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Libri di Renzo Orlandi

Biografia e opere di Renzo Orlandi

Revisioni normative in tema di intercettazioni. Riservatezza, garanzie difensive e nuove tecnologie informatiche

Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2020
pagine: IX-446
Questo volume costituisce la continuazione ideale di quello pubblicato nel 2018 nella medesima collana, con il titolo Nuove norme in tema di intercettazioni. Tutela della riservatezza, garanzie difensive e nuove tecnologie informatiche. I temi sono sostanzialmente gli stessi; il titolo riecheggia quello del precedente volume; identica è la divisione in due parti; pressoché invariata è la squadra degli Autori. Sono però cambiati — nell'arco di questo biennio — lo spirito politico che animava la riforma Orlando e, con esso, le cruciali scelte legislative deputate a regolare il complicato equilibrio di un trittico comprendente modalità investigative particolarmente insidiose, diritto di difesa e tutela della riservatezza.
52,00 49,40

Una nuova legge contro la corruzione

Libro
editore: Giappichelli
anno edizione: 2019
pagine: 408
48,00 45,60

Nuove norme in tema di intercettazioni. Tutela della riservatezza, garanzie difensive e nuove tecnologie informatiche

Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2018
pagine: XIII-358
Il volume offre una lettura critica delle principali novità in tema di intercettazioni di comunicazioni. Dopo anni di infruttuosi tentativi riformistici, il d.lgs. n. 216 del 2017 è intervenuto nella controversa materia. Da un lato, si è inteso rafforzare il diritto alla riservatezza delle persone intercettate. Ciò ha comportato interventi novellistici su numerose norme disseminate nel codice di rito: da quelle riguardanti il segreto investigativo e la pubblicazione degli atti processuali, a quelle concernenti la motivazione dell'ordinanza cautelare, a quelle riguardanti l'accesso della difesa al materiale intercettato, a quelle, infine, concernenti la documentazione e la conservazione in archivio riservato dei risultati dell'intercettazione reputati irrilevanti. D'altro lato, il citato decreto legislativo ha cercato di disciplinare l'uso investigativo dei cosiddetti captatori informatici. La novità tecnologica - di grande efficacia per molte operazioni di polizia - imponeva da tempo un intervento ordinatore del legislatore, considerati i diritti individuali in gioco. Sotto questo profilo, la riforma appare incompleta, limitandosi a regolare l'uso di tali captatori ai soli fini di effettuare intercettazioni ambientali su dispositivi portatili. In realtà, come emerge dai contributi raccolti nel volume, le potenzialità della nuova tecnica investigativa superano di gran lunga la finalità regolata, sicché è facile prevedere che nel prossimo futuro il legislatore dovrà tornare su questa specifica parte della riforma.
44,00 41,80

Indagini preliminari e giudizio di primo grado. Commento alla legge 23 giugno 2017, n. 103

Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2018
pagine: IX-327
Un lungo iter parlamentare ha preceduto la riforma della giustizia penale approvata con la legge 23 giugno 2017, n. 103, velleitaria collezione di norme eterogenee sia per contenuto, sia per tipologia. Norme processuali e sostanziali si alternano, prive di un disegno unitario, alcune immediatamente precettive, altre destinate all'attuazione delegata. Il presente volume offre un quadro dell'impatto che la riforma sta avendo sul procedimento di primo grado, a partire dalla sua fase preliminare. La difficile reductio ad unum della slabbrata strategia legislativa è oggetto del saggio introduttivo scritto da Giulio Illuminati. Segue l'esame critico delle modifiche normative, raggruppate intorno a quattro principali poli tematici: in primo luogo, la posizione dell'imputato incapacitato a seguire il procedimento che lo riguarda, la ricalibratura del diritto a conferire col difensore e di partecipare fisicamente al dibattimento; in secondo luogo, la ridefinizione normativa della fase conclusiva dell'indagine, preliminare, con novità in tema di limiti temporali per l'avvio dell'azione penale, di archiviazione della notizia di reato e di avocazione del procedimento da parte del procuratore generale; in terzo luogo, l'intervento sui riti speciali e, in particolare, le modifiche riguardanti il giudizio abbreviato nonché l'introduzione di una nuova modalità di definizione anticipata del procedimento a seguito di riparazione del danno, con aperture a pratiche di mediazione; infine, la riscrittura dell'art. 546 comma 1 lett. e c.p.p. che disciplina con maggior analiticità il contenuto della motivazione, sì da agevolare il compito degli impugnanti nella selezione dei punti e dei motivi di doglianza, da indicare a pena di inammissibilità come stabilisce il novellato testo dell'art. 581 c.p.p
38,00 36,10

Le erosioni silenziose del contraddittorio

Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2017
pagine: XI-242
L'attacco ai canoni dell'oralità e del contraddittorio, architravi del modello accusatorio prescelto dalla riforma processuale del 1988-'89, dapprima fu frontale ma scoperto. La magistratura combatté la propria battaglia sollevando questioni di costituzionalità che trovarono accoglimento presso il giudice delle leggi. Una volta innalzato il contraddittorio nella formazione della prova al rango di principio costituzionale, quella strategia è divenuta impercorribile, tuttavia l'ostilità verso il metodo dialettico di accertamento giudiziale non è affatto tramontata. L'insofferenza prende ora la via di interpretazioni-applicazioni surrettizie dei disposti del codice, di erosioni appunto silenziose, sottotraccia; senza il clamore delle insurrezioni d'un tempo, ma infiacchendo nella prassi quotidiana la vitalità del principio del contraddittorio. Tali storture emergono copiose dai repertori giurisprudenziali; più spesso però restano consegnate all'oblio dell'amministrazione routiniera della giustizia, dove giudici e pubblici ministeri si ritrovano alleati e concordi nel perseguire il valore dell'efficienza a scapito di altri interessi coinvolti nella vicenda processuale. La sensazione è che sia andata smarrita ogni speranza di recuperare la caratura genuina del contraddittorio; che il declino di quel metodo sia ormai inesorabile, malgrado qualche segnale incoraggiante dovuto al modo d'intendere il processo equo - specie nel giudizio di secondo grado - da parte della Corte europea dei diritti dell'uomo. L'opera qui sottoposta al lettore intende perlomeno registrare con la maggiore consapevolezza possibile la distanza che separa l'ideale del contraddittorio dalla prosaica realtà dell'esperienza applicativa. Ciò nell'intento di fornire strumenti utili a comprendere le ragioni di quel divario tanto pronunciato e nella prospettiva - forse illusoria - di ridurre la distanza fra il modello e la sua traduzione pratica, prima di abbandonarsi alla definitiva rassegnazione.
28,00 26,60

Assetti della giustizia civile e penale in Italia

Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2016
pagine: 266
Come opera il mondo della giustizia civile e penale nel nostro paese? Se il funzionamento procedurale rimane un ambito specialistico, non così l'assetto organizzativo, che per sua natura sollecita l'interesse di molti, studiosi ma anche semplici cittadini. Nel fornire un quadro chiaro, articolato e aggiornato della materia, gli autori tracciano dapprima un profilo ordinamentale delia magistratura italiana, quindi passano a illustrare la concreta organizzazione della giustizia civile e della giustizia penale.
24,00 22,80

16,53 15,70

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