione, diventa in questo quadro di riferimento l'effetto della possibilità di far abitare nella propria coscienza i consigli, i rimproveri, le lodi degli altri.
16,00 15,20

Bestie filosofi e altri animali

Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2016
pagine: 303
Tra filosofia e animalità c'è un rapporto intrinseco, perché per capire che cos'è l'essere umano occorre avere un termine di confronto. L'animale, appunto. Parlare degli animali significa occuparsi dell'umano, e viceversa, fin da quando, per definire quest'ultimo, Aristotele spiegò che l'umano è quel vivente che ha il linguaggio e che, di conseguenza, l'animale (non umano) è quel vivente che non ha il linguaggio. Non importa tanto se questa definizione sia vera o falsa (dipende da come, a sua volta, si definisce il linguaggio, operazione piena di difficoltà), quanto che la definizione dell'umano sia possibile solo sullo sfondo di quella dell'animale, e viceversa. Muovendo da tale ipotesi, questo libro ricostruisce alcune delle tappe fondamentali della riflessione filosofica sull'animalità, dal mondo greco, al Rinascimento, fino all'arte contemporanea. Un percorso che mostra come, progressivamente, quel confine così tenacemente difeso sia sempre più labile, sempre meno sicuro.
24,00 22,80

La chiave musicale di Wittgenstein. Tautologia, gesto, atmosfera

Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2016
pagine: V-230
"È impossibile per me dire nel mio libro una parola su tutto ciò che la musica ha significato nella mia vita. Come posso sperare allora di essere compreso?". Con queste parole Ludwig Wittgenstein spiegava all'amico Maurice O'Connor Drury l'importanza della musica per lo sviluppo del suo lavoro filosofico. Questo libro segue l'indicazione data dal filosofo, individuando nella riflessione sulla musica una chiave d'accesso all'intero percorso che va dal Tractatus logico-philosophicus alle annotazioni contenute in Della Certezza. Senza voler tracciare un'estetica musicale wittgensteiniana (ma non rinunciando a un confronto con le principali voci della filosofia della musica), il presente lavoro rilegge l'opera di Wittgenstein trovando nell'arte dei suoni la pietra di paragone a partire dalla quale tentare di spiegare alcuni tratti caratteristici della logica, della comprensione verbale e dell'accordo tra i parlanti.
20,00 19,00

Istituzione e differenza. Attualità di Ferdinand de Saussure

Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2015
pagine: 222
I testi raccolti in questo volume continuano e approfondiscono la ricerca "Istituzione e differenza. Attualità di Ferdinand de Saussure" avviata dall'Istituto Svizzero di Roma, in collaborazione con l'Università della Calabria e il Cercle Ferdinand de Saussure. Il grande linguista ginevrino, riferimento indiscutibile delle scienze umane del Novecento, torna al centro della scena presentato in una chiave inedita. Studiosi di fama internazionale e giovani ricercatori propongono una ricerca libera dall'ipoteca strutturalista, un laboratorio spericolato capace di offrire strumenti utili alla comprensione del presente. "Istituzione e differenza" sono le nozioni saussuriane a partire dalle quali questo volume sviluppa una traiettoria critica che eccede gli steccati disciplinari, combinando filosofia del linguaggio e antropologia, teoria politica e scienze della vita, economia e psicoanalisi.
18,00 17,10

Dalla metafisica all'antropologia

Libro
editore: Mimesis
anno edizione: 2014
pagine: 232
I saggi che compongono "Dalla metafisica all'antropologia" articolano e sviluppano il nucleo tematico principale della riflessione di Ernst Tugendhat in questi ultimi anni: la descrizione delle esperienze e delle azioni specificamente umane a partire dal fatto che l'umano è quel vivente segnato in modo radicale dal linguaggio proposizionale. Termini singolari, deissi, possibilità di esprimersi e di riflettere a partire da enunciati assertori o imperativi, diventano, in questi saggi, gli strumenti per comprendere la peculiarità del modo in cui l'essere umano esperisce se stesso, la propria esistenza temporale, i suoi desideri. Particolare attenzione viene dedicata a tre costellazioni tematiche da sempre centrali nella riflessione di Tugendhat: l'esperienza morale, l'esperienza mistica e l'esperienza religiosa.
22,00 20,90

Il bambino che non diceva nulla

Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2014
pagine: 166
"A volte mi domando se la propensione di un bambino a propormi fantasmagorie in cui finzione e realtà si mescolano in maniera inquietante, non sia dovuta al fatto che per lui le parole siano soltanto delle forme vaghe, sulle quali non può far affidamento per tenere a distanza le idee che lo disturbano. Non riesce ad esprimersi in modo chiaro e rimane intrappolato in uno stato mentale di incertezza, tra significanti dai contorni vaghi. Tra le storie che vi racconterò c'è quella di un bambino che parlava piuttosto male, quando l'ho incontrato, non leggeva e mi dava spesso l'impressione di non distinguere tra il suo mondo immaginario e il mondo reale. Ho considerato che questa confusione avesse qualcosa a che fare con la sua carenza linguistica; di conseguenza, ho alternato nella terapia l'ascolto analitico con interventi prettamente pedagogici". Con la sua prosa fatta di racconti semplici e diretti, Danon-Boileau invita il lettore nella sala dove si svolgono le sedute con i bambini che soffrono di patologie dell'affettività, del linguaggio e della comunicazione. In questo libro Danon-Boileau non presenta una tecnica vera e propria; quello che vuole è mostrare come ogni caso richieda un approccio e una sensibilità diversi. Con il suo modo di agire difende un'etica psicoanalitica più umana grazie alla quale ogni piccolo paziente possa ritrovare sé stesso e quel piacere che viene dalla possibilità di condividere affetti ed esperienze... Prefazione di Marco Matsella.
14,00 13,30

La lingua traveste il pensiero. Immagine, logica e giochi linguistici in Wittgenstein

Libro
editore: Mimesis
anno edizione: 2014
pagine: 124
La lingua traveste il pensiero sottopone ad analisi uno dei principi guida del pensiero di Wittgenstein dal Tractatus fino alle ultime opere: il pensiero non viene espresso ma trasformato dal parlare. Il tema viene indagato attraverso la chiarificazione di nozioni centrali per la riflessione del filosofo: l'immagine, il gioco linguistico, il linguaggio privato. Per ognuna di queste nozioni viene proposta una lettura teoricamente avvertita che tiene conto dell'attuale dibattito tra letture resolute e letture "sostanziali". Vengono, così, ribaltate alcune tesi tradizionalmente attribuite a Wittgenstein in merito alla possibilità di confrontare direttamente immagini e fatti. Un intermezzo dedicato alla logica come linguaggio perfetto mette in dialogo la posizione di Wittgenstein con le attuali teorie sulla complessità computazionale.
12,00 11,40

Verità verosimili. L'eikos nel pensiero greco

Libro
editore: Mimesis
anno edizione: 2013
pagine: 152
Tradizionalmente tradotto con verosimile o probabile, eikos appartiene a quell'insieme di nozioni della Grecia classica caratterizzate da una densità semantica tale da rendere difficile trovare un suo corrispondente univoco nelle lingue moderne. Il libro ricostruisce la storia di questa nozione nel pensiero greco classico e al tempo stesso ne mette a fuoco la fecondità teorica. Tale ricostruzione consente infatti di inserire in maniera fruttuosa il concetto di eikos all'interno del dibattito contemporaneo intorno a questioni filosofiche cruciali, prima fra tutte quella che ruota attorno alla nozione di verità.
14,00 13,30

Percezione, semiosi e socialità del senso

Libro
editore: Mimesis
anno edizione: 2013
pagine: 234
All'intersezione fra scienze del linguaggio, scienze cognitive e antropologico-sociali, la teoria delle forme semantiche (TFS) fa i conti con l'immaginario kantiano delle linguistiche cognitive, ed estende in senso fenomenologico e gestaltista le loro problematiche semiotiche. Questo libro è la prima presentazione al pubblico italiano di questo programma di ricerca, che opera a cavallo fra filosofia del linguaggio, antropologia semiotica e linguistica testuale. Il volume orchestrato da Bondì riunisce contributi scritti dai più autorevoli esponenti della TFS, seguendo un doppio itinerario: quello dei rapporti fra linguistica cognitiva e fenomenologia, e la ricerca di una compatibilità fra percepibilità e socialità del senso. Pensare questa compatibilità implica ragionare su alcuni postulati legati fra loro: la natura sociale del senso va da subito messa in relazione con forme e attività simboliche che ridirigono le interazioni e condizionano la formazione di valori semiotici. La socialità del senso è dunque realizzata attraverso una costante ricerca dell'espressione, concomitante alla formazione di diversi media semiotici e alla ritualizzazione delle condotte. Infine, la storicità e la socialità del senso trovano il loro corrispettivo, a livello dell'esperienza individuale e soggettiva, in una percezione che è sin da subito semiotica, che non si separa mai dalle sue disposizioni espressive strettamente dipendenti dalle mediazioni semiotiche istituite.
20,00 19,00

Percezione, semiosi e socialità del senso

Libro
editore: Mimesis
anno edizione: 2013
pagine: 234
20,00 19,00

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