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Libri di Vitaliano Trevisan

Biografia e opere di Vitaliano Trevisan

Aberrazioni e prospettive. Narrazioni e saggi di architettura

Libro: Libro in brossura
editore: Oligo
anno edizione: 2024
pagine: 108
Un architetto olandese che impara l’italiano sui trattati di Palladio e Scamozzi. Le implicazioni fisiche, percettive e mentali della visione prospettica. La lettura critica e disinibita del paesaggio e del costruito. Questo libretto raccoglie testi assai eterogenei – un inedito frammento narrativo e saggi brevi, già apparsi in pubblicazioni specialistiche – che dimostrano come l’interesse di Trevisan per l’architettura e la sua percezione non si sia mai assopito, portando sempre con sé lo sguardo critico e pungente maturato negli anni giovanili, nella Vicenza dominata dall’eredità di Carlo Scarpa. Il volume è arricchito da postfazioni di Andrea Cortellessa e Cherubino Gambardella, architetto a cui Trevisan ha dedicato alcuni dei testi qui raccolti.
13,00 12,35

Trilogia di Thomas: Un mondo meraviglioso-I quindicimila passi-Il ponte

Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2024
pagine: 408
Thomas, una delle figure più coerenti e riuscite che la letteratura italiana abbia offerto negli ultimi decenni: in un unico volume i primi tre «non romanzi» di un autore di culto che raccontano lo sbriciolamento di un Paese senza morale, senza bellezza, senza più tradizione. Scritte come un'improvvisazione jazzistica, le prime tre opere di Trevisan sono l'elaborazione letteraria dell'incessante ruminare di pensieri, ricordi, immagini che affollano la mente di Thomas. A caratterizzarle è la scrittura: uno standard che prende, via via, la forma del soliloquio, in un intreccio serrato tra processo mentale e linguistico. Così, in "Un mondo meraviglioso", il moto senza pace di Thomas, nei dintorni di Vicenza, apre squarci su una provincia italiana ormai putrescente, mentre ricordi dolci/amari lo conducono a un padre dall'insopportabile filosofia di vita. "I quindicimila passi" sono invece la distanza che Thomas conta, con una precisione metodica, da casa alla questura, da casa al tabaccaio, da casa allo studio del notaio Strazzabosco: gesti esatti, netti, che rincorrono il vano tentativo di attenuare il senso di vuoto e di morte che lo opprime. Infine "Il ponte", ultimo atto, alfa e omega, inizio e fine dei conti con un passato ancora troppo presente. Thomas ha visto, sognato, immaginato ciò che non c'è o non c'è più, attraverso un racconto del mondo, il suo, che rende organica l'esistenza, così come la scrittura di Trevisan ha strutturato il mondo, il nostro, in uno scenario mitico e tragico in grado di portare più avanti e più a fondo la riflessione sull'umano destino. Postfazione di Emanuele Trevi.
16,00 15,20

Black Tulips

Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2022
pagine: 232
«Scrivere, per quanto atto privo di speranza, o forse proprio per questo, significa aver fede». L'ultima opera a cui Vitaliano Trevisan stava lavorando, inviata all'Einaudi qualche mese prima di morire. Nella sua brutale, lancinante verità, è forse quella che gli assomiglia di più: interrotta ma non incompiuta.
17,00 16,15

Il ponte. Un crollo

Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2022
pagine: 144
«Non c'è niente da fare, pensai, la scrittura ha sempre un conto in sospeso con la morte. Sempre». Un uomo ha lasciato per sempre la sua famiglia e l'Italia. A distanza di anni, la notizia della morte del suo fratello di sangue lo induce a tornare. Nel corso del viaggio mentale, che precede quello fisico, il protagonista, costretto a vagare a ritroso tra le macerie della sua vita, finirà per imbattersi in una verità pericolosa. Raccontando la storia di Thomas, un uomo deciso a fare una volta per tutte i conti con il passato e col peso della colpa, Trevisan crea un personaggio che nella sua ambigua nostalgia delle radici distrutte dà voce alla nostra quotidiana alienazione. E ci consegna un romanzo di spietata crudezza, che rivela impietosamente lo sbriciolamento di un Paese senza morale, senza bellezza, senza più tradizione.
11,50 10,93

Works

Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2022
pagine: 704
Con una scrittura originale come un classico pezzo di jazz, in questo romanzo autobiografico Vitaliano Trevisan racconta il lavoro nel luogo in cui è una religione, il Nordest, dagli anni Settanta fino agli anni Zero. E attraverso questa lente scandaglia non solo le mutazioni del nostro Paese, ma la sua stessa vita: il fallimento dell'amore, i meccanismi di potere nascosti in qualunque relazione, la storia della propria e di ogni famiglia, che è sempre «una storia di soldi». «Perché trovo sempre un lavoro?, mi dicevo, Perché non mi lasciano andare alla deriva in pace? Diventare un barbone. Una delle possibilità che contemplavo. Che contemplo tuttora. Poi non ho coraggio. Mi viene in mente mio padre, il poliziotto Arturo, e la sua divisa, sempre impeccabile; e mio nonno, la dignità con cui indossava il suo vestito da festa. Assurdità che sempre mi ritornano. L'origine è un vestito che uno non smette mai». La condanna tutta umana al lavoro inizia per Vitaliano Trevisan a quindici anni, quando una sera a cena chiede al padre una bicicletta nuova, da maschio, perché girare con quella della sorella maggiore significa essere preso in giro dai compagni. Per tutta risposta, il padre lo porta nell'officina di un amico che stampa lamiere per abbeveratoi da uccelli: «Così capisci da dove viene», gli dice, alludendo al denaro. Inizia per l'autore una «carriera» che è un succedersi di false partenze: dal manovale al costruttore di barche a vela, dal cameriere al geometra, dal disoccupato al gelataio in Germania, dal magazziniere al portiere di notte, fino allo spaccio di droga e al furto, «un commercio che obbedisce alle stesse fottute regole di mercato». Trevisan racconta gli anni Settanta schiacciati tra politica ed eroina, cui sembra essere sopravvissuto quasi per caso, la storia di un matrimonio e della sua fine, le contraddizioni del mondo della cultura - dove per ironia della sorte la frase più ripetuta è «non ci sono soldi», la stessa che gli propinava il padre - e la sofferenza psichica, il percorso pieno di deragliamenti di un ragazzo destinato a fare lo scrittore.
22,00 20,90

Tristissimi giardini

Tristissimi giardini

Libro: Libro in brossura
editore: Laterza
anno edizione: 2010
pagine: 138
"Una rotazione completa del tamburo rotante della betoniera intorno al suo asse: su questa unità di tempo è tarato l'orologio degli umani e dei flussi relativi; o viceversa, in fondo la cosa ha poca importanza: animali, vegetali, persone, sentimenti, pensieri, ovvero merci e flussi di merci, e in definitiva tutto ciò che si muove in e per questo territorio, si regola sullo stesso metronomo, 'lavora' con gli stessi secondi, o meglio, nel caso umano, ne ha impressione; ma negli interstizi, nelle pieghe, nei bordi, negli spazi residui, abbandonati, ai margini, fuori dal flusso, un altro tempo lavora e così in ogni caso moriamo. Curioso: i luoghi in cui più intensamente se ne percepisce la presenza sono le fabbriche abbandonate. La prima impressione che si ricava, esplorando questi spazi, è che lì il tempo si sia improvvisamente fermato, ma naturalmente no, non è così, solo non scorre, non fluisce, soggiorna, abita il luogo, ne pervade l'atmosfera, si fa respirare, toccare, pensare, e nel mentre lavora, indifferente, con ostinata determinazione."
10,00

I quindicimila passi. Un resoconto

Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2007
pagine: 155
Thomas conta i passi. Da casa alla questura, millecinquantatré passi. Da casa al tabaccaio, settecentonovantuno. Da casa al negozio di alimentari, milleottocentocinquantuno. Conta con una precisione metodica, senza lasciarsi distrarre da niente, gli occhi fissi a terra, un gessetto sempre in tasca per segnare il punto da cui ripartire in caso di una deviazione imprevista. Scandire il numero dei passi lo aiuta a tenere la morte un passo indietro, tra le macchine che gli sfrecciano accanto lungo strade tutte uguali, perché in definitiva la strada è sempre una sola.
12,00 11,40

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