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Libri di Tullio Cannillo

Biografia e opere di Neil deGrasse Tyson

Il grande disegno

Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2025
pagine: 1912
Nel "Grande disegno" il celebre astrofisico si cimenta con la sfida scientifica per eccellenza, affrontando la questione che da sempre divide filosofi, scienziati e teologi: l'origine del cosmo e della vita stessa. Insieme al fisico Léonard Mlodinow, Hawking ripercorre le più recenti scoperte della fisica spiegando come il cosmo, in base alla teoria quantistica, non abbia una sola esistenza, e come tutte le possibili storie dell'universo esistano simultaneamente. Approdiamo così alla teoria del "multiverso", la coesistenza del nostro universo accanto a una moltitudine di universi apparsi spontaneamente dal nulla, ciascuno con proprie leggi di natura. Nel corso della storia della scienza si è scoperta una serie di teorie o modelli sempre migliori, da Platone alla teoria classica di Newton, fino alle moderne teorie quantistiche. È naturale chiedersi se si arriverà a una teoria dell'universo che non possa essere ulteriormente migliorata. Oggi disponiamo di una candidata alla teoria ultima del tutto: la "teoria M". Se confermata, sarà la teoria unitaria di cui Einstein era alla ricerca, e il trionfo della ragione umana. Quanto a un presunto creatore del Grande disegno, la scienza dimostra che l'universo può crearsi dal nulla sulla base delle leggi della fisica. Un saggio scientifico che spiega con linguaggio accessibile e attraverso eleganti illustrazioni come l'astrofisica sia ormai vicina a comprendere i segreti più nascosti della materia.
17,00 16,15

Contro il mondo. Nazionalismo e politica di massa tra le due guerre mondiali

Libro: Libro rilegato
editore: Mondadori
anno edizione: 2025
pagine: 420
Fu negli anni che precedettero la Grande guerra che l'entusiasmo per un mondo senza confini raggiunse il suo apice. Viaggi internazionali, migrazioni, flussi di denaro e di merci da un angolo all'altro del pianeta, nuove idee riguardo ai diritti delle donne, alla pace, alla giustizia sociale. Ma quella «globalizzazione», come la chiameremmo oggi, non fu universalmente benefica, e sottotraccia alimentò il risentimento di quanti rimasero esclusi dai vantaggi del libero commercio e della circolazione della ricchezza: gli agricoltori rovinati dalla concorrenza straniera, i negozianti messi in ginocchio dalla grande distribuzione, i lavoratori dell'industria vittime delle delocalizzazioni, i tanti «dimenticati» di una società cosmopolita in perenne movimento. Poi, con la tragedia della guerra, l'epidemia di spagnola e il crollo di Wall Street del 1929, il malcontento e le frustrazioni di un ceto medio privato della propria identità e impoverito dalla crisi economica esplosero, fomentati da demagoghi senza scrupoli che sull'insicurezza e le paure costruirono il capitale politico da destinare in seguito alla lotta contro le democrazie liberali. Il nazionalismo, la difesa dei confini, le restrizioni all'immigrazione, il sogno dell'autarchia produttiva e alimentare, la corsa al riarmo, i dazi, il discredito riversato sulle organizzazioni internazionali, l'odio crescente nei confronti delle minoranze - gli ebrei, in particolare - come pure delle élite, il veleno della propaganda e la continua distorsione della realtà: fu questo il micidiale amalgama che negli anni Trenta fece la fortuna dei reazionari schierati su entrambe le sponde dell'Atlantico e portò dapprima alla nascita del Terzo Reich e successivamente alla catastrofe della Seconda guerra mondiale. Frutto di una impressionante ricerca d'archivio condotta in numerosi paesi, Contro il mondo è lo straordinario racconto di un'epoca segnata da profonde inquietudini, da una rabbia e un rancore che nessuno seppe interpretare per tempo e che solo nelle pulsioni autoritarie e razziste trovarono sfogo e risposta. Un monito anche per il nostro presente incerto.
28,00 26,60

Autocrazie. Chi sono i dittatori che vogliono governare il mondo

Libro: Libro rilegato
editore: Mondadori
anno edizione: 2024
pagine: 180
«Abbiamo tutti in mente la tipica immagine di uno stato autocratico. C'è un cattivo al vertice, che controlla l'esercito e la polizia. L'esercito e la polizia minacciano il popolo con la violenza. Ci sono collaboratori malvagi, e magari qualche coraggioso dissidente.» Tuttavia, per Anne Applebaum, saggista e vincitrice del premio Pulitzer, questa convinzione diffusa altro non è che un anacronismo. Nel XXI secolo, infatti, una simile rappresentazione delle autocrazie ha scarsa attinenza con la realtà e per di più ne ignora del tutto l'evoluzione. Al giorno d'oggi, le autocrazie non sono governate da un solo «cattivo», ma da reti sempre più sofisticate, che connettono tra loro strutture finanziarie, servizi di sicurezza - militari, paramilitari e di polizia - di uno o più paesi, ed esperti di tecnologia che forniscono sorveglianza, propaganda e disinformazione. I membri di queste reti condividono risorse e obiettivi, operando come un agglomerato di aziende tenute insieme non dall'ideologia, ma da una spietata e assoluta determinazione a preservare il proprio potere e la propria personale ricchezza e da un nemico comune: il mondo democratico e i suoi valori. Diversamente dalle alleanze militari o politiche di altri tempi e altri luoghi, infatti, non ci sono «blocchi» cui aderire, né Muri di Berlino a segnare netti spartiacque geografici. È una rete che, superando le faglie ideologiche, geografiche e culturali, da Mosca a Pechino, da Teheran a Pyongyang, si sta stringendo sempre di più attorno alle democrazie moderne, disconoscendone i valori, insinuandosi nelle loro crepe e in quei paradossi irrisolti che l'Occidente, troppo convinto di essere nel giusto, non si è mai deciso ad affrontare. Ma l'autocrazia è un sistema politico, non un tratto genetico, e in quanto tale può cambiare: in questo saggio, Anne Applebaum delinea un resoconto allarmante e al contempo lancia un potente appello su come dovremmo organizzarci per salvare la democrazia.
19,00 18,05

Pianeta acqua. Ripensare la nostra casa nell'universo

Libro: Libro rilegato
editore: Mondadori
anno edizione: 2024
pagine: 396
Che cosa accadrebbe se un giorno ci svegliassimo e il mondo in cui viviamo ci apparisse stranamente alieno, come se fossimo stati teletrasportati in qualche pianeta remoto? Ebbene, oggi questa spaventosa ipotesi è quantomai reale. Per effetto del riscaldamento globale assistiamo sempre più spesso a eventi meteorologici estremi - inondazioni primaverili, prolungate siccità estive, ondate di calore e incendi incontrollati, violenti uragani -, ciascuno dei quali devasta gli ecosistemi e distrugge l'infrastruttura sociale. Per troppo tempo abbiamo frainteso la natura stessa della nostra esistenza e ciò a cui dobbiamo la nostra sopravvivenza. Tutto quello che pensavamo di sapere sulla nostra casa nell'universo è sbagliato. Ci siamo convinti di vivere su una terraferma, mentre la verità è che abitiamo un pianeta d'acqua, e ora l'idrosfera, che per seimila anni abbiamo canalizzato, privatizzato, sfruttato e avvelenato, si sta ribellando e minaccia di provocare la sesta estinzione di massa sulla Terra. Con questo illuminante contributo, Jeremy Rifkin ci sollecita a ripensare il nostro posto nell'universo a partire dalla consapevolezza che viviamo su un pianeta d'acqua. In questa nuova ottica, dobbiamo riconsiderare e rimodulare ogni aspetto della nostra vita, dalla relazione con la natura ai modelli di governance sociale e ambientale, dalla concezione dell'attività economica all'educazione dei nostri figli, fino al modo in cui ci orientiamo nel tempo e nello spazio. «Ribattezzare la nostra casa "Pianeta Acqua" non è soltanto un esercizio retorico, ma un cambiamento del senso di orientamento planetario della nostra specie», un primo ma decisivo passo per affrontare davvero la crisi globale che si profila all'orizzonte. Sostenute da una solida ricerca, queste pagine sovvertono tutte le nostre convinzioni sulla nostra casa nell'universo, la Terra, e hanno una forte risonanza con l'attualità, in particolare per l'Italia, tra i territori più a rischio per il riscaldamento globale.
22,00 20,90

La caduta degli imperi. Roma e il futuro dell'Occidente

Libro: Libro rilegato
editore: Mondadori
anno edizione: 2024
pagine: 240
Il 9 agosto 378, a Adrianopoli, le truppe dell'imperatore Valente furono annientate da un contingente di guerrieri goti. Fu una sconfitta cruciale, che decise il destino di Roma. Da quel momento, l'affacciarsi di nuove potenze lungo le frontiere, i sempre più frequenti conflitti regionali e gli imponenti fenomeni migratori segnarono la fine del dominio globale che Roma aveva esercitato per quasi cinque secoli. Millesettecento anni dopo, si ha l'impressione di assistere a un fenomeno analogo. La supremazia dell'Occidente, nei modi in cui si è manifestata a partire dall'inizio dell'Ottocento, sta rapidamente svanendo. La stagnazione economica e le divisioni politiche, la crisi della democrazia, i frutti avvelenati della globalizzazione neoliberista, il risorgere dei nazionalismi, le guerre neoimperialistiche condotte da regimi autoritari, il dinamismo economico e diplomatico di Paesi definiti un tempo «in via di sviluppo» e oggi invece protagonisti assoluti della scena internazionale: tutto sembra testimoniare il declino dell'Impero occidentale. Ma davvero l'èra del dominio dell'Occidente è giunta al termine? Ci troviamo di fronte a una decadenza irreversibile di cui dovremmo prendere atto? Per lo storico Peter Heather e l'economista politico John Rapley la crisi dell'Impero occidentale non deve necessariamente tradursi in un crollo catastrofico. La storia dell'antica Roma, del suo sviluppo e del suo tramonto, insegna che gli imperi possono scegliere se distruggere o salvaguardare sé stessi. Nel caso dell'Occidente, oggi si tratta di decidere se abbandonare l'ormai impraticabile prospettiva di un dominio incontrastato o, piuttosto, partecipare alla creazione di un nuovo ordine mondiale. Un ordine fondato sul reciproco riconoscimento e su valori condivisi, che accolga in modo equanime le potenze emergenti e in cui siano possibili alleanze internazionali più inclusive. L'unico, quindi, in grado di salvare ciò che la civiltà occidentale ha saputo costruire.
20,00 19,00

Storia della Russia. Mito e potere da Vladimir il Grande a Vladimir Putin

Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2024
pagine: 384
Dalla fondazione della Rus' di Kiev, nel I millennio, all'era di Putin, passando per i campi di battaglia e le corti di Ivan il Terribile, Pietro il Grande, Caterina II e Nicola II, gli anni del totalitarismo e la perestrojka , Orlando Figes esamina in queste pagine tanto i personaggi e gli eventi che hanno segnato la storia russa quanto le idee che ne hanno plasmato le azioni. E ripercorre lo sviluppo storico di quei miti e temi ricorrenti che, fin dalle sue origini nelle cronache medievali, ne hanno caratterizzato il racconto: Mosca come «Terza Roma» e il suo ruolo come salvatrice del cristianesimo e della civiltà; la tendenza imperiale verso una forma di governo autocratica; la ricerca partita dal popolo di uno zar santo e paterno, dispensatore di verità e giustizia, che avrebbe dato poi origine al culto di Lenin e di Stalin; l'etica del sacrificio radicata nel concetto di «anima russa»; l'utopia rivoluzionaria di costruire il cielo sulla terra. Così, sia che descriva l'incoronazione di uno zar in una cattedrale a lume di candela, l'epica resistenza alle invasioni di Napoleone e Hitler o l'assalto bolscevico al Palazzo d'Inverno nell'ottobre del 1917, Figes mostra le profonde continuità strutturali insite nella narrazione del proprio passato da parte dei russi. Il modo in cui la Russia è giunta a rievocare − e a reinventare nel corso del tempo − la propria vicenda millenaria è infatti un aspetto fondante della sua cultura, delle sue convinzioni, della sua visione, e imprescindibile per una comprensione informata del Paese odierno.
16,00 15,20

L'età della resilienza. Ripensare l'esistenza su una Terra che si rinaturalizza

Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2024
pagine: 420
Abbiamo a lungo creduto di poter costringere il mondo naturale a adattarsi alla nostra specie e ora siamo costretti a adattarci noi a un mondo naturale imprevedibile. Ma di fronte al caos che si sta dispiegando intorno a noi, ci ritroviamo senza una valida strategia. Jeremy Rifkin ci invita quindi a un radicale ripensamento della concezione del tempo e dello spazio. Perché l'Età del Progresso è ormai al tramonto, mentre una nuova e potente narrazione è in ascesa, l'Età della Resilienza: l'efficienza sta cedendo il passo all'adattività portando con sé profondi cambiamenti nell'economia e nella società. La generazione più giovane, a sua volta, si sta riorientando dalla crescita alla prosperità, dal capitale finanziario al capitale ecologico, dalla produttività alla rigeneratività, dal prodotto interno lordo agli indicatori della qualità della vita, dall'iperconsumo all'ecogestione, dalla globalizzazione alla glocalizzazione, dalla geopolitica alla politica della biosfera, dalla sovranità dello Stato-nazione alla governance bioregionale e dalla democrazia rappresentativa alle assemblee di cittadini. In un momento in cui la famiglia umana guarda con angoscia al futuro, Rifkin ci apre una finestra su inedite e promettenti prospettive e su un futuro totalmente diverso che può offrirci una seconda opportunità di prosperare sulla Terra.
16,00 15,20

Storia della Cina. Le origini di una civiltà millenaria

Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2024
pagine: 624
Nei suoi quattro millenni di storia la Cina ha conosciuto mutamenti di così ampia portata da non avere paragoni, e tuttavia nel popolo cinese sono sempre rimasti saldi gli sforzi per costruire società stabili rette da ordine e giustizia, per generare arte e bellezza, e per la salvaguardia degli ideali di ciò che Confucio chiamava «questa nostra cultura». Ma da dove nasce un simile senso di appartenenza, capace di resistere ai più drammatici periodi di crisi? Cosa ha contribuito a mantenere unito un territorio tanto esteso, oggi superpotenza e seconda economia al mondo? E in che misura quei principi continueranno a plasmare il futuro della Cina nei prossimi decenni? Attingendo a inedite testimonianze e alle più recenti scoperte archeologiche, nonché alla personale esperienza vissuta in quarant'anni di viaggi sul luogo, Michael Wood offre uno sguardo completo sul passato della Cina, indispensabile per comprendere il suo presente. Alla narrazione storico-politica di vasto respiro affianca il punto di vista della gente comune, attraverso documenti familiari, diari e corrispondenze ufficiali e private. Il risultato è un affresco che spazia dalle desolate steppe mongole al profilo ultramoderno di Pechino, dalla nascita delle prime dinastie al nuovo ordine del presidente Xi Jinping. "Storia della Cina" è il ritratto di una civiltà millenaria, ma soprattutto una preziosa chiave di lettura del più intrigante tra i paesi protagonisti della scena internazionale contemporanea.
20,00 19,00

Corpi estranei. Come pandemie e vaccini hanno plasmato la storia

Libro: Libro rilegato
editore: Mondadori
anno edizione: 2024
pagine: 456
Da millenni gli esseri umani e i virus coesistono e, suo malgrado, l'umanità più di una volta si è scoperta vulnerabile, stretta tra il terrore del contagio e l'ingegnosità della scienza. Soffermandosi in particolare su avvenimenti del XVIII e XIX secolo, Schama focalizza la propria ricerca su un tema ancora oggi attuale, ossia il sospetto e i pregiudizi che da sempre hanno accompagnato tanto l'insorgere di inattese epidemie quanto le nuove scoperte scientifiche volte a scongiurarne gli effetti peggiori. Infatti, diverse malattie infettive dilagarono nelle affollate città moderne: il vaiolo colpì Londra, il colera infestò Parigi, la peste flagellò l'India. Il compito della nascente scienza medica? Fermare la mortalità. Per raccontare quella frenetica battaglia per salvare quante più vite umane possibili, Schama presenta un'incredibile sequenza di personaggi e di storie. Tra queste, la triste parabola di un eroe quasi sconosciuto, Waldemar Haffkine. Scienziato ebreo di Odessa e microbiologo presso l'Istituto Pasteur, Haffkine sviluppò il primo vaccino contro il colera e, trasferitosi in India, fu pioniere di una serie di studi scientifici che contribuirono a immunizzare milioni di persone. Acclamato in Inghilterra come «salvatore dell'umanità», fu però vittima di un atto di scioccante ingiustizia che mise fine alla sua brillante carriera. Nel ripercorrere la lunga storia della lotta tra l'uomo e i virus, Schama trova lo spunto per difendere la propria incrollabile certezza che esista un legame profondo e inscindibile che ci unisce alla natura e alla nostra specie. Alla fine, sostiene Schama, affrontiamo alcune sfide del nostro tempo insieme, come la lotta contro le infezioni pericolose. In quei momenti, «non ci sono estranei, ma solo amici intimi: un'unica preziosa catena di connessioni». Attraversando i confini tra Oriente e Occidente, Schama conduce il lettore in un viaggio nel tempo che racconta molto del nostro presente, dimostrando come la lotta alle epidemie sia un compito non solo scientifico, ma anche politico, culturale e personale.
28,00 26,60

Non siamo soli. I segnali di vita intelligente dallo spazio

Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2024
pagine: 240
Non siamo soli nello spazio. Avi Loeb, uno dei più noti astronomi a livello internazionale, ne è certo. La prova risalirebbe all'ottobre 2017, quando i telescopi sull'isola di Maui intercettarono un punto luminoso che sfrecciava rapido nel cielo. Si trattava del primo oggetto interstellare mai individuato nel nostro sistema solare, ma gli scienziati si aggrapparono alla teoria che fosse una cometa anomala. Secondo l'approccio tanto visionario quanto rigoroso di Loeb, l'ipotesi migliore è invece che fosse frutto di una tecnologia extraterrestre molto avanzata. Le sue parole sono una sfida a pensare in modo critico a ciò che è là fuori, non importa quanto strano possa sembrare.
15,00 14,25

Tra la terra e il cielo. L'uomo e la natura, una storia millenaria

Libro: Libro rilegato
editore: Mondadori
anno edizione: 2023
pagine: 780
«Quando consideriamo la storia» osserva lo storico Peter Frankopan «la maggior parte delle persone è in grado di indicare il nome dei grandi condottieri e delle principali battaglie del passato. Pochi invece conoscono le grandi tempeste, le inondazioni più devastanti, gli inverni più rigidi, le siccità più severe o il modo in cui questi fenomeni determinarono il fallimento dei raccolti, causarono pressioni a livello politico o favorirono la diffusione di malattie.» Eppure il clima e l'ambiente hanno ricoperto un ruolo centrale nel plasmare il corso dell'umanità. Integrare la storia umana con quella naturale è dunque di fondamentale importanza se vogliamo comprendere correttamente il mondo intorno a noi. In pagine frutto di un'approfondita quanto imponente ricerca, Frankopan non soltanto reinserisce il clima nel racconto del passato, mostrando dove, quando e come gli eventi climatici estremi, i modelli meteorologici a lungo termine e i cambiamenti climatici hanno avuto un profondo impatto sul mondo, ma ricostruisce anche «la millenaria storia dell'interazione umana con la natura, considerando in che modo la nostra specie ha sfruttato, modellato e deformato l'ambiente in base alla propria volontà, nel bene e nel male». Il risultato è una narrazione epica, che attraversa secoli e continenti ed espande gli orizzonti del nostro sguardo, tenendo conto di regioni e territori spesso relegati a un ruolo secondario, o finora interamente ignorati. Il nostro mondo è da sempre soggetto a trasformazioni, transizioni, cambiamenti: guardare indietro nel tempo è il modo migliore per affrontare problemi complessi e ricavare valide lezioni per affrontare le sfide attuali e future. "Tra la terra e il cielo" apre una prospettiva radicalmente nuova e ci invita a riflettere su come il nostro destino è indissolubilmente legato alla salute del mondo naturale. L'ambiente è il palcoscenico «sul quale si svolge la nostra esistenza, e modella tutto ciò che facciamo, chi siamo, dove e come viviamo»; e «se il teatro chiude o crolla, è la fine per tutti noi».
35,00 33,25

Prospettive cosmiche. Lo sguardo di uno scienziato sul mondo

Libro: Libro rilegato
editore: Mondadori
anno edizione: 2023
pagine: 240
Quando Galileo Galilei diede alle stampe il Sidereus Nuncius, nel 1610, svelò ai lettori un'immagine del cosmo radicalmente diversa da quella che fino ad allora avevano ritenuto vera. Il suo telescopio, da poco perfezionato, gli aveva permesso di osservare da vicino il Sole, la Luna, le stelle e i pianeti, e di scoprire verità fondamentali sulle leggi che regolano il movimento dei corpi celesti. Punti di vista cosmici che imponevano un ridimensionamento della nostra presunzione: la Terra non è il centro di tutti i moti. Similmente, questo libro è «una sveglia che suona per la civiltà». L'astrofisico e divulgatore scientifico Neil deGrasse Tyson ci invita in queste pagine a considerare i nostri simili e tutto ciò che ci circonda da una prospettiva completamente nuova, riformulando alcuni dei temi più discussi e dibattuti del nostro tempo (la guerra, la politica, la religione, il genere, la razza, i concetti stessi di verità e di bellezza). Provare a guardare il mondo come appare a uno scienziato dallo spazio consente infatti di mettere in luce le tante assurdità, le cattive abitudini e le false certezze della nostra epoca. Un'epoca in cui «abbiamo perso completamente di vista ciò che distingue i fatti dalle opinioni, siamo veloci nei gesti di aggressione e lenti in quelli di gentilezza», e le fazioni culturali e politiche si contendono l'anima delle comunità e delle nazioni. Adottare una prospettiva cosmica può aiutarci a ripensare a fondo i rapporti reciproci fra le nazioni, i popoli e gli esseri umani, e a superare contrasti e divergenze o, quantomeno, a comprenderne le ragioni sottostanti. E, soprattutto, ci costringe a non dimenticare quanto sia parziale il nostro punto di vista e quanto sia rischioso credere che l'universo ruoti intorno a noi.
20,00 19,00

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