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Libri di Roberto Schena

Biografia e opere di Roberto Schena

Milano. Il patrimonio dimenticato. Borghi ducali, antiche cascine, arte, storie

Libro: Libro in brossura
editore: Magenes
anno edizione: 2020
Milano è una città straordinaria. I suoi occhi guardano al futuro brillando nelle luci dei suoi grattacieli ma le sue radici affondano in una storia antica. Questa sua anima così ricca, così piena, è ancora talvolta appena percettibile, ma ancora visibile, nei quartieri all'interno del territorio comunale, gli antichi borghi da cui è nata, o nelle zone periferiche, in specie a ovest, a sud e a est della città, che sono le più affascinanti, le più legate al territorio secolare e cariche di idee per l'ecofuturo. I borghi ducali, le monumentali cascine, le chiese, le strade, le rogge e i fontanili scavati dai monaci Umiliati nel XIII secolo, le abbazie e le antiche taverne, estensioni rurali rimaste quasi intatte dai tempi di Maria Teresa d'Austria: tutto questo è Milano, un patrimonio immenso che ancora vive e sopravvive, talvolta intatto, talvolta in rovina a causa di anni di abbandono e disinteresse, o dopo aver subito gli attacchi di una speculazione furiosa e cieca, ma proprio la spettacolare presenza di questi bellissimi luoghi, che sono visitabili, ricchi di arte e di storie, potrebbe cambiare il volto e il rapporto tra Milano e i suoi quartieri.
25,00 23,75

Milano. La città dei 70 borghi

Libro: Libro in brossura
editore: Magenes
anno edizione: 2017
pagine: 233
Non solo grattacieli. Ronchetto delle Rane e Muggiano tra rogge e fontanili ancora vivi, ai piedi delle case coloniche, Macconago con un castello medievale che nessuno conosce e il suo borgo ancora in piedi (per poco), cascina Campazzo nel parco del Ticinello, il vero parco storico della città, dove comprare latte appena munto, Chiaravalle con la sua abbazia importante come il Duomo, Assiano misconosciuta e la sua vasta area naturalistica frequentata da aironi e gazze ladre e molto, molto altro ancora. Ed è Milano! All'interno del suo perimetro comunale, la città possiede un tesoro più unico che raro: una settantina di borghi, fra antichi comuni, splendidi gruppi cascinali, villaggi medievali, corti, vie, strade e piazze d'epoca. La città dei 70 borghi è un libro che racconta qualcosa delle loro vicende, ma soprattutto mostra la (trascurata) bellezza della città orizzontale. "Non sembra neanche Milano", verrebbe da dire, osservando alcuni angoli degli antichi borghi. E, invece, più Milano di così si muore, perché l'identità della città, dopo che i navigli sono stati coperti, è stata custodita proprio lì, nelle parti ai margini, meno considerate e per questo divenute ancora più preziose, della città. Sono molti i borghi milanesi che hanno conservato più o meno lo stesso paesaggio di quando Milano fu occupata da Napoleone e visitata dal Stendhal. Essi costituiscono un patrimonio immenso. Purtroppo, mostra segni di crescente rovina. Questo lavoro vuole segnalare ai milanesi le condizioni in cui versa ogni angolo storico del loro territorio, autentica rete di ecomusei.
25,00 23,75

Storiacce padane. Come non costruire un partito, tantomeno il suo giornale

Libro: Libro in brossura
editore: Magenes
anno edizione: 2014
pagine: 202
Tra i giornalisti che hanno fondato il quotidiano "la Padania" l'autore di questo volume, Roberto Schena, c'era. Dal 1997 al 2012 è stato prima redattore, poi caposervizio, infine caporedattore. Ha visto nascere e invecchiare precocemente un organo di stampa che avrebbe dovuto essere il prodotto culturale più importante del partito, e dare lustro all'idea di una nuovissima macroregione padana, se non a uno Stato a sé. La Lega avrebbe dovuto dare agli italiani una sorta di novella Svizzera, una versione aggiornata dello Stato a concezione federale, invece si è impegnata in un'anacronistica crociata per la ricristianizzazione del Nord. Ha allevato una casta locale altrettanto parassitaria e partitocratica di quella nazionale di sempre. Nonostante l'ingente finanziamento pubblico spettante agli "house organ" del partito, "la Padania" quotidiano è stata ridotta ad asservire una mediocre partitocrazia provinciale, a dispetto dei militanti e degli elettori. Fino a non avere quasi più lettori. Postfazione di Pino Aprile.
14,00 13,30

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