Il tuo browser non supporta JavaScript!
Vai al contenuto della pagina

Libri di Paolo Morando

Biografia e opere di Paolo Morando

Il bombarolo. La strage dimenticata di via Fatebenefratelli

Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2024
pagine: 384
17 maggio 1973. Questura di Milano in via Fatebenefratelli. Lo scoppio di una bomba provoca quattro morti e cinquantadue feriti. Gianfranco Bertoli viene arrestato e si dichiara anarchico. Ma è davvero così? Si scopre presto che Bertoli era stato informatore del Sid ed era ben inserito nella rete veneta e milanese di Ordine nuovo che lo motivò e lo preparò affinché colpisse a Milano nel primo anniversario dell'uccisione del commissario Calabresi. Il fine dell'attentato era multiplo: colpire il ministro dell'Interno Mariano Rumor, presente alla cerimonia, per punirlo del freno tirato dopo piazza Fontana non proclamando lo stato d'emergenza che i neofascisti si attendevano. Ma l'intento era allo stesso tempo quello di rilanciare la pista rossa o anarchica con un attentato che appariva anche contro la memoria di Calabresi, vendicando Pinelli (come Bertoli dichiarò dopo la sua cattura in flagranza). Rumor fu risparmiato, per sua fortuna e per relativa imperizia di Bertoli, ma la strage e il profilo apparente del bombarolo ottennero ugualmente l'effetto sperato, almeno per qualche tempo. Paolo Morando ricostruisce dettagliatamente la vicenda, fa emergere il ruolo di Bertoli nella trama eversiva della stagione delle stragi, e mette nitidamente in risalto il ruolo di Ordine nuovo e quello degli apparati dello Stato.
22,00 20,90

La strage di Bologna. Bellini, i Nar, i mandanti e un perdono tradito

Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2023
pagine: 336
Il 2 agosto 1980 Anna Di Vittorio perse il fratello Mauro. In quei giorni conobbe Gian Carlo Calidori, poi divenuto suo marito, che nella strage aveva perso invece un amico. Una quindicina d’anni fa, dopo un lungo percorso di corrispondenza e conoscenza con Francesca Mambro e Valerio Fioravanti, Anna e il marito scrissero la lettera di “perdono” che consentì a Mambro di ottenere la libertà. Poi però il fronte innocentista iniziò a sostenere che a trasportare la bomba, rimanendone vittima, era stato lo stesso Mauro Di Vittorio, vicino a Lotta Continua. All’ipotesi aderirono senza imbarazzi proprio Mambro e Fioravanti. La vicenda rientrò, anche per via giudiziaria, ma oggi permette di fare il punto sulla storia processuale e sulle novità emerse dalle sentenze su Gilberto Cavallini e Paolo Bellini, entrambi condannati in primo grado all’ergastolo. Lo sfondo di quest’ultimo processo riguardava, infatti, per la prima volta, mandanti e organizzatori della strage. E passi per Gelli e Ortolani, ma sono rispuntati nomi che sembravano appartenere a una stagione precedente, come l’ex capo dell’Ufficio Affari riservati Federico Umberto D’Amato e il giornalista Mario Tedeschi, già senatore missino e direttore del “Borghese”. Oggi la lettura della strage di Bologna è cambiata: non più l’opera di un gruppo di ragazzetti esaltati, i Nar, bensì un’operazione lungamente studiata, quanto in alto ancora non si sa, ma sicuramente organizzata e finanziata dalla P2, insieme a pezzi dello Stato e saldando le sigle della galassia dell’eversione nera. Tutto questo in una logica di continuità con gli anni Settanta: quell’aspra stagione della strategia della tensione che nell’agosto del 1980 l’Italia sembrava aver definitivamente archiviato, ma che – per chi ne reggeva i fili – non era invece affatto conclusa."
20,00 19,00

L'ergastolano. La strage di Peteano e l’enigma Vinciguerra

Libro: Libro in brossura
editore: Laterza
anno edizione: 2022
pagine: 304
La sera del 31 maggio 1972 una telefonata anonima ai carabinieri di Gorizia segnalò la presenza, a Peteano di una Fiat 500 abbandonata a bordo strada. All’apertura del cofano esplose una bomba, uccidendo i tre carabinieri che la stavano controllando e ferendone un quarto. Di tutte le stragi fasciste, questa è la più singolare per la presenza di un reo confesso: Vincenzo Vinciguerra di Ordine Nuovo. La sua ‘assunzione di responsabilità’ arrivò solo nel 1984, dopo indagini svolte prima in direzione di Lotta Continua, poi verso un gruppo di goriziani, assolti dopo oltre un anno di carcere. In seguito si scoprì che alti ufficiali dell’Arma (ma la polizia non fu da meno) protessero i neofascisti che avevano ucciso tre loro commilitoni. Anche il segretario del Msi, Giorgio Almirante, fu rinviato a giudizio per favoreggiamento e sfuggì al processo solo grazie a un’amnistia. Oggi Vinciguerra continua a dichiararsi combattente contro lo Stato e non ha mai usufruito di alcun permesso. Con un racconto incalzante, il libro fa luce sugli aspetti ancora in ombra della strage e sullo stesso Vinciguerra, intervistato in carcere, svelando una storia italiana ancora oggi difficile da accettare.
18,00 17,10

Prima di Piazza Fontana. La prova generale

Libro: Libro in brossura
editore: Laterza
anno edizione: 2021
pagine: 384
Una piccola storia ignobile della giustizia italiana, subito cancellata e rimossa. La prova generale della strategia della tensione. A più di cinquant’anni dai fatti, un libro-inchiesta, degno erede dei lavori di Corrado Stajano e di Camilla Cederna, rivela le verità nascoste di uno dei momenti chiave della storia repubblicana. Un racconto serrato di una pagina nera per la giustizia italiana, da allora totalmente rimossa dalla memoria, che assume nuova luce grazie alla scoperta di documenti fin qui inediti.
14,00 13,30

Eugenio Cefis. Una storia italiana di potere e misteri

Libro: Libro in brossura
editore: Laterza
anno edizione: 2021
pagine: 392
Tenente dell’esercito del Regno, capo partigiano in Val d’Ossola, braccio destro all’Eni di Enrico Mattei, di cui divenne successore. E poi la scalata a Montedison. Fino al colpo di scena del 1977: le dimissioni da presidente del colosso chimico e l’espatrio in Svizzera, con un immenso patrimonio personale. Un improvviso abbandono della scena pubblica di cui era stato a lungo uno dei principali protagonisti. In mezzo, una miriade di polemiche giornalistiche, scandali e inchieste, da cui uscì miracolosamente indenne. Una coltre di sospetti alimentati dalla sua leggendaria riservatezza: le sue interviste si contano sulle dita di una mano, rarissime le foto, inesistenti i filmati in cui compare. La leggenda nera, che da sempre lo avvolge, dopo la sua morte nel 2004 si è arricchita a dismisura, con Cefis messo in correlazione con le morti di Mattei, del giornalista Mauro De Mauro e di Pier Paolo Pasolini che, nell’incompiuto Petrolio, scriveva proprio di lui. E poi la P2, di cui è stato indicato come il fondatore. Questo libro, grazie a una documentazione inedita (compreso un clamoroso retroscena sulla morte di Mattei), è un profilo autentico e senza sconti. Perché raccontare Eugenio Cefis oggi, nel 2021 in cui ricorre il centenario della sua nascita, significa raccontare l’Italia come mai è stato fatto prima.
20,00 19,00

Teoria e tecnica dei comandi automatici (1/b)

Libro
editore: Lattes
anno edizione: 1990
pagine: 404
15,86 15,07

Inserire il codice per il download.

Inserire il codice per attivare il servizio.