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Libri di Simone Rusci

Biografia e opere di Sara Cheli

Ri-conoscere la rigenerazione. Strumenti giuridici e tecniche urbanistiche

Libro
anno edizione: 2018
pagine: 344
Recupero, riuso, riqualificazione, ricostruzione e ristrutturazione sono termini con i quali tradizionalmente, per almeno un secolo, si è fatto riferimento alla gamma dei possibili interventi sul patrimonio esistente; in alcuni casi con specifici riferimenti normativi e in altri attraverso prassi consolidate e riconosciute. A partire dall’ultimo ventennio si è assistito ad una progressiva quanto rapida sostituzione lessicale in favore del termine Rigenerazione, divenuto egemone ed omnicomprensivo di tutte le precedenti declinazioni, nonché formula sicura, utile a legittimare ogni intervento sul territorio urbanizzato. In assenza di un quadro normativo nazionale ben definito, proprio questa polisemia rischia però di erodere il significato e il potenziale innovativo della rigenerazione, riducendo quello che potrebbe essere un cambio di paradigma culturale ad una mera innovazione lessicale. Ri-conoscere la rigenerazione significa conoscere in maniera quanto più puntuale e precisa gli elementi che distinguono questo approccio dalle altre forme di intervento e individuarne con chiarezza la cornice normativa entro la quale amministratori e pianificatori possono indirizzare politiche e tecniche. Significa fare il punto sulle esperienze condotte rilevando criticità e best practice; significa in ultimo riattribuire al termine “rigenerazione” un reale e tangibile ruolo strategico nel delicato contesto economico posto all’indomani della crisi di inizio millennio.
24,00 22,80

La rigenerazione della rendita. Teorie e metodi per la rigenerazione urbana attraverso la rendita differenziale

Libro
editore: Mimesis
anno edizione: 2018
pagine: 20
All’alba del nuovo millennio, iniziato di fatto con la crisi economica del 2007, l’eredità del Novecento si è rivelata più pesante del previsto, comportando un radicale sovvertimento di quelli che per decenni sono stati considerati i temi classici della pianificazione. Per tutto il Novecento l’urbanistica ha giocato in difesa, cercando di mitigare, arginare, e poche volte gestire, l’inarrestabile macchia d’olio della città. Per questa difesa ha calibrato i propri strumenti giuridici, di analisi e di governo, quasi sempre mirati a contingentare l’offerta edilizia verso una domanda vorace e illimitata. In questo scenario di ampia liquidità del diritto edificatorio, valorizzare e recuperare – e non in ultimo rigenerare – hanno significato quasi sempre attribuire un indice edificatorio o una destinazione capace di trainare la trasformazione garantendone le risorse. Dal 2007 tutto cambia. Quella domanda di urbanistica sempre assunta come costante nel processo di pianificazione, vista con sospetto e diffidenza, crolla repentinamente sotto i colpi di una crisi che pochi (forse nessuno) avevano previsto. La moneta urbanistica, il diritto edificatorio, le tanto agognate volumetrie si svalutano diventando numeri privi di un mercato capace di attribuirgli un valore e liquidità. A secco non rimangono solo i ruggenti speculatori ma l’urbanistica stessa che, privata di quelle dinamiche espansive, si ritrova senza la materia prima con la quale costruire il piano, con strumenti perlopiù incapaci di agire in contesti caratterizzati dall’assenza di trasformazioni urbane forti; in contesti nei quali l’attribuzione di volumetrie e destinazioni non basta più da sola ad attivare processi economici capaci di trasformare, recuperare e rigenerare la città. È in questa nuova prospettiva dell’intervento urbano che la ricerca dimostra e fa emergere il ruolo della rendita nell’organizzazione urbana, la sua natura di codice con cui è programmata l’attività umana entro lo spazio della città. Fa emergere la sua capacità di essere strumento di lettura dell’organizzazione urbana, grazie alla sua correlazione con le preferenze localizzative dei city users, e la sua capacità di restituire le criticità e i valori assunti dalle forme di auto-organizzazione della città esistente. Fa emergere in ultimo la potenzialità che un’innovativa politica di gestione della rendita differenziale può avere rispetto ai processi di modificazione dell’organizzazione e dello spazio della città, in particolare rispetto alle forme di rigenerazione.
20,00 19,00

L'urbanistica della scarsità

Libro
anno edizione: 2017
pagine: 138
Nel nuovo contesto economico ereditato dalla crisi di inizio millennio, la sola esistenza del progetto o della previsione urbanistica non costituisce più, come nel passato, un presupposto sufficiente per la sua fattibilità. La pianificazione e la progettazione non possono più ignorare i tempi dell'investimento, la mobilità dei capitali, la competizione territoriale, e la rapidità dei cambiamenti in atto, e per far questo non è più sufficiente la semplice prefigurazione degli obiettivi ma si rende sempre più necessaria una conoscenza profonda delle strategie attraverso le quali captare i capitali, coinvolgendoli nella realizzazione dell'interesse pubblico. In un clima di generale scarsità è necessario oggi interrogarsi profondamente non solo sugli obiettivi ma sulle risorse sulle quali essi si fondano, sapendo costruire prima di tutto le condizioni capaci di garantire l'attuazione di una previsione urbanistica o progettuale. Lo scopo della ricerca è quello di evidenziare alcuni metodi, strumenti e pratiche per integrare le tecniche di valutazione economico-finanziaria all'interno delle strategie di recupero urbano, tracciando percorsi di ricerca e nuove prassi adeguate alla stagione della scarsità.
15,00 14,25

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