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Libri di Witold Gombrowicz

Biografia e opere di Witold Gombrowicz

Testamento

Libro: Libro in brossura
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2023
pagine: 184
Nel 1968, pochi mesi prima di morire, Witold Gombrowicz incontra lo scrittore e editore Dominique de Roux per intrattenere con lui un dialogo ragionato attorno alle proprie opere. Ciò cui Gombrowicz dà vita una volta a tu per tu con de Roux è però qualcosa di molto diverso dall’ordinato scambio tra due intellettuali. Il suo si rivelerà infatti un monologo torrenziale in cui si mescolano autobiografia e letteratura, arte e politica, i libri scritti e quelli amati, il privato e le riflessioni sulla società: un «autoritratto d’artista», ma anche una summa della propria esistenza e della propria poetica. Il suo Testamento. Dall’infanzia trascorsa in Polonia agli ultimi anni in Francia, dalla stesura dei primi romanzi al successo internazionale, dal rapporto con la famiglia a quello con gli scrittori a lui contemporanei, dalla ribellione contro la Forma a quella contro se stesso, passando per la composizione di Ferdydurke, Trans-Atlantico, Pornografia e Cosmo, questo testo-confessione è – come evidenzia nella sua postfazione Francesco M. Cataluccio – «il più “costruito” di Gombrowicz» e allo stesso tempo «il suo libro più sincero e autobiograficamente attendibile». Un’opera che ci permette di entrare nelle profondità del mondo interiore dell’autore polacco, comprenderne i modelli, le insicurezze e le ossessioni; guardare nello specchio della sua vita per provare a trattenere la sua immagine sfuggente.
22,00 20,90

Bacacay. Tutti i racconti

Libro: Libro in brossura
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2022
pagine: 360
Non c’è autore più insofferente alle convenzioni di Witold Gombrowicz. I suoi racconti, qui raccolti integralmente per la prima volta in Italia, sono una sintesi perfetta della sua satira conturbante, della sua visione grottesca del mondo, delle sue narrazioni paradossali e stridenti, della sua capacità di dare vita a figure irregolari e assurde, in grado di frantumare in pochi istanti le regole su cui poggia la società. Attraverso un linguaggio levigato, in cui rimbalzano giochi di parole e neologismi, Gombrowicz fa sfilare in queste pagine come in una folle parata un antisemita che si scopre figlio di un’ebrea convertita, un marito che disprezza l’avvenente moglie per perdersi dietro alle gambotte storte e fregiate di venuzze delle donne di servizio, un magistrato paranoico, una donna pazza di desiderio fidanzata con un vergine determinato a rimanere tale, un bandito terrorizzato dalla «rattità» dei ratti, un re corrotto fino alla follia, un giovane conte che trova interesse solo nelle radio. Una dissacrante rassegna di anormali che, alternando il comico e il tragico, mette alla berlina le convenzioni borghesi e i tic dell’aristocrazia, il moralismo e la famiglia, il romanzo tradizionale e le opere edificanti. In queste storie tutto è messo in discussione: quella di Gombrowicz è una lettura ironica e disillusa della realtà che non risparmia né la letteratura, né i sentimenti. E, come testimonia il suo racconto più autobiografico, nemmeno se stesso: «Alla domanda se, come scrittore, intendo continuare a migliorare per lo Spirito, la Cultura, l’Arte ecc., rispondo: no, no, assolutamente no!».
27,00 25,65

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