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Libri di Susanna Tartaro

Biografia e opere di Susanna Tartaro

Le mie cose preferite

Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2024
pagine: 122
Una donna viene investita mentre supera un incrocio in motorino. È un istante: rimane a terra, in attesa dei soccorsi, e all’improvviso tutto cambia. L’incidente mette in pausa la routine quotidiana e diventa l’occasione per riflettere sull’impermanenza, la condizione che ci accomuna alla radio, capace di diffondere pensieri e creare comunità sulla base di qualcosa di impalpabile e solido allo stesso tempo. Nell’immobilità forzata, Susanna Tartaro inventa un gioco: sminuzzare in frammenti il mondo e provare a racchiuderlo nel palmo della mano diviene un esercizio per ritrovare uno sguardo sulla realtà che abbia il respiro della poesia, il ritmo delle parole condivise e il sapore delle sue «cose preferite». Combinando esperienze e immaginazione creativa, passione per i libri e per la sua Roma, l’autrice costruisce un percorso tra passato e presente, in cui fanno capolino personaggi straordinari – da Patrizia Cavalli a Valentino Zeichen, da Bianchina a Gianni Bisiach, da Mario Marenco a Gabriella Ferri –, in un’illuminante successione di quadri che catturano un momento: il tremore prima della messa in onda, il brivido del contatto con gli ascoltatori, l’istante in cui un autore sembra parlare proprio a te. «In radio si va al punto, alla verità, e chi parla al microfono è nudo».
14,00 13,30

La non mamma

Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2021
pagine: 112
Susanna è una donna, una figlia, una compagna, un'amante. Ha un lavoro che l'appassiona, un'allegria specialissima, il talento di scoprire sorprese in ogni dove. Come ciascuno di noi, "non è" un'infinità di cose, e naturalmente è tutte le altre. Eppure nella sua vita c'è uno spartiacque invalicabile: è una non mamma, appunto. Perché essere o non essere madri, che sia per scelta o per caso, per desiderio o per impossibilità, nel nostro mondo definisce le donne come persone. Questo libro sottile e profondo, malinconico e vitale, racconta – in una parola – la libertà. Che non è certo una cosa semplice. La donna che dice «io» in queste pagine è libera di gestire il proprio tempo, racchiuso in un perimetro del tutto personale. Libera di investire su se stessa, di divertirsi e immalinconirsi, di fare programmi e poi cambiarli. Libera di sentirsi sola, di osservare a fondo, di interrogarsi, di comporre. Allora sale a bordo del suo motorino e si muove per le strade di Roma, catturando epifanie, accensioni improvvise, piccoli momenti luminosi. Come gli scatti fotografici che si fanno d'istinto con il cellulare, quando una cosa ci colpisce così tanto da volerla avere sempre in tasca. Ed è proprio questa libertà che in punta di penna si fa poesia, permettendo alle parole di adagiarsi lievi ma mai spensierate sulle cose. Susanna Tartaro ci mostra la bellezza e la meraviglia di accogliere la vita, scrivendo prima di tutto con gli occhi. Perché, in fondo, si può essere genitori in tanti modi: a volte basta solo guardarsi intorno. La non mamma ha un "non" davanti, che sta acceso come un faro. Ci sarà sempre qualcuno che le dice: «Tu non puoi capire». Ma quante cose vedono i suoi occhi liberi e leggeri mentre attraversa Roma in motorino, coi capelli al vento e il dono raro di trasformare ogni angolo di strada, ogni faccia in poesia. Susanna Tartaro ha scritto un libro spiazzante, irregolare, capace di annotare il mondo per folgorazioni. «Amo i barattoli da impilare, la luce del frigo, il gorgoglio della lavastoviglie. E i libri, i piatti, le borse e i golf, le matite e gli asciugamani sono amici miei. Il mio disordine inizia dalla sedia appena entro in casa, fa il giro delle stanze, poi torna e si accuccia come un cane fedele».
14,00 13,30

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