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Libri di Stefano Lorenzetto

Biografia e opere di Bernardo Caprotti

Chi (non) l'ha detto. Dizionario delle citazioni sbagliate

Libro
editore: Marsilio
pagine: 400
Gesù Cristo non disse mai «Lazzaro, alzati e cammina!» .Galileo Galilei non esclamò «Eppur si muove!». L’adagio «A pensar male si fa peccato, ma spesso s’indovina» non è di Giulio Andreotti. Sarà vero l’aforisma di Winston Churchill secondo cui a Londra «un taxi vuoto si è fermato davanti al numero 10 di Downing Street, e ne è sceso Attlee»? No, falso: infatti si trattava di una carrozza e ne discese, a Parigi, Sarah Bernhardt. «Vivi come se tu dovessi morire subito, pensa come se tu non dovessi morire mai» sarà del filosofo Julius Evola o della pornostar Moana Pozzi? Sono passati più di vent’anni da quando Paolo Mieli, per due volte direttore del «Corriere della Sera», minacciò: «Una citazione latina sbagliata in un discorso o riportata erroneamente in un articolo dovrà diventare un’onta perenne, un guaio peggiore di un avviso di garanzia». Purtroppo, da allora, poco è cambiato, se non in peggio. Giornalisti e politici continuano ad attribuire pensieri in libertà a personaggi che non si sono mai sognati di esprimerli. Convinto che il “citazionismo” sia la deriva che più ha tolto credibilità alla casta degli scribi cui egli stesso appartiene, Stefano Lorenzetto ha sottoposto a radiografia detti, non detti e contraddetti, cercando di scoprire, per i più celebri, come e perché si siano diffusi in modo errato. I risultati dell’indagine risultano sconcertanti e al tempo stesso divertenti. L’esclamazione «Elementare, Watson!» non è mai uscita dalla bocca di Sherlock Holmes né tantomeno dalla penna di Arthur Conan Doyle. E, a dispetto dell’aneddotica circolante su Mike Bongiorno, la signora Longari ha spiegato all’autore di questo libro che non è mai caduta sull’uccello. Materia sterminata, infingarda, magmatica, cangiante. Forse perché «la vita stessa è una citazione», diceva Jorge Luis Borges (ma l’avrà detto davvero?).
12,00 11,40

Falce e carrello. In memoria di un uomo che non può più difendersi

Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2024
pagine: 280
Nel 2007, a 50 anni esatti dalla sua alleanza con il socio Nelson Rockefeller e dall’apertura del primo supermercato nella storia d’Italia, Bernardo Caprotti decise di dare alle stampe questo volume, subito divenuto bestseller, che nelle varie riedizioni ha sempre mantenuto un vasto favore tra i lettori. Partendo da quel supermarket inaugurato il 27 novembre 1957 in viale Regina Giovanna a Milano e ribattezzato Esselunga dai consumatori, Caprotti non solo racconta la storia della grande catena ma anche quella della propria famiglia. E denuncia, con documenti inoppugnabili, lo strapotere delle Coop nella grande distribuzione. La vicenda privata e imprenditoriale di un uomo che tanta parte ha avuto nella modernizzazione del Paese appare oggi più che mai attuale ed è qui corredata da nuovi testi che ne rivelano le mille sfaccettature rimaste sconosciute ai più. Tra questi, il racconto della senatrice a vita Liliana Segre: «Da sempre abituato a ottenere con rocciosa determinazione tutto ciò che voleva, si dimostrò fragile davanti a me, un’anziana donna. Perché? Non avevo capito! Non era venuto per parlarmi di vicende mercantili. Voleva per me una sorta di risarcimento morale alle ingiustizie e al dolore che avevo patito da bambina». Prefazione di Liliana Segre. Introduzione di Stefano Lorenzetti. E una lettera di Marina Caprotti.
18,00 17,10

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