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Libri di Piero Calamandrei

Biografia e opere di Piero Calamandrei

Elogio dei giudici scritto da un avvocato

Libro: Libro rilegato
anno edizione: 2024
pagine: 464
«Rileggere – o leggere per la prima volta – cosa scriveva questo grande maestro di vita, prima che di diritto, negli anni dal 1935 al 1956, in una serie di aneddoti e di considerazioni piene di humor, provoca nel lettore (in qualunque lettore, anche se sprovvisto di esperienza giuridica) un'emozione da grande scoperta. Dalle pagine di Calamandrei balza un quadro vivacissimo e pieno di realismo, illuminato da un'aneddotica professionale e da una ricca messe di regolette preziose sulla difficile convivenza tra i due banchi dell'udienza: "L'avvocato deve sapere in modo così discreto suggerire al giudice gli argomenti per dargli ragione, da lasciarlo nella convinzione di averli trovati da sé"; “il cliente non sa che molte volte, dopo una vittoria, dovrebbe andare ad abbracciare commosso non il suo avvocato, ma l'avvocato avversario”; l'indipendenza dei giudici “è un duro privilegio”, che impone, a chi ne gode, il coraggio di restar solo con se stesso, a tu per tu, senza nascondersi dietro il comodo schermo dell'ordine superiore”. Calamandrei insiste particolarmente sul motivo della comunanza delle vite parallele: "il segreto della giustizia sta in una sempre maggior umanità e in una sempre maggiore vicinanza umana tra avvocati e giudici nella lotta contro il dolore: infatti il processo, e non solo quello penale, è di per sé una pena, che giudici e avvocati devono abbreviare rendendo giustizia”. Guardi il lettore il fregio di questo libro: una bilancia nella quale il piatto più pesante è quello che porta una rosa, rispetto all'altro, che porta un codice: la poesia batte il diritto».
35,00 33,25

Inventario della casa di campagna

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2024
pagine: 384
«Davvero credete che la storia delle guerre e dei patiboli meriti più considerazione di quella delle nuvole e delle sementi? Passano i re e crollano gli imperi; ma i fiori e i funghi e gli uccelli, come se nulla fosse cambiato, tornano sempre al loro tempo. Questa mia storia è dunque più consolante della vostra: perché vi racconta che esistono leggi le quali non mutano col mutar dei regimi». Scritto tra 1939 e il 1941, nel pieno della Seconda guerra mondiale, l'Inventario è il tentativo di recuperare il tempo della gioventù e della speranza, dominato da figure familiari e luoghi cari. Non lontano dalla passione civile che avrebbe animato il Calamandrei giurista e politico, il ricordo del bambino Piero detta questo 'diario verde' nel momento in cui l'uomo, alla ricerca di una patria interiore, sta facendo i conti con quei sogni di giustizia e quelle speranze di pace a cui ora guarda con nostalgia e disincanto. Questa riedizione di un libro di memorie pubblicato in privato nel dicembre 1941 e divenuto ormai un classico è corredata da una scelta di lettere degli amici, familiari e conoscenti che lo ricevettero in dono a Natale di quell'anno.
21,00 19,95

Lo Stato siamo noi. Solo con la partecipazione collettiva e solidale alla vita politica un popolo può tornare padrone di sé

Libro: Libro in brossura
editore: Chiarelettere
anno edizione: 2016
pagine: 160
"Chiamare i deputati e i senatori 'rappresentanti del popolo' non vuol dire oggi quello che voleva dire in altri tempi: si dovrebbero chiamare 'impiegati del loro partito'."
10,00 9,50

Inventario della casa di campagna

Libro
anno edizione: 2013
pagine: 304
"In questo libro la patria trova la sua lingua, quella che ispirava a Iris Origo, nella sua lettera di ringraziamento all'autore dell''Inventario', l'idea che 'in certe forme di letteratura, la lingua faccia parte del paesaggio che descrive'. E questa patria non ha nulla della pesantezza di una ideologia: è insieme una terra interiore e un paesaggio, una stessa misura che accarezza le cose e ordina il pensiero". (Christophe Carraud)
18,00 17,10

Elogio dei giudici scritto da un avvocato

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 1999
pagine: XXXVI-464
Dalle pagine di Calamandrei balza un quadro vivacissimo e pieno di realismo, illuminato da un'aneddotica professionale e da una ricca messe di regolette preziose sulla difficile convivenza tra i due banchi dell'udienza: "l'avvocato deve sapere in modo così discreto suggerire al giudice gli argomenti per dargli ragione, da lasciarlo nella convinzione di averli trovati da sé". Calamandrei insiste particolarmente sul motivo della comunanza delle vite parallele: "il segreto della giustizia sta in una sempre maggior umanità e in una sempre maggiore vicinanza umana tra avvocati e giudici nella lotta contro il dolore.
22,00 20,90

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