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Libri di Michele Damiani

Biografia e opere di Michele Damiani

Quasi un battito di ciglia

Libro
editore: Progedit
anno edizione: 2021
pagine: 164
Fede nella provvidenza, felicità per la guerra finita, la speranza che sorride alle candide aspettative di un futuro a un palmo di mano. L’illusoria certezza che il male non avrà più conti da presentare. Questo raccontava Damiani nel suo precedente lavoro, "Nel giardino di re Giacchino". L’arcobaleno dei giorni metteva il vestito buono. Colonna sonora al film delle umane cose, la musica e la fisarmonica di mest Natuccio, musicista per vivere e operaio per sopravvivere. In "Quasi un battito di ciglia", lo strumento non ha più note. Nel giardino del silenzio, il sabato sera non si fanno più feste e le fanciulle in fiore le ha affatate la memoria. La velocità senza meta, l’allegria senza serenità hanno travolto la favola di ieri. Tutto è finito nelle tasche di una modernità priva di stupori, piena di smarrimenti. Unica certezza, ciò che Lello Midiana farà della sua vita. Lello (non più Lelluccio) sarà pittore di quadri. L’oro e il piombo della creatività governeranno la sua esistenza, e quella di chi gli è accanto. Alla fine, solo alla fine, il protagonista si accorgerà che la vita “quasi un battito di ciglia è”.
15,00 14,25

Gli dei sono fuggiti

Libro
editore: Progedit
anno edizione: 2020
pagine: 180
«Ho scritto questi versi lungo gli ultimi quarant’anni. Forse non tutto era degno di essere conservato, ma assicuro il lettore che ho cacciato molto loglio e salvato un po’ di ortiche. Mi accorgo di aver tenuto conto di alcune esigenze che illustro qui di seguito. C’è una vena metafisica che accompagna tutta la parte legata al viaggio: nello stesso tempo un desiderio di nebbia e di sereno. Superati i tre quarti del viaggio, la voglia di tirare le somme sulla qualità del cammino. Ma in linea di massima ho provato a sperimentare più formule espressive, a dare conto dell’accumulo di molte esperienze e a produrre una poetica diversa, più che del sommerso, del salvato. La chiamerei: discarica differenziata della memoria. I metodi che mi accorgo di aver frequentato sono vari: la satira oraziana intesa come racconto odeporico, dipanato nel tempo e nello spazio, e la ballata che riprende il capitolo cinquecentesco dove si descrive, attraverso la chiacchiera e senza l’essenzialità della poesia, il banale quotidiano. E insieme ho coltivato l’esplosione sardonica e folgorante di molte stagioni letterarie. Il risultato purtroppo non mi soddisfa. Ma neppure mi dispiace.» (Raffaele Nigro)
15,00 14,25

Nel giardino di re Giacchino

Libro
editore: Progedit
anno edizione: 2019
pagine: 116
Ha ragione Sepúlveda: “L’unico vero patrimonio di un artista sono i ricordi dell’infanzia”. Infatti Damiani in queste pagine di ricordi ne rievoca tanti. In punta di penna con dorata affabulazione. Anni Cinquanta, la guerra è finita da poco. I protagonisti hanno subìto senza infliggere. Si tenta di riannodare i fili di esistenze piccole ed eroiche con la grazia di una fisarmonica e la leggerezza di uno sguardo, l’ironia di una favola. Sono tracce di cose accadute o che accadranno, velate dalla malinconia di un tempo che è passato, rinvigorite dalla speranza che illuminerà il dopo. I tempi cambiano e con i tempi paure e aspettative. Un rapido susseguirsi di vicende, il giovane Lelluccio cerca a tentoni la sua strada. Una favola innervata nella realtà di più esistenze, grazie a una serie di piccole avventure di godibile ironia. Una scrittura che dice di affetti e tenere nostalgie, nate dallo spartito di una fisarmonica in un luogo dell’anima. Nel giardino di re Giacchino.
13,00 12,35

Perfette imperfezioni

Libro: Libro in brossura
editore: Progedit
anno edizione: 2017
pagine: 108
Michele Damiani, “pittore della passione serena, calma e gioiosa”, come lo definisce Tahar Ben Jelloun, ha un afflato con la poesia. I suoi versi s’inerpicano lenti e ieratici, ora distaccati, ora sodali di un’emozione, di un sentimento. E tra liriche ormai alla terza raccolta e segni di una tela infinita il poeta ingaggia una severa battaglia per ricomporre in maniera sinestetica il suo approccio alla bellezza. L’artista racconta: “Accade sempre più spesso che la mattina, dopo il caffè e una rapida scorsa ai giornali, all’apertura dello studio mi accorgo di come, durante la notte, qualcuno ha creato confusione tra libri, tele e cavalletti. Mi sorge un dubbio. Vuoi vedere che gli oggetti, i personaggi che la mattina invento per i dipinti, la notte si coalizzano per dare battaglia alle storie, ai versi dei miei libri? Parole e immagini, le une contro le altre armate di penne e pennelli per la conquista del territorio. Naturalmente finisce che storie, burattini, parole, personaggi e altri compagni di viaggio mi rovinino la giornata. Risultato? La mia ricerca di perfezione creativa si tramuta in una perfetta imperfezione”.
16,00 15,20

Ritorno in Lucania. Luoghi e scritture del Novecento

Libro: Libro in brossura
editore: Progedit
anno edizione: 2017
pagine: 232
Fotografie di Piero Lovero. Tavole a colori di Michele Damiani. L’autore torna in Lucania con più convinta frequentazione e ne percorre le strade di fondovalle, quelle che costeggiano i lunghi fiumi, i centri arroccati sulle colline. Ma ciò che trova interessanti da rivisitare sono le case dei poeti lucani, dove si è svolta la vita e talvolta la sola giovinezza, o si è fissata la dimora ultima di autori che hanno fatto la storia letteraria e culturale della regione: le case natie di Sinisgalli, di Pierro, di Scotellaro, la casa del confino di Levi, i castelli di Isabella Morra e di Federico II. Visita questi musei del sentimento in compagnia di un amico fotografo e di un maestro della pittura e con loro ripercorre parte del Novecento artistico lucano. Nigro propone un viaggio in un tempo in cui l’elevazione di Matera a capitale europea della cultura sta portando alla luce foreste di pietre, di storie e bellezze umane e paesaggistiche e scoprendo un labirinto di castelli, cattedrali, gastronomie, modi di concepire la vita finora ignorati. È uno sguardo critico verso la globalizzazione, attestato sul ponte del passato e del presente, in grado di mescolare realtà, sogno e fantasia.
19,00 18,05

Di quel poco che resta

Libro: Libro in brossura
editore: Progedit
anno edizione: 2015
pagine: 124
Una nuova raccolta di poesie in cui si alternano a fronte versi e disegni. La silloge è divisa in parti significative: la prima è intitolata al Mare, cui segue una sezione dedicata agli Amici, agli scrittori, agli intellettuali, agli artisti, con i quali Damiani ha intrattenuto rapporti di conoscenza diretta o di affinità letteraria. Altre sezioni quella riservata ai Quadri, e quella per gli Affetti: dalla madre Grazia al padre fisarmonicista. Infine un pensiero ai Luoghi, dalla Bari, "grigia di nulla/nel mattino", riscattata in parte dalla presenza di un extracomunitario, alla Tabriz della sofferenza di Malika, a Firenze, Parigi. Al di là delle affinità che già Raffaele Nigro aveva indicato nella Prefazione alla prima raccolta vive, in Damiani, l'eredità migliore e matura di quella generazione di poeti che, partita dall'esempio splendido di Bodini, aveva poi maturato un lirismo di tipo corale e plurale, capace di farsi, se non proprio canto generale alla Neruda, almeno prospettiva di un colloquio fraterno con l'altro, al di là delle chiusure aristocratiche dell'ermetismo e anche dello stupendo snobismo dispersivo e franto dell'ultimo Montale.
16,00 15,20

La memoria prestata

Libro
editore: Progedit
anno edizione: 2009
pagine: 168
Una raccolta di versi che l'autore ha voluto pubblicare giustapponendoli a suoi schizzi e disegni, fantasie con la matita, sfuggite, come dice lo stesso autore, "alla sabbia dell'indifferenza". Il risultato è una sinestesia di parole e segni che richiamano circostanze, eventi, personaggi, sentimenti di una vita, che vengono gelosamente ripercorsi come nelle pagine di un calepino ben rilegato. Prima di pubblicarli, l'autore ha voluto prenderne le distanze e ha consegnato i suoi versi a un antico amico, "un mago che conosce il mistero delle parole e dei santi". "Con le prime", sottolinea, "inventa storie per matti gaudenti e buontemponi, con i secondi crea amicizia solidarietà farfalle e bellezza. In questo modo cerca di pagarsi il passaggio all'eternità. Non è escluso che ci riesca. Alla faccia del suo passato di brigante di passo". La risposta di Mago Raffaele Nigro non tarda, in una Prefazione che consacra la versatilità di Damiani: "Oggi Michele esce allo scoperto in un terreno che per lui potrebbe essere minato. Quando mi consegna il dattiloscritto della raccolta chiedendomi di leggere, di tagliare se credo, di introdurre con uno scritto, mi vengono le paturnie. Temo di imbattermi in un malloppo, uno zibaldone melodrammatico che distruggerà la nostra amicizia. Invece mi sorprende il piacere della lettura".
20,00 19,00

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