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Libri di Piercamillo Davigo

Biografia e opere di Piercamillo Davigo

Corruzione. Società e politica dall’Italia alla Nuova Zelanda

Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2024
pagine: 204
La corruzione è fenomeno multiforme che sfugge alla definizione. Si nutre dell’intreccio tra forze sociali, culturali e politiche, affonda le radici in circostanze storiche peculiari, fiorisce nello scontro di potere economico tra gruppi dominanti e minoranze. Ma perché prospera in alcuni contesti e non in altri? Quali dinamiche la alimentano? Nel fondere sociologia e giurisprudenza, Carlo Berti e Piercamillo Davigo analizzano i fattori socio-culturali che influenzano e sono influenzati dalla corruzione, in Italia e nel mondo: i media, la religione, la politica. Molto più che un «abuso di potere delegato per beneficio privato», come viene spesso intesa, è innanzitutto un’interazione sociale complessa, a cui si associano rassegnazione e fatalismo, malaffare e clientelismo, oltre che un atteggiamento di forte sfiducia nella politica e nelle istituzioni. A contrastarne la diffusione contribuiscono la libertà di stampa e quel “senso civico” che pone i Paesi scandinavi in cima alle classifiche di trasparenza, dove invece non compare l’Italia, storicamente caratterizzata da corruzione diffusa e sistemica. Al nostro Paese serve una cura su più fronti, che affianchi a misure politiche e legislative a tutela dell’indipendenza della magistratura un profondo intervento di natura culturale, «fatto di educazione civica, attivismo, giornalismo libero, indipendente e altamente professionale» ma anche di «comportamenti quotidiani che inducano, nel tempo, un cambiamento sociale positivo».
17,50 16,63

Mani pulite. La vera storia. Per chi non c'era, per chi ha dimenticato, per chi continua a rubare e a mentire

Libro: Libro in brossura
editore: Chiarelettere
anno edizione: 2022
pagine: 912
Cosa resta oggi di Mani pulite? Secondo la vulgata dominante, nulla, perché la corruzione da allora è continuata, forse addirittura aumentata. Ma un'indagine non si giudica dal numero di reati simili commessi dopo, altrimenti tutte sarebbero un fallimento, visto che nessuna è mai riuscita ad abolire i reati successivi. Questo libro, pubblicato per la prima volta nel 2002 e ora riproposto in una nuova edizione, è il racconto più completo di una tempesta politica e giudiziaria che non ha eguali nella storia: per il numero di persone indagate, processate e giudicate colpevoli in sentenze di condanna, patteggiamento, prescrizione e persino assoluzione o proscioglimento o archiviazione o amnistia o indulto o condono per i più svariati cavilli. In questi trent'anni, c'è chi ha provato a raccontare Mani pulite come un'operazione politica di magistrati ideologizzati per colpire gli innocenti di una parte e favorire i colpevoli dell'altra. Ma le campagne politico-mediatiche negazioniste e revisioniste non hanno scalfito la percezione di quei fatti nell'opinione pubblica, sebbene abbiano fatto breccia e proseliti nel mondo politico, in quello mediatico sottostante e persino in una parte di quello giudiziario. È vero, quasi nessuno dei colpevoli di Tangentopoli ha scontato la pena in galera, ma ciò non è dipeso dalle indagini delle Procure bensì dalle leggi fatte prima, durante e dopo per assicurare l'impunità ai tangentisti. Leggi che fanno dell'Italia il paradiso dei delinquenti e l'inferno delle vittime. Infatti ancora oggi le Italie sono due: quella che vive nel terrore che il 1992 si ripeta e quella che lo spera con tutto il cuore.
18,00 17,10

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