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Libri di Varlam Salamov

Biografia e opere di Varlam Salamov

Tra le bestie la più feroce è l’uomo

Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2024
pagine: 468
«Ho molti dubbi, troppi. E una domanda che chiunque scriva memorie, qualunque scrittore grande o piccolo, conosce: servirà a qualcuno questo mio mesto racconto?». È l’interrogativo che Varlam Salamov si pone nell’introdurci ai suoi ricordi della Kolyma, «racconto di uno spirito che non trionfa, ma che piuttosto viene calpestato». In queste pagine – nucleo centrale degli scritti autobiografici qui radunati – Salamov rivive e ci fa vivere l’inferno del lager: l’implacabile freddo siberiano, la fame assillante, l’umiliazione continua dei lavori forzati e delle violenze, e le efferate tecniche messe in atto dal potere sovietico per ridurre i detenuti a «relitti umani» – termine ultimo di un processo di decadimento del corpo e dello spirito perseguito con caparbia brutalità. Un resoconto secco, aspro, intransigente, giacché quel che preme a Salamov è scandagliare un’«esperienza sottoterra» che, riducendo l’uomo a istinto e spirito di conservazione, ne mette a nudo la natura profonda. Ma le sue rievocazioni ci riportano anche alla Vologda dell’infanzia, dove precoci si manifestano l’amore per la poesia e l’insaziabile sete di libri; alla Mosca degli anni Venti, dove rifulgono le stelle di Sklovskij, Majakovskij e Bulgakov – un «sottobosco luminosissimo» presto «spazzato via dalla scopa di ferro dello Stato»; e da ultimo al tempo della riabilitazione ufficiale, del ritorno a Mosca e dell’inattesa amicizia con Pasternak. Il percorso di un’intera vita, insomma, che trova il suo fil rouge nell’anelito costante, quasi viscerale alla letteratura: «Scrivo perché leggendo la mia prosa lontanissima dalla menzogna qualcuno possa fare nella sua vita qualcosa di buono anche in minima parte. Perché qualcosa bisogna fare».
24,00 22,80

I racconti della Kolyma

I racconti della Kolyma

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2022
pagine: 192
Questa antologia raccoglie parte degli ormai celebri "Racconti della Kolyma" di Varlam Salamov, lo scrittore russo che ha descritto come nessun altro l'ultimo cerchio del Gulag staliniano: quell'immenso "Crematorio Bianco" che è la Kolyma, estremo Nord-est siberiano, immensa terra dell'oro e dei lager, dove lo scrittore ha vissuto diciassette anni come "nemico del popolo", condannato per "attività contro-rivoluzionaria trotskista". Il lettore troverà qui i fondamentali temi di Salamov: l'inferno dei lager, segnato dallo sfruttamento estremo del lavoro, tipico del volontarismo staliniano; la ferocia; la solitudine; la disperazione; l'abbrutimento; la morte per fame, freddo, colpo alla nuca. Salvare la pelle alla Kolyma si può, ma solo di rado e per caso. Là crollano, prima del corpo, la mente e l'anima. A meno che non si sia capaci di resistere moralmente, di conservare dignità, memoria, parola. La prosa dello scrittore, con la sua frase essenziale, secca e rapida come deve essere "uno schiaffo allo stalinismo", è la sola in grado di rendere il senso e l'immagine di "quello che ogni uomo non dovrebbe vedere né sapere".
5,90

Racconti di Kolyma

Racconti di Kolyma

Libro
anno edizione: 2005
pagine: 192
11,30

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