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Meltemi: Biblioteca/antropologia

Tutte le nostre collane

Le forme dell’oblio. Dimenticare per vivere

Libro
editore: Meltemi
anno edizione: 2025
pagine: 88
In questo saggio, Marc Augé esplora il paradosso dell’oblio come condizione essenziale per la memoria e per l’esperienza umana. Lungi dall’essere una semplice perdita, dimenticare è un atto vitale, una necessità per vivere pienamente il presente, riscoprire la ricchezza dell’istante e non restare prigionieri del passato. L’oblio non è sinonimo di cancellazione ma di selezione: permette di dare significato ai ricordi, di distinguere l’essenziale dal superfluo, di alimentare la curiosità e l’immaginazione. In questo senso, non riveste solo una funzione individuale ma anche collettiva, poiché ogni società costruisce la propria identità su ciò che sceglie di ricordare e su ciò che invece decide di dimenticare. In un’epoca segnata dall’iperconnessione e dall’ossessione per l’archiviazione digitale, Augé invita a riflettere sul ruolo del tempo e sull’importanza di trovare un equilibrio tra memoria e oblio, affinché il passato non diventi un fardello ma uno strumento per vivere con consapevolezza il presente. Prefazione di Andrea Staid.
10,00 9,50

Il futuro alle spalle. Ripensare le generazioni

Libro: Libro in brossura
editore: Meltemi
anno edizione: 2024
pagine: 174
“Il passato è davanti, il futuro alle spalle”. Da questa frase paradossale parte il saggio di Tim Ingold. Nel suo nuovo, provocatorio e coinvolgente volume, l’antropologo inglese cerca di rispondere a una domanda con cui ognuno di noi finisce prima o poi per confrontarsi: perché il futuro ci fa così paura? Ingold sostiene che la radice della nostra difficoltà nell’affrontare il futuro risiede soprattutto nel modo in cui pensiamo alle generazioni. Esse sono spesso immaginate a strati una sull’altra come fogli in una pila. Cosa accadrebbe, invece, se considerassimo le generazioni come fibre di una corda tra loro intrecciate? Adottare l’idea secondo cui la vita si forma nella collaborazione tra generazioni potrebbe non solo ridurre l’ansia che caratterizza l’età presente, ma anche offrire una solida base per la coesistenza futura. Ciò implicherebbe l’abbandono di una cieca fede nel progresso e quindi nella Scienza e nella tecnologia come uniche risposte ai problemi dell’umanità. Ingold mostra che c’è ancora speranza, e questa si trova nelle generazioni del passato, per le generazioni a venire. A cura e con un saggio introduttivo di Nicola Perullo.
16,00 15,20

Paletó e io. Memorie di mio padre indigeno

Libro: Libro in brossura
editore: Meltemi
anno edizione: 2024
pagine: 212
Vincitrice del prestigioso “Premio Casa de las Américas”, quest’opera racconta la storia dell’improbabile relazione tra un’antropologa e suo padre indigeno. Quando Aparecida Vilaça viaggiò per la prima volta lungo il Rio Negro, in Amazzonia, si aspettava di tornare alla civiltà con taccuini e nastri pieni di osservazioni sul popolo indigeno Wari', non certo di trovare in quel luogo remoto anche un nuovo padre e una nuova famiglia. Paletó era molte cose: un sopravvissuto ai violenti massacri, alle epidemie e all’arrivo dei missionari cristiani; un leader carismatico che insegnava attraverso le risate e la cura; un uomo che parlava con dolcezza, sempre pronto alla battuta e a lanciarsi nell’ignoto. È così che Paletó risplende nelle pagine di questo volume, che intreccia i ricordi dell’autrice sull’apprendimento dei modi di vita degli indigeni amazzonici con la testimonianza del padre sulla persistenza dei Wari’ di fronte alla colonizzazione. Parlando con il cuore, sia come antropologa sia come figlia, Vilaça offre uno sguardo intimo sulla vita degli indigeni in Brasile nel corso di quasi un secolo.
18,00 17,10

Ritorni. Diventare indigeni nel XXI secolo

Libro: Libro in brossura
editore: Meltemi
anno edizione: 2023
pagine: 470
Un tempo si riteneva che le società native, o tribali, fossero destinate a scomparire a causa di inarrestabili forze economiche e politiche che prima o poi avrebbero completato il lavoro di distruzione avviato dai contatti interculturali e dal colonialismo. La realtà odierna dimostra invece che molti gruppi aborigeni continuano a resistere, rendendo così più complesse le classiche narrazioni della modernizzazione e del progresso. Prendendo in esame i popoli nativi di California, Alaska e Oceania, James Clifford prova come questi siano parte attiva di un processo di trasformazione ancora in atto che implicherebbe una lotta ambivalente dentro e contro forme dominanti d’identità culturale e di potere politico. Spesso contro ogni previsione, i popoli indigeni stanno infatti costruendo con creatività e pragmatismo percorsi identitari originali all’interno di una modernità intricata e indefinita. Prefazione di Adriano Favole.
25,00 23,75

L'invenzione del Sahel. Narrazione dominante e costruzione dell'Altro

Libro: Libro in brossura
editore: Meltemi
anno edizione: 2023
pagine: 174
Con il termine arabo “sahel” – letteralmente “bordo del deserto” – s’intende quella fascia di territorio africano che attraversa orizzontalmente tutto il continente, fungendo da area di passaggio tra l’arido deserto del Sahara a Nord e la fertile savana arborata a Sud. Secondo Jean-Loup Amselle, tra i massimi antropologi contemporanei, a questa categoria geografica è stata associata una questione socio-culturale e politica del tutto arbitraria: il Sahel non esiste e nasce esclusivamente all’interno del contesto coloniale francese. Un tempo il territorio era attraversato dagli imperi Ghana, Mali e Songhai, che mettevano in comunicazione l’Africa subsahariana con le coste del Mediterraneo. Sulle rotte commerciali di Timbuctù, Djenné e Kong viaggiavano le carovane che trasportavano l’oro in Europa e gli schiavi in direzione del mondo arabo-musulmano. A questo asse Nord-Sud, con la colonizzazione francese del continente africano, se ne sovrappose un altro da Oriente a Occidente. Secondo Jean-Loup Amselle, è proprio a questa cesura storica, politica e culturale che vanno imputati i problemi che interessano oggi il Sahel e tutto il continente africano. Prefazione di Marco Aime.
16,00 15,20

Discussione sulla razza. Come sciogliere i nodi su storia, culture e razzismi

Libro: Libro in brossura
editore: Meltemi
anno edizione: 2022
pagine: 244
"Discussione sulla razza" è un confronto fra l'antropologa bianca Margaret Mead e lo scrittore Nero James Baldwin che assume il valore di un'eccezionale testimonianza. Il volume si presenta come una conversazione lunga e approfondita che segue un andamento musicale: dall'adagio al mosso e al movimentato per arrivare allo scontro serrato e intenso. È un dibattito che tocca tutti i temi della scottante attualità politica e culturale, dove protagonista assoluto è il dramma razziale e il suo riverbero sulla tormentata coscienza umana. Il tema del razzismo è però declinato e analizzato in tutte le sue sfumature, tanto da divenire un sistema interpretativo utile a leggere ogni forma di potere in cui si esercita il sopruso e la violenza sugli altri: i bianchi sui Neri, ma anche le società ricche su quelle povere, gli uomini sulle donne, i Paesi avanzati su quelli arretrati. Queste due grandi personalità della scena culturale internazionale non solo di ieri offrono il meglio di sé, mettendo a fuoco in modo inquietante e drammatico la problematica sociale, morale e politica americana: dalla violenza nei ghetti alla contestazione giovanile, dal consumo esasperato di droga all'inquinamento ambientale, dalla radicalizzazione della lotta politica alla questione dell'insicurezza e del logorio delle istituzioni... Mead e Baldwin attingono dalle loro esperienze personali per suggerire come costruire una società migliore retta dall'uguaglianza.
18,00 17,10

Abiezione e oppressione. Le radici inconsce del razzismo

Libro: Libro in brossura
editore: Meltemi
anno edizione: 2021
pagine: 80
Lungi dal rappresentare un retaggio ormai superato, razzismo, sessismo e omofobia sono ancora riscontrabili in abitudini quotidiane, in sentimenti e reazioni corporee, in significati culturali sedimentati al punto da costituire strutture inconsce di oppressione. Nei saggi raccolti in Abiezione e oppressione, la filosofa statunitense Iris Marion Young indaga le reazioni di avversione che strutturano le società contemporanee, cosiddette liberali e tolleranti, nelle quali una certa estetica dei corpi si sostituisce alle legittimazioni ufficiali dell‘oppressione. Ricorrendo alle categorie di abiezione e di pregiudizio inconscio, l‘autrice analizza in che modo le paure e le avversioni automatiche – che ancora oggi definiscono alcuni gruppi come disprezzabili – interagiscano con l‘angoscia di soggetti alle prese con una società complessa e mutevole.
9,00 8,55

Il dilemma dell'aragosta. La forza della vulnerabilità

Libro: Libro in brossura
editore: Meltemi
anno edizione: 2021
pagine: 232
Non tutti sanno che l'aragosta nasce nuda e solo successivamente la natura le fornisce un abito su misura. Ma questo non cresce con lei: col tempo si trasforma in una gabbia e poi in una tortura. Così, quando la corazza diventa opprimente, l'aragosta la getta via e resta nuda: senza protezione, sola, in attesa di crearsene una nuova. È questo il dilemma dell'aragosta, ripreso da Stefano De Matteis in chiave metaforica per una lettura antropologica dell'attualità: lasciare le proprie corazze, identità di ferro o monolitiche, smettere di trincerarsi in certezze che si trasformano in gabbie e procurano sofferenze, per esporsi invece al rischio, mettendosi a nudo, creando uno spazio di riflessione e di elaborazione, di dialogo e di confronto. La vulnerabilità si trasforma così in un punto di forza: produce il cambiamento e prelude alla ricostruzione di una nuova vita, tanto sul piano individuale quanto su quello collettivo.
18,00 17,10

La vita sociale delle cose. Una prospettiva culturale sulle merci di scambio

Libro: Libro in brossura
editore: Meltemi
anno edizione: 2021
pagine: 478
Il significato che le persone attribuiscono agli oggetti deriva necessariamente dalle transazioni e dalle motivazioni umane, specialmente dal modo in cui gli oggetti stessi sono usati e fatti circolare. Concentrandosi sugli aspetti dello scambio che sono definiti culturalmente e sui processi di circolazione che vengono regolati socialmente, il volume illustra i modi in cui le persone trovano valore negli oggetti e come questi a loro volta diano valore alle relazioni sociali. Partendo dalla considerazione che anche le cose conducono una vita sociale, gli antropologi e gli storici che hanno contribuito alla stesura di quest’opera hanno esaminato le modalità in cui le cose sono vendute e commerciate in una molteplicità di ambienti sociali e culturali, passati e presenti. I loro saggi fanno così da ponte tra diverse discipline – dalla storia sociale all’antropologia culturale e all’economia – segnando una tappa fondamentale nella comprensione della vita economica e della sociologia della cultura.
25,00 23,75

Traiettorie dello spazio. Luoghi, frizioni, relazioni

Libro
editore: Meltemi
anno edizione: 2021
pagine: 208
Spazi abitativi, spazi migratori, spazi di frizione: un‘équipe di antropologi indaga e riflette sulle categorie dello spazio nel contemporaneo. Dalla danza alle rivendicazioni politiche, dai cambiamenti climatici ai conflitti a Lampedusa e in Val di Susa, il volume presenta lo sguardo dell‘antropologia sulla vita e sulla cultura contemporanee in dialogo con le altre discipline.
18,00 17,10

Napoli sepolta. Viaggio nei riti di fondazione di una città

Libro
editore: Meltemi
anno edizione: 2020
pagine: 408
Anche se è stata risparmiata dal disincanto del mondo, Napoli è una città moderna. Ambigua già dal punto di vista geologico, ha sviluppato un‘affinità con il regno di mezzo: transgender e fantasmi, comunità adottive come famiglie, teschi anonimi come antenati. Con il suo reportage scientifico, Ulrich van Loyen si spinge in queste zone liminali cercando di decifrare la matrice della città sulla base del culto dei morti. A guidarlo non è tanto l‘alta cultura europea, per cui Napoli rappresenta un‘inesausta fonte di estraneità, quanto piuttosto l‘osservazione partecipante alla vita delle cosiddette persone semplici. Nei vicoli della Sanità, nelle cripte delle “Anime del Purgatorio”, con i camorristi che si presentano come assistenti sociali, attraverso l‘amicizia con le veggenti che vogliono far parlare i morti e quindi rovesciare il clientelismo politico, appare chiaro, tra le altre cose, che la vita quotidiana rappresenta il segreto più grande, la famiglia un mistero e la città una crisi permanente.
24,00 22,80

Etnografie militanti. Prospettive e dilemmi

Libro: Libro in brossura
editore: Meltemi
anno edizione: 2020
pagine: 256
Com'è possibile coniugare l'impegno politico con la ricerca sul campo? Offrendo una rassegna ragionata, il testo illustra le radici profonde nell'antropologia italiana, ma evidenzia soprattutto la politicizzazione dell'etnografia, tornata prepotentemente alla ribalta nell'ultimo decennio con lo studio dei movimenti sociali. Viene scandagliata la letteratura internazionale ma soprattutto gli studi di etnografi militanti italiani emergenti, per perlustrare diverse opzioni politiche, teoriche e metodologiche su come fare ricerca qualitativa e su come comprendere le forme dell'attivismo contemporaneo con un esplicito intento di trasformare l'esistente. Il taglio è autoriflessivo, centrato su potenziali tensioni e dilemmi che si creano nelle relazioni con il contesto studiato, nella conduzione della ricerca e in fase di restituzione. Distinguendo l'etnografia militante da altre forme di coinvolgimento pubblico della ricerca – quali l'antropologia applicata, la ricerca-azione e l'antropologia pubblica –, si chiarisce la continuità e la discontinuità delle etnografie militanti contemporanee rispetto alla celebre presentazione gramsciana dell'"intellettuale organico". Infine, i tre autori ripercorrono la loro esperienza politica ed etnografica per mostrare come fare ricerca possa sia contribuire al sapere scientifico sia rafforzare contesti politici.
18,00 17,10

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