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Libri di Patrizio Collini

Biografia e opere di Patrizio Collini

Wanderung. Il viaggio dei romantici

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2021
pagine: 176
Ci furono tempi in cui si viaggiava per arrivare o per ritornare. Dagli abissi infernali si perveniva nella regione celeste e a un lungo e pericoloso viaggio in mare seguiva l'approdo alla nova terra, l'isola felice, Itaca. Nella Wanderung romantica iniziano invece a tacere le sirene del ritorno e della meta; quelli che per il viaggiatore classico sono meri interluoghi, luoghi di transito, tappe, stazioni, sono per il Wanderer tutto, mentre un'ombra luttuosa grava per lui su ogni cosa compiuta. Questo interregno costituisce lo spazio della Wanderung: è in questo spazio intermedio, in cui sono crollati templi e oracoli, che il Wanderer trova la sua patria, la vita. Collini va alle radici del nomadismo romantico - indagandone gli aspetti letterari, estetici, sociologici e psicoanalitici - a partire dalla fase aurorale (Tieck e Novalis) fino agli esiti estremi alla fine del “periodo artistico” (Lied romantico e Büchner).
20,00 19,00

Pinacoteche di parole. Letteratura e arti figurative da Winckelmann a Rilke

Pinacoteche di parole. Letteratura e arti figurative da Winckelmann a Rilke

Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2018
pagine: 212
La letteratura tedesca moderna nasce dall'incontro, attestato anzitutto dall'opera di Winckelmann, con le arti figurative: più precisamente dall'incontro del pensiero tedesco con il sentimento della forma che pervade l'arte classica e italiana. Quest'incontro ne sottintende altri: intelletto e corpo, invisibile e visibile, maschile e femminile, l'io e l'altro. È quindi quello dell'ékphrasis essenzialmente un problema di traduzione, appropriazione, integrazione dell'estraneo nel proprio codice. Non è dunque casuale che l'utopia della traduzione dell'opera d'arte in scrittura - che si svolge costantemente all'ombra del mito di Pigmalione e dell'opera d'arte vivente - nasca all'interno della cultura tedesca illuminista che più di ogni altra, nella seconda metà del XVIII secolo, coltiva l'ideale simbolico della traduzione come dialogo, ovvero strumento di riconversione e metabolizzazione dell'universale nell'elemento soggettivo. Ma è anche inevitabile che quel processo di sublimazione dell'estraneo che la traduzione sottintende sia soggetto - proprio negli autori più consapevoli - al rischio di un "ritorno del rimosso": di quel "materiale estraneo" che la traduzione intendeva omologare.
18,00

Iconolatria e iconoclastia nella letteratura romantica

Iconolatria e iconoclastia nella letteratura romantica

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2003
pagine: 168
19,00

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