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Libri di Michel Onfray

Biografia e opere di Bruno Dal Bon

Teoria di Gesù. Il Cristo è esistito davvero?

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2024
pagine: 272
Una domanda è alla base di questo avvincente saggio: Gesù Cristo è esistito veramente? «Certo, Gesù è esistito, però è esistito solo come idea, solo come concetto che aggrega, che coagula e cristallizza altre idee e altri concetti, al punto da riuscire un bel giorno a trasformarsi in un racconto, che è poi il racconto del cristianesimo...» La tesi cosiddetta «mitista» è oggi liquidata frettolosamente da autori che, dichiarandosi portatori di «serietà accademica» e praticando le «scienze religiose», presentano come un dato acquisito l'esistenza reale di Gesù. Visto che la palese carenza di documentazione storica pare non essere prova sufficiente, per Michel Onfray occorre partire dalle sacre scritture: un'analisi puntuale e dettagliata della costruzione del personaggio Gesù dimostrerà come si tratti del frutto di una «relazione testuale», come sia un «artefatto intellettuale, letterario», prodotto della tradizione veterotestamentaria e a sua volta produttore di nuove concettualizzazioni... A quasi vent'anni dall'enorme successo internazionale del "Trattato di ateologia", Michel Onfray torna sulla questione dell'ateismo, affrontandone finalmente il cuore. Con una «biografia» erudita, provocatoria, sorprendente.
18,00 17,10

Il pensiero postnazista. Controstoria della filosofia. Volume Vol. 10

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2024
pagine: 384
Onfray affronta il pensiero filosofico europeo dopo la catastrofe nazista. Nel 1945, l'apertura dei campi di sterminio nazisti determina la fine di gran parte del pensiero occidentale, dalla sua prima formulazione greca fino all'Illuminismo. Una fine che consiste fondamentalmente nell'impossibilità di rispondere alla domanda fatale: come si è arrivati al rogo dell'Europa per mano nazista? Giunto al decimo volume della sua monumentale Controstoria della filosofia, Michel Onfray esamina i pensatori che forse più di tutti si sono interrogati sulla condizione umana dopo la catastrofe: Hannah Arendt, Hans Jonas e Günther Anders. Arendt, allieva e amante di Heidegger (nazionalsocialista e compiutamente nichilista), indaga il totalitarismo in tutta la sua ampiezza, insieme ad altri aspetti che hanno accompagnato la crisi della cultura europea: l'infantilizzazione degli adulti, la scienza senza coscienza e la crisi dell'educazione. Per Jonas, il mondo postnazista è messo in pericolo dallo sviluppo tecnologico, da cui - ante litteram - la necessità di una militanza ecologista per risvegliare le coscienze. Ad Anders appartengono molte delle più profonde riflessioni sull'uomo nell'età della tecnica – dalla bomba atomica allo strapotere dei media, dalla tecnologia applicata ai corpi all'ideologia capitalista: ne concluderà che «l'uomo è antiquato». Con la consueta libertà d'analisi, Onfray mette a confronto tre sistemi di pensiero nati all'ombra di Heidegger, che finiscono per convergere su quello stesso nichilismo sorto dalle macerie della propaganda nazista: senza mai però abbandonare un principio di speranza anche nel pieno dell'apocalisse.
22,00 20,90

Anima. Vita e morte dell'anima da Lascaux al transumanesimo

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2023
pagine: 528
Secondo Michel Onfray, filosofo materialista letto in tutto il mondo, l'anima è, semplicemente, ciò che ha reso umana la vita degli uomini che ci hanno preceduti nei millenni trascorsi, o meglio: la cultura che, nel tempo, siamo riusciti a esprimere a partire dalla meditazione sulla nostra finitudine. Scrivere la storia dell'anima, e intrecciarla con l'evoluzione della nostra specie, è la scommessa (vinta) di questo ricchissimo e sorprendente volume: qui, muovendosi con disinvolta intelligenza tra materiali storici, filosofici, antropologici, tecnologici, Michel Onfray traccia un percorso che dall'alba dell'uomo giunge fino al domani: fino a un mondo interamente ridisegnato dall'intelligenza artificiale e dai progetti di impiantare la vita al di là della Terra, progetti che i governi del mondo stanno appaltando a Elon Musk. Come spesso accade, si fa la storia di qualcosa quando non c'è più, o quando è sul punto di svanire. Il passaggio attuale dall'anima immateriale all'anima digitale, a cui stiamo assistendo tra estasi e impotenza, ci pone di fronte alla possibilità concreta di un futuro inevitabilmente disumanizzato: una futura civiltà ultraplanetaria che reificherà (cioè metterà in vendita) qualunque cosa e sostituirà – l'unica Sostituzione di cui secondo Onfray valga la pena preoccuparsi – l'era delle civiltà tradizionali, limitate nel tempo e nello spazio.
24,90 23,66

Le ragioni dell'arte. Un'iniziazione all'arte dalla preistoria ai giorni nostri

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2022
pagine: 176
L'arte contemporanea è una lingua cui occorre essere iniziati, esattamente come l'arte di qualunque altro secolo. Per esempio, se non conosciamo la simbolica dell'epoca, non riusciamo a interpretare correttamente il ritratto di Luigi XIV realizzato da Hyacinthe Rigaud; e analogamente, se non sappiamo quanto Jeff Koons sia oggi impegnato nella battaglia a favore dei diritti LGBTQ+, non riusciamo a capire il significato del suo famoso mazzo di tulipani. Percorrendo il cammino che, dalle prime tracce artistiche di Chauvet risalenti a quarantamila anni fa, porta fino al mazzo di Jeff Koons del 2019, vorrei riuscire a vanificare i discorsi di tutti quegli uccelli del malaugurio che pensano che l'arte sia morta, che il Bello non sia più in grado di imporre le proprie regole come ha sempre fatto, e che l'arte contemporanea nella sua totalità meriti di finire nella spazzatura. La verità è che il Bello è un cruccio assolutamente recente nella storia dell'arte e ha pure smesso di esserlo abbastanza in fretta; è durato insomma lo spazio di pochi decenni: tra il 1750, anno in cui Alexander Gottlieb Baumgarten canonizza l'uso moderno del termine «estetica», e il 1826, anno dell'invenzione della fotografia. Sostenere che l'arte contemporanea, avendo smesso di puntare al Bello, non sia più legittimata a considerarsi arte, si rivela quindi una totale sciocchezza.
19,50 18,53

La favolosa storia delle verdure

Libro: Libro in brossura
editore: ADD Editore
anno edizione: 2022
pagine: 189
Cardi e carciofi, topinambur, cavoli, pastinaca, carote, piselli, pomodori, fagioli, zucche, peperoni: quando si mangia la verdura, si inghiotte la storia del mondo. In un ortaggio si incontrano la grande Storia e la storia dei ricordi di ognuno di noi: le conquiste, la via delle spezie, l’apertura di passaggi marittimi, il commercio tra gli Imperi, l’economia, la diplomazia e la politica mescolati a racconti di madri e padri, di nonne e nonni, cucine e dispense piene di sapori. Passando da un orto a una poesia, da un quadro a un’ortolana che con la voce squillante tesse le lodi dell’insalata appena colta; da una canzone a un conquistador che trasporta nuovi germogli e condimenti nelle murate della sua caravella, l’autrice ritrova le tracce di una storia favolosa che porta il lettore di Paese in Paese, da una sfera simbolica a un’altra – perché le carote fanno gli occhi belli e i bambini nascono sotto i cavoli? – viaggiando nello spazio e nel tempo, dalla sfera collettiva a quella più intima. Nel libro c’è un capitolo dedicato all'Italia, alla Sicilia e ai suoi mercati da tempo meta delle vacanze e luogo del cuore dell'autrice. Prefazione di Michel Onfray.
18,00 17,10

Nietzsche. La stella danzante

Libro: Libro in brossura
editore: Ferrogallico
anno edizione: 2021
Creare un legame tra l'universo della filosofia di Friedrich Wilhelm Nietzsche e quello del disegno, tradurre in un linguaggio tratteggiato, a colori, i tormenti della sua vita e i suoi straordinari insegnamenti: la matita di Maximilien Le Roy ha così tradotto in fumetto "L'innocence du devenir", sceneggiatura cinematografica dedicata alla vita di Nietzsche scritta dal celebre filosofo francese Michel Onfray. "Nietzsche, la stella danzante" è un affresco che, come scrive Adriano Scianca nella prefazione, ha il merito di farci vedere l'esteriorità di una grande opera alchemica come "Così parlò Zarathustra", le tinte pastello dei paesaggi autunnali e nordici che cedono il passo alle esplosioni psichedeliche delle crisi, i morigerati costumi borghesi che cadono di fronte a quel demone scapigliato e che si piega in due su taccuini in cui riversa visioni e lampeggiamenti d'avvenire...
20,00 19,00

La gioia sovrana. Nietzsche e la musica come filosofia

Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2020
pagine: 140
È la musica che occupa i centri vitali del pensiero e dell'agire filosofico di Nietzsche, l'unica esperienza sensibile nella quale il filosofo ritrova un sapere ancestrale dove, a credere all'emozione musicale, tutto sembra già scritto: "Ora sono musicista solo quel tanto che mi basta per l'uso quotidiano nella mia filosofia" (EP II, 242). Tra le molte musiche che attraversano la sua esistenza l'operetta è quella che cadenza i suoi momenti di piena adesione alla vita, dalle prime scorribande studentesche a Lipsia fino alla beffarda irruzione nella follia. Lontana dai grandi sentimenti ed estranea all'arte realista, l'operetta è l'arte del quotidiano, del provvisorio che deforma e incide con ironia e sarcasmo ed è lì che Nietzsche si cala senza timori, smarrendosi in un fluire musicale che lo allontana dalla gravità e lo salva. Prefazione di Michel Onfray.
14,00 13,30

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