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Libri di Susan Petrilli

Biografia e opere di Susan Petrilli

Senza ripari. Segni, differenze, estraneità

Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2021
pagine: 452
«La semiotica, la scienza generale dei segni, risulta in questo libro come la prospettiva secondo la quale considerare le cose, quelle che ci riguardano inesorabilmente. E le cose stanno così: non ci sono ripari. Siamo globalmente tutti coinvolti e ciò che ci coinvolge, senza possibilità di sottrarsi, di defilarsi, di esonerarsi, è la vita. La comunicazione globale, la globalizzazione, ha mostrato in tutti i suoi aspetti e in tutte le sue conseguenze questa situazione inconfutabile: il coinvolgimento di tutti nell’intera vita del pianeta. E, un po’ per volta, si comincia a prenderne atto. Anche se, a livello planetario, si è ancora ben lontani dal rendersene conto del tutto, fino a poterne trarre le dovute conseguenze in una nuova progettazione sociale, ben diversa dall’ideologica dominante. Coloro che si sono occupati di segni – di lingue, di linguaggi, di culture, di forme sociali, di ideologie, di rapporti interpersonali, di scritture letterarie –, e non solo coloro che hanno direttamente partecipato alla costituzione e allo sviluppo della semiotica come scienza, hanno contribuito a evidenziare quella ineludibile relazione che Emmanuel Levinas ha indicato come etica: l’inestricabile intrico nella relazione con altri, dunque il coinvolgimento della propria vita in quella altrui, l’inevitabilità del dover rispondere dell’altro e all’altro. In questa situazione “senza ripari”, si tratta effettivamente, come dicono il titolo e il sottotitolo di questo libro, di ripensare e riconsiderare i segni, le differenze, le estraneità...» (Dalla Presentazione di Augusto Ponzio)
30,00 28,50

Athanor. Volume Vol. 23

Libro
editore: Mimesis
anno edizione: 2020
pagine: 384
Il titolo di questo volume riprende il tema e anche il titolo di un saggio di Emmanuel Levinas del 1985, “Les droits de l’homme et les droits d’autrui”, poi incluso nel suo libro del 1987 Hors sujet. Con questo titolo si afferma e si sottolinea in forma di paradosso che i diritti umani oggi, e sempre di più, sono i diritti della identità, dell’io, e non anche i diritti dell’altro. Essi non comprendono, anzi escludono i diritti altrui, in quanto prescindono dalla responsabilità per l’altro. Tuttavia, i diritti umani derivano da una originaria relazione con l’altro, anteriore a ogni legislazione e a ogni giustificazione. In questo senso rinviano a un rapporto di non-indifferenza, di coinvolgimento, di responsabilità con l’altro e per l’altro, che potrebbe essere indicato come a priori rispetto alle “dichiarazioni dei diritti umani”, in quanto antecedente rispetto a esse e indipendente dai ruoli, dalle funzioni, dai meriti e dai riconoscimenti. I diritti umani, ma come comprensivi e non escludenti i diritti altrui, sono a priori a ogni permesso, concessione, autorità, rivendicazione dei propri diritti, a priori rispetto a qualsiasi tradizione, giurisprudenza, privilegio, appartenenza, prima di ogni ragione. I diritti umani sono anche i diritti altrui e quindi effettivamente diritti umani se si riconosce che humanitas non deriva da homo, ma, come humilitas, da humus, la terra coltivata insieme.
20,00 19,00

Athanor. Volume Vol. 22

Libro
editore: Mimesis
anno edizione: 2020
pagine: 462
La questione dell’identità è di centrale importanza nell’ambito dell’odierna situazione sociale complessiva. L’affermazione della propria identità è resa sempre più difficile e di conseguenza ricercata in maniera parossistica. Ciò comporta sempre più forme di autoesaltazione, di denigrazione e di espunzione dell’altro, sempre più la rivendicazione dei diritti propri, fatti passare come coincidenti con i diritti umani e la negazione dei diritti altrui. Leggere i segni dell’attuale relazione fra identità e alterità oggi diventa, in epoca di globalizzazione e di inevitabile incontro di culture, particolarmente importante dalla prospettiva della semiotica, soprattutto quando essa si configura come semioetica. Il volume con la partecipazione di autori italiani e stranieri, secondo angolature prospettiche e disciplinari diverse, riprende la ricerca avviata con i volumi precedentemente apparsi nella serie “Athanor. Semiotica, filosofia, arte, letteratura”, quali "Il bianco in questione", "Umano troppo disumano", "Globalizzazione e infunzionalità", "La trappola mortale dell’identità", "Linguaggi del monoteismo e pace preventiva", "Semioetica e comunicazione globale" e "Fedi, credenze, fanatismo".
20,00 19,00

Lineamenti di semiotica e di filosofia del linguaggio

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2019
pagine: 320
22,00 20,90

34,00 32,30

Athanor. Volume Vol. 21

Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2018
pagine: 450
Attraverso la tematizzazione dell'immagine, che non è soltanto di carattere visivo, ma anche sonoro (Ferdinand de Saussure parlava a proposito del signifiant di "immagine acustica") si possono individuare i rapporti strettissimi che intercorrono tra la parola - il segno verbale - , la musica e la pittura. Malgrado l'opinione diffusa della loro separazione, nell'arte verbale e non verbale, molte sono le opere che confermano questa interconnessione. Il volume intende appunto, attraverso contributi provenienti da settori disciplinari diversi, tematizzare non solo all'interno delle opere artistiche, ma anche nel linguaggio ordinario, l'inscindibile collegamento tra le diverse modalità dell'immagine. La stessa enunciazione con la sua inevitabile accentuazione, che la differenzia dalla frase, manifesta questa indissolubilità di musica e parola. Al volume partecipano autori italiani e stranieri interessati a questa tematica.
20,00 19,00

Athanor. Volume Vol. 20

Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2017
pagine: 584
"Pace" è una parola che si presta a molteplici significati e sensi. Ciò è oggi maggiormente vero come conseguenza della globalizzazione, che dà luogo a progettazioni rivolte alla "pace nel mondo" o a "un mondo di pace". Si ricorre anche alla giustificazione della guerra con lo scopo di "mantenere" o "realizzare" la pace, qualificando la decisione della guerra come "preventiva" in nome della "libertà" e della "democrazia": guerra preventiva, dunque, e, in quanto tale, "giusta e necessaria"; e, poiché si propone questo nobile obiettivo nei confronti della "umanità", anche "guerra umanitaria". La propensione per la pace è anche spesso semplicemente un atteggiamento di pacificazione della propria coscienza: il mettersi la coscienza in pace, il sentirsi giustificato al punto da poter non solo dichiarare la propria buona coscienza, ma da sentirsi pure con la coscienza pulita. Ci sono i pacifisti e ci sono i pacificatori della propria coscienza, quelli della coscienza in pace. L'idea della pace è collegata con l'idea che essa sia un affare del soggetto, che dipenda da un soggetto, individuale o collettivo, riconoscerne l'esistenza, stabilirne le caratteristiche, le condizioni e le modalità per realizzarla. Sono sue prerogative, sono di sua competenza, stare in pace, volere la pace, ottenere la pace, dare la pace, mettersi in pace. In effetti, la pace è con altro, insieme all'altro, in dialogo con l'altro, in ascolto dell'altro, altrimenti la pace diviene la pace della coscienza pacificata, la pace della guerra, ottenuta con l'avere ragione dell'altro, ragione sull'altro e senza l'altro, con l'oppressione e la soppressione dell'altro, "magari sotto il nome di altruismo", o di "intervento umanitario", o anche, ormai, di "guerra umanitaria", come "extrema ratio", con l'astuzia della ragione che dà la pace e la quiete dei cimiteri.
20,00 19,00

Digressioni nella storia. Dal tempo del sogno al tempo della globalizzazione

Libro: Libro in brossura
editore: Meltemi
anno edizione: 2017
pagine: 460
Nell'ambito della parola anonima della storia, le digressioni della pratica del raccontare, attraverso differenti generi di discorso, offrono spazio per la riflessione, il ripensamento critico, l'ascolto, il dialogo, l'incontro, l'accoglienza reciproca. Prima parte "Racconti dal tempo del sogno" - Seconda parte "Tra emigrazione e migrazione" - Terza parte "Raccontare del differire" - Quarta parte "Discorrendo al tempo dell'indifferenza globalizzata".
25,00 23,75

Scienze dei linguaggi e linguaggi delle scienze

Libro
editore: Mimesis
anno edizione: 2015
pagine: 514
Il rapporto tra le scienze dei linguaggi (linguistica, sociolinguistica, psicolinguistica, psicoanalisi, logica, semiotica, filosofia dei linguaggi) e i linguaggi delle scienze (fisico-naturali e umane) è stato sempre, e oggi ancora di più, molto stretto. Qui ci interessa particolarmente la mutuazione dei linguaggi, degli approcci, dei metodi e delle categorie delle prime da parte delle seconde e viceversa. Possiamo indicare, a titolo di esempio, l'impiego del linguaggio della biologia nella semiotica (da parte di Charles Morris) e, viceversa, del linguaggio della semiotica nella biologia (biosemiotica); l'assunzione del linguaggio della fisica nel neopositivismo, o "empirismo logico" (Circolo di Vienna, "Scienze unificate" di Chicago); del linguaggio dell'economia (marginalismo, scuola di Losanna) nella linguistica da parte di Saussure; del paradigma della fonologia nell'antropologia culturale da parte di Claude Lévi-Strauss. Attraverso il contributo di studiosi di discipline e di indirizzi diversi ci proponiamo di riflettere, anche in funzione di nuove possibilità di collaborazione, sul dialogo interdisciplinare con particolare riferimento alle interferenze e mutuazioni linguistiche (dalla "Presentazione").
20,00 19,00

Nella vita dei segni. Percorsi della semiotica

Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2015
pagine: 392
La semiotica da una parte è considerata nei suoi orientamenti, configurazioni e possibilità future, dall'altra quale prospettiva per affrontare le questioni fondamentali del rapporto tra segni, comportamenti e valori in cui concretamente sussiste il soggetto individuale nell'attuale contesto della comunicazione. Soggetto, segno, corpo; conoscenza, libertà, responsabilità; dialogo e significazione; ideologia e riproduzione sociale, ospitalità e differenza culturale; tecnologie e comunicazione; globalizzazione e migrazione; interpretazione e traduzione; semiotica e sintomatologia sociale; semiotica come semioetica: questi i temi principali.
28,00 26,60

Riflessioni sulla teoria del linguaggio e dei segni

Libro
editore: Mimesis
anno edizione: 2014
pagine: 306
Due i principali obiettivi di queste riflessioni sulla teoria del linguaggio e dei segni: 1) stabilire dove sia giunta oggi la ricerca semiotica, quale ne sia la sua attuale posizione; il che vuol dire chiedersi come si possa fare oggi un discorso sui segni che sia, criticamente, all'"altezza" delle attuali concezioni semiotiche; 2) considerare quale posto occupiamo noi, esseri umani - appartenenti a quella forma odierna di organizzazione sociale caratterizzabile come "comunicazione mondializzata" - rispetto al resto della vita, della semiosi (le due cose coincidono) sul pianeta: una domanda questa non soltanto di ordine teorico, gnoseologico, ma anche di ordine etico. Perché il riferimento all'intera vita sul pianeta riguarda anche la responsabilità che, nei suoi confronti, ha ciascun essere umano in quanto capace, una capacità specie-specifica, di usare segni per rendere i segni stessi oggetto di interpretazione. Il che significa poter deliberare, prendere posizione, progettare, innovare, in un rapporto dialogico e critico nei confronti di se stessi, degli altri e del mondo stesso che quei segni ci fornisce. Maggiormente questa responsabilità dovrebbe riguardare il semiotico, dato che il suo mestiere consiste proprio nel riflettere sui segni.
26,00 24,70

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