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Mimesis: Mimesis-Cinema

Tutte le nostre collane

I formalisti russi nel cinema

Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2019
pagine: 256
Negli anni Venti del secolo scorso i formalisti russi inaugurarono un approccio al cinema che ne valorizzava, in particolare, il carattere di autentica “scrittura” audiovisiva. Di quell’approccio oggi si fanno apprezzare, oltre all’originale afferenza al vasto territorio di una “antropologia dell’immagine e dei media”, il notevole spessore teorico e la sorprendente attualità nel contesto della rivoluzione digitale. Alla traduzione di alcuni testi classici riuniti nel volume che rese note le tesi formaliste sul cinema – Poetika Kino (Poetica del cinema, 1927) – questa raccolta aggiunge i contributi di tre autori – Roman Jakobson, Jan Mukarovsky, Jurij Lotman – che ripresero e approfondirono i temi portanti di quella linea di ricerca.
22,00 20,90

John Ford e il cinema americano. Ovvero la rimozione di Dioniso

Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2019
pagine: 160
Ne "La nascita della tragedia", Friedrich Nietzsche indica in Dioniso e Apollo le figure in cui si condensano i due aspetti principali della realtà: un fondo caotico da cui lo sguardo trae forme armoniche, che conferiscono al caos un ordine – insieme compiuto e provvisorio. Osservata da questa prospettiva, la settima arte risulta arte tragica per eccellenza. Non tutto il cinema, tuttavia, mantiene il medesimo rapporto con la profonda irrazionalità del reale: a Hollywood, a partire dai primi decenni del XX secolo, è cresciuta una prevalente tendenza (socratico-platonica, direbbe Nietzsche) alla rimozione di Dioniso. Il rapporto problematico che il cinema statunitense ha sempre mantenuto con l’irrappresentabilità del reale trova in John Ford, il più affidabile dei registi hollywoodiani, la sua espressione più piena e interessante. Interessante anche e soprattutto per la valenza culturale che il cinema fordiano assume come mito di fondazione americano condensato in immagine.
15,00 14,25

Indro Montanelli e il cinema. Un contadino toscano candidato all'Oscar

Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2019
pagine: 268
Indro Montanelli è stato il giornalista italiano più letto del Novecento. Nella sua vita ha attraversato da protagonista i principali eventi politici del secolo. Delle sue numerose attività, quelle in campo cinematografico sono finora rimaste pressoché sconosciute. Questo libro – attraverso ricerche d’archivio che hanno riportato alla luce vari progetti non realizzati e attraverso un esame dei fi lm a cui collaborò e degli articoli di argomento cinematografi co scritti nel corso della sua carriera – mostra come il cinema, pur rimanendo secondario rispetto alla politica, sia un campo che può rivelare aspetti importanti della sua personalità. In uno sketch televisivo Montanelli respingeva le lusinghe del cinema definendosi un “contadino toscano” e spesso ha guardato a questo mondo con occhio da moralista, ma nel corso della sua vita ne è stato in diversi momenti attratto. E il cinema lo ha più volte cercato, intuendone le potenzialità. Dell’attività cinematografica del giornalista sono esaminati gli episodi noti (come la rottura con Sergio Amidei, co-sceneggiatore de Il generale Della Rovere, per il quale ottenne una candidatura all’Oscar) e quelli sconosciuti (come il telefilm di Jacques Tourneur sceneggiato da John Fante, che prendeva ispirazione da un suo racconto, o il progetto su Giulio Cesare elaborato con Valerio Zurlini). Senza dimenticare i personaggi cinematografici a lui ispirati.
22,00 20,90

Phillip Lopate. Una vita allo schermo. Riflessioni sul cinema da un maestro americano del personal essay

Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2019
pagine: 284
Da un lato uno sguardo transatlantico sul cinema autoriale europeo; dall’altro uno sguardo indigeno sui critici cinematografici statunitensi del ’900. In questo lavoro monografico, Stefano Calzati propone una ricognizione della produzione del saggista e critico americano Phillip Lopate, in grado di far emergere sia il soggettivismo stilistico che connota molti scritti sul cinema di Lopate, sia la visione lucida, penetrante, talvolta fulminante, con la quale lo scrittore newyorchese approccia i contenuti e la condizione attuale della critica cinematografica “made in the US”. Il volume si arricchisce di due interviste inedite a Lopate e della traduzione di diversi suoi saggi non ancora apparsi in Italia. Professore alla Columbia University e membro della American Academy of Arts and Sciences, la produzione saggistica e critica di Lopate è unanimemente riconosciuta nel suo paese e ora, grazie a questa rigorosa monografia, essa potrà essere apprezzata anche in Italia non solo dagli addetti ai lavori, ma anche da un pubblico più ampio che troverà, nello stile affabile di Lopate, una voce familiare con la quale conversare.
24,00 22,80

Francesco Rosi. Il cinema e oltre

Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2019
pagine: 250
Racchiusa nell’angusta etichetta del realismo, contrapposto in più occasioni a un non meglio precisato «cinema di invenzione», la poetica di Francesco Rosi rinvia a una storia sola: quella di un Paese, l’Italia del secondo dopoguerra, segnato da crimini, misfatti e misteri ancora oggi indecifrabili. Film come "Le mani sulla città", "Salvatore Giuliano", "Il caso Mattei" e "Cadaveri eccellenti" appaiono ancora oggi esempi insuperati di un cinema al contempo poetico e politico, dove la ricerca espressiva si coniuga con l’impegno civile. I saggi contenuti nel presente volume, che raccoglie gli atti del convegno di studi svoltosi a Verona nel 2017, cercano di offrire nuove strade di lettura per un’opera che, come dimostrano i contributi della terza sezione, in tre occasioni ha trasceso i confini dello schermo per valicare quelli del palcoscenico.
22,00 20,90

Da Chaplin a Loach. Scenari e prospettive della psicologia del lavoro attraverso il cinema

Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2019
pagine: 116
Dall’uomo massa di "Tempi moderni" (1936) all’uomo flessibile di "Paul, Mick e gli altri" (2001), passando per "La classe operaia va in paradiso" (1971) e tracciando una storia del cinema e della psicologia dell’individuo coinvolto nella società industriale, il primo saggio che analizza la condizione dell’uomo contemporaneo attraverso gli schermi del lavoro. Le nevrosi, lo stress, le fughe, le reazioni e gli spazi di liberazione attraverso una trattazione accattivante e puntuale.
10,00 9,50

La realtà attraverso lo sguardo di Michelangelo Antonioni. Residui filmici

Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2018
pagine: 288
La presente tesi cerca di individuare, all’interno della fenomenologia percettiva dello spettatore cinematografico, una permanenza attiva di residui filmici, ovvero tracce simboliche, consce e inconsce, che ne condizionano la percezione della realtà circostante. Inserendo lo spettatore in un circolo creativo, nel quale svolgono parte attiva le sue esperienze regresse e le sue costruzioni cognitive, l’opera filmica assume un valore dinamico e cerca, all’interno dell’atmosfera cinematografica, di stimolare un coinvolgimento creativo del fruitore. Analizzando, anche prettamente dal punto di vista della tecnica, i tre film della maturità di Michelangelo Antonioni si giunge a individuarne le caratteristiche intrinseche che ne esaltano l’interazione con lo spettatore e permettono l’individuazione di una complessa struttura espressiva che ne accentua l’attualità.
22,00 20,90

Il potere del film. Gregory Bateson nell'America in guerra contro il nazismo

Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2018
pagine: 188
Nel 1942 al ritorno da Bali, dopo l'edizione di Balinese Character, Gregory Bateson lavora come film analyst al Museo di arte moderna di New York ín un progetto sostenuto dall'intelligence americana. Lo scopo del progetto è comprendere, attraverso film - soprattutto fiction - e documentari, il carattere culturale e antropologico del nazismo. Si tratta qui di una ridefinizione più sofisticata dell'approccio psico-antropologico già messo in campo da Ruth Benedict al tempo di Pattern of Culture - il cui intento è quello di produrre per l'intelligente americana informazioni utili alla guerra in atto e all'eventuale dopoguerra. Il volume ricostruisce il contesto storico e teorico di quest'approccio, la questione del carattere culturale della nazione discussa in quegli anni, e parte essenziale del lavoro di Benedict ne "II crisantemo e la spada", dove alcuni film giapponesi sono usati per la definizione del carattere nipponico - analizzando il lavoro di Bateson - coevo a quello di Siegfried Kracauer, anche lui impegnato in uno spoglio sistematico dei film di propaganda e sotto contratto al MOMA, sul cinema nazista. Il progetto di Bateson culmina in una edizione di tre rulli, con sottotitoli di commento, di Hitlerjunge Quex. Ein Film von Opfergeist der deutschen Jugend, il film di propaganda del 1933 di Hans Richter, primo grande progetto nazista dì propaganda cinematografica dell'UFA sostenuto da Joseph Goebbels.
16,00 15,20

Jung e il cinema. il pensiero post-junghiano incontra l'immagine filmica

Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2018
pagine: 299
Il pensiero di Jung non è utile solo per la terapia: è un mezzo per interpretare il mondo, e quindi anche per comprendere il linguaggio dei film. Tra "Pulp Fiction", "Blade Runner" e "2001: Odissea nello spazio", questo libro applica per la prima volta la psicologia junghiana all’analisi cinematografica. Per tutti gli appassionati di cinema, ma anche per chi si interessa di cultural studies e di media studies, una lettura interdisciplinare, originale e innovativa del “pensiero del profondo”.
26,00 24,70

Il cinema di Carlo Battisti. La favolosa vacanza di un insigne glottologo nel mondo della celluloide

Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2018
pagine: 212
Carlo Battisti, importante linguista e dialettologo, nel 1951 incontra per caso Vittorio De Sica, che gli offre immediatamente il ruolo di protagonista nel film "Umberto D". Alla soglia dei settant'anni il professore entra in un mondo per lui sconosciuto e la sua indole di studioso lo porta a trasformare questa esperienza in un'occasione di ricerca e di creazione: nell'arco di cinque anni, dal 1951 al 1956, Battisti indossa anche le vesti di critico e di teorico del cinema, fino a diventare il soggettista e il supervisore di un documentario. Il libro ricostruisce quell'incontro e i suoi fecondi sviluppi, indagando per la prima volta gli illuminanti scritti di Battisti sulla teoria del linguaggio cinematografico.
20,00 19,00

La trappola del testo. Sul primo Kubrick

Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2018
pagine: 142
"Nel ripensare il suo classico studio sul “primo” Kubrick, Saverio Zumbo si sintonizza con [le] nuove prospettive degli studi sul regista. Zumbo rilegge infatti i film del giovane Kubrick (dal cortometraggio "Day of the fight", del 1949 a "Lolita" del 1962) alla luce di una duplice ipotesi. In primo luogo, egli ritiene che occorra postulare uno stacco tra i primi due film [...] e la produzione successiva: all’inizio della propria carriera Kubrick tenta vie radicalmente sperimentali, che poi finisce per abbandonare [...]. In secondo luogo, il fervido e irripetibile clima sperimentale dei primi film sarebbe basato (non senza qualche ingenuità e alcune ambizioni eccessive) sulla sintesi di due elementi: da un lato la lezione modernista della riflessività dell’opera d’arte, e dunque la sperimentazione sul linguaggio e la messa in scena del medium; dall’altro lato l’influsso della psicanalisi junghiana che costituirebbe il serbatoio delle più interessanti sperimentazioni linguistiche e metalinguistiche." (dall'Introduzione di Ruggero Eugeni)
14,00 13,30

La passione del reale. Il documentario o la creazione del mondo

Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2018
pagine: 239
Il libro è un riattraversamento del concetto di "Reale" attraverso le pratiche del cinema documentario contemporaneo, partendo dal presupposto che il nuovo millennio riprenda con forza, trasformandola, quella "passione del reale" che ha caratterizzato la storia politica ed estetica del Novecento. È in questo scenario che il cinema del reale si pone come un laboratorio aperto che al gioco problematicamente un concetto centrale. La prima parte del volume consiste in una analisi della passione del reale nel cinema documentario contemporaneo, mentre le due parti successive, riattraversano il concetto attraverso due termini centrali per comprendere la specificità del cinema del reale, Tempo e Spazio.
22,00 20,90

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