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Mimesis: Filosofie

Tutte le nostre collane

Laure. La sovrana dell'erotismo

Libro
editore: Mimesis
anno edizione: 2015
pagine: 172
10,00 9,50

Corpi che non contano. Judith Butler e gli animali

Libro
editore: Mimesis
anno edizione: 2015
pagine: 108
10,00 9,50

Il desiderio della lettura. Esercizi. Pratiche. Discorsi

Libro
editore: Mimesis
anno edizione: 2015
pagine: 218
16,00 15,20

Contro la cultura. Esseri e universi ben invisibili

Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2015
pagine: 148
Alcuni aspetti della cultura occidentale, ben invisibili sotto i nostri occhi, sono il continuo fluire che non diviene della vita intima dell'individuo, l'apparenza di una società dinamica che invece rimane immobile, l'incessante ricomporsi del mondo mentre mima una decomposizione, un illusorio arretrare che non si arrende. Il saggio si addentra nel congegno che muove tutto e non si mostra, nell'apparato che non si fa interrogare, anzi, che non deve essere interrogato perché finge di fare come la rosa del distico di Angelus Silesius: "è senza perché; fiorisce perché fiorisce, a se stessa non bada, che tu la guardi non chiede". La cultura dichiara ricattatoriamente che il mondo non può essere diverso da quello che è. Senza il passato il presente cadrebbe nel silenzio e il futuro prenderebbe la scorciatoia del buio assoluto. Nel suo essere, la natura della cultura permette il ripetersi di consuetudini e modelli non pericolosi per gli assetti sociali. Il continuo peregrinare del passato verso il presente, e viceversa, si candida come futuro, sfida il corso delle cose e si ripropone come fatto iniziale, con la riproduzione apocrifa di una tradizione, con illusori sovvertimenti estetici privi di ogni elemento capace di rinnovamento e cambiamento concreto della vita sociale e individuale. Nell'apparente variabilità, la cultura, intesa come civiltà, nasconde il perpetuo processo di restaurazione delle convenzioni.
14,00 13,30

20,00 19,00

20,00 19,00

Lettera al futuro

Libro
editore: Mimesis
anno edizione: 2015
pagine: 140
10,00 9,50

Il discorso amoroso. Seminario a l'École Pratique des Hautes Études 1974-1976. Seguito da «Frammenti di un discorso amoroso» inediti

Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2015
pagine: 656
"Il linguaggio amoroso, 'altro linguaggio' [...:] attrito, frizione insopportabile che l'innamorato avverte tra il suo linguaggio amoroso (per lui: il linguaggio giusto) e ogni altro linguaggio: linguaggi costituiti dalla mondanità, dalla scienza, dalla moda, dalla generalità, avvertiti con orrore come artificiosità. [...] Artificiosità, sensazione della inversione del reale. Il mondano, lo scientifico, la generalità: falsa realtà. Veramente reale è l'Amore 'artificiosità'). Sensazione del soggetto innamorato: che l'Amore faccia vedere lucidamente la futilità, la vanità dei linguaggi non amorosi. L'Amore è mediatore di verità. Allargamento filosofico del sentimento amoroso. [...] Divergenza dei sistemi, l'altro linguaggio rinvia alla divergenza dei campi, dei sistemi. Due sistemi divergenti: l'Amoroso e il Mondano. Ogni accavallamento è intollerabile. Quindi: la nudità della relazione col mondo (di esclusione, di separazione). Ma la separazione (che è di fatto una valutazione) incontra codici culturali che l'alimentano e le servono da alibi. [...] All'innamorato in rottura con la mondanità, la socievolezza, la generalità, la conformità corrisponde un'estetica della dissimmetria, dell'inversione, dell'asindeto, della irregolarità. È almeno così che il soggetto innamorato si dice". Roland Barthes, 'Figura 8: Altro linguaggio', Seminario, 30 gennaio 1975
28,00 26,60

La visione di Bergson. Tempo ed esperienza del limite

Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2015
pagine: 188
La mente, nella cultura filosofico-scientifica occidentale, è stata per lungo tempo rappresentata come un sistema di specchi installati di fronte a una realtà in progressione dinamica. Come potrebbe uno specchio - costitutivamente estraneo alla realtà che fronteggia - riflettere di questa non solo immagini superficiali, ma anche configurazioni in grado di riprodurre fedelmente i processi interni, non visibili, della sua formazione? Dopo Kant ed Hegel, Bergson attinge ad un "pensiero-limite" che gli consente di leggere il mondo della coscienza come un modo d'essere "estremo". Guardando con coraggio nei fondali oceanici del "moi profond", Bergson inaugura un originale percorso di riscoperta dell'assoluto nel limite spazio-temporale del "moi social" attraverso un nuovo modo di vivere il tempo e il rapporto mente/corpo. In questa cornice, il distacco del soggetto dalla realtà intuita mediante l'atto della visione, consente a Bergson di sviluppare l'indagine dello sfondo virtuale della percezione e dei suoi universi di senso anteriori. Agli occhi del filosofo, il fenomeno anomalo della "vision panoramique des mourants" acquista così la funzione di ricordare al soggetto che le proprie azioni devono essere prese sul serio, perché tutto ciò che egli è stato e che sarà si conserva fatalmente nel ricordo, fino all'ultimo istante di vita...
20,00 19,00

Corpo e rivoluzione in Marx. Morte diavolo analità

Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2015
pagine: 428
Con questo volume prosegue la ripubblicazione delle opere di Luciano Parinetto (1934-2001), filosofo ed interprete eretico di Karl Marx. Maestro di libero pensiero al di fuori di ogni schematismo ideologico, in "Corpo e rivoluzione in Marx" Parinetto trasfonde la ricchezza umana, culturale e politica della intensa - per quanto breve - stagione fra Sessantotto e primi anni Settanta. In maniera originale e al contempo rigorosa, l'autore si confronta con le letture più innovative di Marx e Freud, facendo convergere nella tematica del corpo e delle sue declinazioni l'intreccio di complesse problematiche, da quelle di classe a quelle dei rapporti interpersonali. Con passione ed efficacia anche stilistica, Parinetto mostra come la rimozione del corpo erotico sia alla base della grande macchina capitalistica che, mediante lo sfruttamento lavorativo, trasforma i corpi in merci, reificandoli. Il testo, ricco di spunti, si spinge fino a sfiorare l'oscura e sfuggente tematica del rapporto fra morte e vita, mentre la ricognizione storica dei grandi fenomeni della stregoneria e dell'alchimia fornisce alla meditazione parinettiana il necessario spessore storico.
24,00 22,80

Lo specchio infedele. Prospettive per il paradigma teatrale in antropologia

Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2015
pagine: 160
Diversi decenni fa, Clifford Geertz, in un saggio divenuto celebre (Generi confusi), rilevava un grande cambiamento in atto nelle scienze sociali, che finalmente riconoscevano la loro scientificità nella parentela con le scienze umane. Da quel momento iniziò un processo che ha portato a trovare nell'analogia, nella metafora, nella traduzione culturale gli strumenti propri di una disciplina, l'antropologia, che si occupa di soggetti viventi capaci di senso nel loro dire e nelle loro azioni. Il presente studio si pone come un'indagine critica delle linee di ricerca aperte dal paradigma teatrale sorto sulla scorta di Goffman, Turner e Schechner, che ha inaugurato nuove prospettive attingendo dal teatro - inteso come spettacolo e come performance - metafore illuminanti e pratiche di socialità originali per comprendere i processi culturali, in un'ottica di dialogo trasversale tra le discipline, auspicato da più parti ma spesso disatteso.
16,00 15,20

L'essere per l'amore

Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2015
pagine: 187
Con quest'opera Franco Ricordi, filosofo che proviene da una fondamentale esperienza artistica nel mondo del teatro, ha inteso indicare un nuovo corso del pensiero occidentale: il nichilismo, dopo Nietzsche, Heidegger, Severino, è giunto ad un bivio teoretico analogo a quello denunciato da Jaspers di fronte alla bomba atomica. Pertanto la riflessione sull'Amore, che solo pochi grandi poeti-filosofi hanno inteso (tra questi Dante, Shakespeare, Leopardi, Kleist), diviene la via maestra per inoltrarsi in un nuovo ambito del pensiero. L'uomo è proteso a disconoscere l'essenza dell'Amore, pur essendo da esso sovrastato (Omnia vincit Amor). Solo la riflessione sul "Nulla eterno", scrigno dell'Amore e possibilità di superamento del nichilismo, lascia intravedere la crisi estetica, nel venir meno poetico e teatrale del "verso endecasillabo", e la crisi etica, nell'impossibilità di una "Sovrapolitica", dopo la devastante esperienza del secolo XX.
16,00 15,20

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